La Brexit vista da Ca' Foscari

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Il passaggio storico avviato dal referendum britannico sull'uscita dall'Unione mette in discussione molti aspetti della vita comunitaria. Cerchiamo di capirne di più con il contributo degli esperti cafoscarini che svolgono didattica e ricerca su tematiche connesse alla Brexit.

Fabrizio Marrella, professore di diritto internazionale e dell’Unione europea al Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari e membro dell’Istituto di alti studi sul diritto internazionale e UE della Sorbona, spiega il contesto e le conseguenze della Brexit dal punto di vista del giurista. Leggi l'intervista

Con Loriana Pelizzon, professoressa al Dipartimento di Economia dell'Università Ca’ Foscari Venezia e all'Università Goethe di Francoforte, parliamo di finanza: i mercati sembravano pronti a salutare con entusiasmo la conferma di una Gran Bretagna europea, nvece, la doccia fredda della Brexit ha fatto crollare le borse e messo pressione alla sterlina. Leggi l'intervista

Spostando la lente sull'industria e in particolare dell'automotive, scopriamo che nel Regno Unito si sono prodotte nel 2015 circa 1,6 milioni di vetture, di cui circa il 60% destinato al mercato EU. A Londra ha sede Fiat Chrysler Automobiles, chiediamo quindi un commento al professor Francesco Zirpoli del Dipartimento di Management: "Mentre Vauxhall, Ford, BMW, Nissan, Toyota e Mercedes-Benz producono in UK, anche per l’esportazione in EU, FCA non è in questa situazione e non dovrebbe risentire in modo diretto della Brexit. Gli effetti negativi per i produttori presenti in UK potrebbero derivare da un possibile aumento della tassazione. In ogni caso, sui mercati finanziari hanno perso tutti i produttori auto, inclusa FCA".