Studi sull’adattamento culturale, linguistico e letterario

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La bocca, l'occhio, la parola-phoné. Disegno: pastelli, matita, stoffa

Adaptation tra Linguaggio e Corporeità

Il gruppo di ricerca intende studiare le interazioni tra linguaggio e corporeità nell'espressione della parola poetica, nella scrittura e nel teatro, dal mondo antico al contemporaneo. La prospettiva teorica, strutturalmente interdisciplinare, in cui il fenomeno viene studiato incrocia semiologia, semiotica, psicoanalisi, antropologia interpretativa.

Referente: Massimo Stella
Membri interni al dipartimentoGiulia DeloguCristina FossaluzzaAlessandro MistrorigoFilomena Mitrano

Adattamenti intra e intermediali di testi e modelli letterari europei e americani nei secoli XIX e XX

Il gruppo di ricerca si dedicherà a studiare le molteplici forme di adattamento intra- e intermediale di testi e modelli letterari europei e nordamericani dell’Ottocento e del Novecento, esaminando casi di intertestualità esplicita o implicita (sotto forma di riscritture, parodie, traduzioni, citazioni, allusioni ecc.) e di trasposizione (e/o rifacimento/remake) cinematografica o narrativo-visuale (graphic novel). Il gruppo organizzerà individualmente e/o collettivamente seminari, convegni e giornate di studio che vedranno il coinvolgimento di colleghi italiani e internazionali, con l'obiettivo di rafforzare collaborazioni in vista di possibili pubblicazioni sul tema.

Referente: Simone Francescato
Membri interni al dipartimento: Ashley Merrill Riggs, , Alessandro Farsetti, Stefania Sbarra, Emma Sdegno
Dottoranda del dipartimento: Felicita Gelmini

Jean Desmarets de Saint-Sorlin: Europe, comédie héroïque, Frontispizio (dettaglio)

Adattamenti, circolazioni, innovazioni: Il dramma europeo nella prima età moderna

L'obiettivo del progetto è quello di indagare le molteplici linee della tradizione del dramma europeo della prima modernità in tutta la loro varietà, differenza e complessità. Nel farlo, è importante sottoporre a uno studio comparativo le convenzioni degli adattamenti tematici e delle norme estetiche che li determinano.
Non si rende giustizia all'unicità, all'originalità e alla forza innovativa di molte creazioni drammatiche se ci si richiama agli adattamenti della Commedia dell'arte, di Shakespeare e dei grandi drammaturghi spagnoli e francesi indicandoli come esclusivo ideale estetico di riferimento. Altrettanto inadatto ci sembra valutare le produzioni drammatiche della prima modernità con gli standard aristotelici adattati dall'antichità e affermatisi nel periodo classicista. Molti autori, soprattutto della drammaturgia latina e tedesca, non consideravano affatto gli standard di genere dell'antichità come esemplari e quindi procedevano liberamente e in modo 'ibrido' nella scrittura dei loro drammi.
Di grande interesse, quindi, è la questione di quando e dove si siano affermate le forme drammatiche ibride, grazie a quali adattamenti di modelli di genere e tipi di personaggi europei antichi e contemporanei questo sia avvenuto, e in base a quali norme debbano essere valutate nei rispettivi contesti storici. Vanno inoltre esaminati i personaggi proteiformi che compaiono in vari tipi di dramma, la mescolanza di forme, materiali e motivi profani e sacri, la persistenza o la trasformazione di modelli retorici, topoi, norme di genere, logiche di trama o costellazioni di personaggi.

Referente: Claus Kurt Zittel
Membri interni al dipartimento: Magda Campanini, Cristina Fossaluzza, Maria Del Valle Ojeda Calvo, Adrian J. Sáez GarciaMassimo Stella

Adattamento intra- e interlinguistico, interculturale e intermodale in prospettiva sincronica e diacronica e formazione adattatori, traduttori, mediatori linguistici

Partendo dal mio progetto di ricerca HITRADE che raccoglie l’archivio sulla storia della traduzione di Jean Delisle, Prof. Emerito dell’Università di Ottawa, e presenta materiale sulla storia della traduzione e il ruolo dei mediatori linguistici,
questo gruppo di ricerca trasversale si propone di studiare l’adattamento intra- e interlinguistico, interculturale e intermodale (cross-medium adaptation) in prospettiva sincronica e diacronica secondo una serie di filoni di analisi:

  1. la formazione degli adattatori linguistici e culturali, quali mediatori linguistici, traduttori, interpreti, traduttori audiovisivi, transcreatori, dialoghisti che utilizzano lingue diverse, anche espresse attraverso diverse modalità comunicative (acustico-vocale, visivo-manuale, tattile)
  2. la collaborazione tra i diversi agenti culturali responsabili delle attività di adattamento con particolare attenzione alle sfide/vantaggi posti dagli strumenti tecnologici e dall’intelligenza artificiale
  3. il ruolo di mediatrici e mediatori linguistici quali cross-cultural agents nei momenti di transizione culturale e/o tecnologica
  4. genealogia dell’adattamento linguistico e culturale: partendo dall’esperienza dell’archivio sulla storia della traduzione HITRADE ci proponiamo di realizzare un nuovo sito in cui raccogliere memorie, testimonianze e storie di adattamenti in una prospettiva diacronica trasversale

Abbiamo stipulato con il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni (Università degli Studi di Milano) una convenzione per ricerca sulla storia della traduzione

Referente: Mirella Agorni
Membri interni al dipartimento: Giuseppe De Bonis, Maria Elisa Fina, Marie Christine Jamet, Lara Mantovan, Linda Rossato, Graziano Serragiotto, Giuseppe Sofo, Giuseppe Trovato, Federico Zanettin
Dottorandi del dipartimento: Giulia Cavalli, Viviana Mauro, Pietro Rigo

Adattamento degli ambienti di apprendimento alle sfide dell’educazione linguistica e della formazione degli insegnanti di lingue

  • Adattamento dei metodi didattici per favorire la promozione degli approcci plurali e integrati, dei modelli di multiliteracies e dei modelli di inclusione per studenti di diverse fasce di età (dai bambini agli adulti), in linea con le attuali sfide dell'educazione linguistica plurilingue e pluriculturale (L2, LS, lingue minoritarie, classiche, ecc.)
  • Adattamento delle proposte formative per lo sviluppo professionale del docente (iniziale e in itinere) per rispondere alle necessità di promuovere conoscenze e competenze linguistiche, culturali e interculturali, metodologiche, organizzative, digitali, socio-emotive, ecc. in linea con i temi dell'agenda 2030 per migliorare la qualità dell'istruzione e il benessere degli individui
  • Adattamento dei metodi e processi di ricerca per rispondere alle sfide pedagogiche, linguistiche e interculturali (immigrazione, plurilinguismo, bisogni educativi speciali, avanzamento tecnologico, ecc.).

