Perché un progetto europeo 
Supporto alla ricerca

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Il contesto di riferimento

Un progetto europeo è innanzitutto un modo per contribuire in maniera efficace, concreta e sostenibile al raggiungimento degli obiettivi dell'Unione Europea, sviluppando attività di ricerca, iniziative pilota, campagne comunicative e di disseminazione, strumenti di replicazione e network transnazionali.

L’Unione, infatti, finanzia attività promosse da organizzazioni europee con il preciso scopo di rafforzare l’implementazione delle proprie politiche. Per questo, conoscere gli obiettivi che l'Europa si è data e comprenderne le strategie e le linee guida è una premessa fondamentale per costruire una proposta vincente capace di ottenere una valutazione positiva: significa che per ottenere un finanziamento europeo la prima domanda da porsi è se, come e quanto la propria proposta contribuisca al raggiungimento delle priorità elaborate dall’Unione.

Contatti

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Rivolgiti all'Ufficio Ricerca Internazionale per ricevere supporto nell'analisi della proposta progettuale, nell'individuazione dei documenti di riferimento e in tutti gli aspetti legati alla progettazione.

27 Stati, 24 lingue, 508 milioni di persone: pochi numeri per descrivere la complessità a cui guardano i programmi di finanziamento comunitari, che mirano a rafforzare l’identità e la cittadinanza europee, armonizzare le politiche locali e regionali, far convergere la qualità della vita dei cittadini su standard alti. Ottenere un finanziamento europeo significa, innanzitutto, trovare risposte a un bisogno europeo.

I programmi di finanziamento comunitari mirano ad attuare le politiche dell'Unione Europea e investono una pluralità di aspetti che hanno a che fare con la vita politica, economica e sociale dell'Europa, coprendo tutte le discipline della ricerca scientifica. Nell’attuale programmazione tutti i programmi di finanziamento fanno riferimento alla Strategia Europa 2020.

La Strategia Europa 2020 si propone di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; queste tre priorità sono tradotte in cinque obiettivi chiave:

  1. il 3% del PIL dell’Unione Europea investito in ricerca e sviluppo
  2. i traguardi "20/20/20": meno 20% di emissioni di gas serra rispetto al 1990; più 20% uso energie rinnovabili e più 20% efficienza energetica
  3. minore abbandono scolastico (inferiore al 10%), aumento dei giovani europei laureati (almeno il 40%)
  4. almeno il 75% delle persone tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro
  5. 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio povertà.

Per raggiungere questi cinque obiettivi la Commissione ha proposto sette iniziative faro, ovvero delle macro-politiche finalizzate a fare dell'Europa un territorio all'avanguardia su scala mondiale:

  1. Agenda digitale europea, per sviluppare la diffusione di internet ad alta velocità
  2. Unione dell'innovazione, con l'obiettivo di far sì che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita e l’innovazione (vedi focus nel boxsottostante)
  3. Youth on the move, per far migliorare l'offerta formativa e aiutare le nuove generazioni a entrare nel mercato del lavoro
  4. Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse, per promuovere una crescita economica maggiormente sostenibile
  5. Una politica industriale per l'era della globalizzazione, per favorire lo sviluppo di una base industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala mondiale
  6. Agenda per nuove competenze e nuovi lavori, per modernizzare il mercato del lavoro e migliorare le professionalità dei lavoratori
  7. Piattaforma europea contro la povertà, per garantire la coesione sociale e territoriale dell'Europa.

L’Unione riconosce che l’Europa nel suo complesso investe troppo poco in innovazione e ricerca rispetto a quanto fanno gli Stati Uniti, il Giappone e i principali Paesi emergenti. Tutto ciò si traduce da una parte nell'emigrazione di tanti talenti europei verso Paesi che propongono maggiori opportunità, dall'altra in uno svantaggio che ha ricadute dirette sull'economia e sull'occupazione. È per queste ragioni che l’Europa considera "Innovation Union"/"Unione nell'Innovazione" un investimento cruciale per il futuro.

