Progetti PRIN 
Dipartimento di Management

Il programma Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), gestito dal Ministero dell'Università e della Ricerca, è destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, al fine di promuovere il sistema nazionale della ricerca, di rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca in linea con gli obiettivi tracciati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative al Programma Quadro di ricerca e innovazione dell'Unione Europea.

PRIN-PNRR 2022

Finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEu
Ministero dell'Università e della Ricerca
Italiadomani

HBEEVOLA  
Honey BEE VOLatility: an environmental index for assessing climatic risk impact on ecosystems service provision

Responsabile scientifico: Marco Li Calzi
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 30/11/2023 al 29/11/2025
Team di ricerca: Marco Li Calzi, Gabriella Buffa, Luca Di Corato (DEC), Edy Fantinato, Alberto Fiorese
Budget totale: € 253.838,00 - Quota DMAN - VSM: € 118.809,00
Finanziamento: PRIN: Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale – Bando 2022 PNRR, finanziato dall’Unione Europea European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1
Numero contratto: P2022AX5TH - CUP: H53D23009460001

Questo progetto riguarda la valutazione e la previsione dell'impatto della volatilità del clima sulla fornitura di servizi ecosistemici in Italia, sfruttando i co-movimenti tra la salute delle api e i cambiamenti climatici.

La valutazione del rischio ambientale è fondamentale per monitorare la salute degli ecosistemi e per garantire la vitalità degli insediamenti umani e delle attività economiche. Il nostro obiettivo è integrare questa valutazione utilizzando le api da miele come bio-monitor ambientali.

Labour in transition  
Job-skills development and firm innovation competencies

Responsabile scientifico: Francesco Zirpoli
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 16/10/2023 al 15/10/2025
Team di ricerca: Francesco Zirpoli, Bruno Perez Almansi
Budget totale: € 233.762,00 - Quota DMAN - VSM: € 60.201,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022E4C3YK - CUP: H53D23005790006

L'uso crescente della tecnologia nei processi produttivi ha portato alla trasformazione dei profili professionali e dei fabbisogni formativi. L'uso di nuove tecnologie, come quelle digitali, sta influenzando sia l'organizzazione aziendale sia la formazione professionale. Questi cambiamenti sono particolarmente visibili nell'industria dei trasporti e soprattutto nelle aziende automobilistiche. A questo proposito, il PNRR italiano mette a disposizione importanti risorse finanziarie per sostenere la transizione dei trasporti verso la mobilità sostenibile e per riorganizzare le politiche di upskilling e reskilling (Missione M2C2, M3, M5C1).
Il progetto si propone di indagare l'impatto della transizione tecnologica in atto sull'occupazione e sulle competenze professionali nel settore automobilistico. Si basa sulla combinazione di diverse competenze disciplinari (sociologia del lavoro e delle organizzazioni, sociologia economica, gestione dell'innovazione) e approcci metodologici (indagini qualitative e set di dati). Il progetto si concentrerà su 5 casi di studio di aziende del settore automobilistico con stabilimenti in Italia e in Polonia.
Le aziende saranno identificate sulla base di una revisione della letteratura sull'industria automobilistica italiana, della ricerca precedente e dell'analisi del set di dati Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano (O-TEA) presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.

Fostering sustainability mindset  
How non-financial disclosure and corporate risk assessment may drive ESG value creation

Responsabile scientifica: Chiara Mio
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Chiara Mio, Marisa Agostini, Daria Arkhipova, Antonio Costantini, Marco Fasan, Silvia Panfilo, Nicolas Canestraro
Budget totale: € 269.751,00 - Quota DMAN - VSM: € 81.287,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022CTBNRN - CUP: H53D23002380006

