A Ca’ Foscari il punto su risorse rinnovabili e processi sostenibili

Locandina e programma

Il primo relatore è stato Mario Bonaccorso, coordinatore del Cluster Tecnologico Nazionale Spring, che ha fornito una panoramica sullo sviluppo della bioeconomia circolare a partire da ambiti produttivi primari e secondari come agricoltura e industria, approfondendo successivamente sulla visione della bioeconomia da parte del settore industriale.

Nell’intervento successivo Stefano Bisoffi, rappresentante nazionale per il programma quadro europeo della ‘Societal Challenge 2: Food Security, Sustainable Agriculture and Forestry, Marine, Maritime and Inland Water Research and the Bioeconomy’ ha fornito una panoramica dettagliata sulle prossime possibilità di finanziamento: in particolare, nelle ultime call SC2 per l’anno 2020 è incluso un cospicuo programma di finanziamento per la priorità Food and Natural Resources (208 M€). Alla stessa priorità sarà dedicato un Cluster nel futuro Programma Quadro Europeo di finanziamento, Horizon Europe, che includerà Environmental Observation, Biodiversity and Natural Capital, Agriculture, Forests and Rural Areas, Sea and Oceans, Food Systems, Bio-based Innovation Systems and Circular Systems. Infine Bisoffi ha evidenziato l’iniziativa Bio-Based Industry co-finanziata dalla Commissione Europea con gruppi industriali aderenti al consorzio BIC, che ha visto una partecipazione crescente e di successo da parte di proponenti Italiani (oltre 70 M€ dal 2014 al 2018 a partner italiani, per oltre 40 progetti finanziati nel 2018).

Fabio Peron (Università IUAV di Venezia), Francesco Valentino (Università La Sapienza di Roma), Federico Correale (Veneto Agricoltura), Carlotta Campalani (Università Ca’ Foscari Venezia) hanno invece riportato diversi esempi di ricerca e trasferimento tecnologico verso realtà produttive orientate alla bioeconomia: dalla canapa utilizzata nella bioedilizia, all’estrazione di ingredienti cosmetici da scarti della frutta da filiera agroalimentare, alla generazione di biogasdoneright, alla generazione di biopolimeri da prodotti di scarto.

Carlo Barbante (Università Ca’ Foscari Venezia), Matteo Di Rosa (APRE) e Carlo Bonaccorso (Assobiotec-Federchimica e Cluster Spring) hanno partecipato alla tavola rotonda conclusiva.
Carlo Barbante è intervenuto come rappresentante nazionale per l’Italia per il programma quadro di ‘Societal Challenge 5: Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials’, descrivendo brevemente i diversi argomenti di finanziamento oggetto delle prossime call, invitando i ricercatori interessati ad attivarsi celermente per le iniziative che usciranno a breve. Inoltre ha fornito alcune anticipazioni riguardo a Horizon Europe (programma quadro 2021-2027), con un focus sul Cluster Europeo previsto su clima, energie e mobilità che sarà legato al programma di ricerca nazionale (PNR) e che prevede una sezione specifica sulle ricerche polari. In Horizon Europe, infine, sarà dato molto spazio alla collaborazione tra industria ed università.
L’intervento di Matteo Di Rosa invece ha riguardato suggerimenti per trovare partner di progetto e consigli pratici su come sviluppare proposte progettuali coerenti e di successo.
Infine Mario Bonaccorso ha delineato il ruolo del Cluster SPRING nella progettazione europea.

Gli interventi sono stati seguiti da una discussione con i partecipanti approfondendo il ruolo dei cluster tecnologici, l’importanza del trasferimento tecnologico in H2020 e in Horizon Europe, gli argomenti di ricerca che vedranno un maggiore finanziamento in Horizon Europe e analogie e differenze tra BBI e SC2.

La sessione poster ha chiuso l’evento con i più recenti contributi scientifici dei dipartimenti di Ateneo di Scienze Molecolari e Nanosistemi e di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica.

 

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07/08/2019