N. 15, 01/2011 - Numero miscellaneo 
DEP - Deportate, esuli, profughe

Il numero miscellaneo della rivista ruota attorno al tema del trauma determinato dalla violenza bellica, dalle migrazioni forzate, dall’esilio, dallo stupro e da situazioni di prostituzione forzata.

La rubrica “Una finestra sul presente” si sofferma sul conflitto balcanico e le sue conseguenze sulla popolazione femminile, esaminando le ricostruzioni del centro di ricerca e di documentazione di Sarajevo, le testimonianze femminili sulla guerra raccolte dalle Donne in nero di Belgrado, il drammatico problema degli stupri e dei “figli della guerra”. 

Numero completo

Singoli contributi

file pdfIntroduzione
Bruna Bianchi e Adriana Lotti
228 K

Ricerche

file pdfIl lungo processo dell’elaborazione narrativa del trauma
Natka Badurina. In questo saggio si mettono a confronto le testimonianze recentemente pubblicate di due sopravvissute a Ravensbrück con le testimonianze che esse hanno rilasciato in precedenza, testimonianze diverse per la lingua o il genere letterario. Lo scopo è quello di dimostrare fino a che punto ogni elaborazione narrativa del trauma è condizionata dalle contingenze o dall’aspetto retorico o discorsivo.
579 K
file pdfEmigrata due volte. L’odissea tedesco-africana di Lucia Engombe
Elisa Leonzio. Il saggio prende in considerazione l’autobiografia di Lucia Encombe. Encombe, nata in un campo profughi nel 1972, trascorse undici anni nell’allora Repubblica Democratica Tedesca grazie ad un accordo tra la Repubblica e il futuro primo presidente della libera Namibia. Il saggio si sofferma sul rapporto dialettico tra memoria e oblio, tradizione e integrazione, perdita della lingua madre e interiorizzazione di una seconda “lingua madre”.
543 K
file pdfLyric Violence: the Bare Voice of the "Cruel" in Asli Erdogan and Tezer Ozlu's Novels
Sinem Meral. Il saggio che segue, sulla base del pensiero di Foucault sull’uso della crudeltà come strumento di disciplina sociale, dopo aver tracciato i profili biografici delle scrittrici Tezer Ozlu e Asli Erdogan, ne analizza alcune opere. La conclusione si sofferma in particolare sulle esperienze soggettive della violenza delle autrici.
299 K
file pdfIl "Progetto di una formazione di infermiere di prima linea" di Simone Weil
Marco Spina. Attraverso l’analisi dello scritto di Simone Weil Progetto di un corpo di infermiere di prima linea, a tutt’oggi ingiustamente trascurato dalla critica, il saggio cerca di ricostruire l’impegno pacifista della filosofa francese durante la Seconda guerra mondiale.
489 K
file pdfIl Fondo nazionale per le donne asiatiche in Giappone: una lettura di genere
Silvia Gini. Attraverso l’analisi del contesto storico, politico e giuridico che ha condotto all’istituzione del Fondo per le donne asiatiche (una ONG che iniziò a operare nel 1995 per affrontare la questione dei crimini di genere commessi dall’esercito giapponese tra il 1932 e il 1945), il saggio ricostruisce i progetti del Fondo e i dibattiti che suscitarono tra i movimenti femminili giapponesi e coreani.
650 K
file pdfBasi militari americane e violenza sulle donne: il caso di Okinawa (1945-2010)
Yacine Mancastroppa. Il saggio su sofferma sulle conseguenze della militarizzazione di Okinawa, conseguenze disastrose per la popolazione civile, in particolare per le donne. L’analisi si concentra sugli stupri, sulla vita quotidiana nell’isola e sulle conseguenze delle violenze sessuali dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi.
274 K
file pdfLe missioni quacchere in Polonia e l’aiuto ai profughi (1919-1924)
Anna Battaglia. Riassunto: Nel 1914 i Quaccheri britannici diedero vita a una Commissione con lo scopo di andare in aiuto ai civili nei paesi sconvolti dal conflitto. In Polonia, il Comitato poté inviare i suoi volontari solo nel 1919. Sulla base della documentazione conservata presso l’archivio della Religiuos Society of Friends, il saggio ricostruisce l’attività del Comitato e si sofferma le condizioni di vita dei bambini e delle donne profughe.
1.28 M

