I caduti cafoscarini 

Note

Alberto Tacchetto nacque il 8 giugno 1917 a Padova, figlio di Carlo e di Maria Zaccaria. Il 21 dicembre 1938, ottenne il Diploma di ragioniere e perito commerciale presso l’Istituto tecnico commerciale “P.F. Calvi” di Padova e nell’anno scolastico 1938-39, si iscrisse al primo anno del corso di Laurea di Economia e Commercio presso l’Istituto superiore di Economia e Commercio di Venezia. Nel 1938, conseguì anche il brevetto di pilota civile e lo stesso anno si arruolò nell’Areonautica Militare. Il 23 settembre 1940, perse la vita durante un’esercitazione di volo nel cielo di Vicenza: a bordo del velivolo pilotato da Tacchetto si sviluppò un violento incendio. Il sottotenente continuò a pilotare il velivolo con calma e perizia nell’intento di riportare sia mezzo che equipaggio in campo. Divenuto vano ogni tentativo di domare l’incendio, Tacchetto rinunciò alla sua salvezza, non si servì del paracadute e quindi non abbandonò il velivolo, evitando che questo a precipitasse su di un centro abitato. In seguito al valoroso gesto, venne assegnata a Tacchetto la medaglia di bronzo. Il Gazzettino di Venezia del 3 ottobre 1940 riportò dell’incidente di volo e anche alcune notizie biografiche relative a Tacchetto, sottolineando che fu una nota figura, specie negli ambienti sportivi. Infatti, fece parte della squadra di pallovale dei Giovani Fascisti e si dedicò con passione allo sport. Tacchetto era iscritto al G.U.F. Il 30 settembre 1940, furono infatti questi ultimi a dare notizia della cerimonia funebre svoltasi nella chiesa di San Francesco a Padova.

Responsabile della scheda:  Giulia Del Frate