Sulla mistica degli antichi e dei moderni

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Nei giorni 30 novembre e 1 e 2 dicembre si terrà all’Università Ca’ Foscari di Venezia il più importante convegno sulla mistica progettato di recente in Italia. Il tema è oggi di grande richiamo, corrispondendo a una ricerca di chiarezza e convinzione interiori assai diffusa e variamente coltivata. Il termine “mistica” ricorre infatti in contesti diversissimi per sottolineare l’intensità di scelte o esperienze tra le più disparate: si parla di una mistica della guerra, ma anche della pace; di una mistica della pienezza o dell’assenza, del quotidiano o dello straordinario, del cuore o dell’intelligenza – generatrice di poesia, ma anche della filosofia più compiuta.
Attraverso numerosi contributi il convegno approfondirà alcuni temi e momenti essenziali della vicenda della “mistica” che, come scriveva Michel de Certeau, è un fenomeno propriamente moderno. Solo nella seconda metà del ‘500 compare infatti il sostantivo “mistica” a connotare un percorso di appropriazione interiore della tradizione cristiana che non sembrava più possibile maturare nei contesti e modi fin lì proposti, scossi dai conflitti religiosi e dalla definitiva affermazione di un mondo nuovo, che si sottraeva all’egemonia ecclesiastica.

Se prima si parlava di una conoscenza spirituale o contemplativa come approfondimento del culto e della dottrina comuni, si passa poi dal contesto ecclesiale a quello secolare ove troverà, soprattutto a partire dalla fine del XVIII secolo, nei poeti e artisti della stagione romantica o postromantica, nuovi percorsi e forme di scrittura. Per usare una felice caratterizzazione di Henri de Lubac, in questo processo si passa dall’“approfondimento della fede” all’“approfondimento di sé”, o, per riprendere le parole di Rainer Maria Rilke, dalla “nostalgia di Dio” alla “nostalgia di sé”.
  Se la mistica “assoluta” così definita è un fenomeno affatto moderno, la sua storia però affonda le radici nel terreno fertile delle tradizioni religiose e filosofiche che la precedono, preparano e con cui ancora convive. Anzitutto, nella lunga storia cristiana; poi, nei suoi interlocutori più prossimi: l’ebraismo, la filosofia religiosa e i culti misterici della Grecia.

Di tutto ciò si discuterà nei tre giorni del convegno veneziano, tra i cui relatori figurano specialisti della storia del cristianesimo come Giancarlo Gaeta, Mauro Pesce, Alberto Melloni, Gaetano Lettieri, Marco Rizzi, Giovanni Filoramo, Paolo Bettiolo, Gianfranco Bonola, Lorenzo Perrone, Alberto Camplani e studiosi di filosofia e di letteratura come Giuseppe Cantillo, Francesco Miano, Roberto Garaventa, Patrizio Tucci, Luca Illetterati, oltre a esperti e specialisti di fama internazionale dello stesso ateneo veneziano.
A chiusura della prima giornata di convegno, mercoledì 30 novembre, ore 21.00, InUnum ensemble (Elena Modena, voce, viella grande, lyra, arpa medievale; Ilario Gregoletto, flauti diritti, lyra, organistrum; Lisa Friziero e Claudio Zinutti, voce) terrà nella Chiesa di San Pantalon in Venezia l’incontro di musica Il suono mistico.
Organizzatori del convegno: Antonio Rigo, Andreina Lavagetto, Isabella Adinolfi.

Programma