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Jiao Juyin

Jiao Juyin (1905-1975), è considerato, insieme a Huang Zuolin (1906-1994), uno dei piú importanti registi di prosa (huaju) del ventesimo secolo, noto soprattutto per le sue applicazioni delle tecniche di Stanislavskij e per lo stile che è in seguito diventato una sorta di "marchio di fabbrica" del Teatro d'Arte del Popolo di Pechino.

Yamamura Kōji: la poetica del mezzo elettronico

Yamamura Kōji (1964), ragazzo prodigio dell'animazione giapponese, ha esordito a soli tredici anni. Ora quest'artista è un idolo fra i giapponesi più giovani grazie anche a Pacusi, un'eccentrica creatura 3D che incarna la loro cultura.

Huang Zuolin

Huang Zuolin (1906-1994) è, insieme a Jiao Juyin, uno dei registi teatrali piú importanti nel teatro moderno (huaju) del ventesimo secolo. Dopo le prime esperienze negli ambienti teatrali amatoriali di Tianjin, la città natale, nel 1925 parte per Birmingham, dove intraprendere studi commerciali.

Conversazione con Yamamura Kōji

Conversazione con Yamamura Kōji, tra i principali esponenti della nouvelle vague dell'animazione giapponese.

Il teatro rivoluzionario e le opere modello (Geming Yangban Xi)

Il termine "opere modello" si riferisce alle opere teatrali prodotte durante il decennio della Rivoluzione Culturale, che rappresentano il culmine del processo di riforma e popolarizzazione delle arti performative intrapreso dal Partito Comunista Cinese (PCC) sin dagli anni quaranta.

"Un cinema libero". Incontro con Wakamatsu Kōji

Il 15 novembre 2005 il regista giapponese Wakamatsu Kōji ha fatto visita al Dipartimento di Studi sull'Asia Orientale dell'Università Ca' Foscari di Venezia per un incontro con studenti e docenti. Wakamatsu era di passaggio a Venezia prima di recarsi a Torino, invitato al Torino Film Festival con il suo ultimo film 17sai no fūkei - Shōnen ha nani wo mita no ka (Il panorama dei diciassette anni – Che cos’ha visto il ragazzo?), nella sezione fuori concorso.

Zhang Yimou in punta dei piedi

Il regista Zhang Yimou torna al teatro per dedicarsi al balletto classico, con uno spettacolare adattamento coreografico del suo celebre film Lanterne Rosse.

Il ritorno dei mutanti

Incontro con Tsukamoto Shin'ya, Venezia 1997.

A soli quattordici anni - e con una 8mm - incomincia l'attività di Tsukamoto Shin'ya, oggi probabilmente tra i giovani autori giapponesi più noti in Occidente.

Hai Xian

La Cina contemporanea raccontata attraverso il rapporto tra un poliziotto e una prostituta, aspirante suicida.

Tsukamoto Shin'ya

A soli quattordici anni Tsukamoto ha tentato di sperimentare con una 8 mm una personale idea di cinema visionario al quale ha poi dato graduale compiutezza nel corso della sua ormai ventennale carriera. Lo hanno aiutato anche i suoi primi studi di pittura a olio, una certa esperienza nell'ambito pubblicitario e la libertà creativa di cui dispone.

Hongqi Piao

Un esercizio a suo modo calligrafico sul concetto di fanatismo, che aggredisce con l'arma dell'ironia l'intero apparato simbolico della propaganda maoista, ricollocando sulla scena della Pechino cantierizzata e modernizzata d'oggi le giovani "guardie rosse".

Un serpente di giugno

Rinko Tatsumi è una silenziosa e riservata donna sulla trentina che lavora come consulente telefonica a una linea di emergenza presso un ente che si occupa di igiene mentale. In un'umida e sgradevole giornata di giugno Rinko riceve una strana lettera al cui interno trova delle foto che la ritraggono mentre è dedita ad atti di autoerotismo.