Altri progetti di ricerca internazionali
Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica
IAM Access control policies verification and inference
Le policy di controllo degli accessi AWS IAM specificano quali tipologie di risorse cloud AWS sono accessibili da quali identità. Gli SDK AWS consentono agli sviluppatori di accedere in modo programmatico a queste risorse tramite applicazioni che possono essere eseguite da identità diverse. Tuttavia, le tipologie di risorse a cui si accede e le relative modalità dipendono dai valori (principalmente stringhe) calcolati dall'applicazione. Pertanto, prevedere quale politica di controllo degli accessi sia richiesta da una data applicazione è un’attività piuttosto complessa.
In questo progetto, applichiamo tecniche di interpretazione astratta per approssimare per eccesso i valori di stringa calcolati da queste applicazioni e quindi dedurre, convalidare o gestire tramite IAM le politiche di controllo degli accessi.
Bando: AMAZON - AWS Automated Reasoning call for proposals
Ente finanziatore: AMAZON
CUP: H75F21001120007
Responsabile scientifico UNIVE: Pietro Ferrara
Ruolo UNIVE: coordinatore
Durata: 01/10/2021 - 30/09/2024
Costo totale progetto: € 67.957,87
Budget UNIVE: € 67.957,87
Gruppo di ricerca UNIVE: Pietro Ferrara, Software and System Verification lab
IRIS GLOBAL HEALTH SECURITY ACADEMIC RESEARCH - IRIS - COVID-19 Vaccine Confidence and Infodemics Initiative
La pandemia di COVID-19 non è soltanto un problema di salute, sta anche alimentando un'infodemia su una scala senza precedenti. Fin dall’inizio, l'ecosistema dei media digitali è stato inondato da "spiegazioni alternative" e teorie del complotto. I dispensatori di teorie del complotto emergono in tempi incerti, quando hanno un pubblico desideroso di risposte per fenomeni inspiegabili, come la pandemia di COVID-19. Di conseguenza, l'attenzione del pubblico può spostarsi dai consigli medici/governativi verso spiegazioni alternative che sono pericolose e possono avere effetti negativi sulle società, influenzando i modi in cui le persone elaborano e agiscono in base alle informazioni. Nel contesto di COVID-19, la disinformazione rappresenta un grave rischio per l'accettazione e l'adozione dei vaccini, poiché può seminare dubbi sulla loro importanza, sicurezza o efficacia, e minare la fiducia del pubblico nei vaccini, nella scienza e nelle istituzioni ufficiali.
IRIS Academic è un gruppo di ricerca - che prende il nome dalla dea greca ("Iris") della comunicazione e dei messaggi - dedicato alla comprensione dell'infodemia e alla promozione di ecosistemi informativi sani. È un progetto collaborativo fondato da alcuni dei principali ricercatori e istituzioni del mondo che stanno sviluppando ricerche all'avanguardia e metodologie multidisciplinari attraverso quattro pilastri tematici: suscettibilità alla disinformazione, interventi per contrastare la disinformazione, esitanza vaccinale e gestione dell'infodemia. All'interno di ciascuno di questi pilastri, i ricercatori stanno lavorando per identificare e definire le misure, i fattori trainanti e le soluzioni che possano aiutare a comprendere le relazioni tra la suscettibilità alla disinformazione e la sua diffusione, l’esitanza vaccinale e gli interventi efficaci per proteggere le persone dalla disinformazione.
Numero del contratto: SCH-00001-3391
Ente Finaziatore: UK Cabinet Office
CUP: H75F21000750005
Responsabile scientifico UNIVE: Fabiana Zollo
Ruolo UNIVE: partner
Durata: 12/03/2021 - 31/03/2023
Costo totale progetto: € 4.500.000,00
Contributo UNIVE: € 619.999,99
Gruppo di ricerca UNIVE: Fabiana Zollo, Agostino Cortesi, Teresa Scantamburlo, Alessandro Galeazzi, Marco Delmastro, Arnaldo Santoro
Sito web: https://www.irisacademic.org [ENG]
OR2AN2G Open and Resilient Radio Access Network for Next Generation Wireless Backhauls
Una delle maggiori innovazioni introdotte dal 5G è invisibile agli utenti ed è rappresentata dall'architettura aperta, dinamica e intelligente che gestisce la rete. Tuttavia, possiamo immaginare solo una piccola parte della complessità delle reti future, non abbastanza per basare la ricerca attuale su scenari realistici. Questo progetto mira ad unire il design della rete basato su dati reali, portato avanti dall'Università Ca’ Foscari Venezia, con le infrastrutture sperimentali avanzate della Northeastern University (USA), per studiare la rete di backhaul per 5G (e oltre), che cambierà radicalmente rispetto alle generazioni precedenti delle reti mobili. Produrremo risultati scientifici, codice open source e dati aperti che contribuiranno a plasmare questo campo di ricerca negli anni a venire.
