Laboratorio sulla traduzione delle lingue orientali

Il Laboratorio sulla Traduzione delle Lingue Orientali, fondato nel 2008, raggruppa ricercatori e traduttori che lavorano sui temi principali legati alle lingue e alle culture non europee (ed euro-asiatiche), nonché sulla relazione che queste intrattengono con la nostra cultura nel mondo contemporaneo e nella storia. La nostra ricerca non si concentra esclusivamente su ciò che le lingue esprimono – cultura, testi, autori – ma anche sui modi in cui questi elementi vengono trasmessi da una lingua all’altra, nel tentativo di far luce sulla natura spesso asimmetrica dell’interazione culturale.

Il Laboratorio organizza regolarmente eventi dedicati ai temi di interesse; sostiene le pubblicazioni nel campo dei translation studies e promuove le traduzioni attraverso la neonata collana Translating Wor(l)ds di Edizioni Ca’ Foscari.

Inoltre, attraverso incontri con scrittori, editori e traduttori, il Laboratorio mira a esplorare l’interazione culturale e sociale in atto nella pratica traduttiva a tutti i livelli, proponendo nuovi filoni di ricerca e di riflessione e fornendo un repertorio di informazioni, conoscenza ed esperienze.

Eventi e notizie

Il Laboratorio di Traduzione delle Lingue Orientali organizza tavole rotonde, convegni, conferenze e seminari dedicati ai problemi della traduzione, al lavoro del traduttore e ad altri interessi specifici del Laboratorio stesso, spesso con ospiti internazionali. Gli eventi sono aperti al pubblico: la partecipazione di studenti e persone interessate è benvenuta.

Vedi il calendario con gli eventi del laboratorio nella pagina web dedicata.

Bibliografia sulla traduzione

Il Laboratorio per la traduzione delle lingua orientali si sforza di sviluppare non solo la ricerca, ma anche lo studio e l'apprendimento dei meccanismi di traduzione. Per questo, offre e mantiene aggiornata una bibliografia che comprende i più importanti studi sull'argomento. Non si tratta di una lista esaustiva, ma di alcuni suggerimenti per iniziare un percorso e avere gli strumenti utili per l'approfondimento

Documenti allegati

Membri del laboratorio

Attilio Andreini è Professore Associato di Lingua e Letteratura Cinese e insegna all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo aver ottenuto il Dottorato di Ricerca in “Orientalistica” presso L’Istituto Universitario L’Orientale di Napoli ha svolto un lungo periodo di attività di studio all’estero (Stati Uniti, Rep. Pop. Cinese). Si occupa di pensiero cinese classico, lingua cinese classica, paleografia cinese e fonti manoscritte cinesi del periodo pre-imperiale. Traduce anche fonti legate al pensiero etico-politico e alle credenze religiose nella Cina antica.

Giulia Baccini ha conseguito il dottorato in cotutela con l’Università Ca’ Foscari Venezia e la Charles University di Praga. Insegna lingua cinese e letteratura classica sia a Ca’ Foscari, sia presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca riguardano la letteratura del primo medioevo cinese (220-581), con particolare riferimento alla produzione letteraria non-canonica, la letteratura d’intrattenimento e le pratiche collegate. È interessata anche allo studio diacronico delle collezioni di aneddoti umoristici in quanto “genere” premoderno e ai problemi di traduzione dell’umorismo verbale.

Barbara Bisetto ha conseguito il dottorato in Studi sull’Asia Orientale presso l’Università Ca’ Foscari Venezia ed è attualmente professore associato di lingua e letteratura cinese presso l’Università Milano-Bicocca. I suoi ambiti di ricerca comprendono la letteratura cinese tradizionale, la storia e la teoria della letteratura. Si interessa alla ricerca sulla traduzione intralinguistica e alle dinamiche e forme di trasmissione diacronica, riscrittura e adattamento dei testi antichi letterari e non dell’epoca premoderna. Attualmente è in corso un suo progetto di ricerca sulla configurazione diacronica del concetto di yanyi e la sua dimensione traduttologica nella Cina premoderna. Come traduttrice letteraria ha pubblicato la traduzione italiana di una antologia di narrativa della dinastia Tang (617-917) (Il laccio scarlatto, Marsilio, 2010), mentre è in corso la traduzione completa della novella Jiao Hong ji (La storia di Jiaoniang e Feihong) risalente alla dinastia Yuan (1279-1368).