ReferenteGraziano Serragiotto
Membri interni del dipartimentoMonica Banzato, Shaul Bassi, Fabio Caon,  Maria Elisa Fina, Yannick HamonMarie Christine Jamet, Marcella Menegale, Maria Cecilia Luise, Giuseppe Trovato
Dottorandi del dipartimento: Giorgia Fattori, Tiziana Lorenzet, Silvia Scolaro, Federico Trentanove
 

Walter Crane, La bella e la bestia, 1874

Adattamento dei classici per l'infanzia/riscritture dei miti

Questo gruppo di ricerca si articola in due sottogruppi tematici tra loro intrecciati ma con rispettive specificità – un gruppo si occuperà di analizzare adattamenti letterari, artistici e musicali di classici del canone adulto e di classici del canone infantile delle letterature europee e del continente americano, in particolare nella produzione per l’infanzia e Young Adult contemporanea, utilizzando le prospettive degli Adaptation Studies, anche da un punto di vista glottodidattico. Un secondo gruppo si occuperà della riscrittura/adattamento di fiabe, novelle e racconti mitici della tradizione europea e le modalità attraverso le quali questi generi interagiscono tra loro in prospettiva interdisciplinare, dal Rinascimento alla contemporaneità.

Il gruppo collabora con Fondazione Tancredi di Barolo (Torino) e Università Suor Orsola Benincasa (Napoli)

ReferenteLaura Tosi
Membri del dipartimentoMagda Campanini, Margherita Cannavacciuolo, Fabio Caon, Ashley Merrill Riggs,  Adrian J. Sáez Garcia, Massimo Stella, Alessandro Cabiati
Dottoranda del dipartimento: Carolina Celeste Granini
 

Adattamento delle strutture linguistiche al contesto dell’enunciazione: progetto FEEL (Formal Explanations of Emotional Language)

Le strutture linguistiche utilizzate dai parlanti per esprimere le emozioni – per esempio sorpresa, disapprovazione, allarme (i cosiddetti “warnings”) e dispiacere – presentano delle caratteristiche peculiari, anche dal punto di vista cross-linguistico, che le distinguono da strutture molto simili utilizzate però in contesti non emozionali. Tali caratteristiche peculiari sono principalmente intonative e gestuali (co-speech gestures).
Questo progetto si propone di studiare l’interazione fra le varie componenti delle strutture frasali emozionali – la componente sintattica, quella prosodica e quella gestuale – ed il contesto, da un punto di vista sia sincronico e cross-culturale, che diacronico. In particolare, si affronteranno i seguenti argomenti:

  • analisi sintattica, prosodica e gestuale di frasi e frammenti – ovvero strutture ellittiche o non-frasali – in italiano e dialetti italiani, comparati con la realizzazione delle stesse strutture in lingue “culturalmente lontane”, come armeno, coreano e vietnamita.
  • analisi di italiano antico e lingue germaniche antiche relativamente all’introduzione della punteggiatura per individuare le correlazioni fra la presenza di segni di punteggiatura ed il contesto informazionale, quale per esempio l’alternanza dato/nuovo, e l’espressione emozionale, per esempio l’enfasi su un costituente.

Referente: Alessandra Giorgi
Membri interni al dipartimento: Marina Buzzoni, Federica Cognola, Chiara De Bastiani, Roland Hinterholz, Nicola Munaro

Glibe - Global Ibero-Romance Languages

Adattamento e adattabilità delle lingue ibero-romanze come “lingue globali” (GLIBE)

Il gruppo si focalizza sullo studio delle lingue ibero-romanze (spagnolo e portoghese) come “lingue globali” nella storia e nel presente. In particolare, si analizzeranno i fenomeni di trasformazione linguistica e stilistica (adattamento) che stanno portando a una riconfigurazione in termini grammaticali, discorsivi e pragmatici della lingua spagnola e portoghese. Inoltre, si studierà la capacità di queste lingue di adattarsi (adattabilità) alle sfide dei cambiamenti sociologici e geopolitici del mondo contemporaneo (fenomeni di migrazione, testi e generi digitali, social media, ambiti della traduzione e della mediazione linguistica e culturale, nuove tecnologie applicate allo studio metalinguistico e all’apprendimento-insegnamento come lingue straniere, creazione e utilizzazione di dizionari e di corpus).

Referente: Florencio Del Barrio De La Rosa
Membri interni al dipartimento: Vanessa Castagna, Elena Dal Maso, Laura Nadal Sanchis, Maria Eugenia Sainz Gonzalez, Giuseppe Trovato
Dottorande del dipartimento: Antonella Bove, Emanuela Masi

Adattamento intra- e interlinguistico, interculturale e intermodale nella comunicazione turistica e del patrimonio culturale in prospettiva accessibile 

La ricerca sul turismo ha coinvolto il nostro Dipartimento in vari progetti, tra sui il PRIN Dietaly e il PNRR INest. Questo gruppo di ricerca trasversale si propone di studiare la complessità delle modalità di adattamento intra- e interlinguistiche, interculturali, intermodali (cross-medium adaptation) e semiotiche nella comunicazione turistica intesa in senso ampio, nelle seguenti linee di ricerca:

  1. l’adattamento del patrimonio culturale (cultural memory and heritage) nazionale, regionale o locale attraverso forme di adattamento creativo quali storytelling e destination brand communication, attraverso varie applicazioni intra- e interlinguistiche
  2. l’adattamento nelle strutture espositive culturali (musei, mostre, monumenti, strutture architettoniche) mindful, attenta alle esigenze specifiche dei visitatori
  3. l’adattamento della lingua e della comunicazione applicato al patrimonio culturale per favorire accessibilità e inclusione, tramite strategie di semplificazione e adattamento per persone con scarsa competenza e l’ausilio delle nuove tecnologie e strategie intermodali, anche tra lingue veicolate attraverso diverse modalità (italiano, LIS, LIS tattile).

Il gruppo collabora con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara.

