Che impatto avrà la pandemia sul futuro del turismo? In uno scenario caratterizzato dall’incertezza, emergono tre certezze: le persone riprenderanno a viaggiare, il turismo lento, sostenibile e di qualità sarà il primo a rialzarsi dalla crisi, mentre il digitale sarà sempre più essenziale sia nell’esperienza del turista che per l’efficienza delle aziende.
Per formare i professionisti in grado di gestire le sfide dell’ospitalità nel mondo post-Covid-19 e la digitalizzazione del settore (e-Tourism), nasce in Italia la prima laurea triennale in “Hospitality, Innovation and e-Tourism”.
Interamente in inglese, con 50 posti dei quali 5 per studenti extra-europei e una forte componente di apprendimento sul campo, il corso di laurea è proposto da Ca' Foscari in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità, promossa da Cassa Depositi e Prestiti e dal gruppo TH Resorts, e in forte sinergia con aziende di hospitality.
Il nuovo percorso di studi rappresenta la novità per l’offerta formativa di Ca’ Foscari per l’anno accademico 2021-2022, per il quale si sono appena aperte le iscrizioni. Tuttavia, anche grazie al contesto di una delle città più amate del mondo, Venezia, l’ateneo vanta già una reputazione eccellente nella ricerca e nella formazione nell’ambito del turismo: è stato valutato dal ranking QS come miglior ateneo in Italia e tra i migliori 60 al mondo per la disciplina “Hospitality and Leisure management”.
«L’informatica è al centro della trasformazione del turismo perché è tra i settori nei quali l’impatto della digitalizzazione è stato e sarà più forte – spiega Salvatore Orlando, direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari, che propone la nuova laurea, - basti pensare alle piattaforme di prenotazione per viaggi e soggiorni turistici, quelle di gestione dei servizi turistici, e la forte relazione con i social media e il marketing digitale. L’Ateneo mette a disposizione le proprie competenze scientifiche a supporto del progetto e l’interesse a delineare un percorso formativo fortemente connesso al mondo del lavoro e alle istanze delle parti sociali in ambito turistico».
Le competenze digitali, gestionali e di sostenibilità saranno tra i tratti distintivi del programma. Inoltre, ci saranno corsi su una seconda lingua straniera oltre all’inglese (le opzioni sono spagnolo, francese, portoghese, tedesco, russo), e i laureati acquisiranno conoscenze sulla complessità del fenomeno turistico negli aspetti sociali, economici, culturali, antropologici e ambientali. Tutte le aree di Ca’ Foscari contribuiranno ad offrire un percorso di studi interdisciplinare.
«Il corso ha raccolto l’adesione di numerose realtà territoriali, dal Comune di Venezia alla Regione, dalle associazioni di categoria a diverse aziende del settore del turismo e dell’accoglienza – afferma la rettrice Tiziana Lippiello – Questa nostra prima laurea professionalizzante rappresenta un’opportunità di sviluppo e crescita di un Ateneo immerso nel suo straordinario territorio».
Ben 50 crediti formativi saranno conquistati sul campo, grazie a tre periodi di stage che poteranno studentesse e studenti a misurarsi con le reali sfide affrontate dai manager di strutture ricettive di alto livello. Oltre a TH Resorts, tra i partner del progetto che offriranno opportunità di stage ci sono Club Med, Rocco Forte Hotels, Hilton Italia, Federalberghi e Confcommercio. Inoltre, studentesse e studenti potranno usufruire di specifici scambi con atenei e hotel school internazionali.
Le lezioni si svolgeranno nelle aule di Ca’ Foscari, ma le innumerevoli strutture ricettive di Venezia e della regione Veneto permetteranno a studentesse e studenti di vivere l’esperienza di una vera e propria Hotel School diffusa sul territorio.
Partner di questa offerta formativa è la Fondazione Scuola Italiana di Ospitalità, promossa da CDP e dal gruppo TH Resorts, che curerà le esperienze in stage degli studenti del corso di laurea. La Fondazione ha l'ambizione di supportare la diffusione dell'eccellenza italiana nell'ospitalità a livello internazionale, promuovendo la formazione grazie all'attrazione di giovani talenti da tutto il mondo e allo sviluppo della digitalizzazione e della sostenibilità a supporto del turismo.
«Grazie alla forte interazione con il mondo dell’hospitality (hotel, ristorazione, eventi…), alla progettazione e la costante innovazione sui contenuti, alla formazione sul campo con l’uso di specifici software e laboratori, fino all’esperienza di stage e placement - afferma il direttore Giulio Contini - confidiamo di ottenere un tasso di occupazione di oltre l’80% nei 12 mesi successivi alla laurea, molto superiore al dato attuale delle classiche lauree in scienze del turismo».
Un’attenzione particolare verrà riservata al diritto allo studio: per ogni anno di corso saranno garantite iniziative e agevolazioni a favore degli studenti frequentanti, e servizi necessari a garantire il buon funzionamento del corso e gli stage previsti dall’offerta formativa, funzionali all’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro.