Agire per il clima, le idee del CLab “Memoria dei Ghiacci”

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Per affrontare la crisi climatica servono azioni locali e globali, individuali e collettive, concrete e culturali. Ma come innescare la svolta verso comportamenti sostenibili realmente diffusi ed efficaci? In che modo l’evidenza del ritiro dei ghiacciai può essere una testimonianza che non si limita a spaventare, ma stimola un cambio di passo nella decarbonizzazione dell’economia?

Un gruppo di studentesse e studenti provenienti da diversi corsi di laurea e diversi atenei ha vinto la dodicesima edizione del laboratorio di didattica attiva Contamination Lab di Ca’ Foscari ideando uno strumento di welfare aziendale che favorisce cooperazione, spirito di gruppo tra colleghi, ma soprattutto comportamenti sostenibili. EcoTribe, questo il nome del progetto e dell’applicazione immaginata, premia le squadre più attive nel proporre e mettere in pratica azioni che riducono l’impatto ambientale e nella valorizzazione di progetti di ricerca come Ice Memory e progetti di divulgazione come “La Memoria dei Ghiacci”, quest’ultimo dal Ministero dell’Università e della Ricerca e guidato dalla Fondazione Ca’ Foscari Venezia.

Il gruppo vincitore era composto dai cafoscarini Raoul Campini e Daria Lombardi del Corso di laurea in Environmental Humanities, Chiara Dainese studentessa di Scienze Ambientali, Donatella Ottoboni di Relazioni Internazionali Comparate e da Gioele Pascucci del corso Global change ecology and sustainable development goals dell’Università di Bologna.

La giuria di docenti ed esperti ha inoltre attribuito due menzioni speciali per idee che hanno interpretato in modo innovativo l’esigenza di comunicare a un largo pubblico le iniziative di ricerca paleoclimatica e conservazione degli archivi glaciali che sono portate avanti al Campus Scientifico di Ca’ Foscari da un team congiunto tra ateneo e Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Un progetto menzionato ha ideato un’iniziativa di sensibilizzazione in sinergia con produttori dei territori montani in modo che il packaging possa trasformarsi in un supporto straordinario di divulgazione e coinvolgimento. L’altro gruppo menzionato ha ideato degli oggetti per la casa, che evocano il processo di fusione dei ghiacciai dell'ecosistema montano con effetti visivi e olfattivi, per sensibilizzare il pubblico sugli effetti del cambiamento climatico.

Gli altri due progetti ideati dai partecipanti hanno riguardato uno spazio espositivo immersivo che genera riflessioni condivise e un’attività tra escursione e gioco che si snoda nel percorso di avvicinamento all’alta montagna, per sensibilizzare grandi e bambini.

Nel percorso didattico e progettuale, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di interagire con organizzazioni, aziende, esperte ed esperti di diverse discipline. Il Clab si è aperto con una due-giorni di team building e immersione nella scienza e nell’arte al Forte di Bard, complesso monumentale ed espositivo della Valle d’Aosta, partner del progetto Memoria dei Ghiacci. Oltre a interventi sulla comunicazione ambientale, sul lavoro degli scienziati sul campo e sulla sostenibilità dal punto di vista delle aziende, le studentesse e gli studenti hanno potuto approfondire il ruolo della cultura nel racconto della crisi climatica, grazie alla collaborazione con la Laurea in Environmental Humanities