Paolo Calvetti è professore ordinario di lingua e linguistica giapponese, nonché direttore del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla linguistica giapponese e la glottodidattica. Si interessa, tra l’altro, di questioni relative alla formazione di lessici specialistici durante la modernizzazione del Giappone e dei loro processi di resa in giapponese da lingue occidentali. Ha diretto il progetto del Grande Dizionario Giapponese-Italiano (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente - Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) e ha tradotto alcuni testi letterari giapponesi (Tokuda Shūsei, Arakure-La ribelle, Tsubouchi Shōyō, Saikun-La moglie) studiandone aspetti lessicali e stilistici.

Elena Chiti è postdoctoral fellow presso la University of Oslo ed è traduttrice letteraria dall’arabo al francese e all’italiano. Ha tradotto romanzi di Nagib Mahfouz e Samar Yazbek e opere poetiche di Dunya Mikhail e Faraj Bayrakdar. Insegna presso la Scuola Superiore Mediatori Linguistici di Vicenza. Studiosa di storia culturale del Medio Oriente, ha conseguito un dottorato presso lo IREMAM/Aix-Marseille Université con una tesi sugli ambienti letterari e le produzioni multilinguistiche di Alessandria durante la colonizzazione Britannica, prima dell’emergere di un campo letterario egiziano unitario. Attualmente svolge una ricerca sul campo letterario e sulla crime fiction dell’Egitto contemporaneo.

Martina Codeluppi è dottoranda di ricerca in letteratura cinese contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari Venezia in cotutela con l’Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3. La sua ricerca consiste in un’analisi comparata della poliglossia che contraddistingue la narrativa cinese globale composta dagli scrittori migranti attraverso la traduzione e l’auto-traduzione. Ha presentato relazioni a numerosi convegni internazionali, concentrandosi sull’impatto della traduzione nel testo letterario dal punto di vista linguistico, narratologico e ideologico. Ha tradotto alcuni racconti di Hao Jingfang e Yan Ge per la rivista Caratteri: letteratura cinese contemporanea, pubblicata dalla casa editrice cinese People’s Literature, e attualmente sta lavorando alla traduzione del romanzo Ximi di Cao Wenxuan, per Giunti Editore.

Amina Crisma ha studiato all’Università Ca’ Foscari Venezia, dove ha conseguito le lauree in Filosofia, in Lingua e Letteratura Cinese, e il dottorato in Studi sull’Asia Orientale. Ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia. Dal 2007/08 insegna Filosofie dell’Asia Orientale all’Università di Bologna, corso di laurea LMCA, dopo aver insegnato Sinologia all’Università di Padova (2000 – 2010), e Storia delle Religioni della Cina all’Università di Urbino (2006/07). La sua attività di traduzione di fonti confuciane e daoiste, nel cui corso ha offerto la prima edizione italiana integrale del Tianlun e del Lilun di Xunzi (Padova 1996, 2004) e del Neiye (2015), è volta a saldare il lavoro sui testi a una pratica filosofica interculturale attenta ai dibattiti ermeneutici contemporanei. Fra le sue curatele, la Storia del pensiero cinese di Anne Cheng (Torino 2000). Oltre che numerosi contributi a riviste quali Asiatica Venetiana, Inchiesta, Cosmopolis, Prometeo, Etudes Interculturelles, e a opere collettanee (elenco completo al sito web docente www.unibo.it), ha pubblicato i volumi Il Cielo, gli uomini. Percorso attraverso i testi confuciani dell'età classica (Venezia 2000), Conflitto e armonia nel pensiero cinese dell'età classica (Padova 2004), Neiye, il Dao dell’armonia interiore (Milano 2015).

