Dipartimento di
Economia

Progetti PNRR
Dipartimento di Economia

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che spiega nel dettaglio come verranno gestiti in Italia i fondi derivanti dal progetto finanziario di ripresa europeo NextGenerationEU, che con circa 800 milioni di euro ha l’obiettivo di costruire l’Europa post Covid-19. All’Italia saranno erogati circa 191 miliardi di fondi europei del NGEU e 30,6 miliardi di fondi nazionali, per un totale di  222,1 miliardi di euro.


Partenariati estesi

AGE-IT
A novel public-private alliance to generate socioeconomic, biomedical and technological solutions for an inclusive Italian ageing society

Programma di finanziamento: PNRR M4C2 Inv.1.3 PE- Partenariati Estesi
Capofila: Italian Ageing - AGE-IT Scarl
Durata: 01/01/2023 - 31/12/2025 (36 mesi)
Budget: € 114.737.062,66, di cui Ca' Foscari: € 5.582.585,63;
Spoke di Ca' Foscari: 6 - The Silver Economy. Work, participation, and welfare at older ages
Referente per Ca' Foscari: Agar Brugiavini, Dipartimento di Economia
Sito webAGE-IT [ENG]

L'invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale di massimo rilievo e senza precedenti. Comporta una crescente possibilità per gli individui di raggiungere la vecchiaia (anche se non necessariamente in buona salute) e una quota crescente di anziani tra la popolazione totale. L'invecchiamento globale è derivato dalla riduzione della natalità e dall’innalzamento della sopravvivenza, che si verificano tipicamente con la transizione demografica. A sua volta, questo ha innescato vari processi dinamici che coinvolgono la società, i mercati, gli stati sociali, i cambiamenti culturali e politici, all'interno di un sistema interconnesso. L'invecchiamento è un processo complesso e sfaccettato, che presenta sfide e rischi, ma che offre anche opportunità rivoluzionarie per promuovere un benessere inclusivo per la società come un tutt’uno. 

Il programma Age-It segue il punto di vista dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che promuove un "invecchiamento attivo e sano" (OMS 2015). Di conseguenza, l'invecchiamento non è più considerato come un periodo di declino delle funzioni mentali e fisiche, che porta a patologie di salute e a una dipendenza socioeconomica che rendono gli anziani un "problema sociale", ma piuttosto come un periodo della vita in cui gli individui possono utilizzare la loro maturità per rappresentare una risorsa per la società e un'opportunità per costruire società economicamente prospere, socialmente giuste e sostenibili. L'Italia si colloca ai vertici dell'invecchiamento globale: il 23,3% della popolazione ha 65 anni o più, l'aspettativa di vita nel 2015-20 è tra le più alte al mondo, sia alla nascita (83,3 anni) che all'età di 65 anni (21,1 anni), con livelli di natalità attualmente molto bassi (1,24 figli per donna nel 2020).

Questa posizione di avanguardia nell'invecchiamento, insieme alle straordinarie disparità regionali del Paese (Nord vs. Sud, costa vs. entroterra, rurale vs. urbano), fanno dell'Italia un "laboratorio empirico" ideale per studiare come diverse combinazioni di fattori biologici, clinici, culturali e socioeconomici, oltre a una varietà di risposte istituzionali da parte dei sistemi sanitari e di assistenza sociale al processo di invecchiamento, portino a diversi risultati individuali e sociali. Tuttavia, le strozzature strutturali hanno ostacolato il progresso della ricerca: la prevalenza di quadri analitici specifici per ogni disciplina, la limitata collaborazione transdisciplinare, la scarsa disponibilità di dati e la difficoltà di tradurre i vari studi scientifici in azioni politiche concrete. Allo stesso modo, le scarse opportunità di collaborazione tra pubblico e privato e tra mondo accademico e professionale hanno finora limitato le possibilità di trasferire i risultati delle nuove ricerche nella pratica o di contribuire a una strategia nazionale coerente per l'invecchiamento attivo e in buona salute.