ReferenteMirella Agorni
Membri interni al dipartimento: Chiara Branchini,  Anna Cardinaletti, Daniela Cesiri, Giuseppe De Bonis,  Maria Elisa Fina, Simone Francescato, Lara Mantovan,  Ashley Merrill Riggs, Linda Rossato, Francesca Santulli, Graziano Serragiotto, Francesca Volpato
Dottorande del dipartimento: Giulia Cavalli, Viviana Mauro

Adattamento nel bilinguismo/multilinguismo

La condizione di bilinguismo/multilinguismo è una forma di adattamento della competenza linguistica e culturale del(la) parlante a sistemi linguistici diversi e compresenti nella comunità. Verranno presi in esame vari contesti di contatto linguistico (tra varietà standard e non-standard, tra lingue minoritarie o di eredità e lingue maggioritarie, tra lingua standard e varietà regionali e locali, ecc.), considerando sia le lingue acquisite come lingue native sia le lingue acquisite successivamente, in particolare in ambito balcanico, germanico, romanzo, e slavo. La ricerca si focalizzerà sulle seguenti tematiche:

  1. Varietà sincroniche e diacroniche come effetto di adattamento in vari contesti di contatto linguistico, per studiare i meccanismi interni allo sviluppo linguistico, i processi di mantenimento o innovazione del sistema grammaticale, e i processi di grammaticalizzazione.
  2. Fenomeni di contatto e adattamento dal dialetto alla lingua standard e dalla lingua standard al dialetto in parlanti bilettali; adattamento ai contesti di bilettismo degli strumenti di misurazione della dominanza linguistica in parlanti bilingui; adattamento delle forme di scrittura nelle lingue che non hanno standard di forma scritta.
  3. Fenomeni culturali e di adattamento in situazioni di bilinguismo/multilinguismo, romanzi multilingui, comparatismo letterario.
  4. Bilinguismo unimodale e bimodale e fenomeni di code switching, code mixing e code blending. Evidenza dell'attivazione simultanea bilingue in compiti di comprensione e produzione.
  5. Fenomeni di trasformazione linguistica e stilistica e di riconfigurazione in termini grammaticali, discorsivi e pragmatici delle "lingue globali" (con particolare focus sulla lingua spagnola e portoghese).

ReferenteAnna Cardinaletti
Membri interni al dipartimento: Marija Bradaš, Chiara Branchini, Laura Brugè,  Vanessa Castagna, Elena Dal MasoFlorencio Del Barrio De La Rosa, Pavel Duryagin, Giuliana Giusti, Iliana Krapova, Gianluca LebaniLara MantovanAlessandro Mistrorigo, Laura Nadal Sanchis, Patrizio Rigobon, Maria Eugenia Sainz Gonzalez, Francesca Santulli, Alessandro Scarsella, Giuseppe Trovato, Giuseppina Turano, Francesca Volpato
Dottorandi del dipartimento: Maria Grazia Marrocu, Maria Andrea Carboni, Silla Paneghel, Pietro Rigo, Eleonora Digiorgio

"transFORMation," fotocopia, pastelli a cera, gessetti, post-it, 4-7 luglio 2023.

Displacement/Adaptation/Transformation

Il nostro gruppo di ricerca declina il concetto chiave del Progetto di Eccellenza – adattamento/adattabilità – all’interno della trasformazione come paradigma importante della nostra epoca: trasformazione di concetti, trasformazione di forme, trasformazione di discorsi. Ogni membro del gruppo, relativamente al proprio ambito di ricerca, contribuisce strumenti utili a cogliere il movimento delle tradizioni estetico-letterarie, critiche e filosofiche europee nei momenti di grande dislocazione sia nel contesto nordamericano che in quello ispanoamericano. La ricerca si concentra sullo spostamento geografico come momento di trasformazione concettuale studiando come il pensiero, la letteratura, e la critica europee, adattandosi ai nuovi contesti, riescano a reinventarsi lungo rotte diverse, senza tralasciare la drammaticità (fortemente attuale) dell’intimo nesso tra distruzione e forma. I ricercatori e le ricercatrici indagano il potenziale dell’adattamento nel caso specifico delle filosofie Europee (Italian Theory), delle scuole di critica letteraria (narratologia), delle forme estetiche (teatro, romanzo), con particolare attenzione all’idea di temporalità multiple coesistenti (Italian Theory /Modernismo: Mitrano; mito/epica modernista: Stella, Mistrorigo, De Logu, Fossaluzza),  al corpo (Stella, Mistrorigo, DeLogu, Fossaluzza), all’esperienza (il lettore:  Masiero, Cannavacciuolo, Mitrano). La ricerca si estende all’indagine sullo spostamento, adattamento, e trasformazione di forme culturali (il Western) oltre la circolazione di idee tra l’Europa e le Americhe a comprendere il resto del mondo (Bordin).

Referente: Filomena Mitrano
Membri interni al dipartimentoPia MasieroMargherita Cannavacciuolo, Giulia Delogu, Massimo Stella, Cristina FossaluzzaAlessandro MistrorigoElisa Bordin

LSLF - Laboratorio per lo Studio Letterario del Fumetto

Fenomeni di trasposizione di testi letterari nel linguaggio del fumetto e nella graphic novel

Una riflessione a guisa di bilancio sulla trasposizione del canone letterario nel linguaggio del fumetto e del graphic novel impone tuttora delle cautele preliminari talmente onerose da inficiare, almeno di primo acchito, la suggestività innegabile del rapporto letteratura-fumetto sul versante sia teorico, sia storiografico. Grava infatti sulla questione, nonostante l’indubbia affermazione dei nuovi media, un forte pregiudizio accademico giustificato nella misura in cui le trasformazioni del linguaggio, quanto mai a velocità incontrollabile, non risultano facilmente inquadrabili in ragione, se non altro, della complessità irriducibile agli oggetti usuali del metodo linguistico -  filologico. Oggetti identificati, eccetto rare eccezioni, con il testo-scrittura, entro le assicurazioni di un recinto che non impone il riconoscimento di tecniche di produzione materiale diverse dalla scrittura e di organizzazione del rapporto testo-immagine distinte dalla retorica tradizionale. Pertanto il pregiudizio di cui sopra manifesta una sindrome di superiorità che denuncia l’irragionevolezza dell’appropriazione delle indagini di storia del fumetto e del graphic novel da parte delle scienze filologiche e della critica letteraria. Un’appropriazione che può essere concessa in deposito in termini provvisori finché non si profili un nuovo rapporto di forze attraverso la volontà di cooperazione tra competenze eterogenee. Questo è lo scopo.

Referente: Alessandro Scarsella
Membri interni al dipartimento: Alice Favaro, Fabio Caon,  Federico Zanettin, Marco Fazzini,  Francesca Santulli, Giuseppe Sofo,  
Dottorande del dipartimento: Caterina Dacci, Benedetta D'Incau

Food Studies

Il gruppo di ricerca Food Studies si prefigge di studiare le dinamiche comunicative e i risvolti storico-culturali e letterari che riguardano la macrotematica di cibo e nutrizione. Gli approcci utilizzati per sviluppare la macrotematica riflettono gli interessi di ricerca e le aree a cui fanno riferimento i membri del gruppo, quali lo studio in prospettiva storica del ruolo del cibo nella costruzione dell’identità in varie culture e nei processi migratori, l’analisi della narrazione di cibo e nutrizione in vari generi letterari, l’indagine linguistica e traduttologica anche in prospettiva multimodale e audiovisiva delle dinamiche comunicative in vari generi e contesti. Le aree linguistiche e culturali oggetto di studio – anche in prospettiva contrastiva - sono diverse e includono, ma non si limiteranno all’area anglofona, ispanofona, lusofona, italofona.