Marco Fumian è professore associato presso il Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli l’Orientale, presso cui tiene corsi di Letteratura Cinese Moderna e Lingua Cinese Avanzata. Nella sua ricerca si concentra principalmente sullo studio dei discorsi ideologici dominanti trasmessi dai testi letterari nella Cina moderna e contemporanea, ma si diletta saltuariamente di traduzione di letteratura cinese moderna. Tra le sue traduzioni, La regina di Shanghai (Garzanti, Milano, 2007) di Hong Ying, Città di confine (Stampa Alternativa, Viterbo, 2008) di Shen Congwen e una raccolta di racconti di Yan Lianke (Il podestà Liu e altre novelle, pubblicazione prevista per il febbraio 2017).

Monika Gaenssbauer è professore associato di studi cinesi presso l’Università Friedrich-Alexander (FAU) di Erlangen, e professore onorario di traduzione presso la Open University di Hong Kong. Dal 2009 al 2015 ha ricoperto la posizione di vicedirettrice del corso di Studi Cinesi presso la FAU. Ha ottenuto il dottorato in lingua e letteratura cinese nel 1996 e il post-dottorato (Habilitation) in studi cinesi nel 2008. Ha inoltre tradotto una collezione di poesie dell’autore di epoca Song Xin Qiji (Kiefern im Schnee, 2011) e curato due raccolte di saggi di autori cinesi contemporanei (In Richtung Meer, 2013 e Kinder der Bergschlucht, 2012). Nel 2016 è stato pubblicato un volume che raccoglie testi di Leung Ping-kwan. Si interessa in particolare della ricerca sul processo traduttivo e sulla combinazione di teoria e pratica della traduzione.

Antonella Ghersetti è professore associato di lingua e letteratura araba presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. Ha conseguito il dottorato in Studi Semitici (Università di Firenze). I suoi interessi e i suoi campi di ricerca comprendono la prosa araba medievale, il viaggio nella letteratura araba, la tradizione linguistica araba e la fisiognomica nel mondo arabo. Fa parte del comitato editoriale delle riviste Quaderni di Studi Arabi n.s., Journal of Arabic and Islamic Studies e al-Masaq; è inoltre membro dell’International Advisory Board della Library of Arabic Literature (LAL). Tra le sue pubblicazioni figurano traduzioni di trattati medievali (sulla fisiognomica: Kitāb Arisṭāṭālīs al-faylasūf fī l-firāsa; sulla medicina: Ibn Buṭlān, al-Risāla al-ǧāmiʿa) e antologie letterarie (al-Ḫaṭīb al-Baġdādī, Kitāb al-taṭfīl; al-Tanūḫī, al-Faraǧ baʿd al-šidda – passi selezionati).

Maria Gottardo ( maria.gottardo@unibg.it) e Monica Morzenti ( monica.morzenti@tin.it) hanno conseguito entrambe la laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. Dal 2000 lavorano a quattro mani alla traduzione di romanzi e racconti di autori cinesi moderni e contemporanei. Prestano inoltre servizio di scouting letterario e consulenza sulla letteratura cinese moderna e contemporanea per alcune case editrici italiane. Nel 2006 hanno ottenuto il Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Tra le loro traduzioni figurano romanzi di scrittori cinesi quali Zhang Ailing, Bi Feiyu, Zhang Jie, Wang Gang, Jiang Rong, Zhu Wen, Liu Zhenyun e altri, tutti pubblicati dalle maggiori case editrici italiane.

Sona Haroutyunian è docente di lingua armena presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. I suoi interessi di ricerca comprendono translation studies, linguistica e migration studies. Ha ottenuto un dottorato in Linguistica (con una tesi dal titolo An Analysis of Dante's tenses in the Armenian translations of the Commedia). È stata visiting professor presso la Nida School of Translation Studies (New York – Misano), la Yerevan State University e la California State University Fresno, dove ha tenuto lezioni su teoria e pratica della traduzione. È autrice di numerosi articoli scientifici e traduzioni di libri, tra cui i best-seller di Antonia Arslan. Nella sua recente monografia The Theme of the Armenian Genocide in the Italian Literature analizza metaforicamente la letteratura del genocidio in termini di “traduzione del trauma”. Nel 2015 ha ricevuto dal Ministero degli Affari Esteri l’incarico di interprete del Presidente della Repubblica Italiana.