GRINS
Growing Resilient, INclusive and Sustainable

Programma di finanziamento: PNRR M4C2 Inv.1.3 PE- Partenariati Estesi
Capofila: Fondazione di Partecipazione GRINS - GROWING RESILIENT, INCLUSIVE AND SUSTAINABLE
Durata: 01/12/2022 - 30/11/2025 (36 mesi)
Budget: € 115.900.000, di cui Ca' Foscari: € 4.135.000;
Spoke di Ca' Foscari: 4 - Sustainable finance
Referente per Ca' Foscari: Monica Billio, Dipartimento di Economia
Sito web: GRINS [ENG]

Le crisi economiche, finanziarie e geopolitiche degli ultimi due decenni e la pandemia tuttora in corso hanno lasciato un'impronta tangibile sulle condizioni socio-economiche dell'Italia, aumentando le disuguaglianze e gettando un’ombra sulle prospettive di crescita di intere comunità, messe sempre più sotto stress da shock socio-economici, politici e sanitari. Gli impatti negativi sulle comunità e sui territori sono aggravati dai processi di lungo periodo in corso, legati alla lenta crescita della produttività, ai cambiamenti climatici e alle dinamiche strutturali. Inoltre, la progressiva intensificazione dell'integrazione economica e finanziaria, la crescente portata delle migrazioni e la trasmissione dei conflitti internazionali rendono gli shock politico-economici sempre più globali, più difficili da prevedere e da gestire sia a livello nazionale che locale.

In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) offre un'opportunità senza precedenti per ridurre importanti lacune e rendere il sistema più resiliente, inclusivo e sostenibile di fronte agli shock e alle trasformazioni a lungo termine. Il processo di attuazione di questi piani è fondamentale, ma è irto di sfide. L'enorme portata degli investimenti coinvolti nel processo e l'orizzonte temporale ristretto a disposizione per la sua attuazione sono un'ulteriore fonte di stress per il sistema e un rischio potenziale per la coesione sociale e la sostenibilità dei debiti pubblici e privati. La profondità delle riforme necessarie associate alle transizioni della mobilità verde, digitale e sostenibile e le trasformazioni sociali associate richiedono un processo di adattamento tutt'altro che banale.

Gli attori del sistema, imprese, famiglie e amministrazioni pubbliche, si trovano ad affrontare ambienti complessi e mutevoli e devono compiere scelte in condizioni di incertezza, spesso con informazioni limitate e spesso di fronte a limiti nella loro capacità di elaborarle e utilizzarle in modo proficuo. Ad esempio, le famiglie devono compiere scelte finanziarie, lavorative e di consumo che richiedono una comprensione sempre più approfondita delle mutevoli condizioni di mercato e delle normative pubbliche e che spesso richiedono la capacità di utilizzare efficacemente le tecnologie digitali. Allo stesso modo, le imprese resilienti devono prevedere lo scenario futuro e adattare le proprie modalità organizzative, adeguare le strategie di produzione e fare investimenti rischiosi, tra le tante cose.

Un'offerta efficace e sostenibile di servizi pubblici da parte del settore pubblico si basa su amministrazioni ben funzionanti e trasparenti, su un'attenta progettazione delle politiche, su una chiara comprensione dei bisogni dei cittadini e sulla capacità di pianificare la sostenibilità finanziaria e i debiti nel lungo periodo. Il sistema della ricerca pubblica e privata può svolgere un ruolo fondamentale nel supportare gli attori nelle loro scelte rispondendo a queste esigenze, fornendo conoscenze utili e supporto per l'implementazione di tecnologie abilitanti fondamentali, come gli strumenti di sostenibilità finanziaria, le strategie per ecosistemi innovativi ed economie circolari, le politiche a basse emissioni di carbonio e il supporto alla coesione territoriale e sociale.

Tutto ciò richiede dati di alta qualità, tempestivi, di facile accesso e utilizzabili da fonti diverse, nonché strumenti efficaci e di facile utilizzo per l'analisi dei dati e per supportare il trasferimento di conoscenze e la progettazione di politiche pubbliche basate sull'evidenza.

Il Partenariato Esteso GRINS mira a sviluppare un insieme integrato di banche dati eterogenee geo-referenziate per lo studio dell'evoluzione delle condizioni economiche e sociali delle aree locali italiane e del sistema economico nel suo complesso.

In particolare, la ricerca si concentrerà sui seguenti temi:

  1. ambiente, ovvero l'evoluzione delle condizioni climatiche, la mappatura dei rischi naturali significativi e i dati sull'inquinamento;
  2. economia-sociale e salute, ovvero l'analisi di informazioni eterogenee su sentiment, mobilità, consumi, salute, nonché sulla performance delle attività economiche;
  3. finanza, per l'analisi della relazione tra dinamiche ambientali, evoluzione dei profili di rischio.

