Fondi speciali 
Biblioteca Area Umanistica (BAUM)

Il patrimonio documentario della BAUM è arricchito dalla presenza di alcuni importanti fondi librari, ereditati dalle biblioteche dipartimentali o confluiti attraverso donazioni più recenti.
La biblioteca possiede inoltre 1.442 libri rari e di pregio, tra cui 43 cinquecentine.

Tullio Agozzino è stato docente di Storia della lingua latina a Ca’ Foscari dal 1971 al 1979.

Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato acquisito dall’Università Ca’ Foscari Venezia nel 1980, anno della scomparsa del latinista.

Storia
La raccolta rappresenta una parte di una più ampia biblioteca personale, smembrata e in parte rivenduta dagli eredi.
Stando alle date autografe sui frontespizi, il nucleo presente in BAUM è stato raccolto da Agozzino tra gli anni ’60 e primi anni ’70. Acquisito dal Dipartimento di Antichità e tradizione classica, è poi confluito nel Dipartimento di Scienze dell’Antichità e Vicino Oriente. Dal 2006 è conservato nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Accessibilità
La collezione è accessibile dal Catalogo del Polo Veneziano: la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso AGOZZINO.
Il fondo ha mantenuto la sua unità fisica originaria ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.

Consistenza
Il fondo è costituito circa 600 libri, corredati di data e firma autografa.
Titoli del fondo [XLS].

Tipologia
Il corpus si configura prevalentemente come biblioteca di lavoro: sono presenti infatti le principali collane di fonti classiche come la Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana; Scriptorum classicorum – Bibliotheca Oxoniensis; Loeb Classical Library;. Completano la collezione alcuni repertori, lexicon e commentari delle stesse fonti.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Sergio Bettini (1905-1986), fin dagli esordi della carriera universitaria, alterna gli insegnamenti in Archeologia Cristiana, Storia dell’arte bizantina, Storia dell’arte medioevale ed Estetica all’ Università di Catania e Padova.
Agli impegni accademici affianca importanti incarichi scientifici ed istituzionali: a Padova, la direzione al museo civico (1939-49) e la presidenza della facoltà di Lettere (1958-1961); a Venezia la partecipazione in qualità di commissario alle Biennali (1957-1968) e l’impegno accanto a Giuseppe Fiocco nella costituzione dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini.

Data e modi di acquisizione
La biblioteca di lavoro di Sergio Bettini è stata acquistata nel 1987 dal Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol” dell'Università Ca’ Foscari. Dal 2006 è conservata nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Storia
La biblioteca di lavoro è una parte della più ampia biblioteca personale dello studioso: i documenti che la costituiscono sono stati selezionati dai figli per le finalità di ricerca e didattica del dipartimento di destinazione.

Accessibilità
La collezione è accessibile dal Catalogo del Polo Veneziano: la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso BETTINI.
Il fondo ha mantenuto la sua unità fisica originaria ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.

Consistenza
Il fondo è costituito da monografie, periodici, estratti, tesi di laurea. Le monografie sono circa 1024; i periodici un’ottantina, tra cui “Felix Ravenna”; “Arte Veneta”; “La Biennale di Venezia”, riviste su cui Bettini ha ampiamente pubblicato nel corso dei quarant’anni di attività scientifica. Di particolare rilevanza la collezione di oltre 3000 documenti: opuscoli, estratti; ritagli di giornale; inviti; etc. Le tesi di laurea, per lo più discusse all’Università di Padova, sono circa 225 e coprono l’arco temporale che va dagli anni ’40 agli anni ’60.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il corpus dei documenti interessa prevalentemente gli ambiti disciplinari dell'arte tardoantica, medievale e bizantina, con particolare riferimento all’ Albania, Dalmazia, Grecia, Bulgaria etc., che Bettini ha lungamente percorso durante le campagne di studio degli anni giovanili.

Bibliografia
Biografia approfondita in M. Agazzi, Per una biografia di Sergio Bettini, in L’opera di Sergio Bettini, a cura di M. Agazzi e C. Romanelli, Venezia, Marsilio, 2011, pp. 49-80.
Sulla biblioteca di lavoro si vedano: W. Dorigo, L’acquisizione della biblioteca di lavoro di Sergio Bettini, in Venezia Arti, 2, 1988, p. 224; A. Diano, La biblioteca di lavoro di Sergio Bettini. Note preliminari, in L’opera di Sergio Bettini, a cura di M. Agazzi e C. Romanelli, Venezia, Marsilio, 2011, pp. 87-102.

Note
L’Università Ca’ Foscari ha acquisito, assieme alla biblioteca, anche l’Archivio e fototeca Sergio Bettini, conservati presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Di famiglia ebrea veneziana, Aldo Camerino (Venezia 1901 – Venezia 1966) è giornalista, a lungo per “il Gazzettino”; critico letterario; scrittore e traduttore.

Data e modi di acquisizione
L’Ateneo cafoscarino acquista la collezione libraria da Ginevra Vivante, vedova di Camerino, negli anni ‘70.

Storia
La collezione presente in Baum si è formata in due fasi, stante la datazione dei frontespizi:  una intorno agli anni ’20 e l’altra, quantitativamente più consistente, intorno ai primi anni ’50. Il fondo, dunque, corrisponde alla raccolta che il giornalista ricostruì a seguito della dispersione della precedente biblioteca, venduta in parte alla Fondazione Querini Stampalia (1939) a causa delle ristrettezze economiche seguite alle persecuzioni razziali.
Il fondo, al momento dell’acquisto, fu destinato alla sede di San Sebastiano. Intorno alla metà degli anni ‘80 fu spostato a Ca’ Nani Mocenigo, sede del Dipartimento di Italianistica e Filologia Romanza. Dal 2006  è conservato nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Accessibilità
La collezione è accessibile dal Catalogo del Polo Veneziano: la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso CAMERIN.
Il fondo ha mantenuto la sua unità fisica originaria ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.
Consistenza
Il fondo conta circa 18.000 libri, di cui circa 7000 di letteratura italiana del XIX e XX secolo.
Gran parte dei documenti riporta la firma autografa e data.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il fondo è stato organizzato dallo stesso Camerino in sezioni linguistiche: italiano; americano; ispano-americano; inglese; francese; russo; spagnolo; portoghese, tedesco; cecoslovacco; orientale.
Rilevante la presenza di molte prime edizioni novecentesche, alcune di ormai difficile reperibilità in Italia.

Bibliografia
Sulle vicende della biblioteca Camerino si veda C. Botter, Aldo Camerino: diciotto anni di critica letteraria al Gazzettino, Tesi di laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università Ca’ Foscari Venezia, a.a. 1996/1997, pp. 3-5.

Note
Una parte del fondo archivistico Camerino è conservata all'Università di Pavia; una sezione della collezione libraria e altri materiali d’archivio sono presenti alla biblioteca della Fondazione Querini Stampalia (Venezia).