Il piano "Unione nell'Innovazione" prevede più di 30 azioni che intendono:

  • trasformare l’Europa in un soggetto di primo livello mondiale nella ricerca scientifica
  • rimuovere gli ostacoli all'innovazione
  • valorizzare la cooperazione tra settore pubblico e organizzazioni private.

Per quanto riguarda i ricercatori, "Innovation Union" vuole:

  • promuovere carriere attraenti
  • favorire alti standard di formazione
  • facilitare l’accesso ai risultati della ricerca
  • rafforzare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati
  • semplificare la partecipazione ai programmi europei per l’innovazione e la ricerca.

Maggiori informazioni nel sito web della Commissione Europea.

"Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development [ENG]" è il piano d'azione dalle Nazioni Unite per combattere fame e povertà, proteggere il pianeta dal punto di vista ambientale, garantire agli esseri umani prosperità e pace e rafforzare la partnership internazionale per ottenere questi risultati.

La nuova programmazione europea 2021 - 2027 fa esplicito riferimento a questi obiettivi che è perciò utile conoscere, al fine di contestualizzare al meglio la propria proposta progettuale.

L'Agenda 2030 è composta di 17 Sustainable Development Goals - SDGs, a loro volta divisi in 169 differenti target:

  1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
  2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
  3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
  4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
  6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
  8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  9. Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
  10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni
  11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
  14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
  15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
  16. Pace, giustizia e istituzioni forti
  17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Per maggiori informazioni visita la pagina di Ca’ Foscari Sostenibile e della Commissione Europea.

Horizon Europe, il nuovo programma quadro di finanziamento per la ricerca 2021 - 2027, è il programma di finanziamento per la ricerca e l'innovazione più ambizioso di sempre. Con i suoi 100 miliardi di euro di budget, promuove un nuovo approccio mission-oriented allo stesso tempo dando continuità e potenziando i finanziamenti alla ricerca di base già promossi nell'ambito di Horizon 2020.

Maggiori informazioni alla pagina dedicata

Le iniziative dell'Area Ricerca per incentivare la progettualità

L’Area Ricerca promuove azioni per incentivare la progettualità nella ricerca, sia individuale che collaborativa, valorizzando le opportunità di finanziamento presenti nel panorama nazionale, europeo ed internazionale e attivando iniziative di formazione sul tema della progettazione.

L’Area fornisce supporto ai singoli ricercatori e ai gruppi di ricerca dell’Ateneo nel trovare lo strumento di finanziamento più adeguato al loro ambito di ricerca e nell'implementare e consolidare la loro idea progettuale.

La mission è quella di aumentare la partecipazione dell’Ateneo ai programmi di finanziamento nazionali, europei ed internazionali e il success rate delle proposte presentate.

A tal fine sono state avviate una serie di iniziative volte a:

  • migliorare la capacità progettuale dei ricercatori dell’Ateneo, supportare la ricerca collaborativa e rafforzare la rete di relazioni partecipando a network di ricerca e piattaforme internazionali;
  • valorizzare il talento e ad attrarre ricercatori di elevata qualificazione.

Lo scouting di eccellenze e il reclutamento di ricercatori di alto profilo - soprattutto giovani - costituiscono uno degli impegni principali di Ca' Foscari. La nostra Università mira allo sviluppo strategico di specifici settori scientifici, anche attraverso l’assunzione per chiamata diretta di ricercatori con esperienza internazionale.

Avvalendosi della portability, Ca’ Foscari intercetta le eccellenze internazionali reclutando ricercatori con profili elevati, vincitori di finanziamenti di ricerca - come ERC - e promuove la mobilità in ingresso con visiting fellowships e promuovendo candidature al Programma Rita Levi Montalcini.

Maggiori informazioni: www.unive.it/braingain

Per elaborare una proposta progettuale competitiva, è possibile aderire ad uno dei sei Research Institute (RI) interdisciplinari promossi dall'Università Ca’ Foscari nell'ambito dell’iniziativa Research Hub for Global Challenges

Le progettualità richiedono un sempre maggiore livello di complessità e interdisciplinarietà, che possono essere garantite soltanto da una collaborazione tra più ricercatori. Ca’ Foscari ha voluto creare gruppi interdisciplinari in un’ottica di collaborazione e 'contaminazione' tra ricercatori provenienti da diverse discipline, sfruttando sinergicamente l’apporto di ciascuno, in termini di contenuti, approccio e contatti con altre istituzioni europee.

