Asiamedia

453 articoli

Guida pratica al cinema (pan)indiano - terza puntata

Gli anni Cinquanta sono unanimemente considerati epoca d'oro del cinema indiano o di quella forma di cinema indiano in cui la narrazione è integrata da canzoni e talora danze che diventano esse stesse parte costitutiva del racconto. Molti film di questi anni condividono l'eccellenza di questo aspetto, che trova espressione magistrale nelle opere di Raj Kapur e soprattutto di Guru Datt . Ma vi sono anche ragioni politiche e sociali che danno rilevanza alle produzioni di questo decennio.

Miyazaki Hayao

Miyazaki Hayao (1941) è senza dubbio uno degli animatori giapponesi più conosciuti del mondo. Grazie ai suoi lavori, è stato possibile esportare una forma d'animazione giapponese d'autore, seria, matura, che ha finalmente smentito l'equazione "animazione giapponese = trash" fino a quel momento imperante.

East is Red (Dong fang hong)

Uno dei rarissimi film girati durante la rivoluzione culturale un film in senso stretto non è, piuttosto teatro filmato roboante e glorioso. La pellicola è diventata un'icona del maoismo europeo.

Guida pratica al cinema (pan)indiano - seconda puntata

Mentre il movimento nazionale attraversa i momenti più critici fino al raggiungimento dell'indipendenza, il cinema panindiano consolida la propria fisionomia perfezionando generi e forme. Nascono in questo periodo film destinati a influenzare l'intera produzione "popolare" successiva, come Devdas (1935), Duniya na mane (1937) e Aurat (1940), ma anche i precursori del cinema cosiddetto "impegnato", come Dharti ke lal (1946).

Lo studio Ghibli

Nel 1985 Miyazaki Hayao e Takahata Isao riescono a realizzare il progetto di una vita e fondano un loro studio, decidendo di chiamarlo Ghibli. Questo termine...

The orphan of Anyang

L'esordio alla regia di Wang Chao si inserisce nella tradizione neorealista e contemplativa del cinema cinese, raccontando la storia di una prostituta, un gangster, un operaio ed un bambino.

Guida pratica al cinema (pan)indiano - prima puntata

Nel subcontinente indiano si sono sviluppate diverse cinematografie nei diversi stati che lo compongono. Il cinema hindi non è legato a uno stato particolare, come non lo è la lingua hindi stessa, divenuta nel corso dei secoli lingua franca soprattutto del nord e oggi lingua ufficiale dell'India. Anche il cinema hindi è, se non "nazionale", almeno panindiano, carattere che si afferma con il primo film sonoro, in cui è già presente un tratto distintivo: le canzoni.

Miyazaki Hayao: la vita e le opere

Miyazaki Hayao nasce il 5 gennaio del 1941 ad Akebonochō, quartiere della periferia di Tōkyō, secondo di quattro figli in una famiglia agiata. Questa, per sfuggire ai bombardamenti, si trasferisce in campagna a Utsunomiya, cittadina a circa cento chilometri da Tōkyō: qui il piccolo Hayao cresce tra l’echeggiare in lontananza dei bombardamenti e una fragile pace agreste.

Uproar in heaven

Wan Laiming torna alla regia e crea il suo capolavoro con questo film storico, prodotto con mille difficoltà e condannato durante la rivoluzione culturale.

Genesis of the indian popular cinema: The Eighties - part two

Seconda parte dell’ultimo articolo che Iqbal Masud dedica alla genesi del cinema popolare indiano. Oggetto di indagine è il cinema degli anni 80, di cui il noto critico evidenzia il progressivo scadimento, collegato alla situazione generale dell’India. Questa fase di declino non coinvolge soltanto il film popolare, ma anche le proposte esterne rispetto alla produzione mainstream. Lingua: inglese.

Tenkū no shiro Rapyuta

Il primo film prodotto è Tenkū no shiro Rapyuta (Laputa il castello nel cielo), diretto da Miyazaki, il quale riconferma le sue straordinarie doti artistiche dando nuovamente vita ad un mondo immaginario coerente e dettagliato.

Princess Iron Fan

Il primo, storico cartone animato cinese, interamente girato durante la guerra sino giapponese. Gli autori sono i fratelli Wan, con i quali si identifica il cinema d'animazione cinese.