Ecco un campo in cui archeologia, tecnologia e identità si incontrano e dove l’ambito umanistico sviluppa un rapporto proficuo con le aziende e con il territorio per la valorizzazione del patrimonio: "A Heritage for Mankind" è la conferenza di presentazione dedicata alla contaminazione tra aziende del territorio e ricerca accademica, che si terrà il prossimo 11 settembre, organizzata da Ca' Foscari Challenge School in collaborazione con DrawLight srl. Si tratta dell’evento conclusivo del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FSE 2014-2020) "Living history on the edge of the Lagoon: le oscillazioni del margine lagunare con tecnologie immersive per la fruizione del patrimonio culturale" del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari di Venezia (direttore scientifico Prof. Sauro Gelichi, ordinario di Archeologia Medievale dell'Università Ca' Foscari).
Abbiamo chiesto a Elisa Corrò, assegnista di ricerca all’interno del progetto, di spiegarci che cos’è prima di tutto “Living History”
"Il progetto Living History riguarda l’area geografica della gronda lagunare sud. Un territorio, che va da Malcontenta alla Riviera del Brenta, oggi completamente trasformato, bonificato e artificiale, esito delle azioni dell'uomo in cui un evidente margine netto separa la zona di terraferma da quella di laguna, rompendo così tutti gli equilibri di un paesaggio che doveva essere naturale. Si tratta di un'area ricca di evidenze archeologiche studiate in modo puntuale, ma non monumentali: è quindi possibile solo immaginarle. I nostri recenti studi (grazie a Cecilia Moine, Sandra Primon, Paolo Mozzi e a Sauro Gelichi, il direttore scientifico) dimostrano che qualunque periodo si prenda in considerazione, la storia di quest'area è connotata da un inscindibile legame tra uomo e ambiente, proprio come oggi. Stiamo parlando di luoghi strategici per Venezia coltivati e produttivi, poi paludosi,poi bonificati ed infine scelti dal Palladio per costruire una delle sue magnifiche ville con sullo sfondo oggi. uno tra i più grandi poli industriali del Nord-Est. Ripensare a questo legame inscindibile, ma combattuto, non può che contribuire ad un uso più consapevole del territorio.
Per tutti questi motivi è importante rendere noto questo caso di studio non solo alla comunità scientifica, ma anche alla cittadinanza. In che modo si affrontavano determinati problemi nel passato? Come valorizzare la complessità, sensibilizzare le persone verso la comprensione delle particolari caratteristiche del paesaggio? Come costruire un futuro condiviso dalla comunità, incoraggiandola a partecipare e coinvolgendola nello sviluppo del territorio in cui vive? Come donare un'identità, innanzitutto visiva al patrimonio? Le attività svolte durante il progetto, con il forte supporto dei partner aziendali ed anche della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sono state tutte rivolte a tradurre e a trasmettere il valore di questo patrimonio. Sono state organizzate diverse conferenze e anche altre attività come "8 km tra i secoli della storia", una passeggiata tra Sant'Ilario-Malcontenta-Fusina, con il supporto di Challenge School.
In risposta a queste esigenze le innovazioni digitali si sono dimostrate lo strumento ideale per la comunicazione. Per questo l'esperienza e la formazione di DrawLight è stata esemplare. E’ stato realizzato con il loro aiuto un prototipo di realtà immersiva sul territorio di Venezia, della Riviera del Brenta, prendendo in esame i cambiamenti del paesaggio antico.
Si parla di realtà immersiva sul territorio: che cos'è una camera immersiva e quale può essere l'utilizzo all'interno di mostre, musei, ville in special modo in un territorio come il nostro con un patrimonio particolarmente ricco da conservare e da fruire?
Living History è alla ricerca di come lasciare un’eredità, di come raccontare il passato, di come creare una comunità di persone in grado di viverlo, attraverso una consapevolezza sana del valore culturale. Punta a rimettere in moto l’economia di un territorio creando un circolo positivo intorno al valore del patrimonio. Mira ad inserire l’archeologia del paesaggio direttamente all’interno dei processi contemporanei d’informazione. Come? attraverso una trasformazione linguistica della conoscenza, coinvolgendo un bacino più ampio, trasmettendo consapevolezza e senso di appartenenza al proprio territorio. La tecnologia immersiva è lo strumento ideale per risvegliare la creatività individuale e l’immaginario collettivo del pubblico. L'attività principale è tradurre in chiave immersiva le informazioni (data) di alto livello scientifico in valori, per generare una forma di conoscenza semplificata e assolutamente dinamica, non lineare.
Una camera immersiva è una struttura, solitamente quadrangolare, di varie misure dove poter proiettare dei contenuti, ma più di tutto dove si può, una volta entrati, "diventare protagonisti" della situazione e provare in questo modo sensazioni ed emozioni molto più forti e reali. Se ne fanno larghi usi, soprattutto nel campo dell'arte, del marketing, etc.
Noi abbiamo realizzato tre prototipi/demo che verranno proposti come modelli e che rispecchiano le condizioni per essere riprodotti in una camera immersiva di 5 x 3 m. Il primo è realizzato per trasmettere un concetto e riguarda Villa Foscari a Malcontenta, il secondo un valore e ha il suo focus sul fiume Brenta e le sue trasformazioni nei secoli; il terzo riguarda una condizione e si concentra sulla variazione del margine lagunare del fiume Brenta nel tempo.
Questo progetto ha sviluppato interessanti relazioni con il territorio in ambito umanistico: come è riuscita l'archeologia ad avvicinasi e a costruire un rapporto proficuo con le aziende in ottica di fruizione del patrimonio culturale?
La geoarcheologia, che da un ventennio a questa parte sembra sostituirsi a tratti con l'archeologia del paesaggio, è una disciplina assieme all'archeologia che appartiene al ramo umanistico. Nel mio lavoro tuttavia mi sono sempre più rapportata, e credo anche molti miei colleghi, con team multidisciplinari, quali geologi, ingegneri e architetti. Questo perchè siamo dei professionisti e come tali è importante essere innovativi e mantenersi aggiornati nel nostro settore di appartenenza.
Il rapporto con le aziende si è costruito, mattone dopo mattone, dopo una lunga formazione sulle basi del management e del marketing
Le analisi di mercato su scala nazionale e internazionale, per capire cosa oggi funziona e cosa invece no, hanno poi permesso di avvicinarci ancora di più, trovare un punto di incontro, e di elaborare un percorso dedicato alla fruizione del patrimonio culturale.
L'evento finale di presentazione è rivolto alla pura contaminazione tra aziende del territorio e ricerca accademica, promuovendo la coesione economica e sociale. I partner di progetto saranno presenti all’evento in qualità di docenti e imprenditori, e sarà un’occasione per parlare del tema degli investimenti in innovazione, ma soprattutto di confrontarci sul concetto di rivalutazione del patrimonio culturale.
organizzata da Ca' Foscari Challenge School in collaborazione con DrawLight srl.
mercoledì 11 settembre 2019 ore 16-18
presso DrawLight srl, via Noventana 192 (Noventa Padovana-Pd).
L’ingresso è libero e gratuito. Si chiede gentilmente di confermare la presenza entro il 4 settembre compilando questo form.