Foto da Freepik

Il progetto si propone di migliorare la capacità delle aziende dell'Unione Europea (UE) di perfezionare le loro prestazioni nelle dimensioni ambientale, sociale e di governance (ESG) e di mitigare i rischi associati. In particolare, mira a sviluppare modelli e strumenti per aumentare la responsabilità delle imprese.
La rilevanza teorica e pratica del progetto può essere collegata a due iniziative intraprese a livello europeo. La prima è il fondo di recupero Next Generation EU (NGEU), avviato nel 2020 per mitigare l'impatto della pandemia COVID-19, che autorizza la Commissione europea a prendere in prestito fondi sui mercati dei capitali per affrontare i danni economici e sociali. In secondo luogo, nell'aprile 2021, la Commissione europea ha pubblicato una proposta di direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD) che modifica ed estende i requisiti di rendicontazione della sostenibilità introdotti dalla direttiva 2014/95/UE (EUD).
Alla luce di queste iniziative, è necessario che gli studiosi e gli operatori del settore sviluppino una migliore comprensione dei meccanismi effettivamente implementabili a livello europeo per indurre un comportamento aziendale responsabile e stimolare la creazione di valore a lungo termine.

Managing sustainability tensions for change

Responsabile scientifico: Francesco Rullani
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Budget totale: € 264.054,00 - Quota DMAN - VSM: € 66.200,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20222X8L5C - CUP: H53D23002120006

match managing sustainability tensions for change

Nonostante le crescenti pressioni affinché le organizzazioni riducano la loro impronta sociale e ambientale negativa (S&E), i risultati sono ancora deludenti. Sono necessari importanti cambiamenti nei processi e nei prodotti per raggiungere efficacemente i risultati di S&E, insieme alla sostenibilità economica.
Tuttavia, poiché la ricerca del profitto e gli aspetti di S&E comportano obiettivi desiderabili ma in conflitto, emergono molteplici tensioni quando si cerca di affrontarli entrambi. Di fronte a tali tensioni, alcune aziende cambiano e trovano modi efficaci per integrare gli aspetti di S&E nelle loro attività, mentre altre continuano a perpetuare comportamenti scorretti, dando priorità agli obiettivi di profitto.
Il nostro obiettivo è indagare "Quali fattori fanno sì che le organizzazioni affrontino efficacemente le tensioni tra la ricerca del profitto e gli obiettivi di S&E? E quali fattori impediscono loro di farlo?". In particolare, ci proponiamo di comprendere il ruolo di:

  • volontà delle organizzazioni - la salienza della tensione vissuta, anche in considerazione delle pressioni esterne e interne a cui l'organizzazione è soggetta;
  • capacità delle organizzazioni: le risorse e le capacità su cui possono fare leva per implementare un cambiamento, comprese quelle interne (cioè le traiettorie tecnologiche esistenti) e quelle esterne (la rete di partner con cui l'organizzazione si impegna).

Blending the physical and the virtual workplace  
How different hybrid work’s models disrupt the labormarket and call for emergent configurations of organizational and human resource management practices

Responsabile scientifica: Sara Bonesso
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Sara Bonesso, Anna Comacchio, Laura Cortellazzo, Fabrizio Gerli, Giovanna Afeltra
Budget totale: € 185.712,00 - Quota DMAN - VSM: € 66.856,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20224BJLC7 - CUP: H53D23002160006

Nel marzo del 2020, un massiccio esperimento di lavoro a distanza è iniziato improvvisamente in quasi tutto il mondo. L'Italia è stata tra i primi e più colpiti, tanto che nel 2020 circa 8.000.000 dipendenti hanno iniziato a lavorare da casa, mentre il numero medio di lavoratori a distanza prima della serrata, in Italia, era di circa 500.000 unità.
La crescita del lavoro a distanza dovuta al COVID-19 ha accelerato alcune tendenze già in atto, come la connettività e la virtualizzazione del lavoro di gruppo che incidono sullo stile di supervisione richiesto nelle organizzazioni distribuite. Come evidenziato da recenti indagini sul mercato del lavoro, gli esperti hanno stimato una crescita a lungo termine di questa tendenza e un numero crescente di dipendenti che lavorano in modalità ibride.
Se il futuro del lavoro viene rappresentato come ibrido - cioè con dipendenti che svolgono alcuni compiti in ufficio e altri virtualmente - diventa fondamentale comprendere le implicazioni che questi cambiamenti genereranno per le organizzazioni e il mercato del lavoro. In questo scenario, il presente progetto si propone di condurre uno studio esplorativo su questo fenomeno emergente e ancora poco indagato.

