Claudio Burla

Luogo di nascita: Rovigno (Pola)
Data di nascita: 07/02/1925
Figlio di: Giuseppe e Flora Rizzi
Matricola: 24341 /L
Data di immatricolazione: 03/12/1944
Facoltà: Economia e Commercio
Corso di laurea: Lingue e Letterature Straniere
Laurea Honoris Causa conferita in data: 16/07/1947
   
Caduto nella: Seconda guerra mondiale 1939-1945
Luogo di morte: Trieste
Data di morte: 01/05/1945

Note

Claudio Burla nacque il 7 febbraio 1925 a Rovigno d’Istria, figlio di Giuseppe e Flora Rizzi. Nell'anno scolastico 1942-43 ottenne il Diploma di abilitazione all’insegnamento elementare presso il Liceo magistrale governativo “Duca d’Aosta” di Trieste e nell’anno accademico 1944-45, si iscrisse al primo anno del corso di Laurea Lingue e Letterature straniere presso l’Istituto superiore di Economia e Commercio di Venezia. Burla venne indicato come recluta in un documento della OT (Organisation Todt) datato 20 gennaio 1945. L’Organizzazione Todt era un’impresa di costruzioni creata da Fritz Todt, ingegnere e ministro degli armamenti e degli approvvigionamenti del Terzo Reich. L’organizzazione si occupò della costruzione di bunker, linee di difesa, ponti e strade. Venne introdotta anche in Italia e fece largo uso del lavoro coatto. Ad esempio, in Italia si occupò della Linea Gustav e della Linea Gotica. Dopo il 1943, nella zona d’Operazione Litorale Adriatico vennero poi reclutati i disertori dei vari Gruppi d’Armate. Non si hanno notizie riguardo a come Burla sia stato reclutato dalla OT. Sappiamo solo che faceva parte del Comitato per la Liberazione Nazionale e che il 1 maggio 1945 a Trieste, morì in combattimento come caduto per la Libertà. Il 16 luglio 1947, Gino Luzzatto, rettore dell’Istituto universitario di Economia e Commercio di Venezia, conferì a Claudio Burla la Laurea ad honorem in Lingue e Letterature straniere. Con decreto del Presidente della Repubblica del 9 gennaio 2006, a Claudio Burla è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: "Animato da profonda passione e spirito patriottico, partecipava ad una manifestazione per il ricongiungimento di Trieste al territorio nazionale, perdendo la vita in violenti scontri di piazza. Mirabile esempio di elette virtù civiche ed amor patrio, spinti sino all’estremo sacrificio.

Responsabile della scheda:  Giulia Del Frate