Asiamedia

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Kōuchi Jun'ichi

Kōuchi Jun'ichi (1876-1970), fra i pionieri dell'animazione giapponese, fu colui che percorse la carriera più breve nel campo dell'animazione, ma ebbe il merito di riuscire a introdurne un'importante innovazione tecnica, cioè l'utilizzo di sfumature di grigio per attenuare e ombreggiare i contorni dei disegni, fino allora tracciati con secchi tratti di china.

Avec le vent en poupe

Senza essere belligerante e retorico, questo film di propaganda esprime un ottimismo leggero, da commedia ben calibrata, e riesce a essere positivamente leggiadro pur nelle pesanti implicazioni ideologiche che vi sussistono.

Vengeance - Baochou

Pluripremiato film di Zhang Che, che si cimenta qui con il genere kung fu/film di gangster. David Chiang, il suo attore feticcio, incarna l'eroe che cerca vendetta. Mirabilmente stilizzato, violentemente coinvolgente, esplicitamente debitore dell'estetica teatrale tradizionale: uno sguardo critico su un film capitale.

Kotha movie: Il mondo delle cortigiane

La cortigiana è una delle figure più originali del cinema indiano, tanto da costituire una sorta di 'genere', chiamato kotha movie o "cinema del bordello". Il mondo del kotha, nella sua forma più elevata, era un'istituzione tutt'altro che malfamata e le cortigiane erano depositarie e preservatrici delle grandi arti di rappresentazione (la danza e il canto). Il kotha movie ha dato vita a opere tra le più fascinose dell'India cinematografica.

Distance

Per Koreeda il cinema è un discorso memoriale proiettato al di qua della soglia dell'indicibile. Oggetto discreto, la morte proietta la sua evidente opacità anche sui corpi di coloro che restano al di qua della membrana che separa i vivi dai morti. Ed è tentando di dare forma a uno stupore primordiale (tentando cioè di visualizzare uno sguardo che vede ancora – anche – dopo...) che il cinema di Koreeda tocca i suoi punti più alti e perturbanti.

Lin family shop

Il film riunisce un'equipe di figure importantissime del cinema e della cultura cinese: tratto dal romanzo di Mao Dun, sceneggiato da Xia Yan, una delle figure più influenti del cinema di sinistra. La rappresentazione della borghesia è quella canonizzata dal partito comunista, di cui il film abbraccia le teorie e i modelli rappresentativi: classe sociale oppressa dall'imperialismo e dal capitalismo selvaggio dei giapponesi e dei nazionalisti, è pur tuttavia la classe che opprime il proletariato cinese.

The new one armed swordsman - Xin Dubi Dao

Zhang Che ritorna al personaggio che gli diede la gloria: lo spadaccino monco. Lancia una nuova star per gli anni settanta, David Chiang. Uno dei primi wuxiapian distribuiti in occidente. Analisi di un film culto.

Ti rifaccio! Un remake al giorno leva la noia di torno

Un virus influenzal-cinematografico sembra aver colpito numerosi registi indiani siano essi operanti nel cinema mainstream o in quello parallelo: la febbre del remake. Benché si tratti di una pratica ben consolidata nel tempo, è balzata di recente alla ribalta per la sua concentrazione temporale, per gli ‘originali’ a cui si ispira e per i registi che in tale pratica si sono cimentati o meditano di farlo. Il vino vecchio nella botte nuova o qualcos’altro?

Koroshi

Kobayashi è riuscito a costruire un film perfetto, interamente ricamato da ellissi taglienti, tempi scanditi al centesimo di secondo, cura estrema della fotografia, lavorando su una sceneggiatura perfetta quanto a precisione e semplicità.

The white haired girl

È con questo film che si suole fare iniziare la storia del cinema della repubblica popolare cinese. Girato da Shui Hua, uno dei più prolifici autori cinesi dell'epoca comunista, il film si presenta come un'opera collettiva dell'istituto d'arte Lu Xun.

Golden swallow - jin yanzi

Riprendendo il celebre personaggio del film di King Hu Come Drink With Me, l'eroina interpretata dalla star Cheng Pei-pei, Zhang Che si dimostra cineasta originale e di grande successo. Uno dei film mitici dei dorati anni Sessanta ad Hong Kong.

Guru Datt (1925-64): Il tormento e l'estasi

"Il guaio è che io non solo so dirigere, ma so anche cosa significhi dirigere. L'angoscia mentale, il logoramento emotivo che bisogna attraversare non è certo la condizione ideale per essere ben presenti mentre si dirige, nemmeno per un maestro".