Info
 consulenzabaum@unive.it

Carlo Cardazzo (Venezia 1908 – Pavia 1963) è collezionista e mercante d’arte contemporanea, professione che esercita attraverso le gallerie d’arte da lui fondate: Galleria del Cavallino a Venezia (1942); Galleria del Naviglio a Milano (1946);  Selecta a Roma (1955). Dal 1934 è anche editore d’arte e di letteratura con le pregiate “Edizioni del Cavallino”.

Storia
La biblioteca è stata donata - intorno alla metà degli anni ’80 - dal figlio di Cardazzo al Dipartimento di Storia e Critica delle Arti dell'Università Ca’ Foscari, per interessamento dell’allora direttore Giuseppe Mazzariol.
Nel 2006, quando si è costituita la Biblioteca di Area Umanistica, è confluita nella sezione fondi speciali della biblioteca, dove tuttora è conservata.

Accessibilità
La collezione è accessibile dal Catalogo del Polo Veneziano: la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso CARDAZZO.
Il fondo ha mantenuto la sua unità fisica originaria ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.

Consistenza
La raccolta comprende 1640 documenti, di cui un’ottantina di testate di periodici d’arte prevalentemente italiani, editi tra il 1819 e i primi anni ’60 del XX sec.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Collezione di argomento storico-artistico e letterario. Della raccolta d’arte si segnalano, in particolare, oltre un centinaio di volumi in edizioni ad esemplari numerati, riflesso dell’interesse per l’editoria d’arte di pregio che caratterizza anche le scelte del Cardazzo editore.
Per quanto riguarda l’ambito letterario, le letture di Cardazzo spaziano della letteratura italiana dell’800 agli esponenti del simbolismo francese (Verlaine, Mallarmè, Breton), ai narratori angloamericani del ‘900 (Faulkner, Galsworthy etc.) in lingua originale o in traduzione.

Bibliografia
Sulla figura di Cardazzo: Antonella Fantoni, Il gioco del paradiso, Edizioni del Cavallino, Venezia 1996; Luca Massimo Barbero (a cura di), Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte, catalogo della mostra (Venezia, Collezione Peggy Guggenheim (1 novembre 2008 - 1 marzo 2009), Electa, Milano 2008.
Sulla biblioteca Cardazzo: G. Bianchi, Carlo Cardazzo, profilo di un collezionista, editore e gallerista, in Donazione Eugenio da Venezia, Fondazione La Biennale di Venezia, 2007, p. 68 e Id, Un Cavallino come logo, Edizioni del Cavallino, Venezia 2006, pp. 245-257.

Note
Anche la Fondazione Cini di Venezia conserva una sezione del Fondo Carlo Cardazzo, ricevuta dagli eredi nel 2016 e comprendente il fondo archivistico personale e della Galleria del Cavallino; i libri e le grafiche d’artista delle Edizioni del Cavallino.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Giuliana Carniello è insegnante di latino, moglie dello storico veneziano Giannantonio Paladini.

Data e modi di acquisizione
Il fondo perviene all’ Università Ca’ Foscari nel 2005 a seguito di una donazione da parte dei figli.

Storia
Destinataria del lascito è la biblioteca del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e Vicino Oriente. Nel 2006, a seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali di area umanistica, la raccolta è entrata a far parte della Biblioteca di Area Umanistica (BAUM), dove tuttora è conservata.

Accessibilità
Il fondo è interamente accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. Si trova a scaffale chiuso ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.

Consistenza
La collezione raccoglie circa 130 libri, editi tra il 1950 e il 1990.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
La raccolta comprende prevalentemente materiali di supporto all’attività didattica della docente: manuali di grammatica; antologie di letteratura latina; raccolte di versioni; eserciziari.

Identificazione, ordinamento e collocazione
Il fondo è stato mantenuto nella sua unità originaria. La collocazione dei libri è contrassegnata a catalogo dal prefisso CARNIELLO.
È presente in alcuni volumi il timbro-ex libris “Giuliana Paladini Venezia” corredato talvolta da un ex libris cartaceo.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Il Circolo Filologico di Venezia nasce nel 1901 per impulso della docente e traduttrice Maria Pezzè Pascolato ed estende la sua attività fino agli anni ’70 con l’obiettivo di diffondere a Venezia lo studio delle lingue attraverso una intensa attività di convegni, conferenze e corsi rivolti prevalentemente ai soci.

Data e modi di acquisizione
Il fondo viene acquisito dall’Università Ca’ Foscari in data non accertabile, compresa tra il 1968 e il 1985.
Dal 2006, la collezione è confluita nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica, dove tuttora è conservata.

Storia
I 12.000 volumi della biblioteca del Circolo provengono da Palazzo Morosini (Venezia, Campo Santo Stefano), sede del Circolo. Il materiale bibliografico arriva a Ca’ Foscari, probabilmente in concomitanza con la chiusura dell’Istituto. Qui subisce una prima selezione sulla base di criteri conservativi. In fasi successive, i documenti vengono ripartiti tra i Dipartimenti di Italianistica, Scienze dell’antichità; Storia e critica delle arti, Studi storici e di qui alla Biblioteca di Area Umanistica.
La sezione prettamente linguistica è tuttora conservata nella Biblioteca di Area Linguistica.

Accessibilità
Il patrimonio bibliografico è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. La collocazione dei libri è contrassegnata a catalogo dal prefisso CIRCFIL.

Consistenza
La raccolta pervenuta in Baum conta circa 2000 volumi, editi prevalentemente tra la seconda metà dell’800 ai primi decenni del ‘900.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Le finalità di diffusione linguistica del Circolo spiega la presenza di opere in lingua originale e traduzioni (Swift, Poe); libri di viaggio, con particolare riguardo alla storia e tradizioni veneziane; classici della letteratura italiana (da Dante a Carducci) e autori primo novecenteschi (Pirandello, Deledda, Serao, Negri); manuali di critica letteraria.

Identificazione, ordinamento e collocazione
Quasi tutti i libri sono contrassegnati dal timbro dell’ente di appartenenza; molti documenti sono dotati di ex libris, annotazioni e note autografe dei donatori, per lo più personalità della vita culturale veneziana dei primi del Novecento, da Gilberto Secrètant a Olga Blumenthal, da Antonio Fradeletto a Maria Pezzè Pascolato.

Bibliografia
Per una storia dettagliata del fondo: A. Zorzi, Il Circolo Filologico di Venezia, in Biblioteche effimere, a cura di D. Raines, Venezia, Regione del Veneto, Edizioni Ca’ Foscari Digital Publishing, 2012, pp. 56-72.

Info
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Gaetano Cozzi (Zero Branco 1922 - Venezia 2001) è stato docente di storia medievale e moderna alla Facoltà di Lingue di Ca’ Foscari e alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova. Ha fondato a Venezia - verso la fine degli anni ’70 - il Corso di laurea in Storia e il relativo dottorato di ricerca, tra i primi in Italia. Per circa un ventennio (1980-1998), ha assunto la direzione dell’Istituto di Storia della Fondazione Cini a Venezia ed è stato tra i fondatori della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso.

Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato acquisito nel 2002, per lascito testamentario, dal Dipartimento di studi storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e rappresenta il nucleo documentario proveniente dalla casa veneziana di Cozzi.
Dal 2006 è conservato nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Accessibilità
Il fondo è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico per sola consultazione interna, su richiesta. La collocazione dei libri è contrassegnata dal prefisso COZ.

Consistenza
Il fondo si compone di oltre 1300 volumi e circa 40 titoli di periodici.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
La collezione, costituita prevalentemente di saggi in lingua italiana, rispecchia i filoni di studio e ricerca del professore: la storia della chiesa; la storia delle istituzioni politiche e sociali; la storia del pensiero politico; la storia del diritto pubblico; la storia dei rapporti tra Stato e Chiesa; la storia della Repubblica di Venezia e la storiografia.

Note
La Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso conserva la rimante parte della biblioteca personale e l’archivio di lavoro di Cozzi.

Info
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Carlo Dalla Zorza (Venezia, 1903 – Venezia, 1977) è stato un pittore e incisore veneziano.
Biografia

Data e modi di acquisizione 
Il fondo è stato donato a Ca’ Foscari da Teresa Sensi, vedova Dalla Zorza. La data di acquisizione è incerta, sicuramente successiva al 1993, anno di pubblicazione del testamento Sensi. 

Storia 
La collezione libraria fa parte di un più ampio lascito all'Università Ca’ Foscari che comprende anche la casa-studio veneziana del pittore (Calle Foscari).
Il fondo, originariamente ospitato al Dipartimento di storia e critica delle arti, è stato trasferito nel 2006 alla Biblioteca di Area Umanistica (BAUM) dove tuttora è conservato.

Accessibilità 
Il fondo è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico per consultazione interna, su richiesta. A catalogo la collocazione di documenti è contrassegnata dal prefisso ZORZA. Una selezione di materiali è stata digitalizzata per ragioni conservative ed è accessibile (solo metadati) tramite il portale Phaidra.

Consistenza
La collezione conta 3323 documenti, di cui circa 560 sono biglietti e cartoncini di invito, e 190 circa i cataloghi di mostre. 
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Tratto distintivo del fondo sono i cataloghi di gallerie private e cataloghi di mostre personali di arte contemporanea italiana.
Fa parte integrante della raccolta un consistente  nucleo di biglietti d’ invito a vernissage di ambito locale e nazionale, indice della centralità di Dalla Zorza sulla scena artistica veneziana tra gli anni ’50 e ’70.
È presente nella collezione anche un filone narrativo otto-novecentesco, in parte riconducibile agli interessi di Teresa Sensi, scrittrice e giornalista.

Stato di conservazione
Lo stato di conservazione della raccolta è precario. La brossura in cartoncino dei volumi editi tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento, in particolare, presenta problemi di distacco delle copertine e delle carte.

Bibliografia 
Cenni sulla biblioteca Dalla Zorza-Sensi in: A. Anzivino, La donazione di Carlo Dalla Zorza all’Università di Venezia, Tesi di laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università Ca’ Foscari Venezia, a.a. 1996/1997, pp. 86-87.

Note
Sull’archivio Dalla Zorza si veda la scheda SIAR.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Wladimiro Dorigo (Venezia,1927-2006), allievo di Bettini a Padova, ha insegnato storia dell’arte medievale alla Facoltà di Lettere e Filosofia a Venezia dal 1976 al 1997. Agli incarichi di docenza ha alternato molteplici attività in ambito editoriale (ha fondato e diretto Questitalia e, assieme a Giuseppe Mazzariol, Venezia arti); accademico (è stato direttore del Dipartimento di storia e critica delle arti dal 1991 al 1994) e istituzionale, alla Biennale di Venezia. Costante nell’arco della vita è stato inoltre l’impegno politico, testimoniato anche dalla nomina ad assessore all’urbanistica del Comune di Venezia.

Data e modi di acquisizione 
La biblioteca di lavoro è stata donata all'Università Ca’ Foscari nel 2008 dai figli dello studioso, per volontà del padre.

Storia 
La collezione era in origine ospitata nell’abitazione veneziana del docente. L’atto notarile di donazione indica la Biblioteca di Area Umanistica come la naturale sede di destinazione del fondo.

Accessibilità 
Il fondo è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. Conservato in una sala dedicata, secondo i termini stabiliti nell’atto di donazione, è consultabile su richiesta. La segnatura di collocazione è contraddistinta dal prefisso DORIGO.

Consistenza
Il fondo comprende complessivamente 14.975 libri e 465 testate di periodico.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Data la varietà di materiali che caratterizzano la donazione, ci si limita a segnalare per ampiezza la sezione relativa alla storia e storia dell’arte medievale in Veneto e in area adriatica e la saggistica sulla filosofia antica e medievale. Trovano tuttavia spazio anche studi sulla storia contemporanea, sulla politica, sulle questioni di urbanistica e pianificazione, con particolare riguardo al contesto veneziano. Sono presenti una settantina di edizioni sette - ottocentesche.

Identificazione, ordinamento e collocazione
Il fondo è ordinato per classi tematiche, come da assetto originale.
Alcuni esemplari sono firmati per esteso sul frontespizio o sul foglio di guardia, a penna o, più raramente, a matita. Le annotazioni autografe si concentrano per lo più sui fogli inseriti nei libri. Pochi i libri con dedica, segno che la collezione è frutto soprattutto di acquisizioni personali.

Note 
Seminario: Wladimiro Dorigo, l’uomo e il laboratorio dello studioso (Venezia, Università Ca’ Foscari, 09.04.2013).
Seminario Wladimiro Dorigo. Dieci anni dopo la sua scomparsa (Venezia, Università Ca’ Foscari, 12.12.2016).
Oltre alla biblioteca, Ca’ Foscari ha acquisito anche l'archivio personale e scientifico dello studioso.

Bibliografia e documentazione
M. Agazzi, G.M. Pilo, Wladimiro Dorigo, in Arte Documento, 22 (2006); M. Cacciari; P. Puppa; M. Isnenghi, Wladimiro Dorigo. Ricordi e punti di vista, in Venezia Arti 19/20(2005-2006), pp. 11-16; Bibliografia scientifica di Wladimiro Dorigo in Venezia Arti 19/20(2005-2006), pp. 7-10; E. Concina, G. Trovabene, M. Agazzi, Hadriatica. Attorno a Venezia e al Medioevo tra arti, storia e storiografia. Scritti in onore di Wladimiro Dorigo, Il Poligrafo, Padova, 2002; pp. 281-285; sito internet su Dorigo realizzato dal figlio Paolo: http://www.wladimirodorigo.eu/.

Info 
 consulenzabaum@unive.it 

Giuseppe Favero, professore, membro della famiglia veneziana Bernardo-Favero.

Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato donato dal professore Giuseppe Favero.

