Asiamedia

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Kitayama Seitarō

Kitayama Seitarō (1888-?), dopo gli studi di pittura occidentale, lavorò per una rivista d'arte disegnandone le copertine e i titoli dei saggi in essa contenuti. Autodidatta dell'animazione, iniziò a dedicarvisi intorno al 1916. I contenuti dei suoi film sono riferibili alla ricca tradizione favolistica nipponica, ma il suo segno grafico fu influenzato più dai prodotti internazionali che dalla tradizione grafica giapponese.

Song of the fountain

Anonimo film dell'inizio degli anni Ottanta, dice del tentativo drammatico del cinema e della Cina di tornare alla normalità dopo le scosse della Rivoluzione Culturale.

One harmed swordsman - Dubi Dao

Zhang Che alla regia lancia la star Jimmy Yu con il celeberrimo personaggio dello spadaccino monco, che sarà una delle figure mitiche della cinematografia hongkonghese, generando innumerevoli sequel. Il wuxiapian all'apice della sua gloria, uno dei film mitici degli anni sessanta.

Parinita: il contesto

Parinita (2005), diretto da Pradip Sarkar e tratto dal romanzo omonimo del 1914 di Sharatchandr Chattopadhyay, è il rifacimento più recente di quest’opera, dopo quello‘ufficiale’del 1953 di Bimal Roy. In questa prima parte, anziché perdersi in confronti non sempre legittimi, viene dato spazio al contesto storico e socio-culturale in cui il romanzo e i due film hanno visto la luce, premessa indispensabile per capire un’opera radicata in una cultura altra.

Un cinema in trasferta

Evoluzione del cinema taiwanese: le nuove tendenze che hanno reso celebre nel mondo una cinematografia fino a vent'anni fa quasi del tutto sconosciuta.

Brother

Le inquadrature in Brother non sembrano scorrere, susseguirsi una all'altra in una temporalità lineare, ma sovrapporsi con la lentezza dei fogli di calendario. Kitano va in America, costituisce una scalcinata banda di yakuza e si mette a fare la guerra prima ai messicani, poi alla mafia italiana. Mette in scena il discanto del gioco: non più qualcosa che libera il tempo, ma che si stringe in cerchi sempre più piccoli e asfittici. Del gioco è rimasta la passività con cui si accetta la violenza delle sue regole.

Il fenomeno Hallyu

Negli ultimi anni si è diffuso un po' ovunque il termine hallyu a indicare il boom della cultura di massa coreana: un boom dallo spettro piuttosto ampio, che nei Paesi in cui ha attecchito va dalla musica pop alle soap opera, ai film d'arte e non.

This life of mine

Tratto dal romanzo di Lao She, il film racconta la storia della Cina dal 1911 alla vittoria comunista. È curioso un confronto con Flower Street, film coevo ma girato a Hong Kong. Entrambi condividono un'aspirazione irriducibile alla pace, segno di una cultura esausta da decenni di conflitti e carestie.

The magnificent trio - Bian cheng san xia

Una delle prime prove alla regia di Zhang Che, è il film che lancia la star Jimmy Yu. In questo verboso dramma d'onore e violenza, amicizia e lealtà, si affrontano crudeli feudatari e lealisti Ming. Uno sguardo critico.

Satyajit Ray: chi era costui?

Satyajit Ray è ancora, in Occidente, l'unico cineasta indiano nei confronti del quale non si pone la fatidica domanda. Una nutrita bibliografia ragguaglia sulle sue aristocratiche origini, sulle vicende legate al suo primo film, il cui straordinario successo consacra l'autore come il Maestro del cinema indiano, e sull'ininterrotto plauso che accompagna ogni nuova creazione del regista. Ma Satyajit Ray è sia mal conosciuto che poco conosciuto.

Taiwan: cinema e lettteratura

Il Nuovo Cinema Taiwanese nasce e si sviluppa all'inizio degli anni 80. Il cinema esige di essere considerato un'arte; fa proprie le suggestioni della Nouvelle Vague e del Neorealismo italiano per esprimere sentimenti personali (degli autori) e una realtà sociale spesso passata sotto silenzio. Si rivaluta il cinema per le sue specificità, alla ricerca di un linguaggio nuovo ed efficace. Molte opere sono tratte da novelle e romanzi. Si tratta di una contraddizione?

Il p'ansori nel cinema: Ch'unhyang di Im Kwon-Taek

Fra tradizione e modernità, l'originalissimo Ch'unhyang utilizza un'equilibrata e armoniosa miscela di p'ansori e cinema.