Numero del contratto: Grant Agreement n. 871582
Bando: H2020-ICT-2018-20
CUP: H73C22000690006
Responsabile scientifico UNIVE: Leonardo Maccari
Ruolo UNIVE: parte terza di SETU - SOUTH EAST TECHNOLOGICAL UNIVERSITY (Ireland)
Durata: 01/07/2022- 07/12/2022
Costo totale progetto: € 46.134,00 (totale quota UNIVE)
Contributo UNIVE: € 46.134,00 (totale finanziamento esterno UNIVE)
Gruppo di ricerca UNIVE: Leonardo Maccari, Andrea Marin, Gabriele Gemmi
Sito web: https://or2an2g.dais.unive.it/ [ENG]
Mill(e)-Stones Ground stones and plant food processing during MIS 3 in the Caucasus
Mill(e)Stones è stato finanziato attraverso un bando competitivo della Fondazione The Leakey Foundation (USA), una delle principali agenzie di ricerca al mondo, che promuove lo studio dell'evoluzione umana. Mill(e)Stones si propone di investigare il ruolo svolto dalle piante, sia come cibo sia come fonte di materiale per altre trasformazioni (es. corde e reti), nel sostenere la strategia adattativa dell'Homo sapiens durante la colonizzazione dell'Eurasia occidentale avvenuta nel corso di un periodo climaticamente cruciale detto Stadio Isotopico Marino 3 (MIS 3, 60.000 - 25.000 anni fa). L’area della ricerca è il corridoio tra il Mar Nero e il margine meridionale del Caucaso, storicamente noto come Ponto Eusino, caratterizzato dal bioma della Steppa Pontica, un’area nota per la grande biodiversità. Lo studio si concentra su alcuni siti del Paleolitico superiore nella regione di Imereti, con particolare riferimento alla grotta di Dzudzuana scavata da O. Bar-Yosef (Harvard University) in collaborazione con il Georgian National Museum (Tbilisi, Georgia), dove i materiali sono conservati e vengono campionati.
L'obiettivo principale di Mill(e)Stones è quello di studiare ciottoli, chiamati anche strumenti macrolitici, potenzialmente usati come macine per la trasformazione dei vegetali. Questi ultimi, a causa della loro deperibilità, sono raramente riconosciuti e ricercati nei resti archeologici. In particolare, il progetto vuole sfruttare il fatto che le ripetitive lavorazioni meccaniche per la macinazione di tuberi, frutti e semi possono indurre modificazioni sulle superfici e di conseguenza l’intrappolamento di residui biogenici (resti di fibre e granuli di amido) nelle porosità e fratture delle pietre. Il progetto, pertanto, mira a individuare tali residui e a caratterizzarli, integrando tecniche di imaging (microscopia ottica e SEM), di spettroscopia (FTIR e Raman) e di gas cromatografia-spettrometria di massa (GC-MS). Inoltre, Mill(e)-Stones si propone di creare una collezione di riferimento di piante potenzialmente, trasformabili in cibo e cordami, disponibili nella steppa pontica durante il Paleolitico superiore.
Lo scopo è quindi quello di dimostrare che fin dalla più antica presenza di Homo sapiens nel Caucaso, materie prime altamente versatili come le piante, venivano trasformate attraverso una lavorazione complessa che coinvolgeva macine in pietra. La trasformazione di queste risorse può aver rappresentato una cruciale capacità adattativa che ha portato al successo di Homo sapiens e alla sua affermazione come unica specie globale.
Bando: THE LEAKEY FOUNDATION RESEARCH GRANTS
CUP: H73C21000150007
Responsabile scientifico UNIVE: Elena Badetti
Ruolo UNIVE: coordinatore
Durata: 01/04/2022- 31/03/2023
Costo totale progetto: $ 24.918,00
Budget UNIVE: $ 24.918,00
Gruppo di ricerca UNIVE: Elena Badetti, Laura Longo
Chemistry beyond Chlorine Chemistry beyond chlorine: dialkyl carbonates for biomass upgrading and synthesis of heterocycles
L'industria europea del cloro e dei suoi derivati conta una produzione annua di 9.612 kt in circa 80 impianti; il settore impiega più di 40.000 persone in 20 paesi dell'UE. Il cloro e i suoi derivati sono ampiamente utilizzati nella produzione di numerosi intermedi di reazioni e importanti prodotti commerciali inclusi materiali che non contengono cloro nel prodotto finale (policarbonati, poliuretani, siliconi, etc.) A causa della sua elevata reattività, il cloro è anche presente in diverse armi chimiche (CWA); ne sono esempi significativi i famigerati gas mostarda (ipriti) che sono armi chimiche letali a causa delle loro proprietà vescicanti e tossiche.
In questo progetto – finanziato dalla OPCW - si approfondirà lo studio di una chimica senza cloro applicata alla sintesi di molecole piattaforma derivate da materie prime rinnovabili (quali il 2,5-idrossimetil furfurale o D-sorbitolo) che hanno numerose applicazioni come intermedi di reazione per la sintesi di biopolimeri, tensioattivi, farmaci e additivi green per benzine. Come sostituti del cloro nella sintesi e funzionalizzazione di questi composti si impiegheranno i carbonati organici, ben noti reagenti e solventi green.
Numero del contratto: L/ICA/ICB/218789/19
Bando: bando OPCW
CUP: H74I19000880005
Responsabile scientifico UNIVE: Fabio Aricò
Ruolo UNIVE: coordinatore
Durata: 29/04/2019 - 28/08/2022
Costo totale progetto: € 24.500,00
Contributo UNIVE: € 24.500,00
Gruppo di ricerca UNIVE: Fabio Aricò, Gabriel A. Sathicq
Last update: 19/12/2024