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36 articoli

Shōwa Genroku rakugo shinjū (昭和元禄落語心中)

lett. il suicidio del rakugo dell’epoca genroku e shōwa

Prima edizione: 2010-2016; 10 Tankōbon.

Le "parole cadute": il rakugo e la tradizione del monologo teatrale giapponese

Il rakugo [落語] è una forma teatrale tradizionale giapponese, che ha la particolarità di essere interpretato da un solo attore-narratore. Letteralmente significa “parole che cadono”. Il rakugo-ka (hanashi-ka, narratore) racconta una storia interpretando tutti i personaggi, facendo uso a diversi registri vocali, tonalità ed espressioni del volto.

Video Letter (Terayama Shuji-Tanikawa Shuntaro, 1982-83)

Video Letter (Terayama Shuji-Tanikawa Shuntaro, 1982-83)

Mitologia dell'eroe nel cinema action

Nella narrazione nipponica, i tanti nomi ereditati dall’ambito letterario e teatrale precedente all’avvento del cinema, tra i quali Miyamoto Musashi e Tange Sazen, segnano una prima parcellizzazione tipologica dell’eroe, poi mai più abbandonata. Entrambi appartengono alla liminalità del mondo dei rōnin, destinati a percorrere un perpetuo viaggio ai margini della società, attraverso insidie che parafrasano quelle della natura umana.

La musica del Gamelan indonesiano attraverso le epoche e i continenti

Con il nome di Gamelan (in lingua giavanese ꦒꦩꦼꦭꦤ꧀) si indica un ensemble musicale tradizionale di alcune isole dell’Indonesia, in particolare Java, Bali e Sundan, composta principalmente di strumenti a percussione metallofoni e riconosciuta dal 2014 come parte del Patrimonio Culturale intangibile della Repubblica dell’Indonesia.

L’anima punk italo-giapponese

L’essere umano è una creatura nostalgica, si sa, e la musica è uno degli elementi che più contribuisce a questa nostalgia. Il revival del passato è spesso preso in considerazione nella produzione musicale contemporanea, pur sempre in continua evoluzione con le correnti attuali.

Verso una nuova concezione teatrale: Huang Zuolin e la Xieyi Xijuguan

La produzione scenica di Huang Zuolin rappresenta uno dei percorsi più eclettici e innovativi della storia del teatro cinese moderno.

Meng Jinghui

Meng Jinghui, nato a Pechino nel 1965, è attualmente considerato il più importante e controverso regista sperimentale contemporaneo, e il portavoce di un nuovo concetto di avanguardia che fonde elitismo e tendenze populiste, sacralità e giocosa immersione nel profano, culto dell'ideale e superficialità consumistica.

Mou Sen

Mou Sen, nato nel 1963, rappresenta quella che si puó definire come la seconda fase dello sviluppo del teatro d'avanguardia (xianfeng xiju o qianwei xiju) in Cina, una forma di teatro che prosegue, rielabora e in un certo senso estremizza il lavoro di precursori come Gao Xingjian e Lin Zhaohua, e precede (rifiutandola) l'apertura popolare e il ricongiungimento postmoderno tra cultura d'elite e di massa che caratterizza la produzione di Meng Jinghui dalla metà degli anni Novanta sino ad oggi.

Lin Zhaohua

Lin Zhaohua, nato nel 1936, è considerato uno degli iniziatori del movimento teatrale sperimentale in Cina. Dopo gli studi presso il dipartimento di recitazione all'Accademia Teatrale Centrale, all'inizio degli anni sessanta entra nella compagnia del Teatro d'Arte del Popolo di Pechino (Beijing renmin yishu juyuan), la roccaforte del realismo e del sistema Stanislavskij in Cina, diretto al tempo da Jiao Juyin.

Gao Xingjian

Insieme al regista Lin Zhaohua, il drammaturgo Gao Xingjian, nato nel 1940, rappresenta la fase "pionieristica" del processo di sviluppo del teatro "esplorativo" (tansuo) o sperimentale (shiyan) in Cina, che getterà le basi per l'affermazione di un vero e proprio movimento d'avanguardia negli anni Novanta.

Jiao Juyin

Jiao Juyin (1905-1975), è considerato, insieme a Huang Zuolin (1906-1994), uno dei piú importanti registi di prosa (huaju) del ventesimo secolo, noto soprattutto per le sue applicazioni delle tecniche di Stanislavskij e per lo stile che è in seguito diventato una sorta di "marchio di fabbrica" del Teatro d'Arte del Popolo di Pechino.