N. 50, 01/2023 - Numero miscellaneo
DEP - Deportate, esuli, profughe
Alcuni contributi raccolti in questo numero riprendono e sviluppano temi già affrontati dalla rivista: quello sulla memoria della deportazione attraverso l’analisi dell’opera Il pane perduto di Edith Bruck e quello di Francesca Casafina sui femminismi indigeni. Anche il saggio di Bruna Bianchi sviluppa il tema delle genealogie dell'ecofemminismo, attraverso l’analisi di alcune opere della scrittrice Ouida. La questione della tratta a scopo di prostituzione viene ripreso da Cristiana Macchiusi, Magistrata di Cassazione, con una attenzione nuova al rapporto delle vittime con coloro che le hanno reclutate. Nella rubrica “Documenti”, la traduzione del messaggio natalizio di Jane Addams nel 1923 si aggiunge ai numerosi scritti proposti in italiano da DEP.
Tra i temi che compaiono per la prima volta quello oggetto del saggio di Matteo Perissinotto sui suicidi femminili a Trieste nel Primo dopoguerra. La rubrica “Ricerche in corso” che qui inauguriamo per la prima volta, ospita i saggi di due giovani ricercatrici su tematiche molto poco note: l’"usanza” del chineo, ovvero gli stupri di gruppo di uomini "criollo" sulle donne indigene nella regione del Chaco in Argentina, e quello sulle ambientaliste di lingua tedesca di Katharina Scharf. Infine, la rubrica “Memoria e memorie” dedica un focus sull’America Latina.
Numero completo
n. 50. 01/2023 | 5.02 M |
Singoli contributi
Indice | 98 K |
Ricerche
Matteo Perissinotto,“Perché le donne si uccidono?”. Analisi dei suicidi femminili a Trieste nel primo dopoguerra (1918-1922) Il saggio analizza lo straordinario aumento dei casi di suicidio femminili a Trieste nella fase di transizione che seguì la Prima guerra mondiale (1918-1922) e cerca di cogliere le tendenze e le fasi del fenomeno, inserendoli all’interno della situazione sociale ed economica della città. I dati sono tratti in parte dalle statistiche comunali e in parte dallo spoglio dei periodici locali i quali, oltre a fornire importanti informazioni sui tentativi di suicidio, ebbero probabilmente un impatto sul fenomeno stesso, alimentando il cosiddetto “effetto Werther”. | 702 K | |
Stefania Lucamante, Fra aporia e palinodia la ricerca tematica di Edith Bruck Nella sua recente e fortunata opera, Il pane perduto (2021), Bruck ripercorre la sua vita da quando era una bambina a Tiszabercel fino ai giorni nostri. Una riscrittura palinodica della sua prima narrazione dello strappo all’infanzia dei suoi dodici anni con il rastrellamento, i campi, la marcia della morte, il viaggio in Israele, il mancato supporto delle sorelle che vivevano in città. Tutto richiama Chi ti ama cosí (1959), ma Il pane perduto si riempie di tanti altri ricordi grazie forse a quella memoria lunga che compone l’unica magra conquista della vecchiezza. | 455 K | |
Francesca Casafina, Estrattivismi e femminismi decoloniali. Alcune riflessioni sul concetto di cuerpo-territorio Il concetto di cuerpo-territorio è entrato nel linguaggio delle lotte sociali e ambientali in America Latina per esprimere la concatenazione di violenze derivanti da relazioni di potere asimmetriche. Articolato all’interno dei femminismi indigeni, il concetto permette di cogliere la connessione tra le diverse forme di violenza perpetrate sul corpo delle donne e rappresenta un importante punto di convergenza tra molti femminismi del Nord e del Sud del mondo. | 553 K | |
Bruna Bianchi, “...e gli umani saranno un nulla sulla superficie stremata di una terra morta”. La catastrofe ecologica negli scritti di Ouida (1881-1900) Nella prima parte il saggio analizza alcuni scritti giornalistici di Ouida (1839-1908) – pseudonimo di Louise La Ramée – sulla degradazione ambientale causata dalla industrializzazione. La seconda parte si sofferma sul romanzo The Waters of Edera (1900), considerato da Carol Poster nel 1997 “il primo romanzo ecofemminista in lingua inglese”. Ambientato in Toscana dove Ouida si trasferì nel 1871, il romanzo è la storia di un disastro ecologico in seguito alla captazione delle acque del fiume Edera a scopi industriali. | 652 K |
Ricerche in corso
Ana Rodríguez Flores, Violencia sexual contra mujeres indígenas en la Argentina: intersecciones entre el género y la raza [SPA] Il "chineo" è una pratica di violenza sessuale diffusa in un’area geografica dell’Argentina nota come Regione del Chaco. Le vittime sono bambine e adolescenti indigene, mentre coloro che compiono stupri di gruppo sono giovani "criollo". Le origini di quella che è intesa come “usanza”, risalgono alla conquista spagnola, dove già alla fine del XVI secolo è documentato l’uso dei seguenti termini: "china", modo dispregiativo di chiamare le donne indigene o meticce; "chinear", lo stupro di una "china". | 559 K | |
Katharina Scharf, Environmental Women: Rachel Carson and Her Fellow Activists [ENG] Come nessun’altra donna di scienza, Rachel Carson ha influenzato l’opinione pubblica e il movimento ambientalista, benché abbia dovuto affrontare una forte e offensiva opposizione in quanto donna. La stessa svalutazione ha oscurato il lavoro e l’attività di altre scienziate per le quali Carson è stata un modello. Il saggio traccia i profili di alcune di queste autrici di lingua tedesca. | 451 K |
Documenti
Natale 1923, messaggio di Jane Addams alle rappresentanti della Wilpf, introduzione e traduzione a cura di Bruna Bianchi A differenza del tipico messaggio di Natale improntato alla speranza e alla letizia, il messaggio che Jane Addams rivolse alle rappresentanti della WILPF nel 1923 è dominato da un doloroso senso di fallimento. Il conflitto da poco concluso aveva acuito la sfiducia nelle relazioni internazionali, normalizzato la violenza, inasprito la repressione statale, insinuato l’idea che tutti i problemi umani avrebbero potuto essere risolti attraverso la tecnologia. Solo la consapevolezza che la guerra era stata un peccato avrebbe potuto essere il preludio di un rinnovamento spirituale e pacificare il mondo. | 448 K |
Interviste e testimonianze
Memoria e memorie
Recensioni, interventi, resoconti
Last update: 22/10/2024