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Woman from the lake of Scented soul

Cina

Ambientato nella Cina contemporanea, il film ha ottenuto grande successo ed è stato premiato a Berlino con l'Orso d'oro. Diretto da Xie Fei, autore di Girl From Hunan, uno dei primi film a ottenere riconoscimenti all'estero.

WOMAN FROM THE LAKE OF SCENTED SOUL
Xiang hun nü di Xie Fei

Cina, 1992, col
Con: Siqin Gaowa, Wu Yujuan, Lei Luosheng, Chen Baoguo
 

 

Ambientato nella Cina contemporanea, il film ha ottenuto grande successo ed è stato premiato a Berlino con l'Orso d'oro.

Diretto da Xie Fei (n. 1942), famoso regista apparso negli anni Ottanta, professore all'istituto di cinema di Pechino, e autore di Girl From Hunan (1986), uno dei primi film a ottenere riconoscimenti all'estero.

Siqin Gaowa (una delle più importanti attrici contemporanee, vincitrice del premio come migliore attrice per Camel Xiangzi) interpreta qui Xiang, una donna che produce nella piccola azienda provinciale dell'olio di sesamo. Una imprenditrice giapponese arriva al villaggio e decide di investire nell'ottimo prodotto di Xiang. Al di là di questa evidente comparazione tra tradizione e modernità, tra lo status della donna imprenditrice giapponese e quello ingiustamente sottomesso della donna cinese, il film si concentra in un ritratto sentito e straziante della vita nel villaggio e della famiglia di Xiang. Il marito, cui la donna è stata venduta da bambina, non lavora e passa il suo tempo a bere. La coppia ha un figlio ritardato mentale. La donna ha anche una bambina, concepita con il suo amante. A struggenti paesaggi e immagini di grande bellezza formale della natura incontaminata che circonda il villaggio il film alterna sequenze dialogate con grande raffinatezza. La protagonista non è ritratta come un'eroina. Seguendo, anzi, il modello de La gabbia d'oro della celebre scrittrice Zhang Ailing (Eileen Chang), il regista ritrae Xiang tanto come vittima che come carnefice. Pur avendo subito la crudeltà di un matrimonio organizzato, essa non esita a fare in modo che Huanhuan, figlia di una famiglia povera, sia data in sposa al figlio handicappato. Il sistema, schiacciando le libertà individuali, crea un meccanismo perverso di cui si debbono giocare le regole. Il ritratto di Xiang è per questo motivo particolarmente riuscito, e vi sono alcuni momenti di grande commozione, come quando la donna scoppia a piangere di fronte all'ospite giapponese, che non capisce una parola. Oppure la conclusione del film, che mantiene un tono lirico tra disperazione e un barlume di speranza: Xiang, vedendo i segni dei morsi che il figlio ha lasciato sulle spalle di Huanhuan, le propone di divorziare. La ragazza scoppia a piangere: chi mai potrebbe volerla ancora dopo un matrimonio con l'idiota del villaggio? Il film termina con le due donne sul bordo del lago, in un equilibrio sottile (Xiang ha forzato la ragazza al matrimonio, e l'ha riportata indietro con il ricatto quando lei aveva tentato di fuggire) di comprensione ed egoismo, affetto e rivalità tra le due donne, vittime entrambe della società patriarcale e arretrata.

Corrado Neri