Venezia, 21 Marzo 2025. Alla quindicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival si è svolto ieri il tradizionale Programma Speciale della Giuria. Le tre giurate del Concorso internazionale – Alessandra Infascelli, Malou Lévêque e Barbara Biddulph – sono salite sul palco per raccontare al pubblico dell’Auditorium la loro storia e la loro arte. L’incontro è iniziato con la conversazione tra Maria Roberta Novielli e la celebre produttrice Alessandra Infascelli, che ha ricordato esperienze personali legate alla produzione cinematografica italiana di genere negli anni settanta. A seguire la francese Malou Lévêque, secondo giovanissimo membro della giuria, ha presentato il suo ultimo corto, La vérité (fortemente apprezzato dalla collega Infascelli): un’opera che unisce i temi del disagio giovanile e della speranza a dualismi e riflessioni semantiche. Ha concluso l’evento Barbara Biddulph, designer di animazione in stop-motion e art director per serie animate di successo come Bob the Builder e film del calibro di Fantastic Mr. Fox, che ha mostrato con estrema passione e cura i retroscena dell’animazione in stop motion, svelando i lati più tecnici del suo processo artistico.
La giornata di oggi si è invece aperta con il VideoConcorso “Francesco Pasinetti”, che ha presentato una selezione di nove video dalla sua scorsa edizione, la 22°, tra cui l’animazione Grandmother Wore Us Out, appartenente alla sezione Corto Kids e creato durante un workshop da bambini e bambine dei campi profughi di Gaza e Col Salso sui Ossi che ha sottolineato il legame del Videoconcorso con Venezia. In seguito sono stati presentati i video realizzati da alcuni studenti di Ca’ Foscari e non solo all’interno del programma ricorrente Young Filmmakers at Ca’ Foscari. Quest’anno tale spazio è stato dedicato all’opera Venice Nights – Fading Beauty del giovane cafoscarino Matteo Tonelli, seguita da una selezione di video tratti dal progetto Desktop Super Shorts della docente Miriam de Rosa e da alcune corti realizzati dagli studenti della summer school Films in Venice and Filming Venice.
La giornata è proseguita con il programma speciale a cura di Cecilia Cossio volto a ricordare il celebre regista e sceneggiatore indiano Kumar Shahani, che si è spento a Calcutta il 24 febbraio dello scorso anno. Protagonista del Nuovo Cinema della fine degli anni ‘60 e vincitore di vari premi per le sue produzioni cinematografiche, nel 2014 era stato anche membro della giuria nel Concorso internazionale del Festival, dove si era fatto apprezzare tanto dal lato artistico quanto da quello personale. Per ricordarlo è stato proiettato il suo documentario del 1991 Immanence, considerato uno dei più grandi film sulla danza. Si è poi rimasti in Asia con la proiezione dei tre cortometraggi appartenenti al programma speciale a cura di Stefano Locati, East Asia Now, come ogni anno frutto di un attento studio delle correnti del panorama cinematografico contemporaneo dell’Asia orientale e del Sud-Est asiatico. Il tema comune che emerge dalla selezione di quest’anno è quello della periferia, spaziale ma anche sociale e generazionale, vista attraverso gli occhi puri e speranzosi dei bambini. Le tre opere presentate sono state I am not invisible di Yuki York, documentario giapponese ambientato nei sobborghi di Tondo nelle Filippine, i cui abitanti aiutano il regista nella ricerca delle proprie origini; Morlam di Tanaseth Tulyathan, proveniente dalla Thailandia, racconto della vita di un bambino cieco e dei suoi tentativi di sopravvivere mendicando per le strade di Bangkok e And I talk like a river del regista cinese Qian Ning che parla dell’incontro speciale ed emozionante tra un bambino problematico affidato ad un tempio e un altro ‘bambino-mostro’.
La programmazione è proseguita con una celebrazione dei 300 anni dalla nascita di Casanova attraverso il programma speciale “Il mondo di Casanova e Fellini” che ha visto Gianfranco Angelucci come ospite per presentare il documentario da lui realizzato, E il Casanova di Fellini? Angelucci è scrittore, regista, giornalista, nonché sceneggiatore del film di Fellini Intervista (1987) e grande amico del regista romagnolo. Grazie alla sua testimonianza sul palco dell’Auditorium, il pubblico ha avuto quindi modo di venire a conoscenza di dietro le quinte e aneddoti che hanno arricchito l’esperienza del documentario, portando alla celebrazione di due figure – Fellini e Casanova – tanto distanti nel tempo, quanto affascinanti e influenti nell’immaginario, cinematografico e non solo. Un momento è poi stato dedicato alla prima piattaforma on-demand di cinema breve, WeShort, che, attraverso un messaggio del suo fondatore Alessandro Loprieno, ha festeggiato così i cinque anni di vita del progetto e di collaborazione con il festival.
Sei sono stati invece i cortometraggi del Concorso internazionale proiettati oggi, a cominciare dall’animazione The worst kind of pain, debutto alla regia della brasiliana Ana Clara Miranda Lucena che documenta il problema urgente della violenza di genere e ostetrica attraverso l’applicazione della tecnica dello stop-motion a un segmento di spago monodimensionale. Si è proseguito con il film Match di Maria Sayegh dal Libano, i cui personaggi - infermieri, tassisti, lavoratori migranti - interagiscono nel quadro di guadagno capitalista del traffico illegale di organi. In seguito, è stato presentato L’attaque, secondo corto italiano in gara per la regia di Aureliana Bontempo, che descrive il rapporto tra le sorelle Aurora e Emma, costrette a confrontarsi con un mondo di mostri che scoprono esistere davvero. La programmazione è proseguita con il cortometraggio The Letter, diretto dal regista kazako Ernat Sabitov, che mostra il dramma della guerra attraverso preoccupazioni e speranze di una famiglia che attende il ritorno di un soldato dal fronte, a cui ha fatto seguito Love From the Shadow di Ale Gálvez, regista cilena che ha raccontato la solitudine di Marta, una truffatrice telefonica che, nel giorno della Festa della Mamma, finge di avere una malattia terminale per convincere la figlia a incontrarla. Ha chiuso la selezione il cortometraggio serbo Home, di Danilo Bjelica, storia struggente di un uomo che, dopo quarant’anni di convivenza, è costretto alla difficile decisione di ricoverare in una clinica la moglie affetta dal morbo di Alzheimer.
La terza giornata dello Short sarà poi coronata da uno degli incontri più attesi di questa quindicesima edizione, quella con l’animatore e illustratore italiano Roberto Catani che sarà protagonista di una masterclass.
Direzione artistica e organizzazione generale
Maria Roberta Novielli
Dorsoduro 3484/D – 30123 Venezia
Telefono: 041 234 6244 | Email: cafoscarishort@unive.it
Ufficio Stampa
Studio Morabito
Telefono: 0657300825 | Email: info@mimmomorabito.it
con la collaborazione di: Eugenio De Angelis e il Gruppo Ufficio Stampa CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL 15
Telefono: 041 234 6244 | Email: cafoscarishort@unive.it
Ufficio Comunicazione e Promozione di Ateneo
Settore Relazioni con i media
Paola Vescovi (Direttrice): Tel. 366 6279602 – 339 1744126
Federica Ferrarin (Referente di Settore): Tel 366 6297904 - 335 5472229
Enrico Costa: Tel. 337 1050858
Email: comunica@unive.it