Archivio e fototeca Antonio Morassi
Antonio Morassi (Gorizia 1893-Milano 1976), storico dell’arte formatosi a Vienna, nel corso della sua articolata attività raccolse un consistente insieme di materiali di inestimabile valore scientifico. Nella sua fototeca di lavoro, oltre alle fotografie, egli conservò carteggi, perizie ed expertises proprie e di altri studiosi, appunti manoscritti, schede, estratti bibliografici, ritagli di stampa. Il materiale venne raccolto in un periodo compreso tra gli anni Venti e il 1976 per lo studio delle opere d'arte che gli venivano sottoposte da altri esperti, da collezionisti e da antiquari, oppure da lui indagate in vista della pubblicazione di studi e monografie riguardanti l'ambito prevalente delle sue ricerche: la pittura italiana dal XV al XVIII secolo con particolare interesse per l'area veneta tra Sei e Settecento.
La fototeca/archivio di studio di Antonio Morassi, è pervenuta al Dipartimento nel 1980 (insieme alla biblioteca conservata presso la Biblioteca di Area Umanistica-BAUM) in seguito all'interessamento dell'allora Rettore prof. Feliciano Benvenuti e del prof. Terisio Pignatti e costituisce tutt’oggi un’importante strumento scientifico non solo per i docenti e gli studenti di Ca’ Foscari ma anche per studiosi e ricercatori esterni.
Consultazione e accesso presso il Dipartimento: è consentito su appuntamento con la responsabile, Barbara Lunazzi e previa autorizzazione del Direttore.
Delegata agli Archivi e fondi dipartimentali: prof.ssa Michela Agazzi
Responsabile: Barbara Lunazzi
L’archivio di Antonio Morassi è ordinato in sezioni: alfabetica per artista, per località o per tema (collezioni, testi editi e inediti, ecc.) e consiste complessivamente in 289 unità contenenti stampe fotografiche (oltre 35.000), fotocolor, diapositive, negative e lastre. Oltre al materiale fotografico (spesso con annotazioni sul verso) le unità possono contenere anche documenti cartacei ad esso correlati (corrispondenza con altri studiosi, schede di opere, expertises, ritagli di stampa, manoscritti).
Le foto provengono prevalentemente da gabinetti fotografici di musei e da fotografi professionisti come Alinari, Böhm, Fiorentini, Giacomelli.
Arco cronologico della documentazione conservata: dal 1920 al 1982.
L'inventariazione cartacea è stata effettuata tra il 1991-1993 rispettando l’impostazione dell’archivio data da Morassi.
Ogni unità è provvista di scheda descrittiva.
Nel 2013 la Regione Veneto ha riconosciuto l’interesse locale dell’Archivio e Fototeca di Antonio Morassi dedicandogli una scheda tecnica.
Nel 2014-2015 l’inventario è stato revisionato in funzione dell’inserimento nel Sistema Informativo Archivistico Regionale (SIAR). Lo strumento di accesso realizzato (descrizione dettagliata e storia del fondo, biografia del produttore e ulteriori informazioni) è consultabile on-line nel sito della Regione Veneto dedicato al SIAR.
Altri strumenti sono stati predisposti nel corso degli anni grazie a collaborazioni esperte e di tirocinanti: schedatura dei documenti manoscritti (in base dati Access che permette ricerche mirate), indice degli artisti documentati, scansione integrale di un Album in cui Morassi conservò una selezione di articoli di giornale (anche di difficile reperibilità) pubblicati tra il 1920 e il 1976.
Nell’archivio sono stati individuati alcuni nuclei di foto storiche di notevole interesse. Con la finalità di rendere accessibile on-line il patrimonio fotografico di Morassi questi sono stati catalogati secondo gli standard ICCD (scheda F) e inseriti nel Catalogo dei Beni Culturali del Veneto.
Antonio Morassi
(Gorizia 1893 - Milano 1976)
Dopo essersi iscritto nel 1911 all’accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera abbandonò i propositi artistici preferendo dedicarsi alla storia dell’arte. Pertanto si iscrisse all’Università di Vienna, facoltà di Filosofia, dove seguì i corsi di storia dell’arte tenuti da Max Dvořák.
