N. 45, 01/2021 - Numero miscellaneo
DEP - Deportate, esuli, profughe
Questo numero contiene una parte monografica e una parte miscellanea. La parte monografica, curata da Sara D’Attoma, è dedicata alla violenza domestica in Asia orientale e sud-orientale e, da diverse prospettive – giuridica, sociale, culturale – si sofferma su Cina, Giappone, Taiwan e Malesia.
La parte miscellanea riprende un tema che la rivista ha già affrontato in precedenza, quello della tratta di esseri umani, e lo affronta dal punto di vista dei recenti sviluppi del diritto in Romania. Un tema nuovo è quello della riscrittura femminista dei trattati di pace a cui è dedicato il secondo saggio della parte miscellanea. Nella rubrica Finestra sul presente i numerosi contributi – saggi, documenti, sitografie, testimonianze e recensioni – riflettono sul cambiamento climatico nei suoi rapporti con la pandemia. Infine, in questo numero si inaugura una nuova rubrica, Memoria e memorie, che raccoglie cinque recensioni di altrettante memorie femminili della Seconda guerra mondiale. La rubrica apparirà in ogni primo numero dell’anno.
L’immagine di copertina ritrae una delle diariste, Renia Spiegel, per concessione della nipote, Alexandra Bellak (Archivio Bellak).
Numero completo
N. 45, 01/2021 | 6.30 M |
Singoli contributi
Indice | 112 K |
Ricerche
Parte monografica - La violenza domestica in Asia orientale e sud-orientale
Sara D’Attoma, Introduzione | 97 K | |
Sara D’Attoma, 百年好(不)合! Cento anni di (in)felicità coniugale! Aspetti normativi del divorzio per violenza domestica nella Repubblica popolare cinese In tempi recenti in Cina vi è stata una mobilitazione per una svolta legislativa sul tema della violenza domestica che è sfociata in una legge contro la violenza domestica nel 2015, legge che è entrata in vigore il 1° marzo 2016. Il saggio analizza da una prospettiva giuridica le connessioni tra il divorzio e la violenza domestica, senza dimenticare le implicazioni sociali del fenomeno. | 1.28 M | |
Hsiaowei Kuan, The Law on Domestic Violence and Its Practice in Taiwan Taiwan ha promulgato il Domestic Violence Prevention Act (di seguito DVP Act) nel giugno del 1998 ed è stato il primo paese in Asia a dare una tutela legale per combattere e prevenire la violenza domestica. Questo articolo passa in rassegna l’iter legislativo che ha portato all’emanazione della legge DVP e il dibattito durante il processo di revisione, discutendone le varie misure adottate e i recenti sviluppi. | 325 K | |
Sumiko Honda, Reiko Ogawa, Domestic Violence in Japan: An Invisible Problem in the “Safest Country in the World” La preoccupazione sociale per la violenza contro le donne, compresa quella domestica, è aumentata in Giappone dall’inizio degli anni Ottanta. In questo contributo verrà delineata inizialmente una panoramica di come la violenza domestica sia intesa all’interno della società giapponese, per poi discutere i problemi relativi all’assistenza alle vittime di abusi familiari, in particolare delle donne migranti, attraverso iniziative della società civile. Successivamente, si esamineranno le sfide e le opportunità per arginare e prevenire il fenomeno. | 448 K | |
Elodie Voisin, “As husband I must be violent”. Continuum of Violence in Forced Migration and Militarized policies Da una ricerca sulla violenza di genere nell’ambito delle migrazioni forzate, questo articolo descrive il sistema di costrizioni contro le donne Rohingya e le mascolinità dei rifugiati Rohingya in Malesia. La migrazione in Malesia gioca un ruolo importante nella riconfigurazione delle relazioni di genere. La discriminazione razziale, le disuguaglianze economiche e i cambiamenti nell’ordine di genere dovuti alla migrazione creano maggiori tensioni tra uomini e donne portando all’emergere di episodi di violenza domestica e all’intensificazione di situazioni di abusi preesistenti. | 430 K |
Parte miscellanea
Corina Costea, The Evolution of Romanian Law and Mechanism in the Fight against Trafficking in Human Beings. A Focus on the Situation of Women Questo articolo si pone l’obiettivo di dimostrare come il diritto internazionale abbia contribuito a migliorare le condizioni delle vittime di tratta di essere umani in Romania, analizzando anche le cause del fenomeno, specialmente i fattori che rendono le donne più vulnerabili. L’articolo presenta anche un report, fornito dall’Agenzia Nazionale contro la tratta di esseri umani, che spiega i diversi momenti della tratta di una giovane, venduta come prostituta. | 400 K | |
Doreen Perl-Valentina Srbuljevic, The Importance of the Inclusion of Women’s Rights in the US – Taliban Peace Treaty Questo articolo vuole dimostrare l'importanza dei diritti delle donne nei trattati di pace, come il trattato di pace tra gli Stati Uniti d'America e i talebani in Afghanistan, firmato il 29 febbraio 2020. Come parte di un seminario di riscrittura femminista riguardante le donne, la pace e la sicurezza, le autrici hanno fatto luce sul passato e sul presente della situazione delle donne afghane e, in una seconda fase, hanno incluso nuove sezioni riguardanti i diritti delle donne nel trattato sopra menzionato e nella risoluzione 2513 (2020) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite relativa al suddetto trattato. | 459 K |