Documenti

file pdfLe donne e la guerra (1915) di Helena Maria Swanwick
Bruna Bianchi. In questo opuscolo la pacifista britannica Helena Maria Swanwick si sofferma sul nesso tra pacifismo e femminismo. A suo parere, le donne possono meglio comprendere la natura della guerra e della violenza perché ne sono le principali vittime, individualmente e collettivamente.
517 K
file pdfCharlotte Dölling. La mia fuga dalla Pomerania Orientale
Matteo Ermacora. Redatto nel gennaio del 1953, il lungo resoconto di Charlotte Dölling riferisce della fuga dalla Pomerania orientale nel marzo del 1945 di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa. Nel caos della fuga, la giovane donna riesce a tenere unito il gruppo di fuggiaschi, a superare le numerose difficoltà ed infine, a guerra conclusa, a ricongiungersi con i propri parenti nello Schleswig-Holstein.
551 K
file pdfIl nuovo mondo di Ana L. Valdés
Tommaso Cacciari. In questo breve racconto autobiografico la scrittrice uruguaiana Ana L. Valdés, esiliata in Svezia all’età di 24 anni, ricorda tutta la tristezza della perdita. Tuttavia ella parla anche di nuovi incontri: una nuova cultura, una nuova lingua, nuove persone.
353 K

Una finestra sul presente

Come ogni numero miscellaneo, anche questo numero ospita la rubrica “Una finestra sul presente” dedicata alle problematiche della contemporaneità. Il tema qui affrontato è quello del “conflitto balcanico e le sue conseguenze” attraverso una varietà di approcci: i dati elaborati dal Centro di Ricerca e Documentazione di Sarajevo sulla violenza alla popolazione civile, le testimonianze femminili sulla guerra raccolte dalle Donne in nero di Belgrado, la presentazione di alcune opere letterarie recenti e dello studio di Charli Carpenter sui “figli della guerra” nei conflitti contemporanei. Attraverso tale pluralità di documenti e riflessioni la rubrica vuole offrire un quadro articolato della complessa situazione balcanica cercando di riempire almeno parzialmente un vuoto: la rivista ha sempre infatti posto attenzione al tema delle donne nei conflitti, senza mai soffermarsi in modo specificp sulla situazione balcanica, a cui questa Finestra sul presente cerca di dare spazio.

file pdfCostretti a crescere. Testimonianze dal volume Women’s Side of War
Marta Dalla Pozza
649 K
file pdfLa guerra ai civili nella guerra di Bosnia-Erzegovina (1992-1995)
Luisa Chiodi e Andrea Rossini. L’articolo offre una panoramica sul tema della violenza contro i civili durante la guerra in Bosnia Erzegovina tra il 1992 ed il 1995. In primo luogo si descrive la guerra contro la società civile della Bosnia Erzegovina in termini empirici; secondariamente si esamina il tema dello stupro di guerra in relazione all’analisi della pulizia etnica.
289 K
file pdfBorn of War. Protecting Children of Sexual Violence Survivors in Conflict Zones
Silvia Camilotti
236 K
file pdfProposte di lettura
Silvia Camilotti
249 K
file pdfIntervista a Staša Zajović, Donne in nero di Belgrado
Milovan Pisarri
310 K
file pdfLe Donne in Nero si raccontano
Silvia Camilotti
658 K
file pdfSrebrenica. L’impegno delle Donne in nero per non dimenticare
Silvia Camilotti
438 K

Interviste

Strumenti di ricerca

Recensioni, interventi, resoconti

Last update: 20/11/2024