Asiamedia

153 articoli

Della violenza, del sentimento

Un profilo di Takeshi Kitano. Un profilo del regista più noto del recente cinema giapponese. Note sulla crescita professionale e sulla particolare mistura multimediale del fenomeno Kitano.

Ritvik Ghatak (1925-76): Il fuoco che ardeva troppo luminoso

Oscurato in vita da Satyajit Ray e riscoperto con il Nuovo Cinema, Ritvik Ghatak è figura straordinaria e unica del cinema bengalese e indiano. Segnato dalla Partizione, guida intellettuale, professionale e umana di molti cineasti, ha lasciato otto grandi film e un'impronta ineguagliata.

Begam Fātmā: La Prima Regista, ma non la sola

Benché la regia femminile nella cinema indiano diventi consistente solo in tempi recenti, tentativi in questa direzione si sono verificati fin dagli anni Venti. La prima donna a mettersi dietro la macchina da presa è Begam Fātmā, che realizza il primo film nel 1926. L'esempio non rimane isolato.

Mohsen Makhmalbaf - Un profilo d'autore.

Breve presentazione critica del percorso poetico di Mohsen Makhmalbâf e della sua famiglia, dagli esordi fino agli ultimi film ambientati e girati in Afghanistan. Un viaggio in quattro tappe, più la filmografia completa.

Guardare altrove - incontro con Naomi Kawase, Locarno, 2000

Kawase Naomi ci conduce per mano in un viaggio attraverso la forma e il senso del suo film forse più suggestivo, Hotaru (Lucciole, 2000), fino al cuore del suo cinema. Un cinema che nasce dall'urgenza del dolore e della sofferenza; un universo che attrae e inghiotte, ma solo per restituire la forza e l'energia necessarie per proseguire.

Il sentimento di chi guarda

In Corea, sino alla metà degli Anni Ottanta, non c'erano scuole di cinema, né esisteva un movimento politicamente orientato. Dalla metà di quel decennio sono state invece fondate molte scuole e molti studenti hanno iniziato a studiare cinema all'università. Io appartengo a questa generazione.

La poetica dell'intimo - IL CINEMA DI KAWASE NAOMI

Kawase Naomi, ovvero il cinema come assoluto bisogno di filmare, come atto che reintroduce alla vita. Dai filmati sperimentali in super8 ai più maturi Moe no Suzaku (Suzaku, 1997) e Hotaru (Lucciole, 2000), l'evoluzione di un linguaggio poetico che nasce dal pudore estremo con cui la mdp, mossa da un occhio mobile e inquieto, ritrae la vita.

Al cospetto di John Ford

"Nel cinema di John Woo l'uomo è costantemente il metro dell'orrore." Windtalkers di John Woo.

 

 

Conversazione con Edward Yang

"Non puoi dire qualcosa senza i sentimenti"

Introduzione al cinema di Hani Susumu

Attivo a partire dagli anni cinquanta, Hani Susumu (1928 -) è stato uno dei registi più originali e innovativi del cinema giapponese, un artista che è riuscito silenziosamente a imporre la sua personale visione del cinema, mai condizionato dalla logica commerciale dello studio system.

 

 

Shyām Benegal: Alla ricerca dell'India

Shyām Benegal è un nome prestigioso del Nuovo Cinema indiano e uno dei rari cineasti che hanno costantemente affinato il linguaggio e ampliato la ricerca tematica. A differenza di altri cineasti "impegnati", gode di un moderato successo anche tra il grande pubblico. Forse è questo ad irritare taluni.