Referente: Daniela Cesiri
Membri interni del dipartimentoLuis Fernando Beneduzi, Francesca Coccetta, Ashley Merrill Riggs,  Linda Rossato, Laura Tosi, Giuseppe Trovato

Genere e identità. Adattamento linguistico nelle lingue e nelle culture

Il linguaggio è il più efficace e pervasivo strumento di narrazione e creazione identitaria. Il genere a sua volta è una delle dimensioni fondamentali nella codifica dei ruoli sociali. Nelle società contemporanee, la parità di genere non ancora raggiunta da un lato e l’insorgenza di nuove identità oltre la dicotomia femminile-maschile dall’altro creano urgenze comunicative che si esprimono con forme linguistiche diverse a seconda della struttura sistemica delle lingue (con o senza morfologia di genere su nomi, pronomi, ecc.) e delle diversità politiche e socio-culturali. 
La ricerca si focalizzerà sulle seguenti tematiche:

  1. Analisi comparativa degli adattamenti alle rappresentazioni di genere in lingue con genere morfologico nominale (come le lingue romanze), solo pronominale (come l’inglese), e senza genere (come la LIS).
  2. Traducibilità del linguaggio inclusivo tra lingue morfologicamente affini ma usi linguistici culturalmente diversi.
  3. Traducibilità del linguaggio inclusivo tra lingue morfologicamente divergenti.
  4. Norme di comportamento linguistico socialmente codificato per donne e uomini nella scrittura e nell’oralità e loro adattamenti nel corso della storia delle lingue e delle politiche linguistiche.

ReferenteGiuliana Giusti
Membri interni al dipartimentoChiara Branchini, Laura BrugèAnna Cardinaletti, Rosa Caroli, Vanessa Castagna, Gianluca Lebani,  Lara Mantovan, Laura Nadal Sanchis,  Maria Eugenia Sainz Gonzalez,  Giuseppe Sofo
Dottoranda del dipartimento: Federica Marenghi

Metamorfosi comunicative: pubblici di oggi e di ieri. Foto di Wellington Silvia

Idee, Linguaggi, Politica. Metamorfosi nello spazio e nel tempo

Il gruppo riunisce studiosi di discipline storiche, letterarie e linguistiche, uniti da un interesse per l’analisi di idee, parole, concetti, forme di comunicazione e linguaggi politici, studiati nei loro processi di cambiamento, metamorfosi e adattamento nei diversi contesti spaziali e temporali. La ricerca si focalizza sull’età moderna e contemporanea e sui continenti europeo ed americano e sull’Asia orientale. Oggetto di studio sono: i processi con cui dati e informazioni vengono trasformati in idee operative e linguaggi politici; la metamorfosi delle idee politiche nella transizione tra diversi contesti discorsivi e temporali; la circolazione delle idee e il modo in cui impattano sulla società, soprattutto negli spazi urbani; l’adattamento dei linguaggi nel passaggio tra generi e media, pensati e costruiti per rispondere alle esigenze di pubblici diversi; le migrazioni multidirezionali di idee e linguaggi tra le diverse forme di sapere e le reciproche influenze tra storia, letteratura e politica; la creazione di linguaggi nuovi, rispondenti ad idee nuove, attraverso l’evoluzione semantica di parole e concetti chiave e la creazione di neologismi; l'intrinseca storicità delle parole della politica, e il peso del contesto storico nella costruzione e nel consolidamento dei significati dei termini del dibattito politico.

Referente: Giulia Delogu
Membri interni al dipartimento: Francesca Antonini, Duccio Basosi, Elisa Bordin, Rosa Caroli, Florencio Del Barrio De La Rosa, Evgeny Dobrenko,  Alessandro Farsetti, Cristina Fossaluzza, Gianluca LebaniMônica Muniz De Souza Simas, Rolf Petri, Stefano Petrungaro, Francesca Santulli, Giuseppe Sofo, Massimo Stella, Antonio Trampus

Foto di Sailko, Pietro Longhi, Il rinoceronte, 1751, Wikimedia Commons

L’adattamento letterario e culturale nel Seicento e nel Settecento

Il gruppo di ricerca studia il fenomeno multiforme dell’adattamento letterario nell'Europa del XVII-XVIII secolo. Esamina le cause, i metodi e le forme dell'adattamento, insieme alle figure chiave che hanno operato utilizzando questa pratica culturale e letteraria. Il gruppo si propone di analizzare e di riflettere sul ruolo dell'adattamento nell'evoluzione e nella trasformazione della letteratura nei secoli che introducono il mondo occidentale nella modernità. Prende in considerazione la pratica e i risultati dell'adattamento di miti classici medievali e moderni, leggende e topoi letterari; le modalità e le pratiche dell’intertestualità, della riscrittura della tradizione antica e moderna, della parafrasi, della parodia e della revisione testuale; la trasmissione e la trasformazione del sapere scientifico, medico, teologico e filosofico all’interno della letteratura; la traduzione, compresa la traduzione intralinguistica e intersemiotica, e la ricezione di testi letterari; l'influenza dei contesti e del pubblico nelle pratiche di adattamento; l’adattamento socio-culturale di scrittori e scrittrici ai nuovi contesti economici, politici e culturali e le risultanti nuove pratiche letterarie.

Referente: Flavio Gregori
Membri interni al dipartimento: Magda Campanini, Cristina Fossaluzza, Massimo Stella
Dottorande del dipartimento: Emma Quiriconi, Alice Tartari, Erica Vianello

Parrocchia (Vallarsa, Trentino) - Meridiana su una casa; le scritte sono in cimbro, latino, italiano e tedesco

Le lingue minoritarie italiane come laboratorio per lo studio delle strategie di adattamento linguistico in prospettiva sincronica e diacronica

Questo gruppo intende studiare le strategie di adattamento linguistico nel contesto delle lingue minoritarie parlate nel territorio italiano, balcanico e slavo. In particolare, la ricerca riguarderà le lingue di ceppo germanico parlate in Italia (mòcheno, cimbro, sappadino, timavese, walser), l’arberesh e le lingue che si trovano in situazioni di contatto nell’area balcanica e slava. Queste varietà saranno studiate dal punto di vista sincronico attraverso la raccolta e l'analisi di nuovi dati linguistici, e confrontate sistematicamente con le loro lingue d'origine e all'interno delle loro situazioni di contatto. In particolare, si studieranno fenomeni di influenza/interferenza linguistica. Infine, nell’ottica di preservazione e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale, si cercheranno soluzioni per la conservazione e disseminazione dei dati raccolti e dei risultati di ricerca all’interno del paradigma digitale, ad esempio attraverso la creazione di un database.