Nella sua biblioteca (pervenuta alla BAUM), si conservano gli appunti delle lezioni in originale, in parte pubblicati a cura di Wladimiro Dorigo. Già durante gli anni universitari compì sopralluoghi nella valle dell’Isonzo per individuare architetture e pitture “minori”. Si laureò nel 1916 a Vienna con una tesi sull’architetto Michele Sanmicheli, relatore Max Dvořák. La tesi è impostata anche secondo i crismi dell’insegnamento di Julius von Schlosser: un’ampia sezione con la rassegna della letteratura artistica su Sanmicheli, quindi l’esame degli edifici dell’architetto in schede dedicate, una “moderna” catalogazione.
Dopo la prima guerra mondiale si perfezionò in storia dell’arte a Roma sotto la guida di Adolfo Venturi con una tesi sui disegni di Jacopo Bellini. La sua formazione dunque risentì dei principi viennesi: attenzione ai monumenti nel territorio, letteratura artistica e uso delle fonti e dei documenti, interesse per le cd arti “minori”, come il disegno (ma in tal senso notevoli anche le sue mostre milanesi sulla “Pittura cinese” del 1934 e sull’"Antica oreficeria italiana” del 1936).
Dal 1920 prese servizio come funzionario presso le soprintendenze di confine, facilitato dalla conoscenza del tedesco: prima in Friuli Venezia Giulia (1920-1925, dove oltre al censimento dei beni monumentali diresse il restauro del castello di Gorizia) poi in Trentino (1925-1928), per approdare quindi a Milano (1928-1939) e infine a Genova (1939-1949) dove fu protagonista del salvataggio delle opere d'arte durante la seconda guerra mondiale. Svolse anche importanti funzioni nei principali musei milanesi: non solo diresse la pinacoteca di Brera, ma realizzò numerose guide tra le quali quella del Poldi Pezzoli.
Ottenuta la libera docenza nel 1931, insegnò storia dell’arte a Milano e Pavia fino al 1939. Dimessosi da ogni carica pubblica nel 1949, dagli anni Cinquanta si dedicò a studi mirati che produssero, tra gli esiti principali, il catalogo completo dell’opera di Giovan Battista Tiepolo nel 1955, seguito nel 1973 da quello di Antonio e Francesco Guardi.
L’ampio respiro internazionale della sua attività trova riscontro nell’archivio dove sono attestati rapporti con gli studiosi della seconda generazione della scuola di Vienna, come Otto Pacht e Karl Maria Swoboda, ma anche con Roberto Longhi, Lionello Venturi, Bernard Berenson e numerosi altri storici dell’arte.
Attività svolte dal 1991 al 2019
A partire dal 1991 sono state avviate attività di valorizzazione dell’Archivio Fototeca di Antonio Morassi. Negli anni a seguire numerose iniziative sono state rivolte agli archivi scientifici con la finalità di migliorare le condizioni di conservazione, accessibilità, divulgazione dei materiali fotografici e documentali in un’ottica di valorizzazione del patrimonio archivistico scientifico del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, in sintonia con quanto previsto dal d. lg 490/1999 e dal Codice dei Beni Culturali d. lg. 22 gennaio 2004, n. 42 e in linea con gli obiettivi fissati dal Piano strategico di Ateneo.
Fino al 2017 gli archivi dipartimentali sono stati curati e seguiti da Michela Agazzi con la collaborazione di Barbara Lunazzi. Dal 2017 al 2020 la delega agli archivi è stata assegnata a Giulio Zavatta e dal 2020 a Walter Cupperi.
Più in dettaglio, per l’Archivio Fototeca di Antonio Morassi, il Laboratorio Beni Culturali “Lionello Puppi” ha elaborato e realizzato progetti, avvalendosi della collaborazione di docenti ed esperti in campo archivistico e catalografico, storici della fotografia, dottorandi, studenti tirocinanti, studenti 150 ore, laureandi, di cui si dà qui di seguito breve cenno:
- 1991-1993 Inventariazione dei materiali fotografici e censimento dei materiali non fotografici; ogni unità è provvista di scheda descrittiva dettagliata
- 1994-1999 schedatura informatizzata dei documenti (corrispondenza, manoscritti, expertises) in ACCESS
- 2004-2005 completamento dell'inventariazione delle foto relative alla sezione “Grandi Formati”
- 2006-2009 integrazione e revisione della schedatura dei documenti; elaborazione schede e report relativi
- 2013 riconoscimento dell’interesse locale da parte della Regione Veneto (scheda tecnica)
- 2013 Allestimento della mostra “Antonio Morassi e i Guardi” (sede dipartimentale)
- 2014 Allestimento della mostra “Materiali Istriani dall’Archivio Fototeca Antonio Morassi. 1920-1925” (sede dipartimentale)
- 2015-16 catalogazione delle fotografie relative alla “Venezia Giulia” (scheda F Beni Fotografici), accessibili on-line sul Catalogo dei Beni Culturali della Regione Veneto
- 2016 immissione dell’inventario nel SIAR (Sistema Informativo Archivistico Regionale del Veneto); interventi conservativi e completamento dell’inventariazione della fototeca.
