Dipartimento di
Economia

Dipartimento di eccellenza

Perché siamo eccellenti

La nostra ricerca vanta una consolidata tradizione di studi economici, testimoniata dalle origini stesse di Ca' Foscari, prima scuola di economia e commercio in Italia, e dalla rivista Research in Economics [ENG], fondata nel 1947, edita ora da Elsevier e di recente entrata nel novero delle più influenti riviste internazionali in economia. Costituito nel 2011, il Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari ha l’obiettivo di rafforzare la tradizione ultracentenaria di Ca’ Foscari negli studi economici, da sempre condotti in sintonia con gli studi quantitativi e strettamente coniugati con lo studio del diritto, delle istituzioni, del territorio.

Il Dipartimento è oggi un luogo di studio, ricerca, e lavoro per circa 3.500 studentesse e studenti, oltre 115 ricercatrici e ricercatori di ruolo, più di 25 unità di personale tecnico e amministrativo, a cui si aggiungono circa 60 titolari di assegno di ricerca, più di 100 junior researchers (titolari di borsa di ricerca e dottorandi di ricerca), e ogni anno una ventina di visiting professors e visiting scholars che contribuiscono a fare del Dipartimento un centro accademico di valenza internazionale.

I risultati raggiunti collocano il Dipartimento tra i migliori dipartimenti di Economia italiani e, a livello internazionale, nei Top 200 per Economics & Econometrics, nei Top 200 per Geografia, nei Top 300 per Accounting & Finance, nei Top 350 per Law e nei Top 100 per Hospitality and Leisure Management (QS World University Ranking by Subject 2023).

Il Dipartimento di Economia è in grado di offrire un ambiente di ricerca adeguato ai più avanzati standard internazionali anche in termini di infrastrutture:


VIVA
Venice Initiative on Vulnerability Analysis

VIVA (Venice Initiative on Vulnerability Analysis) è il progetto che svilupperemo grazie al finanziamento ministeriale «Dipartimenti di eccellenza». VIVA è un programma innovativo di ricerca e didattica che ha l’obiettivo di studiare come affrontare le problematiche dei sistemi economico sociali in transizione, con particolare attenzione alle situazioni di vulnerabilità, che potrebbero risultare aggravate dall’esposizione a shock esogeni, portando all’acuirsi di disuguaglianze e ad effetti negativi in molteplici ambiti (economici, ambientali, demografici, sanitari, ecc.). L’elemento caratterizzante di VIVA sarà la condivisione di un approccio scientifico sia in ambito sperimentale, tramite field experiments e studi randomizzati, sia orientato all’evidence-based policy e alla multidisciplinarietà.

Gli obiettivi specifici del progetto sono quattro:

  1. Rafforzare un approccio multidisciplinare e la vocazione del dipartimento quale punto di riferimento per lo studio, il disegno, l’implementazione e la valutazione delle politiche pubbliche a fronte dell’imporsi delle nuove vulnerabilità;
  2. Potenziare le attività di studio sul campo attraverso la realizzazione di field experiments e studi randomizzati, in particolare nell’ambito delle politiche pubbliche;
  3. Rafforzare le capacità di attrazione del dipartimento per il reclutamento a livello internazionale;
  4. Innescare e strutturare un’interazione costante con gli stakeholders e il territorio per una condivisione di necessità e risposte.

L’integrazione di ricerca, didattica e formazione sui temi propri del progetto VIVA sarà rafforzata da un’ampia attività di trasferimento delle conoscenze tra stakeholders, ricercatori e studenti così da avviare un processo virtuoso di collaborazione costante tra accademia, politiche pubbliche e loro applicazione sui diversi contesti territoriali.

Reclutamento 2023-2027

Risorse: 12,4 milioni di euro. Assumeremo:

  • 2 professori ordinari
  • 1 professore associato
  • ricercatori tenure-track
  • 1 tecnologo a tempo determinato
  • 2 personale tecnico-amministrativo

I bandi di selezione per docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo destinati allo sviluppo del progetto sono pubblicati nella sezione Lavora con noi di Ateneo.

Tappe principali del progetto

  • Reclutamento di un gruppo coeso di ricerca e del personale tecnico amministrativo a supporto del progetto
  • Pianificazione, disegno e avvio di un programma di field experiments e studi randomizzati
  • Acquisto delle strutture hardware e software per il potenziamento delle risorse di high performance computing
  • Prima valutazione e acquisto delle licenze software e delle banche dati necessarie per lo sviluppo del progetto
  • Stesura di un regolamento ad hoc per la premialità e assegnazione sulla base dei primi due anni di progetto
  • Avvio di 4 borse di dottorato sui temi propri di VIVA
  • Progettazione di un curriculum magistrale in Vulnerability
  • Avvio di un programma di borse di stage sui temi di VIVA
  • Progettazione e realizzazione di una Advanced Summer School in Field experiments for public policy
  • Stesura di un regolamento ad hoc per la premialità e assegnazione sulla base dei primi due anni di progetto
  • Consolidamento del gruppo di ricerca
  • Arricchimento della dotazione hardware e software per consolidare l'infrastruttura di calcolo
  • Avvio di 3 borse di dottorato sui temi di VIVA
  • Avvio del curriculum magistrale in Vulnerability
  • Completamento del programma di borse di stage sui temi di VIVA
  • Progettazione e realizzazione di 2 Advanced Summer School "Social vulnerability in European perspective assessment tools and regulations" e "Data driven models of social exclusion and effects of targeted relief policies"
  • Valutazione e assegnazione della premialità sulla base delle attività realizzate negli ultimi 3 anni di progetto