Referente: Federica Cognola
Membri interni al dipartimento: Marina Buzzoni, Chiara De Bastiani, Alessandra Giorgi, Roland Hinterholzl, Iliana Krapova, Nicola Munaro, Luisa Ruvoletto, Thomas Strobel, Giuseppina Turano

Immagine di Hitoshi Suzuki

Letterature, Adattamento, Antropocene

Il gruppo di ricerca si concentrerà sui nessi tra l’adattamento come dispositivo letterario e l’adattamento come strategia culturale, politica e sociale che la comunità umana è chiamata ad immaginare in epoca di crisi ambientale. Coniugando diverse competenze linguistiche e letterarie il gruppo affronterà questa ampia questione in forma comparativa, considerando sia l’adattamento degli umani all’ambiente sia quello dell’ambiente alla presenza dell’uomo. Verranno esaminate le letterature scandinave contemporanee (danese, faroese, islandese, norvegese, svedese, sami), americana, inglese e postcoloniale, americana, e spagnola. Si analizzerà l’adattamento di testi letterari e generi attraverso i secoli e le aree geografiche in risposta al cambiamento climatico, analizzando i classici (Shakespeare, Stevenson, ecc.), produzioni letterarie di antica tradizione che assumono oggi nuovi connotati ecologici (narrativa utopico/distopica) e sottogeneri più recenti (climate fiction, disaster fiction, solarpunk). Il corpus esaminato includerà narrativa, narrativa per l'infanzia/Young Adult, poesia, teatro, e cinema, e si combineranno, tra le altre, prospettive ecocritiche e postcoloniali. Tra i temi considerati vi sarà il rapporto tra adattamento e memoria, come la ri-memoria di certi traumi nazionali contribuisce a un aggiustamento, in senso etico, del senso di appartenenza nazionale o come la memoria di altri traumi può servire a prepararsi ai traumi ambientali.

Referente: Shaul Bassi
Membri interni al dipartimento: Elisa Bordin, Sara Culeddu, Lucio De Capitani, Marco Fazzini, Pia Masiero, Laura Tosi

Percorsi educativi e linguistici per persone con difficoltà di linguaggio e di apprendimento

La ricerca riguarderà l’adattamento della lingua alle caratteristiche cognitive, comunicative e linguistiche della persona e si articolerà nelle seguenti tematiche:

  1. adattamento di strumenti linguistici per la valutazione didattica e l'analisi della competenza linguistica di bambini e adolescenti con difficoltà linguistiche, disturbi del linguaggio, disturbi dell'apprendimento, sordità, bisogni educativi speciali;
  2. adattamento di strumenti e metodi multimodali e multimediali di intervento linguistico per l'inclusione di persone con difficoltà linguistiche;
  3. studio e ricerca sull'impiego della LIS in tutti i casi di disabilità comunicativa che impedisca l'uso della comunicazione verbale sia in bambini che adulti.

Referente: Francesca Volpato
Membri interni al dipartimento: Monica Banzato, Chiara BranchiniFabio Caon, Anna Cardinaletti, Maria Cecilia Luise, Lara Mantovan, Marcella Menegale, Graziano Serragiotto

Studi sulla Traduzione, la Riscrittura e l'Adattamento nell'Era Digitale

Il gruppo di ricerca “Studi su traduzione, riscrittura e adattamento nell’era digitale” (STRADE) è composto da ricercatori nei campi delle lingue, della traduzione e delle letterature, di aree diverse, e intende dedicarsi allo studio della traduzione nell’era contemporanea in senso sia linguistico che metaforico, aprendosi anche alle Digital Humanities, allo studio dell’interazione tra la traduzione e le tecnologie digitali e alle forme più “indisciplinate” di ricerca, comprese la ricerca-azione e la ricerca-creazione. L’accezione di traduzione è dunque ampia: oltre alle forme di trasposizione dei testi da una lingua all’altra e alle forme di riscrittura e adattamento dei testi letterari, il gruppo comprenderà anche studi sulle letterature della migrazione e della post-migrazione come forma di traduzione e adattamento interculturale, e alla traduzione del sé come forma di adattamento non solo linguistico ma anche umano. Il gruppo si occuperà anche di traduzione giornalistica e multimodalità, mediazione linguistica e/o interculturale e studi sull’evoluzione delle pratiche letterarie e traduttive nell’era digitale, con un particolare interesse per le pratiche collaborative e per le forme di traduzione, riscrittura e adattamento che operano in favore di una maggiore inclusività linguistica, sociale e culturale. Un’attenzione particolare verrà posta ai risvolti didattici della ricerca svolta dal gruppo, e alle prassi collaborative tipiche dell’era digitale.

Referente: Giuseppe Sofo
Membri interni al dipartimento: Marija Bradaš, Magda Campanini, Vanessa Castagna, Massimo Ciaravolo, Sara Culeddu, Maria Elisa Fina, Yannick Hamon, Marco Infurna, Ashley Merrill Riggs, Giuseppe Trovato, Federico Zanettin
Dottorande del dipartimento: Michela Lagnena, Erica Vianello
 


Progetti di ricerca

Transmediality: media, science, genres, arts in Panhispanic poetry (1980-2022)

Responsabile scientifico: Enric Bou Maqueda
Descrizione: il progetto si concentra sulla transmedialità, o transiti mediali, nella poesia panispanica contemporanea, dagli anni Ottanta –con una radicale riconsiderazione della comunicazione in ambito poetico– fino all’attualità (1980-2022). Il focus è posto sui dinamismi transmediali, transtestuali e transculturali attivatisi con la progressiva cancellazione delle frontiere tra discipline, generi, linguaggi artistici e scientifici, culture nazionali e continentali, cui si è assistito nella fase postmoderna e in quella attuale. L’obiettivo finale è definire una mostra rappresentativa delle forme espressive che documentino le nuove testualità della lirica ispanica (linguaggi ibridi e integrati, libri d’artista, fototesti, poesia visiva, video-poesia, poesia performativa), opportunamente contestualizzate e analizzate.

Governing consensus. The political role of knowledge in Italy (1789-1870)

Responsabile scientifico: Giulia Delogu
Descrizione: il progetto indaga la riconfigurazione politica dei saperi in Italia (1789-1870). Nell’età considerata, che abbraccia momenti rivoluzionari e profondi rivolgimenti istituzionali, la penisola italiana appare come un laboratorio nel quale verificare come la riconfigurazione di saperi antichi e la creazione di nuovi saperi abbiano fornito agli agenti che popolavano l’agone politico quelle competenze necessarie ad avere un impatto concreto sulla società e a governare il consenso, ad agire cioè in modo efficace per ottenere e poi conservare potere e incarichi. 

