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Twin stars

Hong Kong

Uno dei primi, piccoli ruoli per Wang Renmei. Diretto da Shi Dongshan, importante regista degli anni Trenta e Quaranta, e prodotto da Li Mingwei. Si tratta di uno dei rari film muti che parlano di cinema, e attraverso di esso della società contemporanea.

TWIN STARSYinhan shuang xing di Shi Dongshan

Cina, 1931, b/n
Con: Wang Renmei, Violet Wong, Raymond King
 

Uno dei primi, piccoli ruoli per Wang Renmei (1914-1987), la protagonista di Wild Rose e Song of a Fisherman. Diretto da Shi Dongshan (1902-1955), importante regista degli anni Trenta e Quaranta (vedi Eight Thousand Li of Cloud and Moon), e prodotto da Li Minwei.

Si tratta di uno dei rari film muti che parlano di cinema, e attraverso di esso della società contemporanea. La pellicola si apre appunto su una troupe che sta girando un film in esterni. Il regista si inquieta perché i due attori che dovrebbero apparire da dietro una collina boschiva non si fanno vedere. Va ad indagare, e trova un capannello di gente fuori da una casa rustica: stanno ascoltando il canto armonioso di una fanciulla, che vive sola col padre. Il regista nota la ragazza, e la presenta al suo produttore. Questi la assume in un ruolo prestigioso in un film sonoro, dove può sfruttare la sua meravigliosa voce. Padre e figlia, così, si trasferiscono a Shanghai. Alcune scene, lentissime, mostrano le riprese del film in costume: la macchina fissa sulla ragazza che guarda il lago, per alcuni minuti, e poi su di lui, che parimenti è perduto nei pensieri d'amore; poi la telecamera arretra delicatamente e inscrive la ragazza nel set, con le luci, i macchinisti, e tutta la troupe. La ragazza stringe amicizia con il suo collega, famoso attore e playboy; partecipano a cene e ricevimenti, vanno a giocare a golf in un club sportivo, il non plus ultra della modernità. Lì il giovane incontra una sua vecchia fiamma che gli fa una scenata di gelosia; le due ragazze, vestite come fiori in primavera di morbide stoffe e elaborati gioielli, litigano per la conquista dell'attore. La scena si sposta poi in casa di lui, dove la ragazza gli fa promettere di non intrecciare più quel genere di amicizie ambigue. I due si stringono forte; sul volto di lei si legge l'amore nascente, sul volto di lui una passione interrotta da un turbamento indefinibile. I due posano per il manifesto del film in costume che stanno girando. Ricevono la foto nei camerini; lei la guarda rapita, e copre il suo volto con un foglio di carta, per ammirare solo il volto di lui (in costume, lei dà le spalle a lui che la guarda con intensità); poi spia dentro il camerino di lui, e vede che sta compiendo il medesimo gesto. Segno di un amore nascente. Lei mette la foto sul pianoforte (il padre scrive musica), e lui incolla con rispetto la foto nell'album. Il film che hanno girato si rivela un grande successo, e la compagnia organizza un banchetto in onore della troupe. C'è una bellissima, lenta scena in cui la coppia di stelle balla un tango languido e perfettamente cadenzato. Si isolano, poi, nel giardino; seduti sotto la statua di cupido, si dichiarano e abbracciano con passione. Il grasso produttore li vede, e spande immediatamente la voce del loro fidanzamento. Questo è un elemento importante e ricorrente; ai media e alla nascente stampa specialistica viene dato sempre maggior rilievo, e a preoccupare alcuni intellettuali (così come le figure pubbliche quali, appunto, le stelle del cinema come Ruan Lingyu) è il ruolo sempre maggiore che il pettegolezzo e la stampa sensazionalistica stanno prendendo. In particolare, si tratta del complicato problema della rappresentazione/invenzione della donna (su cui si concentrano gli studi; ma direi forse, dell'individuo in senso più largo); gli attori non hanno mai goduto di status sociale elevato, ma i mezzi di comunicazione moderni diffondono le loro immagini a una velocità inedita, ed essi divengono sempre più figure di riferimento per l'opinione pubblica. Di qui il complicato rapporto tra il desiderio voyeristico di vedere la bellezza decadente delle stelle secondo un modello hollywoodiano, e la necessità di una società confuciana di fornire modelli esemplari attraverso le figure più di spicco dello spettacolo. Nel giro di pochi anni, infatti, le attrici e gli attori vedono aumentare esponenzialmente la loro popolarità ed il relativo fardello ideologico/morale da portare.

Qui, dunque, la stampa e l'opinione pubblica "sposa" i due attori prima che essi lo decidano. Ma arriva il cugino dell'attore, a ricordargli che è un uomo sposato, alla campagna, e che ha promesso alla madre in punto di morte di non divorziare. Il ragazzo, sconvolto dal senso di colpa, fugge dalla festa e si strugge sulla foto che lo ritrae insieme all'amata. Arriva provvidenzialmente la ragazza incontrata al golf, alla quale chiede di sacrificarsi. La giovane attrice, insieme al padre, si recano in casa di lui per indagare sulla sua improvvisa scomparsa dalla festa e lo trovano tra le braccia dell'altra. Appena padre e figlia escono dalla sua casa, l'uomo allontana la giovane donna e si rinchiude in camera sua sordo agli appelli reiterati di lei. Intanto, a casa, la giovane attrice si chiede il perché di tanta sfortuna, e il padre "questa città è troppo corrotta, non fa per noi, torniamo alla campagna". Una didascalia conferma che, tra l'amore e l'onore, il giovane uomo ha scelto quest'ultimo. Si piega di fronte alle dure esigenze della società e rimane un rispettabile marito. L'ultima sequenza mostra la ragazza nella casa di campagna, sola, senza trucco, vestita semplicemente che canta con tristezza. Il ragazzo, claudicante (?), arriva sino alla soglia, ode la melodia, e poi prende il sentiero che lo allontana dall'amata.

Film vagamente reazionario, ma delicato, fornisce un raro ritratto del mondo del cinema nella Shanghai anni Trenta; pur se con alcuni stereotipi quali la rappresentazione orgogliosa ed enfatica della modernità della città, essa non è stigmatizzata in maniera manichea, come sovente accade. Shanghai non è, insomma, né la culla della rivoluzione che cambierà la Cina né il rifugio di ogni male e corruzione occidentale. La decisione del giovane attore di restare con la moglie (mai presente nel film) non è giudicata, ma semplicemente detta, così come è esplicito, e dolce, il dolore che porta ad entrambe le stelle della via lattea (così il titolo francese del film).

Corrado Neri