Precious caps
L'Università Ca' Foscari in collaborazione con il fablab di Ateneo DEL FABLAB ha attivato nel 2017 un processo virtuoso di circular economy all’interno dell’Ateneo, che ha visto la partecipazione attiva della comunità cafoscarina.
L’economia circolare è un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro.
Il progetto di Ca’ Foscari ha visto l’applicazione di questo modello nelle sedi dell’Ateneo, a partire dal recupero dei tappi di plastica che vengono buttati ogni giorno, per trasformarli in nuovi oggetti, grazie all’attività del fablab.
Una mostra dedicata a Precious caps!
Dal 12 al 28 aprile 2018 presso l'atrio della sede centrale di Ca' Foscari è stata organizzata una mostra dedicata all'iniziativa, che illustrava le varie fasi del progetto dalla raccolta alla produzione degli oggetti, con l'esposizione di macchine e prototipi.
Martedì 17 aprile alle ore 15.00 si è tenuto un incontro con il maker Matteo Silverio per presentare il lavoro realizzato.
Coinvolgimento studenti
A maggio 2017 è stata lanciata una specifica call su questo progetto, a cui hanno risposto una ventina di studenti e studentesse dell'Ateneo.
Il team si è occupato attivamente dello sviluppo del progetto, coordinato dall'assegnista di ricerca Matteo Silverio.
In particolare gli studenti e le studentesse hanno supportato il processo di raccolta e trasformazione dei tappi, le fasi di pianificazione e realizzazione del ciclo di raccolta, la raccolta dei dati relativi alle varie fasi del progetto, la trasformazione del materiale plastico, la produzione degli oggetti e il confezionamento degli oggetti finali.
Hanno inoltre curanto, con il supporto delle strutture interne, gli aspetti di comunicazione, come la realizzazione del piano editoriale, la redazione di testi divulgativi e descrittivi, la documentazione foto e video del progetto in tutte le sue fasi e l'organizzazione di iniziative di promozione e divulgazione all’interno dei Campus.
Gli studenti raccontano Precious Caps
Cos'è Precious Caps?
Precious Caps è un progetto attivato nel maggio 2017 da Ca' Foscari Sostenibile che ha come obiettivo la realizzazione di una piccola economia circolare sostenibile all'interno dell'Ateneo.
Il lavoro è incentrato sul riutilizzo dei normali tappi di plastica (delle bottiglie d'acqua, delle bibite, del latte...) che vengono raccolti e trasformati in oggetti completamente nuovi e di uso quotidiano.
Tutte le fasi del progetto, dalla raccolta alla produzione degli oggetti, dall'informazione all'organizzazione di eventi informativi, sono gestite da una ventina di studenti che hanno aderito all'iniziativa, dal personale del FabLab e di Ca' Foscari Sostenibile, ma per la realizzazione di un'economia circolare e sostenibile è fondamentale il contributo attivo di tutti gli studenti e del personale dell'università, affinché sia possibile raccogliere i tappi necessari.
Se il progetto darà i risultati sperati, avremo dimostrato che è possibile, all'interno dell'università, creare un processo produttivo che rispetti l'ambiente trasformando i rifiuti in oggetti utili.
I nuovi bidoni per la raccolta tappi firmati Precious Caps!
Dall’inizio di quest’anno avrete di certo notato dei nuovi bidoni blu comparire nelle varie sedi dell’università, non è vero? Per chi non li avesse ancora visti ecco qui un’immagine.
Questo è uno dei tanti contenitori che abbiamo creato per raccogliere i tappi che stiamo usando per il nostro progetto!
Economia circolare
Il progetto Precious Caps è incentrato si sul riciclo di tappi, ma anche sul verificare gli effetti di un potenziale processo di Economia Circolare attivabile all’interno dell’Ateneo.
Innanzitutto cos’è l’Economia Circolare? di base viene definita come un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo, dove tutte le attività sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro, riducendo al minimo la quantità di materiale di scarto e di conseguenza anche l’impatto negativo che questo ha sull’ambiente. Tutto ciò che viene considerato scarto nell’ambito dell’economia lineare viene quindi valutato come preziosissima risorsa quando si tratta di economia circolare, in quanto prodotti, componenti e materiali di ogni genere vengono utilizzati al massimo del loro valore e potenziale.
Ecco i principali valori alla base di questo sistema:
- preservare e valorizzare il capitale naturale, attraverso un’accurata selezione delle risorse, del processo e delle tecnologie necessarie a sostenere il ciclo di recupero;
- ottimizzare il rendimento delle risorse prese in considerazione. Ciò può essere ottenuto tramite un design efficiente dei prodotti, di modo tale da garantirne il futuro riciclo;
- promuovere un sistema efficace, scovando ed eliminando potenziali effetti collaterali negativi.
Infine, questo tipo di ciclo di sviluppo continuo e positivo per l’ambiente funziona si su vasta scala, ma altrettanto su progetti più contenuti, come ad esempio Precious Caps stesso.
Precious Caps alla SERR!
In occasione della SERR - Settimana Europea Per la Riduzione dei Rifiuti - che mira a sensibilizzare e informare sulla necessità di ridurre i rifiuti, l’Università Ca’ Foscari ha organizzato diverse iniziative incentrate sul tema dell’economia circolare. Il progetto Precious Caps vuole proprio riprodurre un esempio di economia circolare all’interno dell’Ateneo, per questo motivo non potevamo mancare all’edizione di quest’anno, che ha preso il nome di “Diamo una seconda vita agli oggetti”, abbiamo così organizzato un punto informativo al Campus Economico di Ca’ Foscari dove è stato possibile conoscere il nostro progetto da vicino e approfondire il tema del riciclo della plastica, in particolar modo di quella da noi utilizzata.