Communicable diseases and economic activity  
Individual behaviour, social interactions and macroeconomic outcomes

Responsabile scientifico: Marco Tolotti
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Marco Tolotti, Paolo Pellizzari
Budget totale: € 259.594,00 - Quota DMAN - VSM: € 70.718,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20227339KC - CUP: H53D23002220006

La pandemia COVID-19 in corso ha rivelato al mondo intero che le malattie infettive non sono solo una minaccia per lo sviluppo economico dei Paesi poveri, ma possono generare conseguenze sanitarie e socio-economiche drammatiche anche nelle economie sviluppate. Ciò ha stimolato un crescente interesse da parte dei responsabili politici nazionali e internazionali nel comprendere la natura della relazione epidemiologia-economia e gli effetti di politiche alternative sui risultati epidemiologici ed economici, al fine di progettare misure di controllo efficaci volte a ridurre il peso e i costi sanitari dell'infezione senza compromettere le condizioni sociali ed economiche.
Questo progetto mira a districarsi tra i numerosi canali attraverso i quali diverse forme di politica pubblica possono essere utilizzate per ridurre le implicazioni dannose delle malattie trasmissibili, mirando a diversi obiettivi, dal singolo individuo fino alla società. A tal fine, consideriamo una serie di malattie infettive critiche (ad esempio, infezioni emergenti con potenziale pandemico e infezioni tradizionali, comprese le malattie prevenibili con vaccino e le malattie sessualmente trasmissibili) al fine di identificare la politica più efficace in circostanze specifiche, tenendo conto delle peculiarità sanitarie ed economiche delle diverse infezioni, in termini di caratteristiche di trasmissione e di impatto, distinguendo tra effetti a breve e a lungo termine e le loro conseguenze sui diversi gruppi della popolazione.

Organizing for resilience  
How do networks and firms face adversities?

Responsabile scientifica: Anna Cabigiosu
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Anna Cabigiosu, Maddalena Cipriani
Budget totale: € 336.195,00 - Quota DMAN - VSM: € 76.483,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022RPXNJB - CUP: H53D23003380006

Le aziende sono sempre più esposte a shock, avversità ed eventi inaspettati. Ciò va di pari passo con la crescente attenzione che la resilienza sta ottenendo nella ricerca aziendale e manageriale. Nonostante la letteratura precedente riconosca che le organizzazioni sono inserite in contesti istituzionali e competitivi, la ricerca passata si è concentrata soprattutto sulla resilienza a livello individuale e organizzativo (Hilmann & Guenther, 2021), trascurando "come le strutture inter-organizzative dovrebbero essere progettate per la resilienza" (Linnenluecke 2017: 25).
Di conseguenza, sappiamo poco delle caratteristiche e dei meccanismi delle reti per affrontare crisi e avversità, anche perché gli studi sulle reti non hanno ancora esplorato il ruolo della resilienza come possibile risultato di performance delle relazioni inter-organizzative (Moretti 2017).
Per far fronte a questi limiti, la nostra ricerca si concentrerà sulle seguenti domande: 1) Come possiamo definire e misurare la resilienza di una rete? 2) Quali sono le caratteristiche strutturali e i processi manageriali che supportano la capacità di una rete di anticipare, affrontare e reagire alle avversità? 3) Come la resilienza di una rete influenza la resilienza organizzativa e viceversa?

Data Driven Innovation  
Measuring its Effects on Industries, Firms, and Business Models

Responsabile scientifico: Massimiliano Nuccio
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Massimiliano Nuccio, Lisa Crosato, Cecilia Mereghetti
Budget totale: € 298.670,00 - Quota DMAN - VSM: € 74.418,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022JHZL37 - CUP: H53D23002450006