I Research Institute (RI) si occupano di temi di grande interesse per la società, per i quali l’Ateneo ha già ottenuto risultati eccellenti e attorno ai quali si intende sviluppare un’attività di ricerca d’impatto. I RI si propongono infatti come punti di contatto privilegiati per partnership internazionali, favorendo lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca.

La partecipazione ai RI si basa sull'adesione volontaria, per aggregazione dei singoli ricercatori su temi di ricerca di interesse comune.

L’Ateneo ha destinato a questa iniziativa uno staff dedicato alla progettazione, che affianca i coordinatori scientifici e che supporta full time ai membri del RI, per lo screening delle opportunità di finanziamento e la presentazione di proposte progettuali su bandi europei.

Ricercatori non strutturati come responsabili di progetti collaborativi

L’iniziativa consente a giovani ricercatori di partecipare in qualità di responsabili scientifici a proposte progettuali collaborative finanziate nell’ambito di programmi internazionali, anche se non possiedono un contratto come personale strutturato (a tempo determinato o indeterminato) a Ca' Foscari.

ricercatori non strutturati, interessati a diventare responsabili scientifici di un progetto finanziato da fondi europei (H2020-progetti collaborativi o Interreg), dovranno presentare una proposta progettuale al Dipartimento più affine rispetto al settore disciplinare scelto e conseguire una idoneità che, in caso di assegnazione del finanziamento, consentirà loro di ottenere un assegno di ricerca, finanziato con fondi di progetto per la durata del progetto stesso.

I bandi per conseguire l’idoneità alla partecipazione come responsabile scientifico di progetti collaborativi ospitati a Ca’ Foscari sono pubblicati da ciascun Dipartimento sul sito di Ateneo, hanno durata annuale e si svolgono in modalità cosiddetta a sportello.

Premi e incentivi alla progettazione europea

Al fine di promuovere la presentazione di proposte progettuali, Ca’ Foscari ha istituito un nuovo sistema di premialità e incentivazione diretta per la partecipazione a progetti di ricerca, innovazione e internazionalizzazione.
La misura di incentivazione diretta è destinata al personale docente, ricercatore tecnico amministrativo e collaboratore ed esperto linguistico che collabora attivamente a progetti di ricerca, innovazione e internazionalizzazione e prevede l’erogazione di compensi aggiuntivi, calcolati sulla base dell’apporto individuale alle attività di progetto. Tale misura di incentivazione è finanziata tramite una quota variabile fino ad un massimo del 45% dell’ammontare delle ore uomo del personale strutturato rendicontato sul progetto, al netto dell’importo rappresentato dalle ore rendicontate di eventuale personale strutturato reclutato ad hoc sul progetto.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Regolamento per l’incentivazione del personale docente, ricercatore, tecnico amministrativo e collaboratore ed esperto linguistico.

Inoltre, attraverso il Fondo di supporto alle attività di ricerca e internazionalizzazione, Ca’ Foscari mette a disposizione premi e incentivi alla progettazione. In particolare:

  • i premi sono destinati ai docenti e ricercatori responsabili scientifici di progetti effettivamente finanziati da Programmi europei di istruzione, formazione e internazionalizzazione, ad esclusione delle mobilità individuali, e programmi europei ed internazionali di ricerca sviluppo e innovazione effettivamente finanziati;
  • gli incentivi sono destinati ai docenti e ricercatori responsabili scientifici di progetti europei e internazionali presentati e non finanziati, ma che abbiano ottenuto un punteggio superiore alla soglia minima stabilita dall’ente erogatore per determinarne l’eleggibilità al finanziamento.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il Regolamento del fondo di supporto alle attività di ricerca e internazionalizzazione.

Last update: 17/04/2024