Ca' Foscari pubblica la prima grammatica della lingua dei segni italiana

E’ stata pubblicata da Edizioni Ca’ Foscari la prima grammatica descrittiva della lingua dei segni italiana, disponibile in formato digitale ad accesso libero. Il primo testo del genere pubblicato in Europa, ricco di immagini e video che sarà un utile manuale di studio per studenti, professionisti e comunità sorda

 

 

E’ stata pubblicata da Edizioni Ca’ Foscari la prima grammatica descrittiva della lingua dei segni italiana, disponibile in formato digitale ad accesso libero. Questo il link 

A Grammar of Italian Sign Language (LIS), a cura di Chiara Branchini e Lara Mantovan, è il primo volume della nuova collana Lingue dei segni e sordità (LISS) delle Edizioni Ca’ Foscari, diretta da Anna Cardinaletti (Università Ca’ Foscari Venezia) e da Sabina Fontana (Università di Catania). 

Si tratta della prima grammatica di riferimento della LIS (Lingua dei segni Italiana) che descrive fenomeni linguistici mai descritti prima e riformula in un linguaggio accessibile anche a non linguisti proprietà grammaticali pubblicate fino ad oggi solo su riviste specializzate o trasmesse per tradizione orale.

Quest’opera corposa di oltre 800 pagine, si propone come testo di riferimento per un pubblico ampio con il desiderio di offrire una descrizione e riflessione sulla lingua dei segni italiana di supporto agli studenti che imparano la LIS, a professionisti (interpreti di lingua dei segni, assistenti alla comunicazione) e agli stessi studenti (e adulti) sordi e udenti che la usano. Non una grammatica tradizionale, ma uno strumento digitale corredato da 1.541 video, 712 immagini e 2.367 esempi in grado di rispettare la natura visiva della lingua e che contribuirà a diffondere la conoscenza della lingua dei segni italiana all’interno della comunità udente. 

Ca’ Foscari ha da sempre investito molto nella lingua dei segni, potendo vantare l’insegnamento di questa lingua dal 1999 e avendo attivato dall’anno scorso anche un corso in interpretariato della lingua dei segni a Treviso all’interno della Laurea magistrale in “Interpretariato e traduzione editoriale, settoriale” (in collaborazione con lo DSAAM).

La grammatica della LIS è uno dei risultati del progetto Horizon 2020 “SIGN-HUB”, della durata di 4 anni, cui ha partecipato il gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Alla grammatica della LIS hanno collaborato, oltre a Chiara Branchini e Lara Mantovan, Elena Fornasiero e Chiara Calderone, Dottoresse di ricerca in Lingue, culture e società moderne e Scienze del linguaggio (2020) a Ca’ Foscari, Alessandra Checchetto e Carlo Cecchetto dell’Università di Milano-Bicocca, e Mirko Santoro del CNRS di Parigi

Per la realizzazione della grammatica ci si è avvalsi anche del contributo prezioso di 7 collaboratori sordi che si sono resi disponibili per la raccolta dei dati e la registrazione degli esempi in video e immagini. I collaboratori sordi sono: Gabriele Caia, Mirko Pasquotto e Filippo Calcagno dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Antonino D’Urso, Anna Folchi, Mauro Mottinelli e Rosella Ottolini.

Le lingue dei segni coinvolte nel progetto Horizon 2020 SIGN-HUB sono sette (oltre a quella italiana, la catalana, francese, olandese, spagnola, tedesca, turca) ma quella italiana è la prima grammatica ad essere pubblicata da una casa editrice. 

La grammatica si compone di sei parti: la parte 1 descrive il background storico e sociale entro il quale la lingua dei segni italiana si è sviluppata, le altre parti descrivono le proprietà principali di fonologia, lessico, morfologia, sintassi e pragmatica. Grazie al formato elettronico della grammatica, testo e video sono strettamente interconnessi; non si tratta dunque di una grammatica tradizionale, ma di un prodotto con collegamenti ipertestuali interni che consente di passare da un punto all’altro approfondendo concetti in modo agevole e di essere supportati nella comprensione attraverso i numerosi video esempi e immagini. 

Si pensi infatti alla difficoltà di descrivere per esempio frasi esclamative, imperative o relative il cui l’equivalente in lingua dei segni viene reso attraverso specifiche espressioni facciali; la grammatica risulta dunque innovativa poiche consente un accesso diretto alla lingua.

Le curatrici Branchini e Mantovan stanno ora lavorando alla traduzione italiana della grammatica della LIS, in modo che possa essere maggiormente fruibile dalla comunità Sorda e udente italiana.