La caratteristica distintiva dell'attuale ondata di cambiamenti tecnici è che le innovazioni di vario tipo - miglioramento di prodotti, processi, metodi organizzativi e modelli di business esistenti e nuovi - stanno subendo un'accelerazione senza precedenti grazie alla disponibilità e allo sfruttamento di una quantità sempre maggiore di dati generati da una miriade di transazioni, processi produttivi e di comunicazione registrati digitalmente.
Questo fenomeno, comunemente definito "Data-Driven Innovation" (DDI), rappresenta un'enorme opportunità di crescita economica e di creazione di ricchezza. Tuttavia, gli effetti di questo processo sull'evoluzione delle aziende e dei settori sono poco conosciuti. Sia che si guardi al suo svolgimento tra i settori o all'interno dei settori in termini di crescita delle imprese, creazione di nuove imprese, sopravvivenza e cambiamenti nelle organizzazioni e nei modelli di business, si osserva che, finora, i vantaggi sono stati distribuiti in modo non uniforme.
Perché? Come possiamo spiegare le differenze tra i settori, tra le imprese all'interno dei settori e all'interno delle imprese? L'obiettivo principale di questo progetto è esaminare le relazioni fondamentali tra le caratteristiche dell'attuale ondata di DDI e i suoi effetti sulla struttura e sulle dinamiche delle industrie, con particolare attenzione agli effetti sulle imprese e sulle diverse tipologie di organizzazioni impegnate nelle principali sfide sociali.

The Language of Innovation

Responsabile scientifica: Giulia Cancellieri
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Giulia Cancellieri, Giorgia Bortoloso
Budget totale: € 271.228,00 - Quota DMAN - VSM: € 35.108,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022MCWT4Y - CUP: H53D23002520001

Quando è più probabile che gli innovatori ottengano sostegno per le loro idee? Affrontiamo questa questione centrale nella letteratura sull’innovazione e sull’imprenditorialità, adottando una prospettiva linguistica.
Nonostante la frequenza con cui ci si aspetta che il pubblico in tutti gli ambiti dell’innovazione valuti nuove offerte promosse attraverso sforzi comunicativi attentamente realizzati, poche ricerche si occupano delle proprietà strutturali di questi messaggi e del loro effetto sulle risposte valutative dei destinatari.
Colmare questa lacuna implica approfondire il linguaggio utilizzato dagli innovatori e gli effetti del linguaggio sulla loro capacità di mobilitare risorse simboliche e materiali. Più specificatamente ci chiediamo: in che modo gli innovatori di successo presentano le loro idee per massimizzarne l'impatto? Quali proprietà linguistiche dovrebbero essere mobilitate dagli innovatori per ottenere il sostegno di investitori e clienti? Quali strategie di presentazione dell’idea sono più appropriate per idee incrementali e quali sono più appropriate per idee radicalmente nuove?
È più efficace una comunicazione astratta o una comunicazione concreta per trasmettere il potenziale di un'idea ad un determinato pubblico? Basandosi su studi orientati al linguaggio, psicologia sociale e imprenditorialità culturale, il progetto esplora una varietà di caratteristiche linguistiche sulle quali gli imprenditori possono fare leva per ottenere il sostegno del loro pubblico.

Nudging under Limited Attention

Responsabile scientifico: Marco Li Calzi
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Budget totale: € 229.638,00 - Quota DMAN - VSM: € 102.874,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20222Z3CR7 - CUP: H53D23002130006

Un nudge (o “pungolo”) cerca di migliorare le scelte individuali cambiando l'inquadramento di un problema decisionale.
Il progetto punta a sviluppare una metodologia per la valutazione dei nudge, orientata ad agenti che compiono scelte razionali vincolate da un'attenzione limitata. Il nostro approccio combina la teoria classica delle preferenze rivelate con i recenti progressi nella teoria delle funzioni di scelta stocastica, testando e dimostrando la sua applicazione in diversi ambiti.

Reframing Globalization in European Peripheries  
Intellectual and Expert Networks Facing Political and Economic Transformations (1975-2022)

Responsabile scientifica: Valentina Fava
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Valentina Fava, Ioan Achim Balaban
Budget totale: € 204.348,00 - Quota DMAN - VSM: € 40.400,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022RYN7BX - CUP: H53D23000300001

Il progetto intende riformulare, da una prospettiva europea, la comprensione delle dinamiche intrecciate di globalizzazione e democratizzazione e dei loro difetti e contraccolpi. Partendo dalla metà degli anni Settanta, la ricerca riconsidererà le continuità politiche, sociali, economiche e intellettuali tra il periodo della tarda guerra fredda e quello successivo, ben oltre le transizioni del 1989/1993.
Un focus specifico sulle periferie dell'Europa centro-orientale e sud-orientale getterà nuova luce sugli approcci e le risposte regionali alle sfide della globalizzazione. Alla luce della pandemia COVID e dell'attacco russo all'Ucraina e del loro contraccolpo globale, sembra giunto il momento di mettere sotto esame storico l'intero periodo che parte dal vertice di Rambouillet e dalla conferenza di Helsinki (1975) come momenti simbolici di una soluzione internazionale presumibilmente basata sul commercio globale e sui diritti umani.