Fiorenzo Lafirenza è professore ordinario di Lingua cinese presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari, dove ha insegnato Lingua Cinese e Traduzione in Italiano dal Cinese presso il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale e presso il Corso di Laurea in Interpretariato e Traduzione per l’Editoria e Settoriale. Attualmente insegna Lingua cinese presso il Corso di Laurea in Lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa Mediterranea e presso il Corso di Laurea in Lingue, economie e istituzioni dell’Asia e dell’Africa Mediterranea. Nel corso degli anni ha tradotto diverse opere di narrativa cinese contemporanea, tra le quali La storia di Qiu Ju di Chen Yuanbin (1992); l’antologia di racconti di Su Tong I due volti del mondo, Prima parte: Storie di Fengyangshu, (2000); la raccolta di micro-racconti Volete mettere la zuppa agropiccante? e altro (1999) e Nuovi chengyu di Wang Meng (2004), oltre a una novella dello stesso autore, della quale ha curato anche l’edizione critica (Dura la pappa di riso, Signor Wang Wang! Un caso letterario nella Cina degli anni ’90, 1998). Ha recentemente tradotto il romanzo La vita felice del logorroico Zhang Damin (in corso di pubblicazione) e sta portando a termine l’edizione critica della raccolta Antiche storie riscritte di Lu Xun. Ha inoltre svolto ricerche e pubblicato articoli sulla retorica del discorso economico cinese.

Barbara Leonesi ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Sciences du langage” presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi. Dal 1999 al 2014 ha lavorato come ricercatore presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Torino, Dipartimento di orientalistica. Dal 2014 è professore associato di Lingua e letteratura cinese nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi articoli sulla questione della traduzione e della ricezione della letteratura italiana in Cina, concentrandosi in particolare sui generi del teatro e della poesia. Collabora con diverse case editrici italiane per le quali ha pubblicato alcune traduzioni, soprattutto di romanzi cinesi contemporanei. La sua ricerca è attualmente incentrata sul teatro cinese contemporaneo, studiato attraverso l’applicazione delle teorie sulla traduzione e indagando la relazione fra testo, performance e traduzione.

Rosa Lombardi è professore associato di Lingua e Letteratura Cinese presso l’Università di Roma Tre. Ha conseguito il dottorato in Letteratura Cinese Moderna presso l’Università di Roma – La Sapienza, e un MA in Chinese Studies presso la University of Science and Technology di Hong Kong. I suoi interessi di ricerca si focalizzano su letteratura (narrativa e poesia) cinese moderna e contemporanea, letteratura di viaggio del XX secolo sulla Cina e traduzione letteraria. Ha tradotto romanzi di autori cinesi contemporanei (Mo Yan, Wang Shuo, Su Tong, Hong Ying) e poesie contemporanee di Bei Dao, Jidi Majia e Xi Murong. Ha curato, inoltre, un dizionario bilingue cinese-italiano.

Paolo Magagnin è ricercatore a tempo determinato presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e membro corrispondente del gruppo di ricerca IrAsia (CNRS/Aix-Marseille Université). I suoi attuali ambiti di ricerca comprendono letteratura cinese moderna e contemporanea (narrativa di epoca repubblicana e letteratura di genere, in particolare poliziesca), didattica della letteratura, translation studies e discorso politico cinese contemporaneo. È anche traduttore di letteratura cinese contemporanea: tra le sue traduzioni figurano opere di Zhu Wen, Xiao Bai, Xu Zechen, Cao Wenxuan e A Yi.

