N. 46, 07/2021 - Donne e impegno pacifista nell’Italia repubblicana 
DEP - Deportate, esuli, profughe

La ragnatela. Comiso. Campo di donne per la pace
L’immagine ritrae il simbolo del Campo femminista della pace della “Ragnatela” (archivio privato Maria Cristina Lascialfari).

Con questo numero monografico, dedicato all’impegno pacifista femminile nell’Italia repubblicana, la rivista riprende una tematica che aveva già preso in considerazione e declinato su scala internazionale nel numero 41-42, intitolato “Donne disarmanti”. La sezione ricerche propone alcuni approfondimenti sul pacifismo femminile italiano, dalla Guerra Fredda sino ai primi anni Novanta, quando il femminismo approdò a metodi nonviolenti per la risoluzione dei conflitti. Appare centrale, – nelle ricerche e nella sezione documenti – la mobilitazione femminista della “Ragnatela” contro il dispiegamento degli Euromissili presso la base militare siciliana di Comiso, esperienza che dimostra i risvolti nel contempo locali e transnazionali del movimento femminista che si apriva all’ecologismo e all’antimilitarismo. La sezione interviste e testimonianze, attraverso le memorie di alcune protagoniste, si sofferma sulla lotta pacifista delle donne cattoliche tra gli anni Cinquanta e Novanta e sull’attivismo femminile contro la base militare di Aviano.

Questo numero è dedicato alla memoria di Lidia Menapace.

Numero completo

Ricerche

file pdfMatteo Ermacora, Pacifismo femminile nell’Italia repubblicana. Un percorso storiografico
Il tema del pacifismo femminile nell’Italia repubblicana non è stata molto indagato da parte della storiografia. Gli studi si sono dedicati in particolare al pacifismo femminile durante la Guerra Fredda, mentre le ricerche sugli anni Ottanta e Novanta, anni in cui si verificò una intensa mobilitazione delle donne sul tema della pace, sono ancora frammentarie. La storiografia ha messo in luce come negli anni Settanta il movimento femminista abbia messo in discussione il paradigma legato al rapporto donna-maternità-pace per proporre il pacifismo come scelta politica consapevole all’insegna della nonviolenza e della liberazione delle donne.
824 K
file pdfRachele Ledda, Tra pacifismo e internazionalismo. L’Unione donne italiane e la Federazione Democratica Internazionale delle Donne (1945-1953)
Questo contributo mette in luce il rapporto tra l’Unione donne italiane (Udi) e la Federazione Democratica Internazionale delle donne (Fdif) nell’arco temporale tra il 1945 e il 1953 per ciò che concerne l’impegno pacifista inserito nel contesto della Guerra Fredda. In particolare ci si concentra sul nodo donne-pace-infanzia che in questi anni raggiunge il suo apice nelle campagne pacifiste della Fdif, prendendo in esame il caso della Guerra di Corea e della delegazione inviata dalla Federazione per denunciare i crimini compiuti dalle truppe di Syngman Rhee.
524 K
file pdfMargherita Bonomo, Fili di lana colorata ad imbrigliare missili. Comiso-Greenham Common: le donne per il disarmo
Il 12 dicembre del 1982 dodicimila donne circondano la base Nato di Greenham Common tessendo una ragnatela con fili di lana e attaccandovi sopra oggetti di vita quotidiana. Lo stesso giorno, il Coordinamento catanese e le pacifiste di Comiso, bloccano l’ingresso dell’aeroporto Magliocco, intrecciando a loro volta fili di lana colorati. Il collegamento fra le femministe lesbiche inglesi e quelle del coordinamento catanese porta alla nascita del campo delle donne pacifiste “della “Ragnatela”. Il saggio si propone di ricostruire quella esperienza, lo scambio di modelli, prassi e riflessioni fra le pacifiste, le azioni attuate come l’8 marzo internazionale a Comiso.
1.37 M
file pdfAntonio Baglio, Vincenzo Schirripa, Voci della mobilitazione femminista a Comiso
Attraverso alcune voci delle protagoniste, tra le quali Emma Baeri, Luciana Castellina, Angela Bottari, il saggio ripercorre la mobilitazione femminista contro l’installazione delle testate missilistiche nucleari nella base militare di Comiso nella prima metà degli anni Ottanta. Sia sul piano della circolazione delle pratiche, che per l’apporto originale delle componenti femministe in ambito locale, si aprono ulteriori direttrici di sviluppo a partire dalla centralità che nel ciclo dei movimenti va riconosciuta agli anni di Comiso.
548 K
file pdfElda Guerra, “Visitare luoghi difficili”. Pensiero e pratiche nel femminismo italiano per la soluzione non violenta dei conflitti
Le pratiche e le elaborazioni per la ricerca di una soluzione non violenta ai conflitti costituiscono uno degli aspetti del movimento femminile italiano tra gli anni ‘80 e ‘90. Il saggio ricostruisce il processo, condotto tra il 1987 e il 1992, per creare un dialogo tra donne italiane, palestinesi e israeliane nel contesto, da un lato, del conflitto mediorientale e, dall’altro, del dibattito femminista. Attraverso documenti d’archivio, scritti e testimonianze vengono quindi indagati i passaggi chiave del progetto “Visitare luoghi difficili”, le difficoltà di dialogo tra donne con storie e appartenenze diverse, le riflessioni sottese a tale progetto.
581 K

Documenti

file pdfFederazione Democratica Internazionale delle Donne, We accuse! (1951), a cura di Rachele Ledda
Si propone la traduzione integrale del report della commissione internazionale di inchiesta della Federazione Democratica Internazionale delle Donne, presentato all’organizzazione delle Nazioni Unite nel 1951. Il documento denuncia i crimini commessi contro donne e bambini da parte delle truppe statunitensi durante l’occupazione della Corea del Nord alla fine del 1950.
486 K
file pdfDonne di Sicilia per il disarmo nucleare, Contro il nucleare e oltre (se è possibile “oltre”, noi vogliamo pensarlo), 1981, a cura di Matteo Ermacora
Si tratta di uno dei documenti più importanti del “femminismo disarmista” siciliano, prodotto dal “Comitato di Catania, Donne di Sicilia per il disarmo nucleare” nell’ottobre del 1981, agli inizi della mobilitazione contro gli Euromissili destinati alla base di Comiso. Le femministe catanesi alla luce dell’autocoscienza e del separatismo, equiparavano la violenza quotidiana a quella del militarismo e del riarmo, rivendicando la scelta pacifista nonviolenta come un atto politico volto alla liberazione delle donne.
423 K
file pdfComiso e il movimento pacifista inglese. “La Ragnatela” su “Peace News” (1983-1986), a cura di Matteo Ermacora
Si riporta una serie di articoli che la rivista inglese “Peace News”, affiliata al War Resisters’ International, dedicò tra il 1983 e il 1986 al campo femminista della “Ragnatela” presso la base militare siciliana di Comiso. Attraverso le voci delle attiviste inglesi, gli articoli ripercorrono i principali snodi della vicenda del campo femminista, le azioni dirette, mettendo in luce le differenze culturali, i successi e le difficoltà incontrate, l’incontro con la società isolana.
481 K

Interviste e testimonianze

Last update: 06/11/2024