What went wrong?  
A retrospective analysis of destination policies in overtouristed hotspots

Responsabile scientifico: Giovanni Favero
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Giovanni Favero, Arianna Candeago
Budget totale: € 240.821,00 - Quota DMAN - VSM: € 84.301,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022B7RP3P - CUP: H53D23000150006

Nell'ultimo decennio, il "sovraffollamento turistico", identificato come un'insopportabile massificazione del turismo concentrata su alcuni "hotspot", è emerso con urgenza nel dibattito sulle politiche turistiche. I primi studi suggerivano che questa idea derivasse dalla percezione degli abitanti piuttosto che da analisi empiriche.
Tuttavia, indicatori quantitativi più raffinati e argomenti statistici sono cresciuti in seguito a sostegno di un eccesso di turisti in alcune destinazioni specifiche. Cosa ha fatto sì che questa evoluzione del turismo, e dei suoi effetti collaterali, avvenisse in alcuni luoghi piuttosto che in altri? Ricerche precedenti hanno messo in discussione il ruolo delle politiche di destinazione volte a catturare l'interesse dell'industria turistica globale, ma manca ancora un'analisi dettagliata su quali strategie specifiche abbiano creato le condizioni per il sovraffollamento turistico in alcune destinazioni e per l'abbandono in altre.
Uno studio retrospettivo delle discussioni politiche e tecniche sul turismo è essenziale per capire quali cornici interpretative hanno sostenuto la scelta di misure e azioni specifiche. Questo progetto individua tre diversi casi di studio da confrontare come rappresentativi di condizioni estreme di turismo, nel contesto dell'evoluzione delle politiche turistiche nazionali (Venezia, Cinque Terre e Parco delle Foreste Casentinesi).

CATAI  
CArbon Transition in the Automotive Industry

responsabile scientifico: Pietro Lanzini
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Pietro Lanzini, Andrea Stocchetti
Budget totale: € 219.642,00 - Quota DMAN - VSM: € 79.252,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022JHZL37 - CUP: H53D23002450006

Il nostro studio intende affrontare il tema della transizione a basse emissioni di carbonio nel settore automobilistico attraverso un'analisi congiunta della percezione dei rischi e delle opportunità da parte delle case automobilistiche e delle relative strategie, insieme alle percezioni dei consumatori e alle aspettative degli stakeholder nei confronti delle nuove tecnologie e dei servizi di mobilità.
Il progetto ha le sue radici nella consapevolezza che gli attuali modelli di mobilità non sono sostenibili e nella conseguente agenda che molti Paesi ed enti sovranazionali stanno adottando per passare a paradigmi più sostenibili. L'UE è in prima linea in questa sfida, con piani ambiziosi per eliminare gradualmente i motori a combustione interna nei prossimi decenni e innescare una de-carbonizzazione dell'intero settore dei trasporti.
Questo approccio rivoluzionario è un processo complesso che prevede l'interazione di diverse strategie (disponibilità di veicoli più puliti, condivisione della mobilità e un nuovo concetto stesso di mobilità basato sull'uso piuttosto che sul possesso, mobilità come servizio, ecc.) e di diversi attori, in modo che le condizioni preliminari per l'attuazione di politiche valide siano rappresentate sia da un'adeguata comprensione dei "punti di vista" di tali attori chiave, sia da un quadro chiaro su come le diverse prospettive interagiscono e sinergicamente aprono la strada a quelle politiche e strategie che hanno il potenziale di essere più efficaci.

