Ca’ Foscari Short Film Festival

immersiVenice: oltre il cinema

Venezia, 18 Marzo 2025. La giornata del 18 marzo dedicata al mondo dell’animazione, evento speciale di pre-apertura del Ca’ Foscari Short Film Festival 2025, si è conclusa con la presentazione del neonato progetto immersiVenice, centro di ricerca di Ca’ Foscari che mira a stimolare gli sviluppi tecnologici e scientifici del linguaggio immersivo, con la presentazione dei risultati dei più recenti media immersivi da parte di tre autori che ne fanno parte: sono infatti intervenuti l’animatore digitale Igor Imhoff, l’ingegnere del suono Davide Tiso e, da remoto, l’artista multimediale statunitense Mika Johnson.

Imhoff, attivo nel campo della videoarte, delle esperienze VR immersive e del video mapping, ha parlato dei progetti come di una miscellanea di esperimenti ai quali approcciarsi in maniera interdisciplinare, prove “che permettono in ogni caso di indirizzarsi a varie necessità”: dal potenziale culturale - per performance artistiche o installazioni - e scientifico - per un monitoraggio medico, sociale, comportamentale, sempre da sfruttare con cautela. Due sono state le opere in questione: uno specchio magico VR che ha inquadrata un individuo del pubblico del teatro, lo restituisce al computer all’interno di un ambiente immersivo e trasfigura la sua immagine in base ad aree tematiche, stabilendo così una drammaturgia che si interfaccia con il mondo reale. La seconda proposta è stata un’istallazione artistica VR che ha collocato Imhoff in una realtà immersiva virtuale consistente in un fittizio spazio cosmico condiviso con un bambino fantasma, elemento che dovrebbe restituire uno stato ansioso nell’utente.

Con Imhoff ha collaborato Davide Tiso, multimedia designer, compositore, docente di informatica musicale e di sound design, il quale durante l’incontro ha chiamato in causa un problema attuale dell’immersività: la resistenza ad ampliarsi da una dimensione personale e chiusa a spazi maggiormente condivisi e trasparenti, coniugando tecnologia e relazioni interpersonali e in maniera sempre più naturale. Per questo, “la questione resta ancora aperta e da espandere”.

Mika Johnson ha sottolineato invece come l’esperienza immersiva non debba per forza riguardare la tecnologia: “Io vengo dal teatro immersivo” ha affermato, evidenziando come attraverso un’esperienza totalizzante, che attivi tutti i cinque sensi, lo storytelling sia costruito attorno e con il pubblico, che interpreta ruoli diversi, proprio come in un videogame. Tre opere hanno reso evidente questo principio: The Infinite Library (2022), un’installazione di realtà multimediale con al centro una vasta biblioteca VR posta in una caverna, che re-immagina il futuro delle biblioteche come spazi interattivi; The Republic of Dreams (2021), un portale online interattivo dedicato all’adattamento delle opere dello scrittore modernista polacco Bruno Schulz, che invita il visitatore ad abbandonarsi a una dimensione onorifica, infine una sorta di teaser del primo progetto XR di Johnson, VRwandlung (2018), in cui l’artista ha adattato in VR La metamorfosi di Franz Kafka.

L’evento speciale ha quindi saputo promuovere possibilità performative inedite nell’ambito dello Short, con un occhio attento alle innovazioni artistiche in espansione.


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