Ricerca

VIVA costituirà una filiera integrata della metodologia interdisciplinare di ricerca nell’ambito “vulnerabilità e transizione”. I problemi della vulnerabilità dei sistemi socioeconomici in fasi di transizione sono temi di estrema rilevanza. Il concetto stesso di vulnerabilità necessita oggi di una ridefinizione alla luce delle trasformazioni locali, nazionali, e globali in atto. In passato, il concetto di fragilità sociale si legava a classificazioni dicotomiche per categoria - es. ricchi vs poveri, impresa vs lavoro, contraenti forti vs consumatori, regioni forti vs regioni deboli - che innescavano politiche di welfare a fini principalmente redistributivi. Lo scenario ad oggi è cambiato e con esso il concetto di vulnerabilità: le sfide globali e le crisi sistemiche (ambientali, economiche, demografiche, sanitarie ecc.) rappresentano l’attuale parametro instabile e mutevole di definizione. Lo stesso concetto di disuguaglianza necessita di costante riparametrazione.

Sono necessarie nuove politiche e strumenti regolatori, capaci di rispondere in modo più selettivo a domande di protezione sociale diversificate ed indirizzati ad intervenire su situazioni potenzialmente strutturali per individui e categorie sociali che subiscono -senza o con limitate capacità di reazione - le conseguenze della instabilità sociale, ovvero di shock esogeni di dimensioni estese o globali. 

VIVA metterà pertanto a sistema un articolato quadro di competenze:

  • Conoscenze settoriali specifiche, economiche e giuridico-istituzionali, nell’ampio spettro dei contesti socio-economici maggiormente esposti all’insorgere di situazioni di vulnerabilità.
  • Competenze scientifiche e metodologiche, dalla ricerca di avanzati strumenti econometrici e statistici alla capacità di disegnare e condurre esperimenti in laboratorio, sul campo e studi randomizzati.
  • Competenze e strumenti teorici e computazionali, sviluppando modelli di interazione sociale, in grado di rappresentare e predire l’insorgere di interdipendenze e vulnerabilità nonché le possibili risposte a scelte di politiche pubbliche.
  • Competenze tecnico–giuridiche per il disegno di nuove forme di intervento.

Didattica

VIVA sarà luogo di attività didattica innovativa/sperimentale per la formazione di economisti applicati e quantitativi e di giuristi esperti di politiche pubbliche e private per il contrasto della vulnerabilità in vari contesti e in una dimensione europea. 

Tra le attività pianificate:

  • creazione di Chair of Excellence per attirare figure di grande visibilità scientifica, erogare corsi/cicli di seminari di livello avanzato
  • incremento delle borse di dottorato in Economics e in Diritto, mercato, persona
  • organizzazione di Advanced Summer School sui temi di VIVA
  • attuazione di borse di stage per attività di research assistance anche presso istituzioni ed enti di ricerca impegnati nello studio e nel contrasto alle vulnerabilità
  • attivazione di un curriculum sui temi della Vulnerability nel corso di LM in Economics, Finance and Sustainability

Infrastrutture

VIVA si svilupperà attorno a 3 principali investimenti infrastrutturali per la ricerca:

  1. la progettazione e conduzione di field experiments e studi randomizzati
  2. il consolidamento delle infrastrutture di calcolo del dipartimento (storage, cloud computing, data protection)
  3. l’accesso a banche dati per rafforzare l’analisi delle vulnerabilità e il disegno delle politiche

Governance

Il coordinamento di progetto è garantito da una struttura di governance costituita da:

  • un Management Group articolato per aree e competenze di progetto
  • un Coordinatore per le attività di pianificazione, disegno e conduzione di lab&field experiments e di studi randomizzati nell'ambito di VIVA
  • l’Advisory Board di Dipartimento per un punto di vista indipendente sulle linee scientifiche e le azioni progettate e sviluppate nell’ambito di VIVA

Michele Bernasconi

Responsabile di progetto
Professore Ordinario di Scienza delle Finanze

Mario Padula

Responsabile sviluppo premialità
Professore Ordinario di Economia Politica

Claudia Irti

Responsabile attività didattiche di alta qualificazione
Professoressa Ordinaria di Diritto Privato

Valeria Maggian

Responsabile VERALabEx - VERA Laboratory for Experiments in Social Sciences
Professoressa Associata di Scienza delle Finanze

Stefano Tonellato

Responsabile sviluppo infrastrutture
Professore Associato di Statistica