Communicating companies’ supply chain sustainability practices in a digital environment

Responsabile scientifico: Andreas Hinterhuber
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Andreas Hinterhuber, Paola Signori, Tiziano Vescovi
Budget totale: € 297.739,00 - Quota DMAN - VSM: € 48.966,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022LHHLWM - CUP: H53D23002480006

Al giorno d'oggi, due forze influenzano in modo significativo le aziende: la sostenibilità e la digitalizzazione. I consumatori, e gli stakeholder in generale, sono sempre più attenti alle pratiche commerciali sostenibili, penalizzando le aziende percepite come non in linea con i requisiti di sostenibilità.
Di fronte a una crisi di fiducia globale, i consumatori si aspettano che le aziende si comportino con integrità morale e commerciale, premiando quelle che agiscono per rendere il mondo un posto migliore. Allo stesso tempo, la digitalizzazione incide profondamente sui processi aziendali, aprendo opportunità senza precedenti e rappresentando al contempo una minaccia per le aziende che non seguono la strada della digitalizzazione.
Mentre gli operatori e gli studiosi hanno studiato l'impatto di queste forze sulle imprese, hanno scarsamente esaminato la combinazione delle due, compreso il modo in cui le imprese possono comunicare le loro pratiche virtuose di sostenibilità attraverso i canali digitali e, a loro volta, come i consumatori percepiscono lo sforzo delle imprese nell'allinearsi agli obiettivi di sostenibilità.
Il nostro progetto di ricerca si basa quindi sull'attuale letteratura in materia di sostenibilità e digitalizzazione. In particolare, la comunicazione della sostenibilità della catena di approvvigionamento delle aziende in un ambiente digitale ha il potenziale per essere una fonte duratura di vantaggio competitivo per le aziende che sviluppano le competenze, le relazioni e gli asset reputazionali per farlo.

PRIN 2015

SPORT  
Smart PORt Terminals

Numero del progetto: 2015XAPRKF_007
Identificativo call: 2015
Responsabile: nazionale - Walter Ukovich (Univ. Trieste), locale - Raffaele Pesenti
Status: attivo
Durata: 3 anni (05/02/2017 - 05/02/2020)
Costo totale progetto: € 29.428 (locale); € 146.000 (nazionale)
Contributo del dipartimento:  € 8.571
Gruppo di ricerca: Giovanni Vaia, Giovanni Fasano, Dario Bauso (Università di Sheffield e Palermo), Giacomo di Tollo 

Obiettivo del progetto è la definizione di metodologie innovative al fine di implementare una piattaforma software in grado di fornire un supporto agli operatori della logistica portuale nella gestione delle attività intermodali.
Per ottenere questo scopo l'approccio SPORT prevede che la piattaforma sia organizzata su due livelli: un livello di base che gestisca le funzioni integrate trasversali come la comunicazione e le interfacce utente, i database e gli strumenti per la modellizzazione, l'ottimizzazione e  la simulazione e un livello applicativo, con una serie di moduli integrati, ognuno relativo a uno specifico problema rilevante per la gestione delle attività di interesse.

Finanza pubblica e fiscalità per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale storico ed artistico

Numero del progetto: 2015ZFWYX2
Responsabili e team di ricerca:  Del Federico Lorenzo (Chieti-Pescara), Cordeiro Guerra Roberto (Firenze), Tosi Loris (Ca' Foscari Venezia), Basilavecchia Massimo (Teramo)
Durata: 3 anni

Nonostante la Carta Costituzionale imponga la tutela e la promozione del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, l’insufficienza di fondi pubblici non solo per la valorizzazione ma anche per la semplice salvaguardia di tali beni collettivi è tristemente cronica.
La ricerca si tradurrà in concrete proposte di intervento per delineare una quadro sistematico ed efficiente di misure fiscali e di finanza pubblica volte a garantire risorse sufficienti non solo per la salvaguardia ma anche per la promozione del patrimonio culturale, nell'ambito delle azioni e dei vincoli europei, nonché dei diversi livelli d’intervento (statale, regionale e locale). Inoltre sarà sviluppata un’indagine empirica da un lato per verificare l’implementazione nelle città d’arte delle misure a sostegno del patrimonio culturale e dall'altro per individuare i fattori che incentiverebbero l’investimento privato nel settore.

Last update: 10/07/2024