Storia
La collezione fa parte della biblioteca privata di Giuseppe, membro della famiglia Bernardo-Favero, proprietaria dell’omonimo palazzo nel sestiere San Polo. Quando l'edificio, nel 1976, venne adibito a sede della biblioteca di archeologia dell’Istituto di Studi Classici dell’Università Ca’ Foscari, la raccolta entrò a far parte delle collezioni di questa biblioteca.
Dal 2006, anno di istituzione della Biblioteca di Area Umanistica, la raccolta è conservata nella sezione fondi speciali della biblioteca.

Accessibilità
Il fondo è interamente accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.

A catalogo, la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso FAVARO.

Consistenza
Il fondo conta 134 libri, pubblicati tra il 1813 e il 1970.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
La collezione si configura come una raccolta di fonti classiche greche e latine, pubblicate prevalentemente dalle case editrici tedesche B.G. Teubner, Weidmann e dalle francesi Librairie Hachette, Librairie Garner freres, Les Belles Lettres.
Integrano la raccolta una decina di grammatiche e dizionari.

Stato di conservazione
Il fondo è in precario stato di conservazione, soprattutto per quanto riguarda le legature, parte delle quali è stata infatti interessata da un intervento di rilegatura.

Note
La maggior parte dei libri riporta sul frontespizio la firma autografa di Favero e un timbro, con la variante del cognome: Biblioteca Prof. Giuseppe Favaro.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Dal 2009 museo di arte contemporanea della Fondazione Pinault a Venezia. Dal 1983 al 2004 centro espositivo di proprietà della famiglia Agnelli.

Data e modi di acquisizione 
La collezione è pervenuta in comodato d’uso gratuito alla Biblioteca di Area Umanistica (BAUM) a fine 2007.

Storia 
Il fondo costituisce parte della biblioteca originaria, struttura di supporto al Centro Internazionale dell’Arte e del Costume che svolse la propria attività scientifica all’interno di Palazzo Grassi dalla fine degli anni’ 40 e gli inizi degli anni ’80.

Accessibilità 
I volumi del fondo sono accessibili attraverso il Catalogo del Polo Veneziano e disponibili al pubblico, su richiesta, per consultazione e prestito. I libri sono contraddistinti a catalogo dalla sigla GRASSI.

Consistenza
La raccolta è composta da 3169 titoli, per lo più monografie pubblicate dai primi del ‘900 al 2003. 
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Fondo di storia dell’arte contemporanea. Raccoglie cataloghi di mostre, cataloghi dei principali musei nazionali e internazionali con raccolte di arte contemporanea e monografie degli artisti e movimenti artistici legati ai temi delle mostre realizzate negli anni della proprietà Fiat. Di minore consistenza le sezioni di fotografia, cinema, design, architettura e museografia.

Note
Negli anni ’80, sciolta la biblioteca Grassi, il nucleo documentario sulla storia della moda e del tessuto è confluito nella biblioteca di Palazzo Mocenigo, sede del Centro studi di storia del tessuto e del costume (Fondazione musei civici di Venezia).

Info
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Cristiano Grottanelli (Roma 1946 - Roma 2010) è stato docente di storia delle religioni all’Università di Pisa; a Roma “La Sapienza”; a Napoli “L’Orientale” per poi ottenere la cattedra di ordinario a Firenze. Tra gli anni ’80 e ‘90 è stato invitato a insegnare in molte Università nord-americane ed europee: l’Università di Minnesota (1984); l’Università di Chicago (1993 e 1996); École pratique des hautes études di Parigi (1999).

Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato acquistato nel 2009 dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente.

Storia 
La collezione è arrivata alla Biblioteca di Area Umanistica (BAUM) dall’abitazione romana dello studioso.
Dopo l’acquisizione, sono stati scorporati dal fondo circa 3000 titoli, già presenti in biblioteca e per questo motivo trasferiti al Dipartimento di Studi Umanistici. 

Accessibilità
Il fondo è interamente accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. La segnatura di collocazione dei documenti è contrassegnata dal prefisso GROTTANEL.
La collezione è disponibile a scaffale aperto, per consultazione e prestito. 

Consistenza
Il corpus è formato da circa 7640 documenti, tra libri e riviste, fotocopie e tesi di laurea e letteratura grigia (lettere, cartoline, fotografie).
Delle 70 riviste scientifiche, alcune sono state mantenute all’interno del fondo; altre, già presenti in biblioteca, sono andate ad integrarne le consistenze a scaffale aperto.
La letteratura grigia reperita all’interno dei volumi è stata separata dai volumi di riferimento e schedata a parte.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il fondo documenta gli interessi scientifici e l’attività di ricerca del professore. Sono presenti i classici della letteratura greca e latina e i relativi studi critici. La saggistica è incentrata sulla storia e religione del mondo classico e tardo antico e focalizzata - in particolare - sui temi quali la divinazione, la magia e il sacrificio. Sono ben rappresentate le sezioni relative all’ antico testamento, alla storia delle chiese cristiane, all’ebraismo, all’antropologia e alla storia moderna. 

Identificazione, ordinamento e collocazione
La presenza di timbri, annotazioni autografe, ex libris, note di possesso è stata indicata nelle note della descrizione catalografica.

Stato di conservazione
Lo stato di conservazione è in generale buono, ad eccezione degli esemplari ereditati dalla biblioteca paterna, contraddistinti dalla firma “Vinigi Lorenzo Grottanelli” che si presentano, per lo più, sfascicolati.

Documentazione
Nel 2009, in occasione dell’acquisizione, è stata stesa una relazione descrittiva del fondo, a cura dei professori Lucio Milano dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Riccardo Contini dell’Università di Napoli “L’Orientale”.

Note e segnalazioni
Cristiano Grottanelli nel 2006 ha donato la biblioteca presente nella casa di Calvi Dell’Umbria all’Università di Salerno, dando vita a un fondo Grottanelli anche presso l’Ateneo salernitano.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Frederic Lane è stato docente di storia alla Johns Hopkins University a Baltimora (1935-1966).
Dal 1943 al 1951 è stato curatore del Journal of Economic History.
Dagli anni ’60 ha ricoperto vari incarichi presso importanti istituzioni culturali veneziane, come l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e l’ Ateneo Veneto.

Data e modi di acquisizione
Dopo la sua morte (1984), i figli hanno donato alla biblioteca del Dipartimento di Studi Storici la sezione della biblioteca paterna riguardante la storia veneziana (1986).
A seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali di area umanistica nel 2006, la raccolta è confluita nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Indicizzazione del fondo
Il fondo, corredato da schede di inventario, è arrivato dalla casa di Lane a Westminster (Massachusetts, Usa).

Accessibilità
I documenti sono accessibili attraverso il Catalogo del Polo Veneziano e disponibili al pubblico per consultazione interna, su richiesta.
La collocazione dei documenti è contrassegnata a catalogo dal prefisso LANE.

Consistenza
La raccolta consta di circa 576 monografie e circa 23 testate di periodico in lingua inglese. Tra i libri, si contano oltre 160 titoli in lingua italiana.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il fondo è incentrato sulla storia di Venezia, sulla storia della marina veneziana, e - più in generale - sulla storia economica e sociale italiana dal Medioevo al Rinascimento.

Note
La maggior parte dei volumi è siglata Frederic C. Lane, in matita sul foglio di guardia.