A.L.AR.I.CO ("Arbëresh and Italo-Romance language corpus in contact")

Responsabile scientifico: Giuseppina Turano
Descrizione: il PRIN mira a studiare l'arberesh (varietà italo-albanese) nel contesto del suo sviluppo mediante il recupero, la catalogazione e la digitalizzazione di ogni tipo di materiale (testi, audio, materiali visivi). Attraverso lo studio degli strumenti utilizzati nel tempo e nello spazio da questa comunità linguistica per operare una forma di resistenza alla spinta assimilatrice dell'italiano, si studieranno i processi di adattamento culturale, linguistico e letterario al contesto sociale italo-romanzo

A digital scholarly edition of the "Leges Langobardorum": social memory, historical legacy and valorisation of cultural heritage

Responsabile scientifico: Marina Buzzoni
Descrizione: il progetto contribuisce, inter alia, allo studio:

  1. delle "diverse modalità di trasformazione di testi/generi attraverso i secoli e le aree geografiche" (primo punto del progetto di eccellenza) in quanto il diritto longobardo si incarna in forme testuali tipiche della latinità ed è proprio questa "fusione" che si colloca alla base della storia giuridica dell'Italia;
  2. della "language adaptation" (secondo punto del progetto di eccellenza) perché il corpus delle Leges longobarde ci restituisce un ricchissimo patrimonio linguistico germanico - parzialmente ancora da indagare - entrato nell'Italiano "standard" e nelle varietà regionali, nonché nella toponomastica e onomastica italiane. La memoria collettiva italiana è in larga misura permeata dell'eredità linguistica longobarda.
Narration and Medicine in Latin American Culture: Application Perspectives to Therapeutic Approaches, from Latin America to Europe, Towards an Inclusive and Flexible Society

Responsabile scientifico: Margherita Cannavacciuolo
Descrizione: il progetto si inserisce nel Progetto di Eccellenza (2023-2027) in quanto si propone di indagare il rapporto transdisciplinare, e di conseguenza le pratiche di adattabilità e adattamento, tra medicina e discorso medico e letteratura. In particolare, il progetto prenderà in esame:

  1. come vengono raccontati, e quindi adattati, nelle letterature latinoamericane l'esperienza della malattia, il rapporto tra paziente e terapeuta e le pratiche di guarigione;
  2. quali tecniche di discorso e/o di analisi narratologica possono essere applicate sia alle opere letterarie che alle narrazioni orali;
  3. come le pratiche discorsive latinoamericane legate alla malattia possono contribuire alle pratiche mediche europee.

Questo progetto è in linea con il programma di interesse nell’ambito di Horizon Europe in quanto corrisponde alla necessità di promuovere un tipo di ricerca in quali le scienze umane forniscono modelli narrativi, schemi relazionali e tecniche discorsive trasferibili nella e applicabili alla pratica medica.

The ATLAS of Italian Digital Humanities: a dynamic knowledge graph of digital scholarly research on Italian Cultural Heritage (DH ATLAS)

Responsabile scientifico: Marina Buzzomi
Descrizione: basato sull’adozione di tecnologie standard del Semantic Web, il progetto DH ATLAS ha l’obiettivo di realizzare un knowledge graph interattivo dei prodotti della ricerca nel settore delle Digital Humanities rilevanti per il patrimonio culturale italiano, con particolare enfasi sulla formalizzazione degli aspetti che caratterizzano il discorso umanistico: per esempio, i rapporti intertestuali e intra-testuali, i temi di ricerca e le relazioni storiografiche. Soluzioni tecniche e scientifiche all'avanguardia permetteranno al più ampio pubblico possibile (anche alle persone affette da disabilità fisica e/o sensoriale) di ricercare, interrogare, navigare e interagire con dati e metadati dell'ATLAS.
DH ATLAS pertanto contribuisce a implementare la parte del progetto di eccellenza volta a "ripensare le modalità di analisi, trasmissione e disseminazione dei saperi linguistico-culturali che si adattino alle sfide di una nuova eco-modernità."

Literary California 1884-2022: Spaces of Exception, Spaces of Disaster

Responsabile scientifico: Elisa Bordin
Descrizione: una parte del progetto sarà dedicata all'esplorazione delle narrazioni che considerano come le diverse ondate migratorie si sono adattate all'ambiente californiano e abbiano raccontato i nuovi spazi che sono andati a occupare; il progetto si dedicherà altresì a come l'ambiente ha dovuto forzatamente adattarsi alla presenza dell'uomo, in maniera spesso negativa come la storia dello sfruttamento economico del territorio dimostra.

LingUistic Complexity Evaluation in educaTion (LuCET)

Responsabile scientifico: Anna Cardinaletti
Descrizione: il progetto multidisciplinare LUCET studia la complessità lessicale, morfologica e sintattica in italiano e le sue relazioni con le difficoltà di processing negli studenti monolingui e bilingui a sviluppo tipico e atipico frequentanti l’ultimo anno della Scuola Superiore. Utilizza metodi sperimentali e del Natural Language Processing (NLP) per valutare la complessità nei testi scritti e il modo in cui le abilità di comprensione si adattano alla complessità del testo. Il progetto si avvale della collaborazione di INVALSI e combina esperti di linguistica teorica, computazionale e applicata, di psicolinguistica, pedagogia e psicometria. Una migliore comprensione delle relazioni tra complessità linguistica e difficoltà di processing potrà migliorare le pratiche didattiche in ambito educativo

The Transmission of Old Church Slavonic Texts” (TOCST)

Responsabile scientifico: Alessandro Bruni
Descrizione: il progetto PRIN TOCST presenta diversi punti di contatto con il concetto chiave di "Adaptation/Adaptability" del Progetto di Eccellenza 2023-2027 del DSLCC, poiché intende investigare la trasmissione testuale di opere in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) che costituiscono il fondamento della letteratura della Slavia Christiana (IX-XI secolo). La quasi totalità di questi testi è rappresentata non da opere originali, bensì da versioni dal greco e, in misura minore, dal latino e dall’antico alto tedesco. Le traduzioni rappresentano fenomeni di adattamento che coinvolgono sia i contenuti culturali e letterari sia la sfera linguistica (in particolare lessico e sintassi). Tramite lo studio di singole tradizioni manoscritte slave e il loro confronto con gli originali, il progetto TOCST si pone l’obiettivo di fornire nuovi strumenti per l’avanzamento delle conoscenze del paleoslavo. L’analisi dei testi sarà condotta secondo rigide linee guida metodologiche e avrà una precisa configurazione strutturale che prevede un approccio integrato alle fonti manoscritte. Queste ultime verranno analizzate nelle loro caratteristiche paleografiche, linguistiche e critico-testuali. Particolare cura sarà dedicata anche alla contestualizzazione e alla comparazione con altre aree linguistiche, evidenziando eventuali differenze e analogie con l’ambito bizantino, mediolatino, germanico e romanzo. Le tematiche e i metodi di ricerca di TOCST sono pertanto pienamente coerenti in maniera trasversale sia con l’ambito (a) letterario-culturale-filologico sia con l’ambito (b) linguistico (con riferimento alla variazione diacronica e al contatto linguistico) del PE 2023-2027 del DSLCC.

