Asiamedia

153 articoli

Pradip Sarkar: chi ben comincia alla metà dell’opera...

regista, sceneggiatore e produttore cinematografico indiano, autore di due pellicole di successo come Parineeta e La verità negli occhi.

Bimal Roy: A Man of Silence

Uno dei più famosi registi di Bollywood di tutti i tempi, ricordato per i suoi film capaci di dare una visione realistica dell'India dei suoi tempi. Ha vinto per sette volte il premio alla Miglior Regia ai Filmfare Awards: dal 1953 al 1955, dal 1958 al 1960 e nel 1963.

J.P. Dutta

è noto soprattutto per aver scritto, diretto e prodotto films (nei quali vi è spesso un ensemble stellare) di grande ardore patriottico, ardore già caratteristico del suo temperamento, per il quale è altrettanto conosciuto

Kamei Fumio: il Giappone attraverso il realismo del documentario

Uno dei precursori, nonché forse il massimo esponente del genere documentario (o "cultura cinematografica"), racconta la società giapponese del suo tempo sotto una lente di cruda realtà.

Hou Hsiao-Hsien Negli anni '90

Un cineasta nostalgico e tradizionalista: lo sviluppo del cinema di Hou impone una definitiva revisione critica di simili categorie, non mirando ad una loro rimozione, quanto piuttosto a un approfondimento, a una sondatura della loro effettiva complessità.

Tsukamoto Shin'ya (Tokyo 1960)

A soli quattordici anni Tsukamoto ha tentato di sperimentare con una 8 mm una personale idea di cinema visionario al quale ha poi dato graduale compiutezza nel corso della sua ormai ventennale carriera.

Aihara Nobuhiro (1944)

Illusioni spaziali, il ricordo, il tempo che scorre, sono i fili che sorreggono l'opera di questo artista del dopoguerra giapponese.

Miike Takashi (Yao, Osaka 1960)

Autore polimorfo e iperattivo, Miike Takashi si sposta dal noir alla commedia e dall'horror al fantastico con sorprendente agilità, e anche quando seleziona da ciascun genere le rispettive chiavi di classicità, le rimanda passate al setaccio di uno stile vigoroso, firmando opere che non possono che lasciare un segno indelebile.

Kurosawa Kiyoshi (Kobe 1955)

Dopo aver realizzato vari horror ancora poco conosciuti in occidente, tra i quali l'esempio un po' ingenuo di obake yashiki (film che hanno per tema le case infestate) Sweet Home (id.,1989) e il più riuscito Door 3 (id., 1996)