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L'esplosione delle immagini: Kurosaka Keita

Giappone

Sono immagini "asettiche" e provocatorie quelle che Kurosaka Keita mostra nei suoi lavori, esplorazioni della società contemporanea tokyoita, che gli sono valse numerosi riconoscimenti sia in patria che all'estero. Artista indipendente, si appoggia per la produzione all'istituzione Image Forum.

KUROSAKA KEITA (1956- )

Dopo la laurea all'università Musashino di Tōkyō e due anni trascorsi in Francia a studiare pittura a olio, Kurosaka si è avviato alla carriera registica studiando cinema presso l'Image Forum, dove ha scoperto che il cinema d'animazione rappresenta in sé il medium ideale per esprimersi. Attualmente professore alla Musashino University, i suoi lavori spaziano dai cortometraggi, spesso presentati in vari festival, ai video realizzati anche per MTV.

La sua animazione si avvale di tecniche diverse: animazione tradizionale, collage e cut-out. Immagini quasi "asettiche", dato l'uso di pochi colori e di frequenti sfondi bianchi, oltre che provocatorie, soprattutto nei lavori in cui esplora la vita nella società contemporanea, come in Box Age (id) o Kojintoshi, che gli sono valsi numerosi riconoscimenti sia in patria (Image Forum) che all'estero (Rotterdam Film Festival).


In Mimizu monogatari del 1989, Kurosaka mostra come sia facile nel mondo dell'immagine contemporanea -- dove riferimenti positivi e negativi non sono ben distinti -- affidarsi per simpatia, senza una precisa volontà, al modello che apparentemente ci sembra vincente, per poi scoprire che affidarsi all'apparenza può essere pericoloso e fuorviante.

Interprete dell'uomo contemporaneo che aspira a una natura primordiale più comprensibile e semplice da vivere, Kurosaka ha girato una serie di cinque cortometraggi su questo tema. Si tratta del suo primo lavoro Henkei sakuhin, diviso in cinque parti prodotte dal 1982 al 1986, in cui Kurosaka mostra di essere un artista introspettivo nella sua ricerca della natura primaria dell'uomo. Nell'opera N° 2 per esempio, assembla fotografie di elementi naturali e paesaggistici dove non è possibile ritrovare una qualsiasi presenza umana; li trasforma per metamorfosi in oggetti di forma e dimensioni sempre diverse, li giustappone tra luce e ombra, gioca sui contrasti, su quiete e movimento, luce e ombra, per arrivare a imprimere all'immagine velocità fino alla sua esplosione, in un viaggio accelerato a ritroso fino alla natura primordiale. Nel N°5, invece, il viaggio a ritroso si ispira a Rembrandt, artista ammirato da Keita, in un percorso che ne ricalca l'esistenza fino allo stato fetale, in una sorta di visualizzazione della nascita dell'arte.

Kurokawa lavora da indipendente, appoggiandosi per la produzione all'istituzione dell'Image Forum; artista poco noto al di fuori dei circuiti specialistici, è in realtà uno dei migliori esponenti dell'animazione sperimentale giapponese contemporanea.

Filmografia
1982-1986 Henkei sakuhin dai 5ban (N° 5 lavori di metamorfosi)
1988 Umi no uta (Canzone del mare , 16mm,30min)
1989 Mimizu monogatari (La storia del verme ,16mm,15 min)
1990 Kojintoshi (La città personale,16mm,C,23min)
1992 Box Age (id,16mm,26min)
1993 Chikuonki 13 go (Fonografo N° 13 ,16mm,)

Bibliografia
A.A.V.V, Image Forum-Japanese Experimental Film and Video 1955-1994, Ōsaka, Kirin Plaza Ōsaka,1994

Monica Cavalieri