La Direzione Nazionale per la diffusione della Lingua Cinese (Hanban) mette a disposizione ogni anno borse di studio di diverse tipologie e indirizzate a diverse categorie di persone per la frequentazione di programmi di lingua e didattica cinese in Cina.
Ormai da più di dieci anni l'Istituto Confucio Venezia promuove un corso estivo di lingua cinese in Cina di due settimane al quale prendono parte gli studenti più meritevoli delle nostre Classi Confucio e Punti d’Insegnamento.
Gli studenti selezionati soggiornano presso la Capital Normal University di Pechino [ENG], prendendo parte a corsi di lingua cinese e ad altre attività didattiche mirate a far conoscere la storia e la cultura della Cina. Sono previste anche visite guidate fuori dalla città di Pechino.
Frutto della collaborazione degli Istituti Confucio con la Chinese International Education Foundation, le borse di studio vengono erogate dalla Capital Normal University (CNU) e prevedono la frequenza di corsi di lingua cinese di tutti i livelli presso la CNU, università partner dell'Istituto Confucio Venezia.
I requisiti di accesso vengono indicati nel regolamento pubblicato durante il periodo di iscrizione. Gli studenti interessati possono scrivere a confuciovenezia@unive.it.
L'Istituto Confucio si riserva di chiedere copia scansionata dei certificati HSK per verificare la veridicità dei titoli dichiarati.
Uno dei requisiti fondamentali per l’accesso alle borse di studio Hanban, è il superamento dei test di certificazione linguistica HSK e HSKK. Ogni borsa richiede diversi livelli o punteggi, per il dettaglio si veda la pagina relativa al programma di interesse.
All’Istituto Confucio Venezia si tengono due sessioni all’anno del test HSK e una sessione del test HSKK. Per maggiori informazioni si veda la pagina dei Test.
Andrea Stra - Ca' Foscari
Aver trascorso un semestre a Pechino grazie alla borsa di studio Hanban è stata un’esperienza unica e stimolante. Questa esperienza mi ha permesso di poter conoscere la realtà cinese vivendo in un campus universitario, all’intero di un clima multiculturale, entrando in contatto con persone fantastiche provenienti da tutto il mondo. Ho avuto modo di migliorare e praticare la lingua, conoscendo numerosi studenti cinesi scambiandoci pareri e punti di vista. Ho partecipato ad attività di gruppo come la cerimonia del tè, le lezioni di calligrafia e il corso di taijiquan arricchendo così il mio percorso formativo. Auguro a tutti di poter beneficiare di questa esperienza di mobilità.
Irene Pedergnana - Ca' Foscari
L'ottenimento di una borsa di studio Hanban della durata di un anno mi ha permesso di tuffarmi in una realtà completamente differente dalla nostra. Le sfide linguistiche che ho affrontato ogni giorno sono state fondamentali per migliorarmi sia dal punto di vista formativo sia da quello personale. Sono più che certa che questi dieci mesi in Cina siano stati il coronamento perfetto del mio percorso di studi, nonché il primo passo verso quello che sarà poi il mio futuro lavorativo.
Prof.ssa Maria Alessandra Bassi - Docente accompagnatrice Summer Camp 2017
A partire dal primo nel 2012, il campo estivo organizzato dallo Hanban si è dimostrato un'esperienza vincente per tutti gli studenti che ho accompagnato. Tra dubbi e curiosità iniziali tutti gli studenti sono stati travolti dalle sfide gentili che la Cina poneva loro ogni giorno: “Prof. sa che ho trovato una lavanderia? “, ”Sa che ho trovato un posto dove fanno le brioche?” ”Sa che mi hanno insegnato a usare le bacchette?”, “sa che ho capito cosa dicevano?”.
Le lezioni fatte in lingua, i viaggi di cultura, i professori cinesi sorridenti e disponibili, mai un momento di solitudine o noia, mai il tempo di rimpiangere casa. Anche la lingua cinese si apprende più facilmente in questo ambiente sereno e stimolante. In tutti gli studenti aumenta l'autostima e con essa il desiderio di tornare Cina, pronti per affrontare altre sfide.
Prof. Marco Perusi Savorelli - Docente accompagnatore Summer Camp 2017
L’aver accompagnato alcuni studenti meritevoli in un viaggio d’istruzione presso la Capital Normal University di Pechino ha reso ancora più vero l’adagio cinese che recita 教学相长 (pron. jiào xué xiāng zhǎng, trad. “lo studio beneficia il docente e il discente”). L’uscita dal perimetro dell’aula ha permesso agli allievi di esplorare la frontiera della lingua reale, non mediata dalla condiscendenza dell’insegnante né mitigata dall’abitudine scolastica; è stato come il cimento del cavaliere, che dopo tanto addestramento va ad affrontare il drago. Anch’io però, in qualità di accompagnatore, ho conosciuto con ciò la mia prova, perché, non più fortificato nella mia cattedra, sono stato al fianco dei miei studenti nell’assistenza alle lezioni, nell’organizzazione delle uscite didattiche, nello svolgimento dei compiti e, cosa più importante di tutte, nelle necessità quotidiane. L’esperienza mi ha fatto capire che proprio in questa occasione gli alunni hanno cominciato a percepirmi come un essere umano, oltre il mio ruolo, e, sapendo stare al gioco con simpatia e dignità, sono riuscito a costruire con loro un rapporto più vero e più forte, con conseguenze positive per la motivazione di entrambi.