CSAR 
Centro Studi sull'Arte Russa

Il Centro Studi sull’Arte Russa (CSAR) - ufficialmente inaugurato il 6 marzo 2011 - è uno dei centri di ricerca del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Eventi CSAR 2024/2025

Nuovo allestimento museale a Nukus

Da qualche giorno l’Uzbekistan dispone del più importante museo sull’arte del Novecento di tutto il Centro Asia. Si tratta del Museo Statale delle Arti del Karakalpakstan, intitolato a I.V. Savickij, dove è stato riallestito integralmente il percorso espositivo che, per qualità delle opere presenti, suggestioni visive nel loro accostamento, ampi apparati didattici, aggiornato uso delle moderne tecnologie multimediali, ha fissato uno standard avanzato, non paragonabile a quelli precedenti.

Il nuovo allestimento coincide con la rielaborazione del progetto espositivo "Uzbekistan: Avant-Garde in the Desert" e fonde le due mostre aperte in Italia in primavera, a Palazzo Pitti a Firenze e a Ca’ Foscari Esposizioni, che hanno riportato uno straordinario consenso di pubblico e critica. Come per queste due mostre il progetto di Nukus è stato diretto e curato dalla prof.ssa Silvia Burini e dal prof. Giuseppe Barbieri, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa (CSAR), in collaborazione con Zelfira Tregulova, già direttrice della Galleria Tret’jakovskaja di Mosca e con la dott.ssa Maria Redaelli, ricercatrice nel Progetto CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society. L'architetto Massimiliano Bigarello ha progettato e coordinato il rinnovamento dell’impianto. L’iniziativa è stata promossa e sostenuta dalla Fondazione per lo Sviluppo Artistico e Culturale dell’Uzbekistan.

La nuova e importante esposizione, inaugurata venerdì 4 ottobre, riunisce le opere già esposte nelle due tappe italiane, arricchendosi tuttavia di ulteriori opere, tra cui alcuni eccezionali inediti, e offre così una visione ampliata e più completa dell’Avanguardia Orientalis che caratterizza una delle pagine più significative e affascinanti della vicenda artistica internazionale della prima metà del XX sec. Per la prima volta a Nukus, le opere della collezione Savickij vengono infatti messe in dialogo con quelle dell’altra grande collezione di Avanguardia russa dell'Uzbekistan, custodita al Museo Statale delle Arti di Tashkent.

Questa sinergia non solo spalanca una nuova prospettiva sulla fruizione delle opere, ma segna anche un importante passo verso l’internazionalizzazione del museo di Nukus, che accoglie ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Apparati descrittivi in quattro lingue e installazioni multimediali, tra cui una interattiva, accompagnano il visitatore alla scoperta degli artisti dell'Avanguardia Orientalis e gli consentono di percepire e approfondire in tempo reale le tematiche su cui si basa l'intero progetto.

CYFEST 16 ha inaugurato a Yerevan, Armenia

Il tema dell’edizione di quest’anno è Archive of Feelings. A Journey ed è un ampio studio sulle relazioni tra il regno intimo delle emozioni e dei ricordi e i progressi tecnologici. In che modo le nuove tecnologie plasmano, mediano e «archiviano» le emozioni? In che modo la tecnologia influenza la nostra esperienza emotiva e il modo in cui essa viene espressa e ricordata? Possiamo lavorare con le tecnologie all'interno di ampi contesti artistici, sociali e culturali? E come possono l'arte e la cultura contemporanee contribuire a un futuro più diversificato e a ambienti che non siano né tecnocraticamente dominati né riduzionisti? Attraverso il contributo di artisti, curatori e teorici di fama internazionale, CYFEST 16 affronterà queste domande da vari angoli, trasformandole in installazioni, oggetti multimediali, performance, video, concerti, eventi educativi e in una nuova, intrigante esperienza per i visitatori.

Trovate il programma completo sul sito del festival [ENG].

13 novembre - 1 dicembre 2024


Arts in Exile: A Cartography of Russian Diaspora

Siamo lieti di annunciare che il progetto “Arts in Exile: A Cartography of Russian Diaspora”, proposto dalla prof.ssa Silvia Burini, è stato selezionato tra i vincitori del bando SPIN 2024. Il bando, riservato ai membri del personale accademico dell’Università Ca' Foscari, ha premiato le proposte di ricerca in grado di rispondere a elevati standard di eccellenza internazionale, favorendo al contempo l’innovazione in specifici ambiti scientifici.

Il progetto si concentra sull’emigrazione culturale di artisti e intellettuali russi che, opponendosi all'invasione russa dell’Ucraina nel 2022, hanno scelto di lasciare il loro paese. Tale esodo ha dato vita a uno spazio alternativo e transnazionale di resistenza. Mappare e comprendere questo fenomeno culturale, con le sue dinamiche, le sue narrazioni e i suoi flussi, offre l’opportunità di esaminare in profondità i concetti di identità nazionale e memoria collettiva.