Michele Mannoni è ricercatore a tempo determinato presso l’Università degli Studi di Perugia, dove insegna Linguistica Cinese sotto la co-direzione della prof.ssa Deborah Cao. Attualmente i suoi ambiti di ricerca comprendono linguistica forense, traduzione legale, semiotica legale e discorso legale. Tra le sue pubblicazioni in quest’ambito figurano An Introduction to Forensic Linguistics: Chinese Legal Translation (2015), Challenging the Existence of Legal Translation: A Comprehensive Translation Theory (2016), Chinese and Italian Documents Used in Civil Proceedings: Translation into Chinese and Analysis of the Translation Process (2016), e Anxiety in Defining the Status of the Translator in Italy and China: A Multi-Factor Analysis (in corso di stampa).

Marcella Mariotti è ricercatore universitario presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Il suo principale interesse di ricerca è rappresentato dall’intersezione tra educazione linguistica giapponese, ideologia e costruzione dell’identità, cui si aggiunge la letteratura giapponese per l’infanzia e l’adolescenza. Ha recentemente pubblicato La lingua giapponese (The Japanese Language, Carocci, 2014), Contemporary Japan (curato insieme a Paolo Calvetti, Edizioni Ca' Foscari, 2015) e Rethinking Nature in Contemporary Japan (curato insieme a Toshio Miyake e Andrea Revelant, Edizioni Ca' Foscari, 2014). È inoltre la traduttrice italiana di opera di Matsutani Miyoko, Nakagawa Keiji, Aoyama Nanae e Katayama Kyōichi e altri.

Caterina Mazza è ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia, dove insegna e svolge ricerca sulla letteratura giapponese contemporanea. Ha ottenuto il dottorato presso l’Università Ca’ Foscari in cotutela con Inalco (Parigi) con una tesi sulla riscrittura parodica del canone letterario moderno nella letteratura giapponese contemporanea, argomento su cui ha anche pubblicato una monografia (Traduzione e parodia. Le riscritture contemporanee di Kawabata, Cafoscarina, 2012). I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle dinamiche di formazione del canone e sulla traduzione della letteratura giapponese degli ultimi trent’anni.

Daniela Meneghini è professore associato di lingua e letteratura persiana presso l’Università Ca’ Foscari, dove insegna dal 1992. Nello stesso anno ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Istituto Orientale di Napoli, con una tesi di statistica lessicale applicata alla poesia persiana classica. Per oltre vent’anni si è occupata dello studio di metodi statistici applicati all’analisi stilistica del ghazal persiano, dedicandosi contestualmente alla traduzione di poesia (soprattutto di robayat - quartine e di masnavi - poemi lunghi) e prosa classica. Più recentemente, affrontando la traduzione del poema “Khosrow e Shirin” di Nezami Ganjavi (XIII sec), si è dedicata a questioni di traduzione in modo più specifico, in particolare rispetto alle problematiche poste dalla struttura dei poemi e dalla traduzione delle figure retoriche. Con gli studenti del corso magistrale sta sviluppando un progetto di traduzione dedicato alla narrativa contemporanea che da una parte porti alla pubblicazione di alcuni romanzi brevi di Hushang Moradi Kermani, e dall’altra rappresenti l’occasione di una raccolta sistematica di estelah (modi di dire) persiani e dei loro possibili traducenti italiani, in modo che possano costituire materiali didattici integrativi. Attualmente i suoi progetti di ricerca riguardano gli strumenti della didattica del persiano contemporaneo, il sistema classico delle figure retoriche e l’analisi tematica di poeti mistici quali Bidel Dehlavi e Rumi. Ha recentemente tradotto integralmente l'opera di Nezami, Khosrow e Shirin, Amore e saggezza nella Persia antica, pubblicata presso Ariele Edizioni.