Abbiamo perciò preparato un primo poster che illustrava i principali tipi di plastica, suddivisi in 7 categorie secondo il sistema americano SPI (Society of the Plastics Industry) e riconoscibili da un numero o una nomenclatura, ed esempi del loro possibile riutilizzo. Il secondo poster incentrato sull’HDPE, il tipo di plastica da noi utilizzato, mostrava degli esempi di oggetti riciclati dall’HDPE ed il relativo numero di tappi necessari per produrli.
Ma perché solo i tappi e non l’intera bottiglia?
La ragione è che i tappi di bottiglia sono fatti di un tipo di plastica chiamata HDPE che è proprio il tipo che serve a noi per essere riutilizzato in laboratorio. L’HDPE viene preferito per la raccolta ad altri tipi di plastica dal momento che è facilmente lavorabile poiché fonde a temperature più basse rispetto ad altri tipi di plastica e perciò è più facilmente riciclabile. Purtroppo non tutti i tappi fatti di HDPE presentano questo simbolo al loro interno, ma generalmente i tappi di bottiglia di bevande sono sempre fatti da questo tipo di plastica.
Dall’inizio dell’anno abbiamo già raccolto moltissimi tappi e speriamo di continuare così fino alla fine!
Il numero che indica l’HDPE è il 2 ed è facilmente riconoscibile da questo simbolo:
Le sedi dove sono collocati i bidoni
I bidoni sparsi per le sedi di Ca’ Foscari sono ben 39, di seguito la lista delle sedi dove potete trovarli:
- Auditorium Santa Margherita
- Ca’ Bembo
- Ca’ Bernardo
- Ca’ Bottacin
- Ca’ Cappello
- Ca’ Foscari centrale
- Ca' Foscari Zattere (CFZ)
- Ca’ Dolfin
- Campus Scientifico di Mestre
- Malcanton – Marcorà/ BAUM
- Palazzina Briati
- Palazzo Cosulich
- Polo didattico San Basilio
- Rio Nuovo
- San Giobbe
- San Sebastiano
- San Servolo
- Santa Marta
Smistamento per colore
Fase chiave del progetto è stata, ed è ancora, lo smistamento dei tappi per colore: infatti, dopo i primi esperimenti di produzione, è stato rilevato che non tutti i colori vanno d’accordo l’uno con l’altro e che, per ottenere un prodotto finito dal colore accattivante, la suddivisione per colore gioca un ruolo importantissimo. Nella fase di riciclo vengono utilizzati materiali che oltre a possedere già caratteristiche diverse hanno anche pigmentazioni diverse; per cui per ottenere un prodotto esteticamente piacevole c’è bisogno di incorporare la fase di smistamento per colore nel processo.
I ragazzi del progetto, insieme a Matteo, dopo aver recuperato i tappi dalle varie sedi, hanno poi individuato 5 macro classi rispetto alle varie tinte:
- Blu/azzurro - il colore in assoluto più frequente
- Bianco
- Rosso/rosa/arancione
- Verde
- Nero/grigio/oro - i più rari secondo la classifica personale del team
Una sesta categoria comprende tappi di colore giallo, successivamente distribuiti in piccole quantità tra i precedenti gruppi, in quanto non incidono sulla colorazione.
Mescolando in modo opportuno le serie di colori (unendo, ad esempio, blu/azzurro e verde), si ottengono sfumature uniche dall’effetto marmoreo che garantiscono originalità ai prodotti finiti.
Infine, va notato un aspetto del processo che può andare a vantaggio o meno all’intera produzione. Fondere la plastica all’interno del macchinario può infatti lasciare residui di colore all’interno delle cavità che vanno a “contaminare” la colorazione dei prodotti successivi: a seconda dell’ordine in cui i colori vengono selezionati e sciolti, infatti, il colore definitivo può assumere tonalità diverse, più o meno affascinanti.
10 Curiosità sulla plastica
- Il Ruanda è stato il primo paese a vietare i sacchetti di plastica.
- Se si lega un sacchetto di plastica intorno alle foglie di un albero, si avrà abbastanza acqua potabile per evitare la disidratazione.
- Nel 1941, Henry Ford creò un’automobile utilizzando canapa e plastica di soia.
- Il Cellophane in realtà non è plastica, ma cellulosa, ed è biodegradabile dopo circa 90 giorni a contatto con il terreno.
- Ogni secondo vengono utilizzati 160.000 sacchetti di plastica nel mondo.
- Ogni anno vengono prodotti 5 trilioni di sacchetti di plastica (se uniti l’un l’altro, potrebbero coprire il diametro della Terra per ben 7 volte!).
- La Great Pacific Garbage Patch è principalmente composta di plastica e copre il doppio della grandezza del Texas.
- Meno del 3% della plastica nel mondo viene riciclato.
- Gli americani usano oltre 2.5 milioni di bottiglie ogni 30 minuti, ma la maggior parte di queste non viene riciclata.
- Riciclare una tonnellata di plastica può far risparmiare fino a 2000 galloni di benzina.
Last update: 28/08/2024