- 2016 collaborazione al Progetto di Ateneo 2015: La narrativa visuale di Venezia attraverso i secoli (scansione e schedatura materiali fotografici relativi ai Guardi).
- 2017 poster di M. Agazzi “Archivio Fototeca di Antonio Morassi” al convegno internazionale “Un patrimonio di immagini. Gli archivi fotografici di storia dell’arte e archeologia,” Napoli 26-27 gennaio 2017, Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Napoli Federico II
- 2017 INTERVENTI di Michela Agazzi e Beatrice MARANGONI AL CONVEGNO
- La città, il viaggio, il turismo. Percezione, produzione e trasformazione The City, the Travel, the Tourism. Perception, Production and Processing, convegno AISU, Napoli 7-9 settembre 2017
- 2017 attività formativa per Alternanza Scuola Lavoro sul tema “L'archiviazione dei materiali connessi alla storia dell’arte. Procedure di conservazione e attività di valorizzazione” effettuata per la classe quarta del Liceo Astori di Mogliano.
- 2017 prima fase progetto “Lastre”: intervento conservativo e innovativo rivolto ai negativi su lastra di vetro. Inventariazione, trattamento e confezionamento con l’impiego di materiali idonei alla conservazione. Digitalizzazione secondo le norme ICCD con l’utilizzo di scanner professionali dotati di speciali ottiche che hanno consentito lo sviluppo digitale dei negativi ottenendo positivi ad alta risoluzione. Si è provveduto contestualmente al restauro digitale delle lastre danneggiate.
- 2017 Corso di perfezionamento: Archivi e Beni Fotografici: Conservazione, Catalogazione, valorizzazione. Il corso, supportato dalla Regione Veneto, è stato organizzato da Michela Agazzi e Margherita Naim. Le lezioni sono state tenute da docenti ed esperti del settore
- 2017 è stata stipulata una convenzione con la Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst di Rancate (Svizzera) al fine di digitalizzare e valorizzare con una pubblicazione l’importante fondo relativo alla collezione dell’imprenditore svizzero Giovanni Züst, solo in parte pervenuta al museo intitolatogli.
- 2018 seconda fase progetto “Lastre”: catalogazione con l’utilizzo della scheda F Beni Fotografici (livello I) e pubblicazione on-line sul Catalogo dei Beni Culturali della Regione Veneto.
- 2018 recupero digitale conservativo dell’album “Antonio Morassi articoli di giornale dal 1920”. La raccolta (selezione di articoli operata dallo stesso Morassi tra il 1920 e il 1976) consiste in documenti di grande formato, ormai fragili e di difficile consultazione, ora completamente digitalizzati.
- 2018 Michela Agazzi, Archivi di storici dell’arte all’Università Ca’ Foscari: specificità e differenze; interventi per la valorizzazione e la conservazione, intervento al seminario di studi Sugli archivi degli storici dell’arte, Università degli studi di Udine, 23 ottobre 2018
- 2019 Sperimentazione del data entry concepito per il progetto di Ateneo Visual Narrative Venice. La narrativa visuale di Venezia attraverso i secoli (scansione e schedatura materiali fotografici relativi ai Guardi, in particolare Giacomo Guardi).
Mostre
Le mostre allestite periodicamente negli spazi dipartimentali hanno lo scopo di presentare la ricchezza informativa degli archivi scientifici depositati nel dipartimento. Le mostre fino ad ora dedicate all’archivio Morassi hanno voluto presentare due insiemi qualitativamente importanti e rappresentativi della natura dell’archivio. La prima mostra è stata dedicata ai Guardi, dei quali Morassi ha curato la prima catalogazione completa. Con la seconda mostra sono state esposte fotografie storiche dell’Istria relative agli anni Venti, collegate a campagne di salvaguardia del primo dopoguerra.
