Primi piani

Andrea Facchin
Lingua e letteratura araba

Che cosa insegna a Ca’ Foscari? Quali sono i Suoi principali interessi di ricerca? Qual è stato il Suo percorso accademico?
Insegno lingua araba presso i corsi di laurea triennale e magistrale (LEISAAM). I miei principali interessi di ricerca ruotano attorno alla storia della didattica dell’arabo come lingua straniera, le politiche linguistiche attuate dai moderni stati-nazione arabi, i linguaggi non verbali e la comunicazione interculturale. Di recente, tuttavia, sono approdato anche alla didattica della letteratura e alla letteratura araba stessa, traducendo l’opera di un importante autore contemporaneo del Sud tunisino.

Il mio percorso accademico è tutto cafoscarino, nonostante durante il dottorato abbia trascorso periodi di studio e ricerca, anche lunghi, all’estero tra Tunisia, Egitto, Olanda e Finlandia. 

Che cosa L’ha portata a intraprendere la strada della ricerca? Che cosa L’appassiona di più del Suo ambito di studi? 
L’amore per lo studio, la lettura, le riflessioni che ne scaturiscono e poi la voglia di conoscere e scoprire nuovi mondi e modi diversi di interpretare la realtà che ci circonda. Il mondo arabo e le sue società non smettono mai di stupirci, assieme ai fenomeni che le riguardano, le distinguono le une dalle altre e i loro cambiamenti, ogni giorno, anche attraverso i nuovi strumenti che abbiamo a disposizione online. Credo che mettere a disposizione degli studenti, o di chiunque sia interessato, i contenuti di una cultura, con tutte le sue sfaccettature, e poterli discutere, sia la cosa che mi appassiona di più.

Che cosa significa, per Lei, insegnare all’università?
Significa costruire l’università e la ricerca del domani, approfondire temi siano essi urgenti oppure, semplicemente, degni di essere conosciuti poiché sconosciuti ai più o perché tralasciati per innumerevoli motivi. 

Lei lavora in un dipartimento che si occupa di mondi extraeuropei: che cosa vuol dire, per Lei, occuparsi di diversità culturale in una realtà globale sempre più interconnessa?
Vuol dire dare voce proprio a quella diversità, che nel momento in cui viene descritta o discussa non può che arricchirci. È una diversità che fornisce nuovi spunti di riflessione, nuove idee, al fine di creare ponti tra culture e avviare dunque uno scambio tra di esse. 

 

 

Last update: 27/02/2024