Rethinking, Understanding Modal Particles, RUM

Responsabile scientifico: Federica Cognola
Descrizione: il progetto contribuisce agli obiettivi di ambito linguistico e glottodidattico del progetto di eccellenza, occupandosi:

  1. della relazione tra lingua e contesto, studiando il fenomeno delle particelle modali da un punto di vista sociolinguistico, anche in prospettiva multimodale;
  2. dello studio quantitativo e qualitativo delle strategie traduttive in direzione tedesco-italiano e italiano-tedesco per la resa delle particelle modali (adattamento in contesto traduttivo); c) delle implicazioni didattiche della ricerca descrittiva e teorica attraverso la creazione di nuove unità didattiche per l'insegnamento delle particelle modali.

Il progetto, attraverso la raccolta di nuovi dati originali italiani e tedeschi, provenienti da diverse fonti (video di discorsi politici in contesto tedesco e italiano da analizzare da un punto di vista multimodale; corpora tedeschi e italiani di lingua parlata e scritta, traduzioni sia nella direzione tedesco-italiano che italiano-tedesco, raccolta di nuovi dati italiani e tedeschi elicitati attraverso questionari e interviste) e da contesti sociolinguistici diversi, che verranno sistematizzati all'interno di un nuovo corpus multimodale e bilingue (tedesco-italiano), intende produrre per un pubblico italiano una nuova descrizione delle particelle modali del tedesco, capace di descrivere, classificare e analizzare tutte le strategie linguistiche attraverso le quali il significato complesso delle particelle tedesche viene adattato e reso nella lingua italiana. I risultati teorico-descrittivi raggiunti da questo confronto avranno immediata applicazione nella creazione di nuovi materiali didattici per lo studio delle particelle modali nel contesto del tedesco come lingua straniera (Deutsch als Fremdsprache, DaF). La creazione di nuovi materiali didattici è estremamente urgente dato che, come è noto, le particelle modali rappresentano un tema che trova ancora poco spazio nei testi didattici e che viene trattato con poca efficacia. Il progetto, attraverso lo studio attento delle strategie attraverso le quali le particelle modali possono essere adattate all'italiano, mira a offrire nuovi materiali quantitativamente ampi e vari, e qualitativamente efficaci perché capaci di integrare i risultati del confronto serrato con l'italiano, rendendo accessibile la complessità delle particelle modali a un pubblico italiano.

CORALIVE

Responsabile scientifico: Jamet Marie Christine
Descrizione: il progetto CORALIVE intende creare uno strumento digitale personalizzato in grado di valutare la comprensione di documenti orali di vari generi (dagli annunci in aeroporto alla lezione da seguire in Erasmus in lingua straniera) in tre lingue romanze: francese, italiano, spagnolo. L’innovazione di CORALIVE sta nel fatto che non si tratta di valutazione a scopo sommativo-certificativo per collocare uno studente in un determinato livello, ma nel fatto che la valutazione sarà a finalità diagnostica-formativa, in grado cioè di fornire una retroazione sulle performance di comprensione del singolo. In questo senso, lo strumento digitale si "adatta" alle performance del discente e proporrà percorsi alternativi di miglioramento. Il progetto rientra quindi pienamente nella riflessione sul concetto di "adattamento" in un interazione umano-macchina.

EcoStories

Responsabile scientifico: Shaul Bassi
Descrizione: il progetto intende sviluppare strumenti digitali di Eco-Storytelling per aiutare soprattutto gli insegnanti ad adattare una pedagogia critica ecologica nei corsi di inglese come lingua straniera (e non solo) per stimolare gli studenti a immaginare un futuro di maggiore giustizia climatica.

Riflessi mediterranei. Venezia: mito e modello tra Sette e Ottocento

Responsabile scientifico: Giulia Delogu
Descrizione: il progetto studia come il mito e il modello di Venezia si "riflettono" nello spazio euro-mediterraneo, in riconfigurazioni e adattamenti che continuano anche dopo la caduta della Repubblica


Dottorato

È prevista l’attivazione di 9 borse di dottorato per tutta la durata del progetto.

Per il 2023 (39° ciclo) sono state assegnate a:

Paola Grasso, area tematica: tecnica di traduzione e adattamento nella letteratura della Slavia Christiana: il caso delle versioni paleoslave delle Orazioni di Gregorio di Nazianzo

Il progetto di ricerca riguarda lo studio di una selezione di testi tradotti dal greco in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) tra la fine del secolo IX e la prima metà del secolo X in area bulgara (le Orazioni n°38,39,40 di Gregorio di Nazianzo), con l’obiettivo di produrre un contribuito allo studio delle tecniche di traduzione dal greco in paleoslavo sia da un punto di vista sintattico sia lessicale, con particolare attenzione ai fenomeni di adattamento linguistico. Essi permettono di ottenere dati concreti e verificabili in merito a una questione tuttora irrisolta, ovvero l’attribuzione di queste traduzioni, che ci sono giunte anonime. Diversi contributi ne hanno proposto l’attribuzione a figure note della letteratura della Slavia Christiana; tuttavia essi non sempre si basano su un approccio metodologico soddisfacente, poiché vengono formulate ipotesi sulla base di fatti linguistici isolati, considerati ognuno singolarmente, che non possono costituire la cifra stilistica di un autore. Al contrario, uno studio complessivo della tecnica di traduzione, fondato su un approccio comprensivo di tutti gli aspetti legati alla produzione e diffusione di un testo (linguistici, critico-testuali, paleografici, codicologici ecc.) permetterà di testare la presenza, o meno, di una convergenza tra diversi testi che indichi una maggior o minor probabilità che essi appartengano allo stesso autore. La mia ricerca cercherà di stabilire, laddove i dati lo consentano, se questi tre testi possano essere attribuiti ad un medesimo traduttore sulla base di uno studio divisibile in due fasi: la prima consiste in un’analisi della resa lessicale tramite la compilazione di un glossario greco-paleoslavo e paleoslavo-greco per ciascuna orazione, la seconda nella comparazione dei glossari e analisi dei traducenti dei lessemi in comune.

Carolina Celeste Granini, area tematica: l’adattamento letterario dei classici distopici e l’adattabilità all’ambiente postumano nelle distopie Young Adult contemporanee

Il progetto si divide in due linee di ricerca: adattamento letterario e adattabilità all’ambiente. Questa ricerca si prefigge l’obiettivo di studiare i romanzi distopici Young Adult (YA) dal 2000 ai giorni nostri come adattamenti dei classici distopici novecenteschi e come testi che vedono al centro l’adattabilità mentale e fisica dei personaggi all’ambiente. Oltre all’analisi testuale condotta con gli strumenti di Children Literature Studies e degli Environmental Studies, la ricerca si propone di creare una bibliografia di romanzi distopici YA contemporanei dimostrando come l’operato di autori quali Huxley, Orwell e Atwood sia stato fondamentale per le distopie YA. Esistono infatti delle linee intertestuali che mostrano come le distopie per ragazzi derivino dalla più ampia tradizione dei classici distopici per adulti. Questo nuovo genere per adolescenti è diventato oggetto di ricerche accademiche solo recentemente e nell’ ultimo decennio il ruolo eco-pedagogico di questi romanzi è divenuto centrale. Il progetto vuole rispondere alla necessità di studio delle distopie YA contemporanee vista la loro importanza nell’ambito del cambiamento climatico e delle Environmental Humanities avvalendosi di campi quali il Cognitive Criticism e l’Ecocriticism. Si ricorrerà inoltre alla lente dell’ecofeminism per analizzare i romanzi distopici YA. 

