Fucina - Fucina Arti Performative Ca' Foscari

Fucina Arti Performative Ca’ Foscari diretta da Elisabetta Brusa, è uno spazio, mentale e fisico, di studio, di sperimentazione, di ricerca e approfondimento, di produzione culturale e teatrale relativa a temi legati al mondo delle arti performative e del teatro, aperto a tutta la comunità stidentesca dell’Ateneo.
Chi fosse interessato a partecipare è pregato di lasciare i propri dati nel Google form dedicato, inserendo il modulo di iscrizione reperibile in allegato.
fucinafoscari@unive.it, tel. 041 234 6991
Direzione: Elisabetta Brusa - Organizzazione: Silvia Rigato
Ultimo progetto di Fucina
L’incantesimo della figlia del Mago
Liberamente ispirato da "The spell of the Magician’s Daughter" di Evelyn Sharp
Traduzione della fiaba in italiano di Laura Tosi in Draghi e principesse (ed. Marsilio)
Questa è la storia della relazione tra un’autrice e i personaggi della sua opera. Se poi l’autrice è una suffragetta londinese - Evelyn Sharp - e i personaggi sono i protagonisti di una fiaba - "L’incantesimo della figlia del mago" - i mondi che si incrociano, attraverso un sovvertimento dei generi, producono un “meraviglioso delle menti”.
Le streghe sono forze positive, le fanciulle aiutano principi e re a trovare la loro strada e ognuno si salva abbandonando la solitudine delle torri d’avorio, in un processo di contaminazione che non si conclude con magici lieti fine, ma con paesaggi di speranza all’interno dei quali la fantasia diventa determinante fonte di rigenerazione per un consapevole ritorno alla realtà.
Testo e regia Elisabetta Brusa
Con
Evelyn Sharp, scrittrice e suffragetta Sofia Ferrari
Margaret, suffragetta Francesca Frittelli
Mary, suffragetta Federica Lolli
il Mago, presentatrice e nanetto Era Metko
le figlie del mago Émilie Beaudet, Carolina Celleghin, Eleonora Digiorgio, Francesca Frittelli, Federica Lolli, Giorgia Magrin, Emilia Sabbadin, Danira Zhanuzakova
Lucciola, la figlia minore Greta Starinieri
ragazzo figlio del Re Gabriele Sani
l’Aquila, nanetto Émilie Beaudet
John Lane, il Gigante, il Drago Luigi Ciriolo
la Balena Danira Zhanuzakova
il Nano Iris Casazza
Danze di uccelli, pesci e abitanti del villaggio Carolina Celleghin, Eleonora Digiorgio, Giorgia Magrin, Emilia Sabbadin
coreografie Marina Prando
realizzazione costumi e trucco Gabriele Adamo, Accademia di Belle Arti
audiovideo e tecnologie Paolo Mezzalira
con illustrazioni di Patrizia Mila Conte e Arcangela Dicesare
illuminotecnica Cristiano Colleoni
assistente alla regia, organizzazione Luigi Ciriolo
classe di percussioni con Paolo Busolin - Annunziata Dellisanti, Conservatorio Benedetto Marcello
Progetto in collaborazione con Laura Tosi (prof.ssa di Letteratura inglese, DSLCC), gli studenti e le studentesse di Ca' Foscari, insieme a Conservatorio Benedetto Marcello, dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e della Scuola di Danza Marina Prando, Musicafoscari, Ca' Foscari Alumni e Banca Mediolanum.