- 2024 Allestimento della mostra “Studiare a Vienna a inizio Novecento. Libri e documenti dei Fondi Antonio Morassi"
- 2014 Allestimento della mostra “Materiali Istriani dall’Archivio Fototeca Antonio Morassi. 1920-1925”
- 2013 Allestimento della mostra “Antonio Morassi e i Guardi”
Pubblicazioni
L’Archivio Fototeca di Antonio Morassi è stato oggetto di alcune pubblicazioni che avevano lo scopo di presentarne la struttura e le potenzialità di ricerca.
Inoltre studiosi provenienti da tutto il mondo consultano la fototeca seguendo le linee di ricerca di Morassi oppure per controlli più vasti garantiti dalla ricchezza informativa.
Le pubblicazioni frutto di queste indagini corredate dai documenti e dalle fotografie reperite presso il nostro archivio vengono restituite in copia e vanno a sostanziare ed accrescere il patrimonio bibliografico del nostro archivio e della Biblioteca di Area Umanistica (BAUM).
Bibliografia sull'Archivio Fototeca di Antonio Morassi
- A. DIANO, Il recupero del fondo librario Antonio Morassi, in “Venezia Arti”, 6, 1992, pp. 173-174.
- Antonio Morassi alla scuola di Max Dvořák : per i settant'anni di Terisio Pignatti, a cura di Wladimiro Dorigo, Roma, Viella, 1992.
- M. AGAZZI, La fototeca di Antonio Morassi, in «Venezia Arti», X, 1996, pp. 187-188.
- M. AGAZZI, Le fototeche di Antonio Morassi e Sergio Bettini. Dipartimento di Storia e critica delle arti Giuseppe Mazzariol, in Per Paolo Costantini. Indagine sulle raccolte fotografiche, a cura di Tiziana Serena, («Quaderni del Centro di ricerche informatiche per i beni culturali», IX) Scuola Normale Superiore di Pisa 1999, II, pp. 99-104.
- M. AGAZZI, Perizie. Le expertises nella fototeca di Antonio Morassi, in L’attenzione e la critica. Scritti di storia dell’arte in memoria di Terisio Pignatti, a cura di A. Gentili e M.A. Chiari Moretto Wiel, Padova 2008, pp. 445-450.
- M. AGAZZI, Morassi, Bettini, Dorigo. Archivi scientifici di ricerca legati al Dipartimento di storia delle arti:memoria di operatività e occasioni di ulteriori arricchimenti, in «Venezia Arti», 22/23, 2008/2009, pp. 51-53.
- F. VERATELLI, Antonio Morassi life and method in the mirror of his Photo Archive. Rethinking Art Historical Photographic Collections. The making of italian fototeche, in «Predella», 39-40, 2016, pp. 51-61, XIV-XXVI. Sito web
- F. VERATELLI, A rare Photo Archive of the 20th century: the ‘fototeca’ Antonio Morassi, in Imaging the Past/Collecting the Future. Archive, Photography, Cinema, Museums, 1st International Lynx Center for the Interdisciplinary Analysis of Images conference, IMT School for Advanced Studies Lucca, Lucca, June 22-25, 2016.
- M. AGAZZI, Dagli archivi degli storici dell’arte del Novecento: viaggi di formazione, di conoscenza e di tutela, atti del convegno La città, il viaggio, il turismo. Percezione, produzione e trasformazione The City, the Travel, the Tourism. Perception, Production and Processing, Napoli, CIRICE, pp. 747, 7-9 settembre 2017.
- M. AGAZZI, L’archivio di Antonio Morassi all’Università Ca’ Foscari, Venezia, in S. Valle Parri, G. Zavatta, Il catalogo della Collezione Zust di Antonio Morassi, Quaderni del Bollettino Storico della Svizzera Italiana, 14, 2019, pp. 11-14.
- M. AGAZZI, Archivi di storici dell’arte all’Università Ca’ Foscari: specificità e differenze, interventi per la valorizzazione e la conservazione, in Rodolfo Pallucchini: storie, archivi, prospettive critiche, a cura di C. Lorenzini, Udine, Forum 2019, pp. 393-405
Tesi di laurea
L’Archivio Fototeca di Antonio Morassi è un’importante risorsa disponibile per ricerche in campo storico artistico e metodologico. Oltre alle ricerche di studiosi sono state realizzate e sono in corso tesi di laurea che si avvalgono della ricca documentazione e costituiscono approfondimenti su temi già affrontati da Antonio Morassi aggiornandoli ulteriormente o mettendoli in valore.
Last update: 20/11/2024