Lotta alla povertà: il caso studio del Productive Safety Net in Etiopia

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Towfiqu barbhuiya/Unsplah

Programmi di emergenza per combattere la povertà estrema possono portare ad un beneficio stabile e di lungo periodo, se programmate e tarate adeguatamente. Lo rivela uno studio, pubblicato sul Journal of African Economies, condotto da Aregawi Gebremariam, University of Liverpool (in precedenza dottorando all’Università Ca' Foscari Venezia), Elisabetta Lodigiani, Università di Padova, Giacomo Pasini, Università Ca’ Foscari Venezia.

Il programma Productive Safety Net (PSNP) è stato lanciato dal governo dell'Etiopia nel 2005 per sostenere le famiglie rurali in condizioni di insicurezza alimentare. PSNP fornisce aiuto economico e la possibilità di svolgere lavori socialmente utili (costruzione di infrastrutture pubbliche e recupero di terreni incolti) a fronte di uno stipendio. Il numero di persone raggiunte da questo programma è ragguardevole: 4.5 milioni di famiglie nel 2005 salite a 7.9 milioni nel 2020.

Nello studio è stato valutato l'impatto di PSNP sulle aspirazioni e sui risultati educativi dei bambini. Utilizzando dati dell’indagine “Young Lives”, condotta dall’università di Oxford in Etiopia, India Perù e Vietnam, indagine che segue due coorti di bambini intervistandoli ogni due anni. Poiché il benefit del PSNP all’interno di ciascun villaggio è assegnato in maniera “quasi casuale”, è stato possibile stimare l’effetto causale del programma su aspirazioni e risultati educativi: le aspirazioni ed i risultati educativi di bambini provenienti da famiglie che ricevono il sussidio con aspirazioni sono stati confrontati con i risultati di bambini degli stessi villaggi che non lo ricevono prima e dopo l’introduzione del PSNP.

Quello che si osserva è che dopo 3 anni dall’inizio del programma la differenza nell’aspirazione educativa fra bambini trattati e nel gruppo di controllo cresce di 1,05 anni, mentre la differenza negli anni effettivi di istruzione cresce di circa 0,35 anni. Inoltre, troviamo evidenza che i risultati persistono anche nel lungo periodo (dopo 6 anni).

 “Questa è una politica pensata per alleviare le condizioni di estrema povertà della popolazione” afferma Giacomo Pasini, uno degli autori dello studio “È estremamente costosa, ma dimostrare che ha degli effetti di medio e lungo periodo sull'istruzione dei bambini e ragazzi etiopi ha una rilevanza notevole in termini di policy, perché fa vedere come una politica disegnata per far fronte ad emergenze se ben pensata può portare a un processo di crescita permanente”.

DAL POZ Piero