Info
 consulenzabaum@unive.it 

Giuseppe Mazzariol (Venezia, 1922-Treviso 1989), allievo di Sergio Bettini a Padova, ha ricoperto la cattedra di storia dell’arte contemporanea a Ca’ Foscari (1973-1987). Ha fondato l’Istituto di discipline artistiche della facoltà di Lettere, è stato  preside di facoltà e primo direttore del Dipartimento di Storia e critica delle arti dell’Università Ca’ Foscari.
Tra gli anni ’50 e ’70 ha assunto incarichi di primo piano in alcune importanti istituzioni veneziane: la direzione della fondazione Querini Stampalia e la partecipazione al consiglio direttivo della Biennale di Venezia.

Data e modi di acquisizione 
La raccolta libraria è stata acquisita dall’Ateneo nel 1989.

Storia 
Costituito di materiali bibliografici presenti nello studio del docente, il fondo è  confluito, alla morte dello studioso, nella biblioteca del Dipartimento di storia e critica delle arti.
Nel 2006, a seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali di area umanistica, la collezione è stata trasferita nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica.

Accessibilità
I documenti sono accessibili attraverso il Catalogo del Polo Veneziano; sono disponibili al pubblico per sola consultazione interna. La loro collocazione è contrassegnata dal prefisso MAZZAR.

Consistenza
La raccolta conta 1710 titoli, per la maggior parte estratti di riviste o di miscellanee e fascicoli sparsi di periodici.
Le date di edizione dei documenti si collocano in un arco cronologico che va dal 1847 alla fine degli anni ’80.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Si tratta di un fondo di storia dell’arte dove trovano spazio in particolare documenti inerenti le questioni edilizie di Venezia e la salvaguardia della laguna veneta, da mettere in relazione ai ruoli di consulente e commissario ricoperti dal professore. Caratterizzano la collezione i cataloghi di mostre e gallerie d’arte italiane, per lo più di arte contemporanea.

Identificazione, ordinamento e collocazione
Gran parte dei frontespizi presenta il timbro “G. Mazzariol”. 

Bibliografia 
Per la biografia di Mazzariol si veda: Colore segno progetto spazio a cura di F. Bizzotto, M. Agazzi, Padova, Il Poligrafo, 2009, pp. 13-19.

Note 
L’archivio e la fototeca Mazzariol sono conservati presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali.

Info
 consulenzabaum@unive.it 

Attilio Milano (Roma, 1907- Hod Hasharon 1969), storico dell’ebraismo italiano, si è laureato in legge ed economia a Roma. A seguito delle leggi razziali, si è trasferito a Ramat Hasharon in Palestina (1939), dove ha vissuto alternando l’attività di storico a quella di industriale tessile.

Data e modi di acquisizione
Il fondo Milano è stato donato nel 2013 dalla famiglia Milano alla Biblioteca di Area Umanistica.

Storia
A seguito della morte di Milano (1969), la collezione libraria venne prima donata alla biblioteca del Centro di Cultura Italiana di Gerusalemme, per poi confluire nella biblioteca di Breslavia (Polonia).
Nel 2013 è stata donata alla Baum. Dal 2014 è disponibile al pubblico.

Accessibilità
La collezione è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. I documenti sono contraddistinti a catalogo dal prefisso MILANO e sono disponibili al prestito.

Consistenza
Il fondo è costituito di circa 1970 documenti, di cui circa un’ottantina di volumi in lingua ebraica; 38 titoli di periodico; 863 estratti.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Fondo di storia e cultura ebraica. Comprende prevalentemente saggi ed enciclopedie di storia politico-letteraria, con particolare focus sulla storia degli ebrei in Italia, dal medioevo al XIX secolo. Da segnalare, la presenza della prima edizione di Se questo è un uomo, pubblicato a tiratura limitata nel 1947 dall’editore torinese Francesco De Silva.

Mostre e altre attività di valorizzazione riguardanti il Fondo
Il fondo librario è stato presentato al pubblico nel corso della giornata inaugurale:La biblioteca personale e le carte private di Attilio Milano (Venezia, Biblioteca di Area Umanistica, 25 settembre 2015).
Nel 2018, la Baum ha raccolto l’invito del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino segnalando la presenza, nelle proprie collezioni, della prima rara edizione di Se questo è un uomo.

Bibliografia
Bibliografia degli scritti di Attilio Milano

Note
Il fondo presenta ex libris sotto forma di timbro.
L’Archivio Attilio Milano è consultabile  presso la Biblioteca “Renato Maestro” della Comunità ebraica di Venezia.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Antonio Morassi (Gorizia 1893 - Milano 1976) è stato uno storico e critico d’arte friulano.
Dopo il periodo della formazione viennese, ha ricoperto i primi incarichi presso la Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia. Successivamente è stato Direttore della pinacoteca di Brera, quindi di Soprintendente alle Gallerie e opere d’arte della Liguria. Ha insegnato Storia dell’arte a Pavia (1934-1941) e Milano (1932-1958).
Biografia

Data e modi di acquisizione
Il fondo librario è stato acquisito nel 1982 dal Dipartimento di Storia e Critica delle Arti dell’Università Ca’ Foscari.

Storia 
La collezione libraria è arrivata a Ca’ Foscari nel 1982 assieme all’archivio fotografico, grazie alla mediazione di Terisio Pignatti, allora docente di storia dell’arte moderna.
Nel 2006, a seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali, è confluita nella Biblioteca di Area Umanistica (BAUM). Inizialmente frammentato e collocato a scaffale aperto per materia, il fondo è stato ricomposto nella sua unitarietà a partire dal 2016.

Accessibilità 
Il fondo è interamente accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico in consultazione interna. La collocazione è contrassegnata a catalogo dal prefisso MORASSI.

Consistenza
La raccolta è costituita da 6111 documenti, di cui 1223 opuscoli ed estratti. Di particolare rilievo la ricca sezione di circa 1100 cataloghi d’asta internazionali.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il fondo documenta gli interessi scientifici e di ricerca di Morassi, incentrati in particolare sulla storia dell’arte veneta dal ‘400 al ‘700. 

Identificazione, ordinamento e collocazione
Libri e periodici sono contrassegnati da un ex libris cartaceo in seconda di copertina; opuscoli ed estratti riportano il timbro “fototeca Morassi”.
I frontespizi riportano, nella maggior parte dei casi, la firma autografa e la data.

Bibliografia
Sul fondo librario: B. Tagliapietra, Dall’Istituto di discipline artistiche al Dipartimento di storia e Critica delle arti (1970-1986), in Venezia Arti, 1, 1987, pp.157-158; V. Fontana, Antonio Morassi, storico d’arte mitteleuropeo, in Venezia Arti, 6, 1992, p. 168; A. Diano, Il recupero del fondo librario Antonio Morassi, ibidem, p. 173-174; M. Agazzi, Il deposito dei saperi di Morassi. L’archivio scientifico e la fototeca di Antonio Morassi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, a cura di S. Ferrari, Udine, Forum, 2012, p. 39-60.

