Sommerspiele 
Asteroide Amor 2024 - AA@FEM

Giovedì 12 dicembre 2024, ore 20.00 
Teatro Ca' Foscari

(Germania 2023, 28’)
regia Eszter Salamon 
voce e performance Eszter Salamon 
direzione della fotografia Marie Zahir
assistente alla regia João Carvalho 
assistente alle riprese Viola Zichy, Loup Deflandre, Greta Markurt  
tecnico del suono Manuela Schininà, Donata Schmidt-Werthern, Marina Funck, Arne Hector
produzione Botschaft GbR / Alexandra Wellensiek
, Studio ES / Elodie Perrin, Institute of Speculative Narration and Embodiment 
direzione di produzione João Carvalho
assistente di produzione Héctor Calderon, Laura Gönczy, Sonja Schreiber, May Dugast
sostenuto da National Performance Network - Stepping Out, finanziato dal Deutsche Federal Kultur und Media (BKM) nella rete delle iniziative Neustart Kultur, Assistance Program for Dance; KHiO - Oslo National University of the Arts

Al termine della proiezione Susanne Franco e Goran Petrovich Lotina (Università Ca’ Foscari Venezia) dialogano con l'artista Ezster Salamon.

La conversazione si terrà in inglese.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

In collabora­zione con CinemARTa Zone di contatto.

Sommerspiele
Eszter Salamon in Sommerspiele (2023), corto diretto da Eszter Salamon, Film Still. Crediti: Marie Zahir

“Sommerspiele” (Giochi d’estate) è il secondo film di Eszter Salamon. È una fiction surreale, una speculazione cinematografica su storia e memoria, ambientata presso il Parco Olimpico di Berlino che ha ospitato i Giochi Olimpici Estivi nazisti del 1936. Si tratta di un complesso architettonico composto da uno stadio di calcio da 70.000 posti, una piscina e un teatro all’aperto: un luogo che conserva le tracce dell’ideologia razziale, della propaganda nazista e della relazione complessa tra artisti e regime politico. La protagonista del film, che somiglia all’artista tedesca d’avanguardia Valeska Gert, considerata un’esponente dell’“arte degenerata”, abita l’architettura, incorporando diversi personaggi e identità, si aggira, danza e striscia in luoghi segnati dalla violenza storica e dal trauma collettivo, attraversando stati emotivi diversi: assurdità, provocazione, riflessione, paranoia, delusione e solitudine. Si confronta con il vuoto spettrale e severo dell’architettura, costruita per esaltare i valori egemonici in un’epoca in cui le leggi razziali determinavano la vita di milioni di persone in Germania. Sullo sfondo di questi edifici oggi adibiti a spazi per lo sport agonistico, l’intrattenimento di massa e lo svago, il film affronta i fallimenti della memoria collettiva come forma di resistenza poetica. Eszter Salamon interroga qui la rappresentazione dei corpi, della razza e del genere, sfumando la frontiera tra umano e animale, e creando connessioni tra passato e presente per affrontare il tema della memoria, dell’autonomia delle arti e del rapporto tra sport e nazionalsocialismo.

Per il testo in inglese consulta la pagina ufficiale dell'artista.

Eszter Salamon

Eszter Salamon è coreografa, regista e performer e vive tra Berlino, Parigi e Budapest. Utilizza la coreografia come un agente attivante e organizzatore tra vari media, come immagini, suono, musica, testo, voce, movimento corporeo e azioni. Dal 2001 ha creato soli e performance su larga scala, installazioni performative e film presentati in teatri e musei a livello internazionale, tra cui Centre Pompidou (Parigi), MoMA New York, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía  (Madrid), MACBA Museu d’Art Contemporani de Barcelona, Fundação de Serralves (Porto), l’Akademie der Künste (Berlino), il mumok (Vienna), il Kunstinstituut Melly (Rotterdam), il Museo Centro Gaiás (Santiago di Compostela), Fondation Cartier (Parigi), Museum der Moderne (Salisburgo), Villa Empain – Fondation Boghossian (Bruxelles), ING Art Centre (Bruxelles), KINDL Zentrum für zeitgenössische Kunst (Berlino), Grazer Kunstverein (Graz) e la 15ª Baltic Triennial - Contemporary Art Centre (Vilnius). La sua mostra intitolata Eszter Salamon 1949 (2014) è stata presentata al Jeu de Paume di Parigi e l’installazione performativa Study for the Valeska Gert Pavilion è stata presentata alla 16ª Biennale de Lyon d’Art Contemporain nel 2022. Il suo film più recente, Sommerspiele (2023), è stato presentato in anteprima presso l’Akademie der Künste (Berlino) e in molte altre occasioni tra cui l’Austrian Film Museum (Vienna).

Last update: 19/12/2024