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153 articoli

Furukawa Taku

Furukawa Taku (1941 -) esordì come animatore negli anni sessanta all'interno del "Kuri jikken manga kōbō" (il laboratorio di manga di Kuri Yōji). Artista estremamente prolifico, è ancora oggi molto presente nel panorama artistico, oltre che fra i più apprezzati artisti dell'animazione a livello internazionale. Dopo i prodotti dei primi anni, fortemente influenzati da tendenze artistiche surreali così come lo erano quelli di Kuri Yōji, Furukawa fu in grado di "emanciparsi" e, pur conservando l'evidente dimensione onirica delle origini, creò film dalla struttura più ritmata.

 

 

Pramtesh Chandra Baruā (1903-51): La creazione del nuovo mito

P.C. Baruā, assamese, figlio del raja di Gauripur, ha dato al cinema indiano il mito più influente e duraturo dei tempi moderni. A distanza di oltre mezzo secolo dalla morte e dopo aver diretto numerosi film di successo, rimane ancora nella storia e nella memoria come il creatore di Devdās (1935).

 

 

A Taiwan siamo molto discreti: Conversazione con Chen Kuo-fu, Cannes 1999

The Personals, quarto lungometraggio di Chen Kuo-fu, rappresenta un lavoro emblematico per tentare di comprendere come il cinema taiwanese stia tentando di trovare una sua fisionomia anche al di là del ristretto circuito festivaliero.

Percorsi incrociati: tra transitività e riflessività

Percorsi incrociati, sentieri labirintici, terreni accidentati, ripide strade in salita: l'opera cinematografica di Kiârostami è una ricerca incessante lungo un cammino di cui si sperimentano le difficoltà e di cui non sempre si conosce la meta. E come i piccoli eroi di Kiârostami ogni percorso di analisi batte le strade più tortuose al fine di dispiegare i principi di funzionamento del prodotto filmico, le operazioni ed i processi che ne regolano la produzione di senso con un'infinita possibilità di soluzioni. La nostra analisi vuole essere un piccolo viaggio che, attraversando la trilogia di Koker, ci riveli la sottile dialettica che si instaura tra le forme rappresentative ed enunciative.

La violenza della realtà e il cinema di Fukasaku Kinji

Fukasaku Kinji nasce da una famiglia agiata di Mito, nella prefettura di Ibaraki, il 20 luglio 1930. Durante la guerra lavora per un periodo presso una ditta che produce componenti per armi. Nell'immediato dopoguerra, ormai appassionato di cinema e in particolare dei film di Kurosawa Akira, si iscrive all'Università Nihon dove studia cinema e si specializza in sceneggiatura.

 

 

Aparnā Sen: Uno sguardo altro

Figlia di un critico cinematografico, Aparnā Sen comincia a recitare con Satyajit Ray. In seguito è Mrinal Sen a volerla come protagonista di una sua opera. La giovane attrice diventa ben presto una star del cinema bengalese. Ma nel 1981 ha la possibilità di scoprire il ruolo a lei più confacente.

Il ritmo dei ricordi - Conversazione con Chang Tso-chi, Cannes 1999

Opera terza del regista di Taiwan Chang Tso-chi, in cui si riconosce un senso profondo del tempo e dello spazio, colto con lo sguardo ampio e generoso di chi vuole dare forma e immagine alla durata e all'attesa.

Conversazione con Im Kwon-Taek

Chunhyang di Im Kwon-taek, una delle opere più originali e potenti presentate al 53° Festival di Cannes, si spinge in abissi fra tradizione e modernità...

Chang Tso-Chi: I nuovi occhi del cinema taiwanese

Nel panorama del cinema taiwanese contemporaneo i film di Chang Tso-chi ricoprono un ruolo di rilievo tanto come eredi d'una tradizione decennale, quanto come portatori d'elementi innovativi. Chang immerge i suoi personaggi e le sue storie in un acquario; le immagini filtrano attraverso un elemento liquido, sì da risultare cristallizzate in un eterno presente amniotico.

 

 

La realtà dentro l'inquadratura

Intervista con Adoor Gopalakrishnan, figura di spicco del cinema del Kerala (India meridionale), realizzata in occasione della 33°Mostra Internazionale del Cinema di Pesaro, 1997, dedicato alla cinematografia di quello stato.

 

 

Il Mandala dell'esistenza: Aihara Nobuhiro

Il tempo che scorre, i ricordi e la memoria compongono l'opera di Aihara Nobuhiro, protagonista indiscusso dell'animazione indipendente dal dopoguerra giapponese.

Manga, manhwa e il grande schermo

I fumetti sono per lungo tempo stati considerati un media outsider, ignorati e guardati dall’alto in basso sia dagli ambienti culturalmente più elevati che dall’opinione più comune, e solo recentemente hanno cominciato a guadagnarsi un certo rispetto.