Note 
L’archivio e fototeca di lavoro di Morassi sono conservati al Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali.

Info
 consulenzabaum@unive.it 

 

Pieter Willem Pestman (Amsterdam, 1933 - Pancalieri TO, 2010) è stato professore di storia del diritto dell' antico Egitto e della Grecia antica e direttore dell'Istituto di papirologia dell’ Università di Leida.

Data e modi di acquisizione 
Il fondo è stato donato dagli eredi Pestman alla Biblioteca di Area Umanistica nel 2013.

Accessibilità 
I documenti del fondo sono accessibili attraverso il Catalogo del Polo Veneziano con collocazione ARCHEO PEST. I libri sono disponibili al prestito, su richiesta; i fogli mobili e gli opuscoli in sola consultazione.
Alcune tipologie di materiali (fascicoli di riviste; fonti classiche; libri ottocenteschi) sono state scorporate dal fondo per implementare le sezioni lacunose della biblioteca. 

Consistenza
Il fondo conta oltre 870 titoli e una sezione di circa 200 documenti dell’archivio (fogli mobili manoscritti).
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Collezione di egittologia e papirologia, con particolare approfondimento sul diritto antico e sulla scrittura demotica. La maggior parte della opere sono in lingua straniera, prevalentemente tedesca, francese, inglese e olandese.

Attività di valorizzazione riguardanti il Fondo
Il fondo librario è stato presentato ufficialmente a Ca’ Foscari il 5 novembre 2013, nel corso della giornata di studi: Presentazione del fondo librario Pestman.

Note
Sono documentate, all’interno del fondo, tre tipologie differenti di ex libris. La loro presenza, come anche quella di annotazioni, timbri e dediche, è stata riportata nelle relative schede di catalogo.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Giovanni Quarantotti Gambini (Rovigno 1881- Venezia 1977), è stato patriota, storico e letterato istriano. Per il sostegno alle istanze irredentistiche, nel 1915 venne imprigionato dall’esercito austriaco a Sesana e confinato. Rientrato a Trieste alla fine della guerra, ha insegnato all’Accademia di Commercio, diretto la Scuola Complementare e l’Istituto magistrale. Negli anni Trenta, ha collaborato a numerosi quotidiani e riviste come il “Piccolo” e “Porta Orientale”. Nel secondo dopoguerra, pur mantenendo gli interessi di storico, fu attivamente impegnato come difensore dell'italianità dell’Istria e Trieste.

Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato donato dal figlio di Giovanni - Alvise Quarantotti Gambini- al Dipartimento di Studi Storici nel 1993. Un'ulteriore sezione della biblioteca dello studioso, costituita da circa 499 titoli, è pervenuta all’Ateneo nel 2001.

Storia
La parte acquisita dal Dipartimento di studi storici corrisponde alla “sezione di storia patria” della più ampia biblioteca personale di Quarantotti. Questa sezione, al momento della donazione, era ospitata all’interno della casa veneziana del figlio Alvise.

Accessibilità
Il patrimonio bibliografico è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. Il fondo è conservato a scaffale chiuso ed è disponibile per consultazione interna, su richiesta. E’ stata mantenuta la segnatura originaria dei volumi, accompagnata dal prefisso QUARAN.

Consistenza
Il materiale è costituito prevalentemente da libri ed estratti in lingua italiana, sono quasi del tutto assenti le pubblicazioni periodiche.
Il corpus comprende edizioni che vanno dal XV secolo fino agli anni ’70 del XIX secolo.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
La collezione presenta caratteri di grande omogeneità dal punto di vista contenutistico: comprende saggi ed estratti di carattere storico, storiografico e cronachistico, incentrati specificamente sull’area giuliano-dalmata, con particolare attenzione alle vicende storiche di Trieste e dei principali centri dell’Istria tra ‘800 e ‘900.
È ben rappresentata anche la produzione narrativa della Venezia Giulia della prima metà del’900 (Svevo; Stuparich; Slataper; Corradini).

Stato di conservazione
Lo stato di conservazione è precario. La maggior parte dei libri infatti ha una rilegatura in brossura che presenta, in alcuni casi, spaghi di cucitura rotti e parziale distacco della copertina. Gli esemplari più deteriorati non sono consultabili

Bibliografia
Approfondimento biografico in Istria e Dalmazia, Uomini e tempi, a cura di F. Semi, Udine, Del Bianco, pp.368-370.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Paolo Rizzi (Venezia 1932 - Venezia 2007) è stato giornalista del Gazzettino a partire dal 1959. Alla carriera di giornalista ha affiancato quella di critico e storico dell’arte. 
Biografia

Data e modi di acquisizione 
Il fondo è stato donato dallo stesso Rizzi al Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”. La data di donazione, incerta, è ascrivibile all’anno 2000, sulla base della data di edizione dei documenti donati e al loro numero di inventario. Nel 2006, a seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali di area umanistica, la raccolta è entrata a far parte della sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica (BAUM).

Accessibilità 
Il fondo è interamente accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano. La collocazione dei documenti è contrassegnata a catalogo dal prefisso RIZZI. È disponibile al pubblico per consultazione, su richiesta.

Consistenza 
La raccolta conta circa 460 documenti pubblicati tra il 1938 al 2000. 
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Fondo di storia dell’arte contemporanea, che testimonia l’attività di Rizzi come critico e membro di commissioni di concorsi d’arte nel Triveneto. Comprende cataloghi di esposizioni e rassegne di pittura, incisione e grafica. Sono presenti, in minore quantità, cataloghi di mostre personali di artisti di area veneto-friulana (A. Viani; G.C Tramontin; Afro Basaldella etc). Sono presenti inoltre 15 titoli di periodici, di cui si segnala la collezione completa di “Bolaffi arte” (1970-1981). 

Info
 consulenzabaum@unive.it 

Francesco Semi (Capodistria 1910 - Venezia 2000) è stato un filologo e docente di italiano e latino al liceo classico “Combi” di Capodistria e al liceo scientifico “Benedetti” di Venezia.

Data e modi di acquisizione
Il fondo è pervenuto all’Università Ca’ Foscari nel 2001 dalla casa veneziana del docente, grazie ad una donazione dei figli. Dal 2006 si trova nella sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica (BAUM).

Accessibilità
Il fondo è accessibile dal Catalogo del Polo Veneziano: la collocazione dei documenti è contraddistinta dal prefisso SEMI.
È disponibile al pubblico per consultazione interna, su richiesta.

Tipologia
Il fulcro della raccolta è rappresentato da fonti latine e greche delle collane: Loeb Classical Library e Oxford Classical Texts.
Le edizioni coprono un periodo cronologico che va dagli anni ’10 agli anni ’90 del Novecento.
Titoli del fondo [XLS]

Note
La quasi totalità dei libri è dotata di un ex libris cartaceo posto sulla controguardia anteriore del volume.
Una sezione dell’originario “Francesco Semi” (duecento monografie e materiale archivistico) è conservato all’Ateneo Veneto.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Pasquale Setari fu giudice e presidente del tribunale di Padova, tra gli anni ‘40 e fine degli anni ’70.

