Asiamedia

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Sulle tracce di Pasolini - conversazione con Satō Hisayasu

Conversazione con il regista Satō Hisayasu circa la sua passione per Pasolini: le idee, lo slancio politico, la peculiare visione dell'uomo.

Il guardare fisso di Ozu

Dal libro di Bruno Fornara, Geografia del cinema. Viaggi nella messinscena – "un viaggio di sequenza in sequenza, di film in film, come se si viaggiasse di tappa in tappa su una cartina geografica del cinema" -, la parte del quinto capitolo dedicata a Ozu e alle componenti essenziali del suo modo di fare cinema..

Chimera

Chi è Sozaburō Kano, il giovane samurai dall'ambiguo fascino androgino? Una ballerina con la spada. Un'idea. Una fantasticheria. Un pensiero che tende a diventare pericolosamente reale. Un incubo. Un mostro. È tutto questo, e altro ancora, perchè ognuno dei personaggi che gli ruotano intorno culla e nutre la propria illusione.

la bellezza inumana e l'arte della spada – Tabù - Gohatto

Gohatto mette in scena il potere dell'ultima bellezza possible, una bellezza che vince su tutto e su tutti. E niente, il mondo, gli uomini, sarà più come prima. La liberazione dei sensi e del desiderio, che sia sessuale, di possessione o soltanto di visione, disordina e confonde. E dietro di sè non può che lasciare un paesaggio di morte...

Gohatto

Con Eyes Wide Shut, Gohatto è il film più mortuario, cimiteriale degli ultimi anni. La morte, quella fisica, come il sesso, in realtà non si vede quasi mai, è fuori campo, lontana, distante, ma ovunque se ne odono gli echi, ne trasudano i corpi, ne sono intrise le atmosfere.

Identità naturale e identità sintetica: Il linguaggio di Oshii Mamoru

Autore di esperimenti interessanti che riflettono le nuove tendenze cinematografiche, in particolare la contaminazione di generi, linguaggi e stili appartenenti a diverse espressioni artistiche.

Gay pink: Conversazione con Oki Hiroyuki

Forse il più rivoluzionario dei «Pink directors», ha rovesciato il «Pink» in funzione di un nuovo cinema gay, teso anche a dissolvere i confini tra cinema indipendente e commerciale.

Boy's Choir

Boy's Choir è un oggetto atipico persino all'interno del multiforme panorama nipponico. Da una parte non è assimilabile a nessuna opera,dall'altra sembra contenerle tutte.

Ōfuji Noburō

Il profilo di uno straordinario artista dei primi del novecento, il cui lavoro divenne una lezione di stile che ha ispirato molti autori indipendenti del dopoguerra giapponese.

Una musa per Naruse: Hayashi Fumiko (1903-1951)

Figura chiave nella storia della letteratura femminile giapponese moderna, Hayashi è famosa soprattutto per i suoi ritratti di donne coraggiose e segnate dal destino, incessantemente impegnate nella lotta per l'affermazione della propria dignità, che non hanno mancato di ispirare molti registi, primo fra tutti Naruse Mikio.

Naruse Mikio (1905-1969)

È a partire dal 1951 che i film di Naruse raggiungono l'apice qualitativo. Fu allora che seppe imporsi, sensibile artigiano di atmosfere lette fra le righe, tessute tra sguardi e dialoghi in cui mai una parola risulta sprecata. Il passaggio da un piano all'altro è fluido, quasi impercettibile, quasi a sottolineare la profondità e nello stesso tempo la continuità dello spazio in cui la vita dei vari personaggi si snoda, come un fluire ininterrotto.

Currency and blonde

Un film folle e strampalato, molto divertente, realizzato con una videocamera digitale e un budget irrilevante in soli sei giorni di lavorazione dal regista giapponese Rokurō Mochizuchi.