Lo studio si focalizzerà sull’individuazione di caratteristiche comuni ai romanzi in questione per creare un modello che possa aiutare una classificazione di future opere distopiche per adolescenti, per comprenderne appieno il fine eco-pedagogico. Il progetto intende divulgare le scoperte di ricerca tramite convegni legati agli studi per la letteratura d’infanzia, pubblicazioni scientifiche e podcasts. Un’ulteriore direzione di ricerca sarà costituita dall’analisi delle disseminazioni di testi distopici YA su piattaforme digitali popolari tra gli adolescenti quali BookTok via TikTok e BookStagram via Instagram.

Per il 2024 (40° ciclo) sono state assegnate a:

Eleonora Di Giorgio, area tematica: l’apprendimento della lingua dei segni italiana L2 in adulti: analisi degli errori fonologici, morfologici e sintattici

Il progetto di ricerca ha come obiettivo principale quello di indagare il processo di apprendimento della Lingua dei segni italiana (LIS) come L2 in adulti di italiano L1. Nello specifico, saranno coinvolti gli studenti partecipanti alle esercitazioni di LIS 1, LIS 2 e LIS 3 del corso di Laurea triennale in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio dell’anno accademico 2024\2025 offerto dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Attraverso l’osservazione diretta degli apprendenti LIS e attraverso la somministrazione di test di comprensione e produzione realizzati ad hoc in tre momenti del processo di apprendimento LIS L2, si propone una descrizione dettagliata degli stadi che caratterizzano il processo e un’analisi degli errori fonologici, morfologici e sintattici prodotti, esplorando il processo di apprendimento come processo di adattamento ad una lingua che utilizza una modalità linguistica (visivo-manuale) diversa dalla L1 (acustico-vocale). L’analisi trasversale delle classi di studenti non solo contribuisce all’arricchimento di un tema di ricerca assente nella letteratura nazionale e poco affrontato a livello internazionale, ma promuove anche interessanti ricadute nell’ambito della ricerca linguistica e della didattica.

Federica Marenghi, area tematica: valutazione dell’efficacia delle strategie di degendering nel suggerire un’assegnazione unbiased del genere

Il progetto si focalizza sullo studio delle strategie di degendering che adottano forme prive di marche morfologiche di genere per far fronte all’inadeguatezza dell’italiano nel concedere equa visibilità linguistica ai parlanti tutti, inclusi coloro che non si riconoscono nella distinzione binaria del genere. Concepite per sostituire il maschile generico o inclusivo, incapace di attivare una rappresentanza plurigenere, le strategie di neutralizzazione del genere dovrebbero altresì indirizzare l’attenzione del lettore verso un referente parimenti maschile, femminile o non binario. Alcune evidenze sperimentali ci dicono, tuttavia, che non sempre questo accade. È stato infatti dimostrato che in assenza di indizi di genere siamo automaticamente portati a rivolgerci al valore non marcato, ovvero il maschile. Urge dunque stabilire se riusciamo a prescindere dall’informazione di genere grammaticale, sottraendoci dall’elaborazione di quest’ultima, quando risulta trascurabile ai fini della comprensione, o se viene necessariamente computata a livello non consapevole anche quando non compare in superficie. In quest’ultimo caso l’informazione viene trattata come un requisito necessario per accedere alla rappresentazione mentale del referente. L’obiettivo dello studio è determinare se le strategie di degendering limitano l’accesso all’informazione di genere e, laddove questa informazione venga comunque attivata, rivelare la preferenza di genere innescata. La metodologia proposta per testare l’ipotesi di ricerca prevede un set di tre esperimenti. Attraverso i primi due esperimenti – che vedono coinvolti il Test del Breve Racconto in forma riadattata e la compilazione di un questionario – sarà possibile dimostrare se e in che misura le strategie di degendering compromettono l’effettiva elaborazione dell’informazione di genere. Determinare quale preferenza di genere venga eventualmente innescata da tali strategie sarà invece stabilito attraverso un compito di discriminazione di genere, coincidente con il terzo esperimento.

Emma Quiriconi, area tematica: processi di formazione, adattamento e decostruzione di identità femminili nella letteratura inglese della seconda metà del XVIII secolo

Questa ricerca intende inserirsi nel filone dei lavori di rivalutazione del canone letterario femminile inglese, cercando di superare i bias culturali che hanno portato a considerare il legame tra un’immagine autoriale modesta e conservatorismo politico o limitata abilità artistica. In particolare, questo progetto è volto ad indagare le strategie retorico- letterarie prevalenti nella letteratura femminile inglese della seconda metà del XVIII secolo, le dinamiche di genere e di adattamento socioculturale a cui molte scrittrici ricorsero dal momento delle loro prime pubblicazioni. Si intende approfondire l’indagine sull’impatto che ebbero gli ammonimenti riguardo alla scrittura (e lettura) femminili prevalenti all’epoca sulle autrici immerse in questo contesto e le tattiche da loro adottate per garantirsi la permanenza nella sfera pubblica ed aggirare i pericoli per la loro reputazione. Alcune autrici, come Sarah Fielding, Charlotte Lennox, Frances Sheridan, Sarah Scott, Frances Brooke e Frances Burney si inserirono con successo nel nuovo mercato avvalendosi dei principi di decoro predominanti nell’estetica (e nella morale) del tempo e del sostegno di amici e mentori illustri. Al volgere del secolo, si videro spesso relegate a scrittrici moralistiche pressoché prive di originalità; nonostante ciò, uno studio approfondito, ispirato all’ ‘archeologia’ foucaultiana, di questi testi promette di fornire importanti indizi sulle radici dei paradigmi dell’epoca nonché quelli della nostra contemporaneità. La ricerca si svilupperà a partire da studi monografici sul contesto socioculturale del XVIII secolo e scritti incentrati sulla produzione letteraria femminile del tempo, in particolare quelli riguardanti la costruzione di un’identità socialmente accettabile e ‘digeribile’ per il pubblico. Ci si propone di indagare i fenomeni di adattamento dell’identità individuale e di genere a modelli culturalmente prevalenti, partendo dagli esempi delle autrici sopracitate e seguendo la parabola delle loro carriere.