Primi piani

Stefano Dall'Aglio
Storia moderna

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Sono nato e cresciuto a Roma, dove ho completato un dottorato di ricerca all’Università Sapienza. Dal 2019 sono a Ca’ Foscari, dove insegno Storia Moderna e Public History e dove faccio parte del VeDPH (Venice Centre for Digital and Public Humanities), un centro di eccellenza del Dipartimento di Studi Umanistici che lavora per sviluppare il sapere umanistico in due direzioni innovative: il digitale e la dimensione pubblica. Sono uno storico moderno e il mio tradizionale ambito di ricerca è sempre stata la Firenze del Rinascimento, con particolare attenzione al dissenso politico e religioso. A questo interesse più tradizionale, saldamente legato alla passione per la ricerca di archivio, va aggiunto quello per la Public History e le Digital Humanities.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Dopo il dottorato ho lavorato a lungo in istituzioni internazionali anche non universitarie, come il Medici Archive Project, un istituto di ricerca americano con sede a Firenze nel quale mi sono accostato alla storia digitale. Ho lavorato nelle università di Leeds e Edimburgo e ho fatto esperienze importanti in molti istituti di ricerca prestigiosi, dall’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies all’Institut d’Histoire de la Réformation di Ginevra, dalla Newberry Library di Chicago allo Schoenberg Institute for Manuscript Studies di Philadelphia. Tutte queste esperienze lontano dalla realtà accademica del nostro paese mi hanno consentito di crescere e maturare profondamente, per poi tornare nell’università italiana molto più ricco, sensibile e consapevole di quando ero partito.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Esistono molte diverse tipologie di soddisfazioni professionali. Una, innegabile, è il riconoscimento dell’eccellenza nella ricerca, come quando il mio ultimo libro è stato insignito del prestigioso Helen & Howard R. Marraro Prize dell’American Historical Association. La ricerca di archivio, poi, mi ha sempre dato dei brividi difficili da descrivere, come quando nell’Archivo di Simancas in Spagna ho trovato due straordinarie lettere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo che mi hanno consentito di riscrivere un piccolo pezzo di storia europea del Cinquecento. Per finire, non voglio dimenticare le soddisfazioni date dalla didattica, sia i risultati e l’apprezzamento degli studenti sia la sensazione di poter contribuire, pur se in minima parte, al loro cammino verso il futuro.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Insegnare e fare ricerca sono due facce della stessa medaglia, due componenti fondamentali dello stesso lavoro che si alimentano a vicenda. La ricerca consente di andare oltre le conoscenze precedenti aggiungendo un piccolo tassello a quel mosaico infinito che è la comprensione del nostro passato. L’insegnamento consente di trasmettere le nostre conoscenze e metodologie alle nuove generazioni, mettendo al servizio della crescita altrui il patrimonio acquisito in tanti anni di studio, ma anche di imparare molto attraverso il confronto critico con gli studenti. Ritengo che sia importante trovare un buon equilibro tra questi due aspetti del nostro lavoro, senza dimenticare di andare oltre le aule universitarie e portare la nostra esperienza e la nostra ricerca anche ad un pubblico più generale.

A che progetto sta lavorando attualmente?
Recentemente ho avuto la straordinaria opportunità di lavorare su di un carteggio di circa quattrocento lettere seicentesche di cui nessuno conosceva l’esistenza, tuttora in mani private e inaccessibili al pubblico. Occasioni del genere capitano raramente agli storici e spalancano un mondo di possibilità in termini di nuove scoperte e maggiore comprensione di un passato ancora nascosto. Attualmente sto scrivendo un libro sulle affascinanti storie che emergono da queste carte e sto realizzando un database digitale online delle lettere per condividere questo prezioso tesoro con tutti gli studiosi interessati in ogni parte del mondo.

Last update: 17/04/2024