Documenti
Claire Goll, La mano di cera (1917), traduzione di Serena Tiepolato Viene qui proposto in traduzione italiana il racconto Die Wachshand (La mano di cera) della scrittrice, poetessa e giornalista pacifista ebreo-tedesca Claire Goll (1890-1977). Pubblicato nel 1918 nella raccolta Die Frauen Erwachen, lo scritto affronta il tema della corresponsabilità delle donne nel conflitto bellico, indotto dal senso di colpa per aver opposto resistenza alla guerra. | 267 K | |
Kathleen Lonsdale, Security and Responsibility (1954), traduzione e cura di Maria Grazia Suriano Kathleen Lonsdale è stata la prima donna nel 1949 ad ottenere la cattedra di Chimica presso lo University College di Londra. Presidente della sezione britannica della Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF) nei primi anni Cinquanta, profondamente pacifista, si assunse la responsabilità civile e morale, di denunciare il ruolo degli scienziati nella proliferazione di una cultura di morte. In Security e Responsibility, una conferenza tenuta il 17 febbraio 1954, che qui proponiamo in traduzione italiana, si sofferma sui temi della sicurezza collettiva e della responsabilità individuale per la costruzione di una cultura di pace e giustizia, la sola in grado di garantire vera sicurezza, basata su diritti e speranze condivise e non già su sospetti e soprusi. | 423 K |
Recensioni, interventi, resoconti
Memoria e memorie
Finestra sul presente: Cambiamento climatico e pandemia
Ricerche
Sara De Vido, Approcci ecocentrici ed ecofemministi al diritto internazionale: la lezione della pandemia di COVID-19 per una rivoluzione giuridica Questo articolo sostiene che sia necessario un cambiamento nell’approccio del diritto internazionale in favore di una prospettiva più ecocentrica, che concepisca l’ambiente come l’insieme di ecosistemi, animali umani e non. Traendo ispirazione dalle teorie ecofemministe, l’articolo esplora tre possibili ambiti di applicazione di siffatto approccio nel diritto internazionale: la salute ambientale globale, gli attori di diritto internazionale e il divieto di uso della forza. | 380 K | |
Nicoletta Pesaro, Fang Fang e le altre: la narrazione femminile del virus in Cina La pandemia attuale ha suscitato una ridda di reazioni nel mondo letterario cinese, soprattutto a Wuhan, la città che per prima è stata sferzata dal virus diventando un simbolo a livello globale di resistenza, sofferenza e politiche controverse. Ciò che colpisce maggiormente è che il contributo più importante proviene da due donne e che entrambe abbiano adottato la forma diaristica per esprimere le loro opinioni – talora molto critiche – da una prospettiva estremamente personale. In questo modo, Fang Fang e Chi Li, le due romanziere più importanti di Wuhan, sono diventate due figure, tra le altre (poche per la verità), di intellettuali che hanno tentato di restituire alla letteratura un ruolo di denuncia e di servizio pubblico, senza rinunciare a quello di umana testimonianza. | 613 K | |
Desideria Benini, A Feminist Study on the Impact of COVID-19 on WASH Access and the WASH Sector Response In questo articolo presento il mio progetto di ricerca finale presso l’Università di Leeds, nato dalla collaborazione con WaterAid, no-profit internazionale specializzata nell’accesso all’acqua e all’igiene, e il network pan-africano FEMNET. Attraverso un’analisi femminista del sondaggio online da me creato e di cinque documenti strategici del settore WASH contro il COVID-19, l’articolo mostra che, nelle comunità intervistate, la pandemia ha rafforzato le preesistenti barriere sociali che impediscono l’accesso all’acqua ma ha anche esacerbato l’ineguale divisione del lavoro domestico. | 623 K |
Documenti
“Quell’insensato abbattimento delle nuvole”. Distruzione degli ecosistemi e cambiamento climatico in Gene Stratton-Porter, presentazione e traduzione di Bruna Bianchi Gene Stratton Porter (1863-1924), naturalista, scrittrice per l’infanzia e fotografa consacrò l’impegno della sua vita alla preservazione delle zone paludose e della loro fauna selvatica, fece opera di divulgazione scientifica, ammonì sulle alterazioni climatiche causate dal prosciugamento delle paludi. L’articolo Shall We Save Natural Beauty? che qui proponiamo in traduzione italiana fu pubblicato nell’aprile 1923 su “McCall’s Magazine”. | 301 K |
Interviste e testimonianze
Strumenti di ricerca
Ecofemminismi, femminismi e pandemia. Una sitografia, a cura di Annalisa Zabonati | 313 K | |
Emma Piva, Cambiamento climatico, genere e nucleare: una rassegna | 327 K |
Recensioni
Last update: 06/11/2024