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Furukawa Taku

Giappone

Furukawa Taku (1941 -) esordì come animatore negli anni sessanta all'interno del "Kuri jikken manga kōbō" (il laboratorio di manga di Kuri Yōji). Artista estremamente prolifico, è ancora oggi molto presente nel panorama artistico, oltre che fra i più apprezzati artisti dell'animazione a livello internazionale. Dopo i prodotti dei primi anni, fortemente influenzati da tendenze artistiche surreali così come lo erano quelli di Kuri Yōji, Furukawa fu in grado di "emanciparsi" e, pur conservando l'evidente dimensione onirica delle origini, creò film dalla struttura più ritmata.

 

 

 

 

Furukawa Taku (1941 -) esordì come animatore negli anni sessanta all'interno del "Kuri jikken manga kōbō" (il laboratorio di manga di Kuri Yōji). Artista estremamente prolifico, è ancora oggi molto presente nel panorama artistico, oltre che fra i più apprezzati artisti dell'animazione a livello internazionale. Dopo i prodotti dei primi anni, fortemente influenzati da tendenze artistiche surreali così come lo erano quelli di Kuri Yōji, Furukawa fu in grado di "emanciparsi" e, pur conservando l'evidente dimensione onirica delle origini, creò film dalla struttura più ritmata. Gli accenti coloristici si rendono più evidenti, così come si accentua la tendenza a una figurazione più tradizionale e a tratti narrativa rispetto allo sperimentalismo originario. Questo percorso vede, tra le tappe più significative, la nascita di Odoroki han, un interessante studio sul movimento ottenuto utilizzando il fenachistiscopio (un popolare gioco usato per simulare il movimento); Utsukushiisei, film onirico che porta a visualizzare lo spazio profondo così come viene inteso nell'immaginario infantile; o ancora Ushiatama, una favola surreale dove un uomo, con una testa di mucca al posto della sua, appare sulla terra durante una notte di luna piena, brandendo un'ascia con la quale sconvolgerà la quiete di un villaggio.

Dalla "Furukawa no anime omocha hako" (La scatola di giochi animati di Furukawa), casa di produzione fondata nel 1970, è nato anche un corpus di lavori tesi a esplorare quei cambiamenti della cultura giapponese dovuti alla Tecnologia e a influenze occidentali. La summa del suo percorso è rappresentata dall'ultimo film prodotto, Jōkyō monogatari/Tyo-story (1999), premiato al Festival di Toronto. Remake post-moderno di Tōkyō monogatari (1953) di Ozu, Tyo è il racconto di un'anziana coppia trascurata da una progenie cellulare-dipendente, che scopre che, pur vivendo nell'assoluta indifferenza di una metropoli tecnologica e fagocitante, il ricordo della vita trascorsa può diventare, nei suoi aspetti positivi, una buona consolazione per il presente.

Filmografia
1964 Zuraw (id, 16mm)
1966 Akatombo (Drago rosso volante, 35mm)
1968 Ushiatama (Testa di mucca, 16mm 4min)
1970 New York Trip (id, 16mm,5min)
1972 Head Spoon (id, 16mm, 5min)
1975 Utsukushiisei (Pianeta meraviglioso, 35mm,5min)
1975 Odoroki han (Fenachistiscopio, 35mm,5min)
1975 Nice to See You (id, 35mm)
1977 Coffee Break (id, 35mm, 3min)
1978 Motion Lumine (id, 16mm, 3min)
1979 Comics (id, 35mm, 3min)
1980 Speed (id, 35mm, 5min)
1980 Sleepy (id, 35mm, 6min)
1982 Calligraphity (id, 35mm, 5min)
1983 Portrait (id, 16mm, 5min)
1985 Tori (L'uccello,16mm,3min)
1985 Mac the Movie (id, 16mm, 3min)
1987 Play Jazz (id, 16mm, 5min)
1987 Direct Animation (id, 1min)
1990 TarZAN (id, 35mm, 6min)
1992 From Heart to Heart (id,B-cam SP,5min)
1999 Jōkyō monogatari/Tyo-story (Una storia di un viaggio a Tokyo/Tyo story,35mm,13min)

Monica Cavalieri