Data e modi di acquisizione
Il fondo, definito negli atti amministrativi “biblioteca di studi meridionali”, è stato donato dagli eredi Setari al Dipartimento di Studi Storici nel 1995.

Storia
La collezione proviene dall’ abitazione padovana del giudice. All’indomani della morte, è stata trasferita a Palazzo Gritti, allora sede della biblioteca del Dipartimento di Studi Storici. Nel 2006, quando si è costituita la Biblioteca di Area Umanistica, la collezione è confluita nella sezione fondi speciali della biblioteca, dove tuttora è conservata.

Accessibilità
La collezione è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano.
Il fondo è conservato a scaffale chiuso, identificato dalla segnatura  SET,  ed è disponibile al pubblico in consultazione interna, su richiesta.

Consistenza
Il fondo comprende 657 documenti di cui una trentina estratti. Significativa per quantità è la sezione di volumi pubblicati nell’800 e in prima edizione. Sono presenti anche molte copie anastatiche. L’aggiornamento della raccolta arriva ai primi anni ’80.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
La collezione riflette il legame del giudice con la Lucania, sua terra di origine, e con tutto il Mezzogiorno, studiato prevalentemente negli aspetti storici e storiografici, con particolare attenzione al periodo risorgimentale. Non mancano testimonianze sul folclore e le tradizioni popolari.

Note
Alcuni documenti sono contrassegnati dal timbro: “Dr. Pasquale Setari” seguito dall’ indirizzo privato padovano.
Una parte della collezione originaria è conservata al Centro Studi Ettore Lucini di Padova.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Giuseppe Spadaro (Floridia, SR 1926 - Catania 2003) è stato docente di lingua e letteratura greca e neogreca. Dopo la laurea in Lettere ha insegnato lingua e letteratura greca in alcuni licei siciliani, alternando l’attività di insegnamento a due lunghi trasferimenti ad Atene. Docente in Lingua e letteratura neogreca alla facoltà di Lettere dell'Università di Catania prima e alla Sapienza di Roma poi, rientrò definitivamente a Catania nel 1980 da ordinario di Filologia greca medievale. Nel 1991 ricevette ad Atene la laurea honoris causa.

Data e modi di acquisizione 
Il lascito è stato acquisito nel 2008 all’Università Ca’ Foscari grazie ad una donazione della moglie.

Storia 
La collezione Spadaro oggi è conservata in tre biblioteche: la Biblioteca di Area Umanistica di Ca’ Foscari; la biblioteca comunale di Sant'Angelo Muxaro (AG) e la biblioteca della Fondazione Guarino Amella di Canicattì (AG), che raccoglie oltre 3400 documenti, tra saggi, tesi di laurea, carte ed appunti, donati dallo stesso professore.

Accessibilità 
Il fondo veneziano è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico per consultazione interna, su richiesta. I volumi sono identificati a catalogo dalla sigla NGS (Neo Greco Spadaro).

Consistenza
La raccolta comprende circa 330 documenti, tra libri ed estratti.
Quasi del tutto assenti le riviste, se si esclude qualche fascicolo della Rivista di studi bizantini e neoellenici e di Thesaurismata.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il fondo rispecchia fedelmente l’ambito di indagine scientifica dello studioso ed è perciò caratterizzato dalla presenza di saggi e repertori di filologia e letteratura greca, con particolare riguardo all’epoca medievale e all’area geografica del Sud Italia. Rilevante è la presenza di lessici e dizionari storici, che sottolineano l’interesse del docente per gli aspetti evolutivi della lingua greca, dall’età classica all’età post bizantina.
La raccolta è corredata da un centinaio di estratti.

Note 
I documenti sono contrassegnati dalla firma del possessore sul frontespizio e da un ex libris contenente il numero di inventario del volume apposto dallo stesso Spadaro.
Il 6 giugno 2008, in occasione della Giornata di studio I libri greci a Venezia, la Biblioteca di Area Umanistica ha esposto una selezione delle opere dei fondi Vitti e Spadaro. 

Info
 consulenzabaum@unive.it

Dopo la laurea ad Atene, sua città natale, Caterina Spetsieri (1926-2018) si è specializzata in storia dell’arte a Padova. Ha insegnato storia dell’arte al Politecnico di Atene e lingua e letteratura neoellenica nelle università di Lecce e Pisa.  A partire dalla metà degli anni ’60 si è trasferita ad Atene, dove ha vissuto a lungo anche per gli incarichi del marito, l’archeologo Luigi Beschi, alla Scuola archeologica italiana di Atene.

Data e modi di acquisizione 
Il fondo è pervenuto alla Biblioteca di Area Umanistica nel 2019, a seguito della donazione da parte di Maria Serena Funghi, papirologa della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Storia
La collezione costituiva parte della biblioteca personale di Caterina Spetsieri Beschi. Alla sua scomparsa, nel 2018, gli eredi l’hanno donata a Maria Serena Funghi.  

Accessibilità
Il fondo ha mantenuto la sua unità fisica originaria ed è disponibile al pubblico in consultazione, su richiesta.
I documenti, contraddistinti dal prefisso SPETSIERI, sono ricercabili attraverso il Catalogo del Polo Veneziano 

Consistenza
Il fondo contiene 125 monografie, 47 estratti,10 fascicoli sparsi di riviste (Folia neohellenica, Nea estia, Zygos ecc.) per lo più in lingua neoellenica. È presente anche la principale produzione editoriale della studiosa.
Titoli del  fondo [XLS]

Tipologia
La raccolta rispecchia fedelmente i filoni di ricerca della docente: le relazioni politiche e culturali tra Italia e Grecia nel corso dell’ Ottocento, con particolare riguardo alla storia dei moti risorgimentali e al fenomeno del filellenismo italiano nella cultura e arti figurative. Non mancano studi sulle comunità greco-orientali d’Italia (Trieste, Salento ecc.).

Identificazione, ordinamento e collocazione
Una ventina di esemplari, verosimilmente doni, contengono dedica autografa a Caterina Spetsieri. 

Info
 consulenzabaum@unive.it  

Angelo Sullam (Venezia, 1881 – Venezia, 1971), avvocato e imprenditore, ricoprì importanti incarichi politici e istituzionali, a livello locale e nazionale, a favore della comunità ebraica italiana. Nel secondo dopoguerra, affiancò a queste attività quella di libero docente di Economia e legislazione delle bonifiche all’Università di Padova.

Storia
Il fondo librario è pervenuto al Seminario di storia della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ca’ Foscari grazie a una donazione degli eredi. Dismesso il Seminario nel 1986, la raccolta è confluita nel Dipartimento di Studi Storici. Nel 2006, a seguito della fusione delle biblioteche dipartimentali di area umanistica, il corpus è entrato a far parte della sezione fondi speciali della Biblioteca di Area Umanistica (BAUM).

Accessibilità
Il fondo è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano: è collocato secondo la segnatura originale e ha come prefisso la sigla SULLAM. È disponibile in consultazione, su richiesta.