Per informazioni: fucinafoscari@unive.it
![]() | Locandina 17/02/2023 | 2.47 M |
![]() | Locandina 04/03/2023 | 2.47 M |
Evelyn Sharp e L’incantesimo della figlia del mago
Evelyn Sharp (1869-1955), giornalista, scrittrice e suffragetta, nacque in una numerosa famiglia inglese. Nona di undici figli, tra i suoi fratelli si ricorda Cecil Sharp, etnomusicologo a cui si deve un’importante raccolta di antiche musiche e danze folcloriche. Scrittrice di libri per bambini con ben tre raccolte di fiabe pubblicate, si convertì al suffragio femminile nel 1906, diventando una delle personalità più autorevoli in due organizzazioni militanti: la “Woman’s Social and Political Union” e l’ “Union Suffragists”. Sosteneva: “Le riforme possono anche aspettare qualche momento in più, ma la libertà, se non ce l’hai, non può aspettare neanche un minuto!”. La madre di Evelyn, Jane, le fece promettere di non fare mai nulla che potesse farle rischiare di essere imprigionata, fino a quando nel 1911 con una lettera in cui dichiarava di non avere diritto di impedirle di vivere la sua vita, libera la figlia dalla promessa. Nel 1911 e 1913 Evelyn venne arrestata e rinchiusa in prigione. Scriveva: “Una suffragetta deve andare in prigione solo per scoprire perché è una suffragetta”. Continuò la sua battaglia per il voto alle donne, come pacifista, anche durante gli anni della prima Guerra mondiale. Nel 1918 in Gran Bretagna e in Irlanda venne riformato il sistema elettorale e le donne - anche se a partire dai 30 anni di età - ottennero il diritto al voto. Collaborò in seguito con un’organizzazione di Quaccheri in Russia e in Germania, essendo coinvolta in prima persona - in quanto giornalista e scrittrice - nella lotta contro la carestia. La sua attenzione era particolarmente incline alla sofferenza dei bambini, di cui divenne testimone attiva. Evelyn continuò a scrivere articoli e a lottare adoperandosi per i diritti necessari alla causa femminile e al mondo dell’infanzia fino alla morte avvenuta nel 1955. Il suo amore per la libertà, la giustizia e la parità di genere è presente in tutta la sua opera.
Nel XIX secolo in Gran Bretagna, in epoca vittoriana, la letteratura per bambini trovò una grande diffusione in quanto doveva servire ad esprimere i valori dominanti dell’epoca attraverso il linguaggio della fiaba, risultando per questo di natura in gran parte patriarcale. Evelyn, cresciuta in un collegio femminile conservatore, insofferente alla formazione della donna britannica “perfetta” dedita alla cura della casa e dei figli, reagisce e scrive, inventando nuovi percorsi drammaturgici. A differenza dei racconti tradizionali che cercavano di romanticizzare il bambino con elementi tematici e immaginari, l’autrice cerca di provocare i giovani lettori con formule in grado di attrarre “il meraviglioso delle loro menti” attraverso il sovvertimento dei generi e presentando una sorta di metafiction quale sfida alle stesse convenzioni della finzione. Pubblica inizialmente storie in “The Yellow Book”, un periodico non convenzionale di letteratura ed arte, combinando le sue idee socialiste sui diritti delle donne con la creazione di nuove figure fiabesche femminili, poiché ne riconosce la natura dinamica. L’incontro con Oscar Wilde la incoraggerà ad approfondire ulteriormente le strutture narrative della fiaba, utilizzando temi di opposizione e inversione dei ruoli, senza concludere con magici lieti fine, ma con paesaggi di speranza in cui la fantasia diventa fonte di rigenerazione per il ritorno nella realtà.
La fiaba di Evelyn Sharp The Spell of the Magician’s Daughter/ L’incantesimo della figlia del mago, che sarà al centro del nostro lavoro in questo percorso artistico/formativo, è stata pubblicata per la prima volta nella raccolta Round the World to Wympland, London and New York, The Bodley Head, 1902. Il testo è liberamente tratto dalla traduzione di Laura Tosi in Draghi e Principesse, Fiabe impertinenti dell’800 inglese, Venezia, Marsilio Editori, 2003 ed è la storia luminosa di Firefly -la figlia piccola di un mago, che, lontano dalla casa del padre, in un percorso di iniziazione, vuole imparare a brillare di luce propria - e della relazione con la sua autrice, Evelyn Sharp, che con lei e con gli altri personaggi della storia scambia ipotesi e riflessioni.
Progetti e appuntamenti trascorsi
Progetto 2022 - Dedicato a chi verrà dopo di me
Fucina Arti Performative Ca’ Foscari presenta un progetto dedicato al mondo cafoscarino. La trasmissione di saperi prende la forma del racconto di una giovane laureanda che, attraverso l’incrocio tra testimonianza diretta e performance, si rivolge agli studenti che verranno parlando loro di nostalgie, affetti, scoperte, paure, entusiasmi, rivelazioni.
Quante emozioni si celano dietro ad un appassionante corso di studi?