Verrà affrontata la sostenibilità a medio e lungo termine del debito dei diversi stakeholder (Stato, famiglie e imprese).


PNRR Young Researchers

InMOBILIS
Inequality and Mobility under Social Competition

Programma di finanziamento: PNRR M4C2 Inv.1.2 Funding projects presented by young researchers
Seal of Excellence Researcher: Francesco Trevisan
Durata: 20/06/2023 - 19/12/2024 (18 mesi)
Budget: € 150.000

La disuguaglianza nella distribuzione dei redditi nei paesi OCSE è al suo punto più elevato. Inoltre, la recente pandemia non ha certamente aiutato nel diminuire il divario, che invece si allarga sempre di più; è per questo che gli economisti sono stati spinti a indagare questo soggetto in maniera più approfondita. I risultati della ricerca hanno evidenziato come grandi livelli di disuguaglianza di reddito in un paese siano associati a livelli più bassi di mobilità sociale.

In una società competitiva come la nostra, in cui lavori, promozioni e posti nelle università sono assegnati tramite meccanismi di gara, la crescente disuguaglianza può avere effetti critici. Per esempio, spesso si dice che gli individui con reddito basso non hanno le risorse per competere per lavori ad alto reddito: questo punto è stato sollevato anche da David Sassoli (2020): "[...] per troppe decadi coloro che sono nati poveri rimangono poveri. La mobilità sociale, così importante per la mia generazione, è bloccata da troppo tempo. Questo è il motivo per cui il Parlamento chiede una maggiore ambizione".

Questo progetto contribuisce al dibattito tramite la costruzione di un modello di gara dinamico e innovativo, che mette in relazione la disuguaglianza con la mobilità e la crescita sociale. La disuguaglianza e la mobilità sociale sono collegate tramite un modello di noisy contest (Tullock, 1980; Clark and Riis, 1996) che include anche la crescita assumendo che la gara si ripeta nel tempo e che le ricompense dipendano dalla performance: più alta è la performance, più grande è l'importo dei premi disponibili.

INMOBILIS si pone l'obiettivo di suggerire delle politiche economiche microfondate, ad esempio politiche redistributive e di investimento nell’istruzione, che possano sostenere la mobilità sociale e la crescita economica nel lungo periodo. I risultati teorici del progetto potranno anche servire da riferimento per future ricerche empiriche sull’argomento.

RON
Rumours on Networks

Programma di finanziamento: PNRR M4C2 Inv.1.2 Funding projects presented by young researchers
MSCA Researcher: Nicole Tabasso
Durata: 20/12/2022 - 19/12/2025 (36 mesi)
Budget: € 238.610

Il progetto mira a incrementare la nostra comprensione dei fattori che consentono alla disinformazione e alle false dicerie di diffondersi sui social network e online. Considerando la pandemia di COVID-19 e la nascita della cosiddetta società della post-verità (post-truth society), il danno che la disinformazione può creare è stato riconosciuto e difficilmente può essere sopravvalutato.

Vi è abbondanza di esempi politici di questo danno. Anche se la letteratura ha percorso molta strada nello scoprire diversi fattori che influenzano la diffusione della disinformazione, il fenomeno non è ancora perfettamente compreso.

Solo una conoscenza approfondita permetterà di combattere la persistenza di disinformazione e false dicerie. In questo progetto, ci si pone l'obiettivo di utilizzare strumenti teorici, empirici e di simulazione per:

  1. scoprire le motivazioni che spingono a condividere informazioni non verificate;
  2. comprendere come possano formarsi gruppi di medesima identità ideologica sui social network;
  3. analizzare il modo in cui delle specifiche caratteristiche del social network interagiscono con le caratteristiche delle informazioni così da ostacolare oppure aiutare la diffusione dell'informazione stessa.

Questo lavoro pone le sue basi in un progetto finanziato con MSCA fellowship ed è parte di una ricerca di lunga data il cui obiettivo è quello di trovare delle maniere efficaci per gestire la diffusione della disinformazione senza avere un impatto sulla libertà di espressione.