Consistenza
La raccolta comprende 1797 documenti, per lo più libri, pubblicati tra il 1792  e gli anni ‘70.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il lascito contiene prevalentemente saggi di carattere storico, relativi al periodo che va dall’epoca risorgimentale alla seconda guerra mondiale.
Particolare rilevanza rivestono i testi legislativi. Si segnalano per completezza le serie degli “Atti del Parlamento Subalpino” (sessioni dal 1848 al 1859); le “Assemblee del Risorgimento”; il “Bollettino delle leggi del Regno d’ Italia (1802-1814) e l’ ottocentesca “Storia della Repubblica di Venezia” a fascicoli, di Cappelletti.

Stato di conservazione
Lo stato di conservazione del materiale è precario. In parte è interessato da danni alle carte, macchiate o lacerate. Le lacerazioni interessano, in particolare, le copertine e i fogli interni dei volumi primo novecenteschi.

Note
Questa collezione è una parte di una più ampia biblioteca personale donata dagli eredi a istituti culturali e biblioteche italiane, quali il Centro di Documentazione Ebraica contemporanea di Milano (CDEC); la Biblioteca del Consiglio Regionale del Veneto; la Biblioteca di Palazzo Maldura a Padova; la Biblioteca della Comunità Ebraica di Venezia.

Bibliografia
Per una storia delle donazioni librarie Sullam in Veneto: Fondo Angelo Sullam a cura di G. Tedeschi e P. Ciprian, Venezia, Consiglio regionale del Veneto, 2011; Catalogo del fondo Angelo Sullam, a cura di G. Tedeschi e P. Ciprian, Venezia, s.n., 2007.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Di origine greca per parte di madre, Mario Vitti (Istanbul, 1926-) si trasferisce a Roma alla fine della seconda guerra mondiale. Insegna Lingua e Letteratura greca moderna all’Orientale di Napoli, all’Università di Palermo, e a Viterbo. Viene insignito della laurea honoris causa dalle Università di Salonicco, Parigi e Nicosia. All’attività accademica affianca l’impegno come traduttore, soprattutto di poesia greca del Novecento. È autore di una Storia della letteratura neogreca, opera di riferimento per la conoscenza della letteratura della Grecia moderna.
Vive a Roma ed è presidente dell'Associazione Nazionale di Studi Neogreci.

Data e modi di acquisizione 
La prima parte del fondo è stata acquisita dall’Università Ca’ Foscari nel 2005 grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura di Grecia e del Ministero dell'Educazione e della Cultura della Repubblica di Cipro. 

Storia 
La collezione fa parte della biblioteca privata di Mario Vitti, in parte acquisita - assieme all’archivio personale - anche dall’Università di Princeton (Firestone Library).
Il fondo veneziano, dal 2005 ad oggi, si è arricchito grazie a due donazioni successive: tra il 2009 e il 2011 è stato donato un corpus di opuscoli ed estratti; nel 2017 circa duecento volumi.

Accessibilità 
Il patrimonio bibliografico è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano ed è disponibile al pubblico per sola consultazione interna. I volumi del fondo sono contrassegnati dal prefisso VITTI. 

Consistenza
Il fondo comprende, ad oggi, circa 3842 documenti: 3745 libri, per lo più in lingua neogreca, 47 titoli di periodico, spesso in numero unico; 50 estratti. I materiali rinvenuti all’interno dei libri (lettere; ricevute; ritagli di giornale; fotocopie di articoli etc.) sono stati raccolti a parte.
Si segnala inoltre la presenza di una decina di musicassette e dischi sulla canzone popolare greca.
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Il focus della raccolta è la letteratura greca moderna e contemporanea (circa l'80% del totale), ma trovano spazio anche libri sulla lingua; traduzioni di opere letterarie dal neogreco ed in neogreco. Sono presenti, pur in numero inferiore, studi dedicati alla filosofia, alla religione greca ortodossa e un piccolo nucleo di opere dedicato alla civiltà greca dell’Italia meridionale.

Identificazione, ordinamento e collocazione
La maggior parte dei volumi è corredata da ex libris di due tipologie, una per i doni e una per i libri altrimenti acquisiti.

Note 
Alla figura e all’opera di Mario Vitti sono state dedicate due giornate di studio all'Università Ca’ Foscari: la prima Libri greci a Venezia (6 giugno 2008); la seconda Libri greci a Venezia (2) (16 dicembre 2017).

Info
 consulenzabaum@unive.it

Stuart Woolf (Londra, 1936 – Firenze 2021), dopo aver insegnato storia in varie università inglesi, è stato docente all'Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi e all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. A Ca’ Foscari ha ricoperto la cattedra di storia contemporanea dal 1996 al 2006.

Data e modi di acquisizione 
La donazione Woolf è pervenuta alla Biblioteca di area umanistica in due fasi, rispettivamente nel 2008 e nel 2012.

Storia 
La raccolta proviene dall’abitazione privata di Settignano (Firenze).
In vista della donazione, Woolf coordina la selezione dei documenti, producendo un inventario dei titoli non posseduti dalla biblioteca.
Vengono espunti dalla donazione veneziana circa 500 volumi destinati all'Istituto Storico della Resistenza in Toscana (Firenze). 

Accessibilità 
Il fondo è accessibile attraverso il Catalogo del Polo Veneziano (ad eccezione delle tesi di laurea). Trattandosi di una donazione senza vincoli, i libri sono andati ad integrare le raccolte a scaffale aperto. Le riviste, in parte hanno sostituito i numeri mancanti dei titoli già presenti, in parte sono state accorpate in una sezione dedicata (DEP STOW). Disponibili su richiesta gli estratti e i volumi rari.

Consistenza
Il fondo conta circa 1900 documenti tra cui un centinaio di libri rari (editi tra 1831-1889).
Titoli del fondo [XLS]

Tipologia
Si tratta di una collezione di argomento storico e storiografico, incentrata sulla storia europea del primo Novecento, con un focus sui regimi totalitari.
I materiali sono eterogenei e comprendono libri; estratti; riviste; tesi di laurea e dottorato, documenti per il 70% in italiano, per il 30% in lingua (inglese, francese, spagnolo).
Nell’intento di Woolf vengono privilegiati, soprattutto con la seconda donazione, i documenti di aree fino ad allora poco coperte dal punto di vista disciplinare, come la storia della Spagna, dell’Europa orientale nel 19° secolo. È presente inoltre un corpus di saggi di taglio politico-sociale, collocati nella sezione di scienze sociali.

Identificazione, ordinamento e collocazione
Tutti i documenti riportano sul frontespizio il timbro “Dono Stuart Woolf”. Le notizie a catalogo sono contrassegnate dalla nota di possesso: “Woolf, Stuart J.”

Stato di conservazione
Sono stati collocati a scaffale solo libri in buono stato di conservazione.
Gli esemplari deteriorati sono stati separati e imbustati, in attesa di un intervento di restauro.

Info
 consulenzabaum@unive.it

Last update: 19/12/2024