Riccardo Moratto ha conseguito un dottorato in Translation and Interpreting Studies presso la National Taiwan Normal University (NTNU). Ha lavorato come interprete di lingua cinese per ministri cinesi e italiani, per il vicepresidente taiwanese, per società internazionali, enti governativi e clienti privati. Attualmente partecipa a trasmissioni televisive a Taiwan e in Cina e svolge attività di docenza universitaria e di traduzione letteraria. Ha al suo attivo collaborazioni con Sellerio, Marsilio, Fanucci, Metropoli d’Asia, Hanban, Asymptote e altri. Svolge attività di promozione della letteratura cinese e taiwanese: tra le opere da lui curate figurano prosa, poesia e narrativa, ed è stato il primo italiano a pubblicare un libro in lingua cinese nella macroregione cinese. I suoi interessi di ricerca vanno dalla didattica della lingua alla traduzione e all’interpretariato, fino alla traduzione letteraria e per i media.

Sono attualmente professore associato di lingua e letteratura cinese presso il Dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Orientalistica presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli nel 1998,  sono diventata ricercatrice nel 2004 e da allora ho tenuto corsi di Lingua cinese di vario livello, di letteratura e di traduzione dal cinese, sia specialistica sia letteraria. Il mio ambito di ricerca è la letteratura moderna e contemporanea cinese e in particolare quella taiwanese, sulla quale ho pubblicato vari saggi e una monografia (Letteratura Taiwanese. Un profilo storico, Venezia Ca’ Foscarina, 2007). Mi sono occupata soprattutto di narrativa, narratologia e storiografia letteraria. Da quando, nel 1998, ho tradotto l’autobiografia della scrittrice cinese Hong Ying Ji’e de nüer (Figlia del fiume, Mondadori) sono molto interessata anche alla traduzione. Nel 2012 ho tradotto un altro romanzo di Hong Ying, Shanghai zhisi (La donna vestita di rugiada, Garzanti).

Nicoletta Pesaro è professore associato di lingua e letteratura cinese presso l’Università Ca’ Foscari Venezia dal 2006. Ha conseguito il dottorato in Lingua, Letteratura e Storia Cinese (Università di Roma – La Sapienza). Tiene corsi di lingua cinese moderna, letteratura cinese e traduzione, ed è stata coordinatrice del corso di laurea magistrale in Interpretariato e Traduzione Editoriale, Settoriale (2008-2015). I suoi interessi di ricerca coprono la letteratura cinese, i translation studies e la narratologia. Ha al suo attivo numerosi saggi sulla letteratura cinese e sulla traduzione letteraria, nonché la curatela di un libro sulla traduzione in e dal cinese (The Ways of Translation. Constraints and Liberties of Translating Chinese, 2014). Ha tradotto diversi romanzi di autori cinesi moderni e contemporanei (Yu Hua, Ge Fei, Ma Jian ecc.) e una raccolta poetica di Liu Xiaobo. Tra i suoi attuali progetti di ricerca figurano una nuova traduzione delle prime due raccolte di racconti di Lu Xun e una storia della narrativa cinese moderna (Carocci) scritta in collaborazione con Melinda Pirazzoli.

Stefano Zacchetti is Numata Professor of Buddhist Studies at the University of Oxford. His main research areas cover early Chinese Buddhist texts (especially translations and commentaries) and Prajñāpāramitā literature both in Sanskrit and Chinese. His publications on Chinese Buddhist translations include: In Praise of the Light: A Critical Synoptic Edition with an Annotated Translation of Chapters 1-3 of Dharmarakṣa’s Guang zan jing 光讚經, Being the Earliest Chinese Translation of the Larger Prajñāpāramitā, 2005; “Dharmagupta’s unfinished translation of the Diamond-cleaver Vajracchedikā-Prajñāpāramitā-sūtra)”, 1996; “An Early Chinese Translation Corresponding to Chapter 6 of the Peṭakopadesa. An Shigao’s Yin chi ru jing T 603 and its Indian Original: A Preliminary Survey”, 2002; “Inventing a New Idiom: Some Aspects of the Language of the Yin chi ru jing 陰持入經 T 603 Translated by An Shigao”, 2007; and “Mind the Hermeneutical Gap: A Terminological Issue in Kumārajīva’s Version of the Diamond Sutra”, 2015.

Last update: 17/04/2024