Khosrow e Shirin.
Narrazioni, canti e musiche dal poema capolavoro di Nezami
Teatro Ca' Foscari a Santa Marta 2024, Altri eventi
Mercoledì 21 febbraio 2024, dalle ore 19.00
narrazioni Giovanni Calcagno
musiche e canti Tito Rinesi, Piero Grassini
tradotto da Daniela Meneghini
adattamento Giovanni Calcagno
versi originali Piero Grassini
prodotto e distribuito da La casa dei santi A.p.s.
Ingresso ad accesso libero fino a esaurimento posti
Spettacolo realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e il Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea
Khosrow e Shirin è una favola persiana scritta da Nezami intorno al 1180 nella forma di un poema di 6150 strofe. È chiaro che per una lettura completa sarebbero necessarie diverse ore. Il primo obiettivo che si tenta di realizzare con questo spettacolo, è quello di narrare in forma sintetica ma integrale, tutte le vicende della tormentata storia dei due protagonisti. I tempi della letteratura, specie di quella meditativa di un millennio fa, sono certamente diversi da quelli di uno spettacolo teatrale, ma è comunque importante tentare, con lo spettatore, di immergersi negli avvenimenti del poema per vivere in simbiosi con i personaggi tutto l’arco della narrazione. Questo è un espediente particolarmente importante al fine di poter condividere, o meglio, compatire, i moti interiori dei protagonisti, i motivi delle loro scelte, il fiorire dei loro sentimenti.
Il lavoro di adattamento e di riduzione del testo, fatto da Giovanni Calcagno partendo dalla traduzione di Daniela Meneghini, edita da Ariele, crea i presupposti per un duplice tipo di narrazione: una decisamente fedele al testo e alla versificazione di Nezami, specie nelle parti in cui il poeta rivela la mistica del suo pensiero; un’altra, più libera, a braccio, altrettanto rispettosa degli eventi, ma più ispirata alla tradizione epica dei narratori a cui Calcagno si riferisce, i giullari- contastorie. L’intento è dunque quello di avvicinare le due tradizioni che hanno radici comuni e scopi della stessa natura.
Il secondo obiettivo, ma non in ordine di importanza, del lavoro è quello di restituire allo spettatore-ascoltatore il gusto di uno dei passaggi più importanti del poema, e cioè il momento in cui, dopo innumerevoli traversie, Shirin e Khosrow, si sfidano a colpi di componimenti lirici eseguiti per loro da maestri di arpa e di liuto capaci di interpretare i moti del cuore di questi due innamorati. Ne viene fuori un contrasto di modi musicali persiani che rivelano una partitura magica che conduce Khosrow e Shirin ad una conciliazione finale, con il vero inizio della loro storia d’amore.
Piero Grassini e Tito Rinesi lavorano a un recupero della partitura che i maestri musici Barbad e Nakisa sviluppano nel poema, dando fiato e suono ai sentimenti dei protagonisti, utilizzando frammenti di testo in persiano antico, tradotti da Grassini, e interpretando canzoni e composizioni ispirate appunto ai modi RAST, ERAQ, NOWRUZ, ESFAHAN, HESARI, OSHAQ, REHAVI, ZIRAFKEND.
Giovanni Calcagno
Giovanni Calcagno è attore e autore siciliano, al cinema è interprete per Marco Bellocchio ("Buongiorno Notte", "Il traditore"), Giulio Manfredonia ("Si Può Fare", "La nostra terra") con il quale si aggiudica il premio Ciak d’oro, Mario Martone ("Noi credevamo"), Luigi Lo Cascio ("La città ideale"), Matteo Garrone ("The tale of the tales"), Michele Soavi ("La Befana vien di notte"), Giovanni La Pàrola ("Il mio corpo vi seppellirà") ed è stato recentemente diretto da Danny Boyle nella serie televisiva internazionale "Trust". In teatro è stato diretto da Mario Martone ("don Giovanni", "Edipo a Colono", "Serata a Colono", "Morte di Danton"), Vincenzo Pirrotta ("Eumenidi", "‘U Ciclopu, Macbeth"), Enrique Vargas ("Abitare Palermo"), Marco Bellocchio ("I pugni in tasca"), Luigi Lo Cascio ("Otello", "Tamerlano"), Claudio Collovà ("Horcynus Orca"). Insieme ad Alessandra Pescetta promuove l’attività della Casa dei Santi, occupandosi di formazione e produzione nel campo teatrale e cinematografico. Fra le opere prodotte, il lungometraggio "La città senza notte", il corto "L’ombra della sposa" in concorso a Venezia 2017 e gli spettacoli" U principuzzu Nicu – il piccolo principe in versi", e "Mystic Luna Park" di Guido Ceronetti. Ha fondato la Casa del Cantastorie di Paternò, in onore di Ciccio Busacca. Nel suo repertorio di Cantastorie due riscritture de "La Canzone di Orlando" e dell’"Epopea di Gilgamesh".
Piero Grassini
Piero Grassini ha studiato pianoforte, chitarra, mandolino, bouzouki e altri strumenti a corda della tradizione italiana e orientale, con l’intento di valorizzare il patrimonio comune di musica e danza di culture diverse . Da parecchi anni studia oud, tar e musica persiana con Pejman Tadayon, con cui ha suonato in diversi concerti e spettacoli, tra cui san Francesco e Rumi. Studia la lingua persiana allo scopo di tradurre la poesia mistica sufi. Ha fondato con Tito Rinesi il gruppo Dargah per diffondere il repertorio di canti e musiche sufi della Turchia, suonando in diversi concerti.
Tito Rinesi
Tito Rinesi è musicista polistrumentista e compositore, canta i brani delle tradizioni dell’India (stile Khyal e Dhrupad), dell’antica Persia, e della Turchia (in particolare quelli della cultura Sufi). Suona gli strumenti etnici a corda, come il bouzouki, il saz, il djoura, la chitarra acustica e poi l’harmonium, il daf, e il santur. Da sempre è impegnato nel cercare di promuovere l’incontro tra le tradizioni musicali di Oriente e Occidente. Nel campo delle colonne sonore ha pubblicato più di 50 CD, molti dei quali per la RAI, per la quale è stato il punto di riferimento come compositore etno/world music, e le cui musiche sono state utilizzate in programmi come: "Geo & Geo", "Ulisse", "Gaia", "Overland", "Linea Blu", "Sereno Variabile", "La Grande Storia", "TG2 Dossier", "Frontiere", "Mixer", "Turisti per caso", "Doc 3", "Alle Falde del Kilimangiaro", "Chi l’ha visto?", "La Storia siamo noi", "Passato e presente", "Presadiretta".
Last update: 20/11/2024