Piermario Vescovo – Curriculum vitae
Piermario Vescovo (1959) è professore ordinario di Discipline dello spettacolo presso l'Universitò di Venezia, dove prima è stato ricercatore e professore associato di Letteratura italiana (per cui pure ha conseguito l’idoneità di prima fascia).
Si è laureato in Lettere e ha proseguito gli studi a Venezia (Scuola di perfezionamento in filologia neolatina, Dottorato di ricerca in italianistica).
Ha insegnato come professore invitato presso varie Università straniere, tra cui Paris III, Paris-Sorbonne, Ecole Normale Supérieure (Paris-Lyon), Clermont-Ferrand.
La gran parte delle sue pubblicazioni riguarda la drammaturgia italiana, con particolare riferimento a Ruzante, Calmo, Andreini, i pregoldoniani, Goldoni, Gozzi, Gallina, Nievo e con numerose edizioni critiche di testi, tra cui "Rodiana" e "Travaglia" di Andrea Calmo, "Baruffe chiozzotte" e "L’Uomo prudente" di Carlo Goldoni, di Tutto il teatro di Giacinto Gallina, delle Commedie di Ippolito Nievo e di commedie inedite di Carlo Gozzi. Si è occupato di teoria e storia della teoria teatrale ("Entracte. Drammaturgia del tempo"; "A viva voce. Percorsi del genere drammatico", "L'incerto fine. La peste, la legge, il teatro", Venezia, Marsilio, 2007, 2015, 2020), della memoria e dell'immaginazione del teatro e dei generi teatrali tra età tardoantica ed età moderna.
Tra i campi di interesse privilegiati anche quello del rapporto tra letteratura e arti visive (con qualche sconfinamento sul terreno della storia dell’arte, da Giorgione a Giandomenico Tiepolo).
È segretario scientifico dei Comitati delle Edizioni nazionali delle opere di Carlo Goldoni, Carlo Gozzi e Ippolito Nievo (Marsilio editori, Venezia), fa parte del comitato scientifico di "Engramma", "Drammaturgia", "Di nulla academia - Rivista di studi camporesiani", è co-direttore di "Rivista di Letteratura Teatrale", "Studi Goldoniani", redattore di "Studi sul Boccaccio", "Quaderni Veneti”. Fa parte del Consiglio scientifico della Società Italiana di Studi sul XVIII secolo.
Ha fatto parte dei gruppi di ricerca interuniversitari italiani (PRIN -direttore dell’unità di ricerca di Venezia per il PRIN 2008) ha partecipato e partecipa a progetti dedicati alla fortuna europea del teatro italiano dal XVI al XVIII finanziati dai rispettivi ministeri dalle Università Paris-Sorbonne (CNRS), Barcelona-Autónoma, Santiago de Compostela, ed è PI del PRIN 2022 con le Università di Firenze e Napoli "Federico II", dedicato alla circolazione europea del teatro italiano nel XVIII secolo. È stato coordinatore del dottorato di ricerca in storia delle arti dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia.
È socio effettivo dal 2023 dell'Istituto Veneto di Scienze, lettere ed arti, dopo essere stato socio corrispondente dal 2021. È accademico ordinario dell'Accademia Nazionale Virgiliana (Mantova) dal 2024.
Affianca all’attività di ricerca la pratica teatrale diretta, curando traduzioni e riduzioni per la scena e come regista. Ha frequentato nella seconda metà degli anni ‘70 la scuola del teatro a l’Avogaria di Venezia, allora diretta da Giovanni Poli. Ha collaborato con lo stesso teatro fino al 1983 (presso la stessa è tornato ad insegnare dal 2011). Ha messo in scena da allora come regista – da solo o in collaborazione – una trentina di spettacoli, con particolare riferimento alla tradizione teatrale veneta, coltivando tra gli interessi principali quello del teatro di figura. Ha realizzato spettacoli, tra gli altri, per il Mittelfest, la Biennale di Venezia, Napoli Teatro Festival, Estate Teatrale Veronese.
Dal 2021 è direttore artistico del Teatro Stabile di Verona.