Il Senato Accademico e il Consiglio di amministrazione hanno approvato oggi, martedì 25 giugno, il bilancio di esercizio unico di Ateneo 2023 che segna un risultato positivo di 3 milioni di euro e un incremento del Patrimonio Netto di oltre 2,7 milioni.
Il risultato evidenzia una situazione finanziaria rassicurante in termini di solvibilità e di capacità di fronteggiare gli investimenti e consente all’Università Ca’ Foscari Venezia di disporre di risorse adeguate a sostenere le proprie politiche di potenziamento e investimento, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico.
La Rettrice Tiziana Lippiello: “Il bilancio consuntivo si chiude con un risultato migliore di quanto programmato in fase di previsione, Ca’ Foscari non solo mantiene la propria stabilità finanziaria, anche pensando al medio periodo, ma continua a investire nelle politiche di crescita e sviluppo. Stiamo tenendo fede agli obiettivi del Piano Strategico con una particolare attenzione al sostegno al diritto allo studio e agli investimenti edilizi che ci consentiranno nei prossimi anni di incrementare il numero di aule e spazi per la socialità e lo studio”.
PRINCIPALI ASPETTI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 2023
Politiche sul personale
È continuata nel 2023 la politica diretta al potenziamento dell’organico, sia in termini di personale docente e ricercatore direttamente impegnato nelle attività di didattica, di ricerca e di terza missione, sia in termini di personale amministrativo, tecnico e bibliotecario volto a sostenere tutti i servizi di supporto resi dall’Ateneo.
Il personale cresce numericamente, arrivando complessivamente a 1522 unità di personale, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente e del 16,3% in rapporto all’organico presente al 31 dicembre 2020.
Alla crescita numerica si accompagna l’aumento dei costi. che arrivano nel 2023 a 89,7 milioni di euro, rispetto agli 83,4 milioni del 2022, quale risultante dell’incremento dell’organico e di altre dinamiche retributive. Per sostenere queste politiche di sviluppo senza pregiudicare l'equilibrio economico di medio lungo periodo Ca’ Foscari ha saputo cogliere appieno le opportunità derivanti dai finanziamenti esterni, (piani straordinari ministeriali 2022-2026 e progetti PNRR).
Politiche di investimento
L’Ateneo continua ad attuare una politica che spinge sugli investimenti per migliorare la situazione logistica e creare spazi quantitativamente e qualitativamente adeguati alla realizzazione della propria missione e sostenere la propria crescita. Ciò è evidente dalla continua progressione in aumento delle immobilizzazioni ; l’incremento rispetto al 2022 è quantificato in 7,3 milioni di euro e determinato, tra gli altri, dall’avanzamento nel 2023 dei lavori in corso, primo fra tutti il completamento della residenza del Campus Scientifico a Mestre.
Altra opera il cui stato di avanzamento incide sugli investimenti effettuati nel 2023 è il recupero della Tesa 4 di San Basilio (progetto che prevede la realizzazione di 11 aule didattiche per oltre 1100 posti a sedere, oltre a circa 1500 mq di spazi destinati agli studenti), i cui i lavori sono stati avviati nel giugno del 2023, nonché gli interventi sulle sedi di Ca’ Bembo e Ca’ Cappello di adeguamento alle norme di prevenzione incendi, miglioramento sismico ed impianto di condizionamento. Tra i finanziamenti acquisiti spicca per entità quello ministeriale circa 10 milioni di euro per la realizzazione di un progetto che comporta investimenti in infrastrutture previsti entro il 2026 di circa 20 milioni di euro complessivi.
Interventi a favore della componente studentesca e del diritto allo studio
Costante è l’attenzione nei confronti della popolazione studentesca e sempre cospicui i costi relativi ad interventi a favore delle studentesse e degli studenti e del diritto allo studio, che ammontano nel loro complesso a oltre 21 milioni di euro.
Ancora importante è l’intervento dell’Ateneo per il diritto allo studio, ambito nel quale ormai da anni Ca’ Foscari, pur esulando questo dagli ambiti di propria spettanza, destina proprie risorse per sopperire all’insufficienza dei fondi statali e regionali per le borse per il diritto allo studio. Ca’ Foscari non si limita alla destinazione di proprie risorse, ma anticipa anche le risorse regionali, per evitare che studentesse e studenti debbano attendere la comunicazione regionale per beneficiare della borsa. È inoltre continuato il sostegno sul fronte della mobilità internazionale, finanziata sia attraverso fondi esterni che con la destinazione di fondi di Ateneo. Il limite di legge dato dal rapporto tra contribuzione studentesca e FFO risulta ampiamente rispettato (17,27%) e in miglioramento rispetto al precedente esercizio (18,44%).
Fundraising a sostegno dell’attività progettuale
L’Ateneo è sempre stato fortemente orientato al reperimento di fondi esterni per il finanziamento delle proprie attività. Se si conferma l’attrattività sul fronte dei fondi comunitari, pubblici e privati, il bilancio 2023 si caratterizza per il forte incremento dei proventi connessi con l’adesione ai progetti finanziati dal PNRR. I principali progetti finanziati dal PNRR (partenariati estesi, ecosistema dell'innovazione, infrastrutture di ricerca, infrastrutture innovazione, young researcher e dottorati di ricerca che ammontano a circa 54,3 milioni di euro) hanno dato luogo a proventi nel 2023 per l’importo di 7,1 milioni di euro, in funzione dei costi sostenuti nell’esercizio. Continua a mantenersi alta la capacità attrattiva di fondi anche da parte della Comunità Europea per un ammontare di 10 milioni di euro e un incremento di 2 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Patrimonio netto
Complessivamente il patrimonio netto ammonta a 179 milioni di euro. Il Patrimonio Netto non vincolato di Ateneo registra un incremento di 2,2 milioni di euro rispetto al 2022, passando da 94,3 a 96,5 milioni di euro. Il Patrimonio Netto non Vincolato mantiene elevata la sua consistenza con un livello superiore a quello che si era ipotizzato in sede di programmazione 2024-2026 avendo allora supposto un’erosione connessa alla chiusura dell’esercizio 2023 di circa 5,5 milioni di euro.