Nuova Laurea: Environmental Humanities
I corsi saranno tenuti da docenti di tutti i dipartimenti dell’ateneo, dimostrando il superamento della tradizionale dicotomia tra le risposte alle problematiche ambientali delle discipline inerenti alla "natura" e quelle inerenti alla "cultura". Accanto a corsi focalizzati sugli aspetti scientifici per comprendere la fisica, la chimica e gli impatti sugli ecosistemi, ci saranno corsi di antropologia, letteratura, storia, filosofia ma anche diritto e economia.
Attingendo alla tradizione cafoscarina di studio e ricerca sulle civiltà asiatiche, inoltre, ci saranno, ad esempio, corsi focalizzati sul panorama della storia ambientale dell’India, sulla governance ambientale della Cina, sulla natura nel mondo persiano o ancora sul rapporto tra Buddhismo, natura e tecnologia nell’estremo Oriente, per sottolineare la necessità di uno sguardo interculturale sulla questione ambientale.
La città in cui questa laurea nasce, offre un altro motivo di interesse per gli studenti. “Venezia non è un luogo qualsiasi in cui studiare le Scienze Umane Ambientali - fa notare Bassi - questa città pone e stimola riflessioni critiche e risposte creative immediate. Per questo, nel programma viene dato spazio anche all'esperienza diretta dell'ecosistema lagunare veneziano e all'interazione con la scena culturale della città, sotto la guida di docenti, professionisti esterni e scienziati ambientali”.
Tutte le informazioni sulla nuova laurea sono online alla pagina https://www.unive.it/cdl/lm10
In occasione dell'avvio di questo nuovo corso di laurea, il Center for the Humanities and Social Change promuove un simposio che offre venti conversazioni virtuali volte a illustrare il significato del contributo umanistico alla grande questione ambientale.
Dal 7 luglio 2020, accedendo alla pagina unive.it/ehvenice, si potranno seguire dialoghi tra alcuni dei principali intellettuali che si sono dedicati alla crisi climatica e loro interlocutori veneziani che, da Ca'Foscari e altre importanti istituzioni cittadine, raccontano la principale sfida del nostro tempo dall'osservatorio lagunare.
Si comincerà con un dialogo tra gli studenti di Ca'Foscari e Amitav Ghosh, lo scrittore e studioso indiano che al rapporto tra mutamenti climatici e cultura ha dedicato il fondamentale saggio La grande cecità e il romanzo L'isola dei fucili, ambientato anche a Venezia. Seguiranno conversazioni tra chimici e filosofi della scienza, antropologi e studiosi di sistemi complessi, scienziati ambientali e geografi, storici contemporanei e dell'antichità, artisti e curatori, giornalisti e sociologi, letterati e politici, archeologi e sinologi, documentaristi ed economisti, biologi ed attivisti – un grande sforzo interdisciplinare che rappresenta anche l'offerta didattica del nuovo corso di laurea.
Consulta il programma completo delle conversazioni su https://hscif.org/venice-events/
Nel 2017 viene inaugurato l’innovativo Center for the Humanities and Social Change dell’Università Ca’ Foscari Venezia, oggi laboratorio di ricerca sul rapporto tra cultura e ambiente. Meno di tre anni dopo, la nuova laurea magistrale in “Environmental Humanities”, unica nel panorama italiano, entra nell’offerta formativa dell’ateneo, unendo scienze e discipline umanistiche per comprendere e raccontare i cambiamenti climatici.
“La sfida globale posta dalla crisi climatica e ambientale, anche con le sue ricadute sanitarie, richiede approcci multidisciplinari e una cooperazione tra saperi senza precedenti - spiega Shaul Bassi, direttore del Centro e coordinatore della nuova laurea in Environmental Humanities - Abbiamo progettato un percorso tra le scienze, le discipline umanistiche e le arti, per formare la prossima generazione di operatori culturali, intellettuali pubblici, formatori e leader capaci di immaginare, raccontare ed educare ad un futuro sostenibile per l'ecosistema terrestre”.
La laurea sarà ospitata dal Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea (DSAAM) e si avvale di una collaborazione interdipartimentale. Oltre al già citato DSAAM, vi contribuiscono docenti dei dipartimenti di Scienze Ambientali, Informatica e statistica (DAIS), Economia (DEC), Filosofia e Beni Culturali (DFBC), Studi Linguistici e Culturali Comparati (DSLCC), Studi Umanistici (DSU). Sarà inoltre interamente in inglese per “aprire le porte agli studenti stranieri, ma soprattutto per dare a tutti l’opportunità di misurarsi e trovare lavoro in un contesto internazionale”, afferma Bassi. Tra gli sbocchi professionali la consulenza, la comunicazione e l’educazione ambientale e la cura di eventi culturali.