Sperimentando contaminazioni fra didattica, diversi linguaggi espressivi, tra arti visive e performative, è stato realizzato un breve filmato con l’ambizione di arrivare a catturare in pochi minuti l’intensità di un’esperienza di crescita riuscita, in perenne dialogo con la coralità della vita universitaria.
Guarda il video.
Ottobre 2020 - Piccolo manifesto sulle alleanze generazionali
![]() | Piccolo Manifesto sulle alleanze generazionali Fucina Arti Performative Ca’ Foscari saluta e augura buon lavoro! alla nuova Rettrice prof.ssa Tiziana Lippiello e lo vuole fare condividendo con tutto l’Ateneo alcune riflessioni elaborate da un gruppo di studenti e studentesse nel corso di un’estate difficile e inaspettatamente singolare. | 457 K |
Aprile-giugno 2020 - "C'era una volta...voci sul filo"
Favole e fiabe dedicate ai bambini piccoli e grandi della comunità cafoscarina e non solo
In questo particolare periodo di interruzione, Fucina Arti Performative ha deciso di non fermarsi e di proporre una rassegna online di letture di alcune fiabe e favole di tradizione e cultura internazionale. I contenuti sono stati trasmessi da Radio Ca' Foscari con doppio appuntamento settimanale, ogni mercoledì e venerdì alle ore 11.00. Per maggiori dettagli e per ascoltare le fiabe già trasmesse visita la pagina Per i più piccoli.
Progetto 2020
Progetto 2019
2019 - Fucina per i 150 anni dell'Ateneo
1868-2018 antichi e nuovi studenti di Ca’ Foscari. Otto tesi di laurea in scena
In occasione dei 150 anni dell'Ateneo, Fucina Arti Performative Ca' Foscari, diretta da Elisabetta Brusa, ha messo in scena otto tesi di laurea, una per ogni Dipartimento, discusse nei 150 anni di vita dell’Ateneo. Ogni tesi è stata seguita da uno studente responsabile del progetto, coadiuvato da una serie di esperti della materia. Ogni lavoro è stato proposto in un diverso spazio dell’Università, a testimonianza della natura mobile e dialogante del progetto. Ogni messa in scena ha incrociato inoltre diversi linguaggi espressivi, avvalendosi della collaborazione di studenti del Conservatorio Benedetto Marcello e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, spaziando così dalla musica al teatro, alla letteratura, all'uso di filmati e di video interattivi.
Il 19 dicembre 2019 è stato presentato il volume "8 tesi per 150 anni. 1868-2018 antichi e nuovi studenti di Ca’ Foscari" a cura di Elisabetta Brusa. Il volume, costituito dalla raccolta degli otto copioni elaborati di volta in volta da uno studente-collaboratore, è disponibile in versione digitale open access.
Cantiere Teatro Ca' Foscari
Il progetto Fucina Arti Performative nasce come evoluzione della pluriennale esperienza di Cantiere Teatro Ca’ Foscari: uno spazio di studio, sperimentazione, produzione teatrale e culturale, aperto agli studenti di tutti i Dipartimenti dell'Ateneo, dove sono stati affrontati svariati temi legati al mondo del teatro.
Edizione a.a. 2016/2017
![]() | L’istituto per la regolazione degli orologi 24 maggio 2017 | 813 K |
![]() | Hip hop Marzo-aprile 2017 | 849 K |
![]() | Che cos'è il tempo? Novembre 2016 - maggio 2017 | 821 K |
Edizioni a.a. precedenti
![]() | Cantiere Teatro Ca’ Foscari a Feltre 1 giugno 2016 | 366 K |
![]() | Riapre Cantiere Teatro Ca’ Foscari 10-11-16-17-18 maggio 2016 | 34 K |
![]() | Rosso terramadre 28 settembre - 9 ottobre 2015 | 35 K |
![]() | Nozze di sangue 26-27 maggio 2015 | 32 K |
![]() | Immersione luminosa 6 ottobre - 25 novembre 2014 | 189 K |
![]() | Il principe è in sala 21-22 maggio 2014 | 29 K |
![]() | Dominus Vobiscum 24 ottobre 2013 | 31 K |
![]() | Tamerlano il Grande 20 ottobre 2013 | 54 K |
![]() | Storia filosofica dei secoli futuri 20 ottobre 2012 | 33 K |