Asiamedia

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Bharatanātyam

Il Bharatanātyam è considerato uno dei più antichi stili di danza classica indiana. Se ne trovano tracce già nelle sculture templari del II secolo d.C., in cui si riconosce la caratteristica posizione base dello stile, chiamata ardhamandali. Inizialmente praticata nei templi in onore della divinità, questa danza diventa in seguito appannaggio delle grandi corti, come quella di Tanjore. Oggi è un elemento forte di identità culturale per l'intero subcontinente.

Kathākali

Originario del Kerala, è un dramma danzato, tradizionalmente eseguito da soli uomini, nel quale i danzatori inscenano episodi tratti da Ramayana, Mahabharata e Purana. I tratti più evidenti riguardano l'elaborato costume, costituito da numerose gonne sovrapposte, e il complicato trucco facciale. Gli spettacoli sono tradizionalmente eseguiti all'interno del recinto dei templi, con l'accompagnamento di canto e percussioni, e lo svolgimento di una pièce può durare anche più notti.

La danza: un'arte totale

La danza in India è essenzialmente teatrale. Danza e teatro sono termini inseparabili in tutto il contesto asiatico: l'attore-danzatore inscena una narrazione mediante l'uso sapiente dei movimenti codificati del proprio corpo. Nonostante i principali stili di danza classica possano essere considerati creazioni relativamente recenti, raccolgono un sapere antico che, nelle intenzioni dei codificatori, andava salvaguardato dalla decadenza dei secoli e restaurato nel suo antico splendore.

Brevi cenni sulla storia della musica popolare taiwanese

La musica che, agli inizi dello scorso secolo, si diffondeva nell'isola di Formosa e che, passeggiando nei quartieri delle Case da Tè, pervadeva l'aria era per la maggior parte giapponese, importata dai numerosi militari nipponici che popolavano città portuali come Keelung o Tamshui e che si recavano nei locali alla ricerca di un qualche svago serale. L'enka, ballata giapponese su scala pentatonica, è uno dei primi generi “stranieri” destinati a segnare il futuro musicale dell'isola..

Il ch’anggŭk

Il ch’anggŭk è la forma più recente fra le espressioni drammatiche tradizionali coreane. Nato all’inizio del Ventesimo secolo in concomitanza con la grande urbanizzazione iniziata a fine Ottocento --e la conseguente necessità di provvedere nuove forme di intrattenimento per le masse urbane--, è diretto discendente del p’ansori, uno dei tesori culturali intangibili designati dal Ministero della Cultura coreano, e la forma di espressione drammatica coreana per eccellenza.

All'infermo e ritorno - prima parte

Nel 1947 l'India britannica si divide in due stati sovrani, India e Pakistan, con scontri e massacri intercomunitari di proporzioni spaventose. Il cinema evita a lungo di affrontare questo evento, con alcune eccezioni: Dharmputr e Subarnarekha, all'inizio degli anni Sessanta, e Garm hava nel 1973.

The millionaire chase

Musical tipico anni Sessanta, vede la star Peter Chen e il regista giapponese Inoue ancora uniti in una collaborazione che ricorda da vicino Hong Kong Nocturne.

P.K.14 il Punk di Pechino invade la Serenissima

P.K.14 in concerto: GIOVEDI' 28 APRILE 2011 @ S.a.L.E docks, Dorsoduro 264 - Venezia.

 

Strani Funghi

La compagnia di danza Mezurashii Kinoko (The Strange Kinoko Dance Company), diretta da Itō Chie e composta da sole danzatrici, rientra nella scena contemporanea giapponese all’insegna del femminile presso la Dance Triennale di Tokyo nel 2012.

Il P'ansori

A differenza di Cina e Giappone, che hanno sviluppato generi teatrali come l'opera cinese, il kabuki o il nō, nella Penisola Coreana fino all'inizio del secolo scorso non apparve una forma di teatro come lo intendiamo in Occidente.

Dance Triennale Tokyo 2012

Dal 27 settembre al 14 ottobre si è tenuta la Dance Triennale Tokyo 2012, quinta edizione del festival di danza contemporanea sotto la direzione di Ono Shinji e Kobayashi Hiroyuki.

Brevi cenni sulla storia della musica popolare taiwanese

La musica che, agli inizi dello scorso secolo, si diffondeva nell'isola di Formosa e che, passeggiando nei quartieri delle Case da Tè, pervadeva l'aria era per la maggior parte giapponese